1 May, 2024
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«Il 24 novembre scorso all’ospedale Brotzu di Cagliari per la prima volta non era disponibile un’equipe medica di Urologia per il prelievo dei reni da un donatore di Sassari. La motivazione di questa grave carenza di personale è dovuta al fatto che il progetto attraverso il quale viene finanziata l’attività dei trapianti è scaduto lo scorso aprile.

Da allora i medici del Brotzu, l’unico ospedale sardo in cui vengono eseguiti i trapianti (di rene, pancreas, cuore, fegato), stanno lavorando senza ricevere alcun compenso, ovvero senza ricevere i dovuti incentivi previsti per questo tipo di attività extra. I nostri professionisti d’eccellenza per mesi hanno continuato a lavorare senza compenso e a salvare la vita dei pazienti in lista d’attesa per un trapianto, svolgendo nel contempo l’attività chirurgica ordinaria.

La Regione Sardegna è chiamata a porre rimedio con urgenza a questa situazione. La vita dei cittadini non può essere messa a rischio per assenza di interessamento e programmazione.»

Questo l’intervento della capogruppo del M5S Desirè Manca, che, appresa la notizia del trapianto rimandato a causa dell’irreperibilità dei medici, ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale indirizzata al presidente della Giunta Christian Solinas e all’assessore regionale della Sanità Mario Nieddu.

«Formalmente – si legge nell’interrogazione – non esiste un contratto che tuteli i medici nello svolgimento di un’attività ad alto rischio che esula da quella istituzionale. Il servizio sanitario della Sardegna risulta oggi impoverito a causa del reclutamento di numerosi medici e infermieri d’eccellenza da parte della sanità privata insediatasi di recente nella nostra isola. Sanità privata – sottolinea Desirè Manca – sovvenzionata dalla Regione Sardegna con decine di milioni di euro.»

«Chiedo pertanto al Governatore e all’assessore – conclude Desirè Manca – quali azioni intendano intraprendere per far sì che le necessità degli ospedali pubblici del nostro territorio non vengano messe in secondo piano, e perché i nostri ospedali non vengano lasciati privi di mezzi in favore di grandi colossi ospedalieri, tra l’altro finanziati con fondi pubblici regionali.»

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«Abbiamo individuato un perimetro di lavoro che inizia dalla rimodulazione dei fondi del Patto per la Sardegna per accelerare la spesa con lo spostamento di risorse verso progetti pronti a essere realizzati. È emersa poi una visione di ampio respiro che, partendo dalle Zone economiche speciali, arrivi ad alcuni interventi strategici per lo sviluppo della nostra Isola.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, al termine dell’incontro con il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, che si è tenuto questa mattina a Villa Devoto.

«Abbiamo avviato un’importante interlocuzione sulla continuità territoriale – ha aggiunto il presidente Christian Solinas – che non può essere affrontata solo sotto l’aspetto dei trasporti. Oltre alla necessità di dare un aiuto sociale ai sardi, che devono poter uscire ed entrare dall’Isola, c’è un tema di interesse nazionale e comunitario legato al fatto che questo lembo di terra sia connesso al resto d’Europa. Una coesione territoriale vera e una possibilità di avere pari condizioni di accesso al sistema economico si hanno soltanto nel momento in cui esistono infrastrutture immateriali, le linee aeree e quelle marittime, che collegano tutti i cittadini d’Europa all’Isola a prezzi identici a quelli della terraferma, anche perché – ha spiegato il presidente della Regione – c’è un diritto alla mobilità e un diritto all’accessibilità, che incide in maniera profonda sulla possibilità di programmare la destagionalizzazione turistica e l’interesse a investimenti nel nostro settore industriale e produttivo. Si tratta, in ultima analisi, di un problema di riequilibrio di tutti gli svantaggi permanenti che derivano dalla condizione di insularità.»

