15 May, 2024
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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta nella seduta di oggi ha nominato i commissari ad acta per l’adozione della delibera che conferma, o meno, il permanere degli equilibri di bilancio per il 2016 nei comuni di Oristano e Monastir e delle Unioni di Comuni Metalla e il Mare, Alta Marmilla e Guilcier, che non hanno garantito la salvaguardia degli equilibri entro il 31 luglio scorso, secondo quanto previsto dal Testo Unico degli Enti locali.
Sentito il parere dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha nominato commissari ad acta Antonella Giglio (Oristano), Cristina Malavasi (Monastir), Anna Nieddu (Metalla e il Mare), Marco Pisanu (Alta Marmilla) e Leonardo Meloni (Guilcier). Dopo la diffida inviata dall’assessore Erriu a 7 Comuni e 5 Unioni, alcuni di essi hanno ottemperato entro la scadenza. Per gli altri, tuttavia, ieri notte sono scaduti i termini improrogabili fissati all’atto della diffida.
«I commissari ad acta nominati oggi – spiega l’assessore Erriu – dovranno verificare se nei comuni di Oristano e Monastir permangono gli equilibri di bilancio e, quindi, dovranno darne atto con delibera. Oppure, se l’ente non si trova in una situazione di equilibrio di bilancio, come espressamente stabilito dalla norma (art. 193 TUEL, comma 4), il commissario dovrà adottare i provvedimenti di riequilibrio.»
«In base a una approfondita istruttoria fatta dagli uffici regionali – sottolinea Erriu – non ultimo l’autorevole parere del Ministero dell’Interno, lo scioglimento del Consiglio è previsto unicamente nel caso in cui, in presenza di rilevanti squilibri finanziari, l’ente non abbia adottato le necessarie misure di ripristino. Tengo a precisare che il nostro Assessorato, prima di prendere decisioni così rilevanti per le comunità locali, quale lo scioglimento di un Consiglio comunale – conclude l’assessore degli Enti locali -, verifica sempre con grande attenzione e imparzialità la situazione nel pieno rispetto della norma.»

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Nuraghe Losa Abbasanta 2 copia

E’ stata rinviata, ad Abbasanta, per un ricorso, la proclamazione dell’elezione del nuovo presidente di Anci Sardegna.

Lo scontro tra le due componenti del Partito Democratico, nonostante tutti i tentativi di mediazione compiuti per arrivare alla presentazione di un candidato unitario, è arrivato fino alla conta dei voti tra il sindaco di Bortigiadas Emiliano Deiana e il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini. I numeri hanno dato ragione a quest’ultimo, 152 a 141, ma l’elezione è stata contestata da Emiliano Deiana, secondo il quale il suo concorrente non ha raggiunto la maggioranza assoluta degli iscritti all’assemblea per un solo voto, considerato che gli iscritti erano 304. Per contro, Giuseppe Ciccolini ha sostenuto che la maggioranza assoluta va considerata in riferimento al numero dei votanti che sono stati 297, ragion per cui la sua elezione sarebbe valida.

Il presidente dell’assemblea congressuale, Mario Bruno, sindaco di Alghero, ha trascorso più di un’ora a confrontarsi sullo statuto con i funzionari dell’Anci regionale e nazionale e con il notaio ma, non essendo stata trovata la necessaria condivisione, la proclamazione del presidente e degli eletti nel Consiglio regionale di Anci è stata congelata. Il notaio ha fatto presente che, non essendoci un registro di uscita, l’unico numero utilizzato per redigere i verbali è stato quello dei presenti-registrati, quindi 304. In questo caso si dovrebbe andare a nuove elezioni.

«La vostra presenza qualificata e partecipe, insieme al dibattito che si è sviluppato nei giorni scorsi attorno ai temi congressuali, ci consente di guardare al futuro con una certa fiducia: a voi e alla Regione, per la parte importante di lavoro comune che ci attende» ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ex presidente di Anci Sardegna, all’avvio dei lavori dell’assemblea regionale dell’Anci, riunita al nuraghe Losa per eleggere il nuovo presidente. Il componente dell’Esecutivo ha portato i saluti a nome del presidente Pigliaru e della Giunta regionale ai sindaci arrivati da tutta la Sardegna.

