26 April, 2024
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Gli incontri con gli autori di “Una miniera di Cultura” hanno preso il via ieri sera (16 novembre) nella Torre Civica in un’atmosfera di piacevole divulgazione storica, con un forte richiamo al clima del periodo di fondazione della città. A dare il via alle presentazioni è stato il volume “Eva canta” (Aipsa) di Maria Tiziana Putzolu Mura, un romanzo ispirato a una storia vera, in parte ambientata proprio nel territorio di Carbonia, «una zona molto evocativa – come ha sostenuto l’autrice – del periodo del Ventennio». La protagonista è una donna della Sardegna meridionale, figlia di ricchi imprenditori approdati a Tripoli all’inizio del periodo coloniale. Nel vivace scambio di battute con Marco Corrias, che ha presentato la serata, sono emersi come sfondo del narrato elementi della politica regionale al suo esordio, del mondo agropastorale e del piano di Rinascita.

Altro libro di grande interesse per la storia di Carbonia è stato “Banditi in miniera” (Alfa Editrice) di Francesco Carta, ex minatore-sindacalista e in seguito giornalista, il cui lavoro è quasi una sorta di omaggio, di resa giustizia a quei personaggi che avevano costituito la comunità mineraria, caratterizzando la vita in questa giovane cittadina fondata nel ‘38. Come ha evidenziato il giornalista Sandro Mantega, che ha introdotto la presentazione, il volume è un giallo che parla di omicidi, di sfruttamento, di lotta operaia. Un racconto in parte di fantasia ma basato su storie vere, nel quale un ruolo preponderante è acquisito dalle donne, personaggi realmente esistiti che hanno avuto una certa importanza nella storia delle miniera.

La serata si è conclusa con “Il principe di Algeri” (Arkadia) del giornalista Pietro Picciau. Sono contesti diversi, quelli nei quali ci catapulta questo romanzo storico, in qualche modo sempre collegato al territorio sud-occidentale sardo, spesso colpito durante la sua storia da attacchi di “pirateria barbaresca”. Siamo nel 1816, in era post-napoleonica, e l’intera Europa vuole la fine delle scorrerie dei mori nel Mediterraneo. Sullo sfondo di corsari, intrighi inconfessabili, trame di palazzo, agenti segreti e donne affascinanti, si prepara un’implacabile resa dei conti con le città-Stato del Maghreb.

Domani 18 novembre, nella giornata conclusiva dell’evento targato AES, sono in programma altri importanti appuntamenti per parlare di storia di Carbonia nell’ottantesimo anno della fondazione. Alle 16.00, la Torre Civica ospita la conferenza dedicata a “Carbonia ottant’anni dopo”, con la partecipazione del sindaco di Carbonia, Paola Massidda, del primo cittadino di Alghero, Mario Bruno e del sindaco di Arborea, Manuela Pintus.

Alla stessa ora, gli incontri con gli autori moderati da Salvatore Taras per la sezione “Tra Isola e mondo”, daranno spazio a un’attesissima ripubblicazione di “La Terra del Carbone”, un romanzo sulla fondazione di Carbonia (XEdizioni) scritto nel ‘37-38 da Valerio Tonini, impresario che partecipò alla costruzione. Interverranno l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu e Leonardo Mureddu. Alle 16.45 la NOR Edizioni proporrà “A Iscola ’e ballu”, un metodo didattico per imparare il ballo sardo realizzato da Emanuele Garau, che ne evidenzierà i contenuti assieme a Claudia Serra. Alle 17.30 Carlo Delfino Editore presenta una pubblicazione di straordinaria importanza per ricordare la nascita di Carbonia, “Sardegna del ‘900. Memorie di un secolo”, un cofanetto di quattro dvd che contengono filmati dell’Istituto Luce sulle città di fondazione, frutto di un grande lavoro di ricerca archivistica. Le proiezioni saranno accompagnate dagli interventi illustrativi di Giorgio Pellegrini. Un teaser in questi giorni è presentato in loop su schermo all’interno della sala espositiva dell’editoria libraria. Alle 18.15 l’intera manifestazione si concluderà al Teatro Centrale con la proiezione del film “Scritto sulla pietra” di Gianfranco Cabiddu, che sarà introdotto da Paolo Serra a cura della Società Umanitaria di Carbonia.

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A Nuxis, in località Acquacadda, ex miniera “Sa Marchesa” è stata inaugurata venerdì 8 dicembre, “Nuxis si… mostra”. L’avvenimento è stato visitato da numerose persone che hanno apprezzato le esposizioni e le degustazioni. La manifestazione è stata organizzata da tre associazioni: Speleo Club Nuxis, Gruppo Folk “Sant’Elia” Nuxis e “Giovani Nuxis Su Beranu”.

Il Gruppo Folk SantElia ha esposto “Is Muncaroris Mannus” , diverse tipologie di stupendi copricapo femminili che raccontano circa 150 anni di storia del nostro territorio, ognuno dei quali con una propria storia. Nicola Pinna con la mostra fotografica “Coment unu bisu” racconta con immagini la vita agro-pastorale del nostro territorio; l’associazione “Giovani Nuxis Su Beranu” con l’originale “castagnata” ha fatto degustare caldarroste accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso. In questo contesto l’Associazione culturale Speleo Club Nuxis, ha curato il settore denominato “Le valenze geologico-minerarie del Basso Sulcis”.

Il progetto, patrocinato dal Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale, prevede ancora per tutta la giornata odierna, la visita all’esposizione dei pannelli all’aperto, al museo geo-speleologico (o mostra permanente geo-speleologica), al presepe allestito a ridosso di un corpo mineralizzato a solfuri e ossidi di rame, zinco e ferro e alla grotta Su Montixeddu, dove si possono vedere singolarità geologiche e simulazioni didattiche, quest’ultima in particolare ha riscosso uno stupendo risultato.

Venerdì, subito dopo la presentazione, l’associazione Speleo Club Nuxis ha offerto un assaggio dei prodotti enogastronomici locali, con accompagnamento musicale.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco del comune di Nuxis Pier Andrea Deias, il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, il presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli, il presidente del Gruppo Folk Sant’Elia Nuxis Claudia Serra ed il presidente della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario e della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna.

Foto di Morena Bonaccorsi

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Il Consiglio comunale di Nuxis ha respinto a maggioranza la mozione di sfiducia contro il sindaco Roberto Lallai e la sua Giunta. Nella votazione finale, al termine di una riunione molto calda, in una sala consiliare piena con numerosi rappresentanti del comitato cittadino che da mesi si oppone al trasferimento del servizio idrico ad Abbanoa, è stato decisivo il voto del sindaco, Roberto Lallai, primo obiettivo della protesta dei 6 consiglieri di opposizione (Michele Fanutza, Francesco Manca, Mariano Nonnis, Piero Andrea Pinna, Simone Secci e Maurizio Vaccae del comitato cittadino, visto che il risultato è stato di 7 a 6 (i consiglieri di maggioranza Gianluca Crobeddu, Sergio Manca, Susanna Pilisi, Luca Pisanu, Mirko Pubusa e Claudia Serra hanno respinto la mozione con il sindaco Roberto Lallai).

Il comitato cittadino, dopo la rinnovata fiducia ricevuta dal sindaco Lallai, continuerà comunque la sua battaglia contro la privatizzazione dell’acqua, ritenuta dannosa sia in termini di qualità del servizio sia di costi a carico dei cittadini-utenti.

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