«Abbiamo discusso anche di approvvigionamento energetico – ha sottolineato il presidente Christian Solinas – che riguarda uno dei presupposti fondamentali per alimentare le politiche di sviluppo. Così come la Zona economica speciale, che deve essere sostanziata di alcune azioni importanti per attrarre grandi investimenti in grado di generare un aumento significativo del Prodotto interno lordo. La Zes è ormai giunta alla conclusione del suo percorso, manca solo il parere del ministero dell’Economia e delle Finanze.»

«Sono stati poi programmati – ha evidenziato il presidente della Regione – una serie di interventi strategici che vanno dalla bonifica e dalla rigenerazione urbana di La Maddalena fino a una ridefinizione complessiva di alcuni ‘progetti bandiera’ ai quali questa amministrazione tiene particolarmente. Come, ad esempio, un grande piano di valorizzazione dei beni archeologici, della civiltà nuragica, che consentirà il recupero degli immobili, e di tutto quello che serve anche a livello infrastrutturale per raggiungere questi presìdi, e di dare formazione e lavoro ai tanti disoccupati che si trovano nelle zone costiere e soprattutto nelle zone interne dell’Isola. Un intervento – ha concluso Christian Solinas – che creerà occupazione e opportunità di sviluppo in tutta la Sardegna dando ai nostri giovani la libertà di scegliere di restare nella propria terra.»

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Solidarietà al sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, 46 anni, vittima di pesanti minacce, è stata espressa stamane dal presidente della Regione, Christian Solinas, dal gruppo dei Progressisti in Consiglio regionale e dal segretario regionale del Partito Democratico, Emanuele Cani.

«Le minacce al sindaco di Baunei, Salvatore Corrias, sono un atto gravissimo commesso contro chi lavora per la crescita del proprio territorio difendendo la legalità e garantendo sicurezza alla comunità – ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas -. La mia solidarietà e quella di tutta la Giunta va al sindaco Corrias, a tutti gli amministratori fatti oggetto di intimidazioni, minacce e attentati, e alle forze dell’ordine impegnate, anche in contesti difficili, a far rispettare le leggi e ad assicurare alla giustizia gli autori di gesti criminali che, oltre a mettere a rischio l’incolumità delle vittime – conclude il presidente Solinas – rappresentano un freno allo sviluppo ed alla crescita di tutta la Sardegna.»

«Il gruppo dei Progressisti esprime solidarietà, sostegno e vicinanza all’amico e collega Salvatore Corrias – si legge in una nota -. Quando un Sindaco viene fatto oggetto di minacce a uscire sconfitto è l’intero sistema democratico. Questo problema tocca in maniera importante e intollerabile la Sardegna, stabilmente ai primi posti tra le Regioni d’Italia nella triste classifica degli atti di intimidazione ai danni degli amministratori locali. Centinaia di Sindaci, assessori e consiglieri dei comuni dell’Isola negli ultimi anni sono stati vittime di atti infami e vigliacchi, nella stragrande parte dei casi strettamente connessi alla loro attività politica. Per questo motivo è importante che su questi temi faccia quadrato tutta la società e la politica della Sardegna, senza distinzioni. Noi ci saremo – conclude il gruppo dei Progressisti -. Siamo certi che le bieche intimidazioni ricevute non fermeranno la determinazione di Salvatore Corrias e della Giunta comunale che da anni amministra con profitto e rende onore a uno dei territori più belli d’Europa.»

Solidarietà al sindaco di Baunei anche dal segretario regionale del Partito democratico, Emanuele Cani.

«Esprimo solidarietà al sindaco del comune di Baunei Salvatore Corrias per le minacce di morte apparse nel muro del paese – scrive Emanuele Cani in una nota -. La violenza, continueremo a ripeterlo sempre, non può mai essere tollerata. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine che svolgono le indagini. Lanciamo un appello anche alle istituzioni nazionali, e al ministero dell’Interno affinché ci sia una maggiore attenzione verso i sindaci dei territori periferici, molto spesso alle prese con problematiche particolarmente delicate.»