«Anci Sardegna – ha aggiunto Cristiano Erriu – ha ampliato la sua tradizionale opera di patrocinio, di supporto e di presidio degli interessi posizioni dei Comuni ed è diventato ormai un soggetto politico consolidato di rappresentanza istituzionale e di confronto permanente con la Regione e gli altri soggetti politici e istituzionali a livello regionale e nazionale. Ringrazio il presidente uscente, Piersandro Scano, che ha sempre dimostrato un leale rapporto di collaborazione nei confronti della Regione. Con l’aprirsi dei nuovi spazi operativi di rappresentanza, il ruolo dell’Anci è chiamato a crescere attraverso il superamento di una visione puramente partenariale a favore di una più nobile funzione di raccordo tra le politiche regionali e i Comuni, ma anche di partecipazione alle decisioni attraverso un nuovo strumento, come la Conferenza permanente Regione-Enti locali: tutti collocati su un piano paritario e non con i Comuni subordinati alla Regione, come accadeva in passato.»

«Non devono spaventarci il conflitto, lo scontro e il dibattito – ha concluso l’assessore Erriu -. Dobbiamo temere semmai l’immobilismo e il troppo silenzio. La simmetria porta a un generale appiattimento. Ai sindaci auguro di trovare stabilità, un lavoro condiviso e il coordinamento tra la Regione e gli enti locali, che sono i pilastri attorno ai quali costruire la Sardegna del domani. Dobbiamo avere lo sguardo rivolto al futuro, nel rispetto dei reciproci ruoli. Se affronteremo insieme le sfide che ci attendono, faremo un buon servizio per la Sardegna e i sardi.»

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Non si placano le polemiche sullo stato delle Motorizzazioni della Sardegna, dopo che il sottosegretario dei Trasporti e delle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, rispondendo pochi giorni fa ad un’interrogazione presentata dal deputato Ivan Catalano in Commissione Trasporti della Camera quasi 3 anni fa sulla situazione delle Motorizzazioni della Sardegna, ha affermato che  “Le Motorizzazioni della Sardegna? Stanno bene e l’utenza non è penalizzata”.

Confartigianato Trasporti Sardegna, in una nota, ricorda come occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. La perdurante situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività.

«Siamo sconcertati e preoccupati da quanto scritto dal Sottosegretario – afferma il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – è una risposta inverosimile vedendo ciò che quotidianamente accade negli uffici delle Motorizzazioni di Nuoro, Cagliari, Oristano e Sassari. Inviteremo subito il Sottosegretario a verificare di persona ciò che da quasi 3 anni accade nei territori.»

Nel documento ufficiale che appare nel sito della Camera dei Deputati, appaiono entrambi di documenti. Quello del Deputato Ivan Catalano, datato giovedì 5 dicembre 2013, che interrogava il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, circa “i forti disservizi all’interno del dipartimento per i trasporti terrestri (Motorizzazione Civile) in Sardegna”. In quello dell’Esponente del Governo, ovvero la risposta pubblicata martedì 13 settembre 2016, tra le altre cose, si legge: «Tuttavia, malgrado la oggettiva riduzione di personale e il corrispondente aumento delle incombenze – si pensi agli esami per il conseguimento della patente di guida così come derivante dall’applicazione della Direttiva 2006/126/CE che ha introdotto dal 19 gennaio 2013 nuove tipologie di patenti e più complesse procedure d’esame – gli uffici della Motorizzazione civile hanno fatto fronte, con le risorse finanziarie e di personale a disposizione, ai propri compiti istituzionali senza penalizzare l’utenza. Quanto all’effettuazione degli esami nella provincia di Nuoro, non risulta alcun blocco dell’attività».

«Dopo 3 anni di nessuna iniziativa e zero riposte da parte del Governo  – aggiunge Mellino – continuiamo a leggere di “riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche ai fini della riduzione dei costi connessi” e di “riforma finalizzata a introdurre significative semplificazioni amministrative allo scopo di migliorare i livelli qualitativi dei servizi all’utenza e di operare una più razionale ed efficace riorganizzazione degli uffici”. L’unica azione che è stata compiuta quella del taglio del personale, dell’abbandono delle strutture e della creazione di disagi alle imprese, alle agenzie e all’utenza. Questo è stato compiuto in maniera impeccabile.»

E’ una lunga battaglia quella che Confartigianato Trasporti Sardegna combatte per il ripristino delle condizioni essenziali per la funzionalità delle Motorizzazioni della Sardegna. L’Associazione iniziò quasi 2 anni fa con pubbliche denunce supportate dalle interrogazioni parlamentari del deputato Andrea Vallascas nel settembre 2015. Nonostante le rassicurazioni del Ministero (risposta al “Question Time” di Del Basso De Caro), nulla è cambiato. All’inizio di luglio 2016, dopo il caos negli sportelli degli uffici delle Motorizzazioni, Mellino scrisse direttamente al ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento. In quella occasione, nessuna risposta pervenuta. Dopo qualche giorno, la questione è arrivata nei banchi del Parlamento e della Commissione Trasporti con le interrogazioni dei Deputati sardi Nicola Bianchi e Romina Mura.

La complessa situazione venne affrontata all’inizio di agosto da Confartigianato Imprese Sardegna e dall’Assessore agli Enti Locali, Cristiano Erriu, che si attivò con Governo e ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per risolvere la situazione nella quale operano gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore l’associazione artigiana ricordò la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Nell’occasione Erriu sottolineò come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, fosse attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma da portare, nel più breve tempo possibile, in Parlamento.

A seguito dell’incontro anche la deputata Mura, componente della Commissione Trasporti alla Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, garantì il sostegno parlamentare all’iniziativa.

«Confidiamo nell’impegno e nel lavoro dell’assessore Erriu e dell’Onorevole Mura – conclude Mellino – perché la condizione dei lavoratori delle Motorizzazioni, degli autotrasportatori, delle Agenzie e di tutti gli altri utenti, continua a peggiorare

Sul problema della Sardegna è intervenuto più volte anche Amedeo Genedani, il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti e di Unatras (l’Associazione unitaria degli Autotrasportatori italiani).

«Allo stato attuale il passaggio di competenze dalle Province alle Motorizzazioni è un processo di cambiamento che sta generando tanti effetti negativi – ha affermato Genedani – sull’operatività degli uffici e sulla vita delle imprese stesse, poiché non è stato accompagnato da un reale trasferimento di personale competente agli uffici della Motorizzazione, che si sono ritrovati però con ulteriori e gravosi compiti. Abbiamo rappresentato in varie occasioni le difficoltà riscontrate dalle nostre imprese nei vari uffici territoriali, accolto con favore le interrogazioni parlamentari sul tema, partecipato ad incontri a livello tecnico-operativi, senza che i problemi siano stati risolti. Pertanto – ha concluso il presidente nazionale – Confartigianato Trasporti intende proporre al Ministero dei Trasporti una collaborazione sinergica, chiedendo l’attivazione di un tavolo di confronto nazionale e rendendosi disponibile a fornire una mappatura puntuale delle problematiche per una valutazione, caso per caso, per trovare soluzioni efficaci.»

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino.

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I presidenti della Regione, Francesco Pigliaru, e della Conferenza Episcopale Sarda, monsignor Arrigo Miglio, questa mattina hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che la Giunta regionale ha approvato lo scorso 13 settembre. L’accordo prevede che siano attivate forme di collaborazione nei settori dei beni culturali, dell’istruzione, della formazione e della promozione sociale anche mediante misure di inclusione sociale e della sanità. La programmazione degli interventi sarà coordinata da un’apposita Cabina di regia mista, che sarà istituita entro 15 giorni: la Giunta ha delegato al coordinamento del gruppo di lavoro l’assessore degli Enti locali e patrimonio, Cristiano Erriu, in virtù del fatto che il primo programma da mettere in campo riguarda quello relativo agli edifici di culto presenti sia nei centri urbani che nelle aree rurali, alcuni dei quali sono di proprietà della Regione.
«Si tratta del primo accordo di questo genere stipulato in Italia – sottolinea il presidente Pigliaru -. È una piattaforma istituzionale di alto livello, che permette di indirizzare rilevanti risorse su un patrimonio di comune interesse. Sono moltissimi i beni culturali e i luoghi legati alla religione che rivestono particolare importanza per la Sardegna, sia in termini turistici che di inclusione sociale, ed è interesse di tutti renderli vivi e visitabili. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto – conclude Francesco Pigliaru – è una tappa fondamentale per realizzare insieme progetti concreti.»
Il protocollo si pone tra gli obiettivi la salvaguardia e la valorizzazione del consistente patrimonio di beni culturali presenti negli archivi, nelle biblioteche e nei musei diocesani dell’Isola, oltre alla ristrutturazione degli edifici di culto di grande valore storico e artistico. «L’ampiezza di questo protocollo – è il commento di monsignor Miglio – consente interventi in diversi ambiti e una visione d’insieme che va oltre i singoli accordi stipulati in passato anche nell’Isola. Il poter unire le risorse dell’istituzione regionale e della CEI, attraverso una parte dell’8 per mille nazionale, ci permette di individuare progetti di elevato profilo.»
L’assessore Erriu pone l’accento sulle risorse che metterà in campo la Regione. «Le dotazioni si riferiscono al FESR: una misura prevede 34 milioni di euro per le opere materiali, un’altra 20 milioni per servizi, biblioteche, musei e attività immateriali. Questi fondi comunitari attiveranno processi di sviluppo e sosterranno la diffusione del grande patrimonio artistico, culturale e storico presente nell’Isola.»
Regione (attraverso gli Assessorati del Turismo, della Cultura, dei Lavori pubblici e degli Enti locali) e Conferenza Episcopale Sarda attiveranno forme di collaborazione con la Facoltà Teologica della Sardegna, gli Istituti Superiori di Scienze religiose di Cagliari e Sassari, l’Istituto Superiore di Scienze religiose Euromediterraneo di Tempio-Ampurias e il Seminario regionale di Cagliari, con il pieno coinvolgimento dei Comuni.