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…«Diritto al lavoro costituzionalmente garantito ai cittadini per condurre un’esistenza libera e dignitosa»… E’ la richiesta della consigliera regionale M5S Carla Cuccu, segretaria della Commissione Sanità, in una nuova interrogazione rivolta al presidente Christian Solinas e all’assessore della Sanità Mario Nieddu.

Carla Cuccu interviene a sostegno dei lavoratori dipendenti delle cooperative che gestiscono i servizi di CUP, ticket, centralino e supporto amministrativo dell’ASSL di Cagliari, una parte esternalizzati ed alcuni in proroga e in scadenza al 30 novembre 2019.

«Nonostante le richieste delle Organizzazioni Sindacali ad ATS del 6 settembre e del 15 novembre 2019, a soli 11 giorni alla data del 30 novembre, i lavoratori delle cooperative non sanno ancora se continueranno ad avere un lavoro o se andranno ad integrare le già copiose sacche di disoccupazione che ormai caratterizzano la Sardegna. Il governo regionale non dà risposte; parrebbe essere affetto da un morbo soporifero di cui, ancora, non si sarebbe trovato l’antidoto. E’ doveroso – conclude Carla Cuccu -, che l’Amministrazione regionale si pronunci senza ulteriore indugio e renda effettivo il diritto al lavoro anche a questi lavoratori essenziali per rendere efficiente la sanità pubblica regionale.»

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Il presidente della Regione, Christian Solinas, su invito di Rashid Fahad Al-Naimi, chief executive officer of Investments Endowment della Qatar Foundation, ha visitato oggi per la prima volta l’ospedale Mater Olbia.

«È una struttura sanitaria importantissima per tutta la Sardegna – ha detto il presidente della Giunta regionale – un polo d’eccellenza che vogliamo diventi un punto di riferimento in tutta Europa soprattutto nel campo della ricerca. In particolare su patologie come diabete, Beta talassemia e SLA. Sono venuto qui per constatare i grandi progressi fatti in pochi mesi di attività e per dare un segnale concreto di apprezzamento per l’impegno profuso, in termini di investimenti e di prospettive di occupazione per tutta l’Isola, dalla Qatar Foundation.»

Durante la visita dei reparti della struttura, il presidente ha potuto rilevare l’elevato livello dei dispositivi medici di ultima generazione a disposizione dei pazienti.

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«La bella e dibattuta assemblea di sabato mattina a Carbonia sul futuro e le prospettive delle strutture ospedaliere e, contestualmente, dei servizi sanitari nel nostro territorio, magistralmente organizzata dall’amico Graziano Lebiu a nome dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche, è stata per me una nuova occasione per ribadire alcuni importanti concetti e, soprattutto, per assicurare continuità ed uno sbocco concreto alle legittime istanze emerse durante lo schietto ed accorato dibattito, al quale hanno partecipato semplici cittadini, un nutrito gruppo di Sindaci e numerosi tra pazienti ed addetti ai lavori delle strutture sanitarie locali.»

Il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, ritorna oggi sull’incontro svoltosi sabato mattina nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, su presente e futuro del sistema sanitario pubblico regionale, con particolare attenzione alla realtà del Sulcis Iglesiente, e sull’istituzione delle nuove Province.