Basilica di Bonaria 1

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessoredegli Enti locali ed Urbanistica, Cristiano Erriu, e a seguito del parere positivo della Conferenza permanente Regione-Enti locali, ha confermato la ripartizione dello stanziamento relativo al Fondo unico per l’anno 2016 nelle stesse quote assegnate nel 2015, in considerazione del fatto che il passaggio al nuovo assetto territoriale è in piena fase di transizione. Sulla base della disponibilità di cassa, ai Comuni sarà erogato un ulteriore 20% dell’importo ancora spettante, mentre alle Province andrà l’intera quota definita, in modo tale da chiudere la fase transitoria e agevolare la ripartizione nella fase successoria tra la Provincia di Cagliari, la Provincia del Sud Sardegna e la Città Metropolitana di tutti i rapporti attivi e passivi. Le attuali Amministrazioni provinciali riceveranno anche le quote delle rispettive Province conglobate, fatte salve le gestioni liquidatorie ancora attive. Infine, alle Unioni dei Comuni saranno destinati complessivamente 23 milioni di euro: 15 milioni provenienti da risorse della Regione e 8 dallo Stato.

La Giunta ha accolto la proposta dell’assessore del Personale Gianmario Demuro sulle linee guida e i criteri generali per l’attuazione del Piano della prestazione organizzativa della Regione. Il testo delinea funzioni, collegamenti con altri documenti e principali contenuti del Piano della prestazione organizzativa che definirà fasi, azioni e risultati del ciclo della gestione e costituisce il punto di riferimento dell’intero processo di programmazione e valutazione della performance dell’apparato amministrativo. Si tratta di un ulteriore tassello nel quadro del miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione regionale e di un più efficiente ed efficace utilizzo delle risorse pubbliche. La delibera prevede inoltre la costituzione del Nucleo di supporto alla valutazione con funzioni di collaborazione e consulenza tecnica dell’Organismo indipendente di valutazione (Oiv) che svolge compiti di verifica sui risultati dei dirigenti dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie.
La Giunta, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha deciso di sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), l’intervento per la realizzazione di un impianto idroelettrico ad acqua fluente con derivazione sul fiume Flumendosa in località Masoni Erdi – Seulo (potenza legale kW 50) a Seulo e Gadoni. Esclusi invece da ulteriore procedura di VIA, condizionati a prescrizioni, il progetto preliminare per il ripristino della cava di granito e prosecuzione dell’attività estrattiva a Olbia, in località San Giacomo, e il progetto di coltivazione e ripristino di una cava per la produzione di inerti in località L’Uruena – Montelittu nel comune di Loiri-Porto San Paolo. L’Esecutivo ha espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale dell’intervento proposto dal Comune di Cagliari sulla rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall’impianto di depurazione di Is Arenas verso le aree attrezzate a verde pubblico nella città di Cagliari, a condizione che siano rispettate le prescrizioni. Giudizio positivo anche per il rinnovo della Concessione Mineraria “Sa Pigada Bianca”, nei Comuni di Ittiri e Uri. Estesa l’efficacia temporale di due delibere: la n. 56/43 del 2009 (giudizio di esclusione dalla procedura di VIA per un impianto di depurazione a Orosei e fascia costiera) e la n. 2/16 del 2011 (Ricerca mineraria in territorio del Comune di Sassari attraverso sondaggi, all’interno della concessione ‘Casa S’Aliderru’ per bentonite, argille smettiche e refrattarie).
Per la promozione della musica popolare sarda sono stati stanziati, su proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, 850mila euro. La cifra è stata così ripartita: 500mila euro per le attività istituzionali e 350mila per attività musicali didattiche. In tal modo si assicura continuità alle attività di formazione didattica e si garantisce la promozione sociale e culturale della musica popolare e tradizionale sarda, in maniera omogenea nel territorio. I contributi andranno a sostegno di associazioni e bande musicali, gruppi strumentali di musica sarda e gruppi corali polifonici.
Su proposta dell’assessore Raffaele Paci la Giunta ha approvato l’atto di indirizzo per avviare le procedure preliminari all’eventuale contrazione di un mutuo per il pagamento dei residui perenti. Via libera anche all’atto di indirizzo per la salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Palazzo della Regione 2 copia