«Come ho ribadito altre volte e anche sabato nel mio intervento, la battaglia per riconquistare una sanità efficiente e rispondente ai bisogni dei cittadini nel territorio, non deve avere colori politici – aggiunge Fabio Usai -. Il diritto alla salute, come inequivocabilmente sancisce la Carta Costituzionale, appartiene a tutti e, pertanto, essendo un bene prezioso da preservare e valorizzare, è troppo importante per essere lasciato alla mercé di ogni possibile o potenziale strumentalizzazione. In tal senso, ho dichiarato di essere a disposizione per ogni iniziativa utile al conseguimento degli obiettivi che ci siamo prefissati. Ma, allo stesso modo, ho chiesto e chiederò ancora la disponibilità a tutti (cittadini, addetti ai lavori, Sindaci, sindacalisti ed associazioni) per partecipare e sostenere ognuna delle azioni che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane attiveremo per accompagnare e condizionare tutti i percorsi legislativi, in divenire in ambito regionale, che per quanto mi riguarda, dovranno necessariamente concludersi con la riattivazione di un ente provinciale e, conseguentemente, di un’azienda sanitaria nel nostro territorio. Percorsi, questi, indispensabili per restituire dignità al Sulcis Iglesiente ed ai suoi cittadini.»

«Come promesso, proprio allo scopo di fare una volta per tutte chiarezza sulla direzione intrapresa, molto presto sarà presente con noi e con tutti coloro che vorranno partecipare attivamente, il presidente della Regione Christian Solinas, il quale ha dato ampia disponibilità ad affrontare i sopracitati argomenti e a trovare delle soluzioni che vadano totalmente incontro alle esigenze espresse dai cittadini e dai rappresentanti politici e sociali del nostro territorio. Tutto ciò per dare un concreto seguito all’assemblea di sabato, così come a quelle svolte nelle settimane scorse, e per avviare ogni legittima rivendicazione, oltre la protesta fine a se stessa, verso interlocuzioni costruttive che realmente portino soluzioni alle problematiche legale al settore sanitario territoriale – conclude Fabio Usai –. Nell’interesse generale di tutti e per perseguire unicamente il bene comune nel Sulcis Iglesiente.»

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Il presidente della Regione Christian Solinas ha ricevuto stamane a Villa Devoto Rashid Fahad Al-Naimi, chief executive officer of Investments Endowment della Qatar Foundation, e Tidu Maini, executive committee member Qatar Foundation Investments e QFE.

All’incontro – fissato per discutere sulla possibilità di portare avanti un piano organico di investimenti a medio e lungo termine nei settori strategici di sviluppo dell’Isola – era presente Lucio Rispo, responsabile per gli investimenti diretti di Qatar Foundation Endowment in Italia e amministratore delegato di Sardinia Healthcare and Research Properties. 

«La visita rappresenta un segnale di estrema attenzione e rinnovato interesse del Qatar per l’Isola. La Sardegna vuole consolidare la sua immagine di terra ospitale e affidabile anche per gli interlocutori e investitori esteri», ha sottolineato il presidente Christian Solinas.

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«Il gap nei trasporti che ci divide dalle altre regioni italiane rappresenta per la nostra isola una mancanza strutturale mai risolta. Gli investimenti  per l’implementazione della rete ferroviaria e l’acquisto dei convogli sono ancora oggi ben lontani dal colmare il divario che ci separa dal resto d’Italia. La Regione non è in grado di garantire ai cittadini sardi l’effettivo godimento del diritto alla mobilità di persone e merci, tanto che appare ancora oggi un miraggio il miglioramento della qualità della vita dei pendolari. Impossibile immaginare l’integrazione delle aree interne dell’isola con il versante costiero, per contribuire a superare il fenomeno dello spopolamento e impoverimento delle aree interne.»

La capogruppo del M5S Desirè Manca, è la prima firmataria di una mozione che impegna il presidente Christian Solinas e la Giunta a risolvere le annose problematiche della rete ferroviaria, adeguandola ai modelli sperimentati con successo nelle altre regioni italiane e in Europa.

«La rete ferroviaria sarda,  che si estende per circa 1.038 km, di cui circa 430 km a scartamento ordinario e 608 km a scartamento ridotto, risente di un forte divario strutturale e tecnico se paragonata alla situazione del resto d’Italia – aggiunge Desirè Manca -. In particolare, le linee a scartamento ordinario non hanno beneficiato di investimenti infrastrutturali significativi , ma soltanto di interventi circoscritti e frammentari, con la conseguenza che continuano a registrarsi gravissimi disagi a carico dei pendolari; migliaia di persone costrette a confrontarsi con disservizi quotidiani e con l’ormai non più tollerabile durata dei tempi di percorrenza della dorsale sarda.»

«La Regione deve programmare un piano di investimento adeguato. Come primo passo è necessario negoziare con il governo nazionale una più equa ripartizione delle risorse per ottenere un congruo incremento di quelle assegnate alla Sardegna. Presidente e Giunta regionale devono impegnarsi a mettere in atto un processo di ammodernamento e riqualificazione complessiva della rete ferroviaria della Sardegna – conclude la capogruppo del M5S -, con particolare riferimento alla dorsale sarda, che comprenda il raddoppio della linea e l’elettrificazione della rete.»

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Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Giua rinnova il suo appello al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore dell’Ambiente contro l’ampliamento della discarica gestita dalla società Ecoserdiana S.p.A. in località Su Siccesu e S’Arenaxiu, in comune di Serdiana, che dista soli 700 metri dalle aree che ricadono in territorio del comune di Donori.

«Il sindaco di Donori ci ha fatto sapere di aver presentato ricorso al Tar contro l’ampliamento della discarica della Ecoserdiana – spiega Michele Ciusa, che già lo scorso settembre al riguardo aveva presentato un’interrogazione in Consiglio regionale -. Con dispiacere possiamo quindi constatare che gli amministratori dei Comuni della Sardegna si trovano costretti a rivolgersi a un tribunale per chiedere che la salute dei propri concittadini venga tutelata. Il caso della Ecoserdiana è emblematico: in un’area artigianale di pregio in cui vengono prodotte le eccellenze enogastronomiche del Parteolla, la Regione ha concesso ulteriore spazio a un impianto che preoccupa gli abitanti della zona per il rischio di grave inquinamento.»

«Dopo gli esiti delle ultime analisi effettuate nei pozzi spia dall’Arpas essere preoccupati è il minimo che si possa fare. I tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente hanno evidenziato che da almeno 7 anni l’area risulta contaminata da manganese e ferro in quantità non conformi alla normativa vigente. Ciononostante, con la delibera n° 19/24 del 23 maggio di quest’anno, la Giunta ha espresso giudizio positivo di compatibilità ambientale sul potenziamento dell’impianto. In attesa della decisione del Tribunale amministrativo sardo – conclude Michele Ciusa -, porto la mia solidarietà al sindaco di Donori e a tutti i cittadini della zona e mi rivolgo alla Giunta con l’auspicio che rivaluti la sua posizione.»

 

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10220970165391787/

Nonostante la partecipazione non sia stata pari alle attese e, soprattutto, all’importanza delle materie trattate, l’incontro svoltosi ieri mattina nella sala polifunzionale del comune di Carbonia su Sanità e Province, costituisce un passaggio importante nel percorso avviato da alcune settimane nel territorio per rivendicare il riconoscimento di un sistema sanitario pubblico e di un ordinamento istituzionale degli enti locali adeguati alle esigenze dei cittadini. Nel corso del dibattito è emersa la piena consapevolezza della delicatezza del momento e della necessità di fare fronte unico per fare le giuste pressioni sulla Giunta regionale guidata dal presidente Christian Solinas, affinché modifichino gli schemi di riordino del sistema sanitario regionale e degli Enti locali, con l’istituzione della provincia di Carbonia Iglesias (o, comunque, della provincia del Sud Ovest, strada verso la quale pare si stia convergendo) e, conseguentemente, di una ASL nello stesso territorio.

Ieri sera abbiamo pubblicato gli interventi sviluppatisi nel corso dell’incontro, vi proponiamo ora un’intervista realizzata al termine, con Claudia Zuncheddu, ex consigliere regionale, oggi portavoce regionale della Rete Sarda in Difesa della Sanità pubblica e gratuita.