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La Giunta regionale ha deliberato oggi lo stanziamento di 3 milioni per i contributi “fitto casa” nel prossimo anno accademico. I destinatari sono gli studenti che frequentano corsi universitari nell’Isola, ai quali andranno due milioni; un milione sarà ripartito tra gli studenti che sceglieranno un corso fuori dalla Sardegna. Il contributo sarà erogato nella misura massima di 2.500 euro annui per studente.
L’Esecutivo ha dato il via libera alle linee guida per il sostegno all’impresa nell’ambito della programmazione Unitaria 2014-2020 a favore della competitività. Le linee guida, proposte dall’assessore Raffaele Paci, forniscono indicazioni alle strutture regionali per disciplinare, indirizzare e coordinare l’attuazione delle operazioni sugli aiuti di stato alle imprese, assicurando uniformità nelle procedure attuative.
La Giunta, sentito il parere della Conferenza permanente Regione-Enti locali e su indicazione dell’assessore Cristiano Erriu, ha dato un indirizzo interpretativo in merito alle disposizioni del titolo II della legge regionale n. 2/2016. Eventuali nuove Unioni dei Comuni dovranno garantire alle Unioni già esistenti alla data dell’entrata in vigore della stessa legge regionale, vale a dire il 12 febbraio 2016, il mantenimento dei requisiti della popolazione (10mila abitanti), della contiguità territoriale e del numero minimo dei Comuni (quattro) previsti dal titolo II della legge n. 2/2016.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stato concesso il nulla osta alla immediata esecutività della delibera dell’Amministratore Unico dell’agenzia Forestas per la Seconda variazione di bilancio per la campagna antincendi boschivi 2016.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato la proroga, fino al 31 dicembre 2016, dei commissari delle Aziende sanitarie di Olbia, Nuoro, Lanusei, Sanluri, Cagliari, Oristano, Carbonia. L’esecutivo ha poi recepito l’accordo della Conferenza Stato-Regioni sui prezzi unitari della cessione di sangue, degli emocomponenti ed emoderivati.

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Ieri mattina all’assessorato regionale degli Enti locali si è riunita la Conferenza permanente Regione-Enti locali, la quale ha ratificato l’accordo siglato la scorsa settimana tra la Regione e le organizzazioni sindacali confederali e di categoria, in merito ai criteri di ripartizione dei beni immobili e del personale dell’ex Provincia di Cagliari.
Nel corso dei lavori, coordinati dall’assessore Cristiano Erriu, è emerso che nei primi nove mesi del 2016 sono stati erogati ai Comuni sardi oltre 282 milioni di euro, pari al 60 per cento del Fondo Unico, e sono stati saldati gli anni precedenti sia ai Comuni che alle Province per circa 291 milioni. Al più presto si cercherà di arrivare alla soglia di pagamento dell’80 per cento, in modo da dare risposte alle richieste delle amministrazioni comunali.
«Ci troviamo in un periodo di transizione – ha ricordato Cristiano Erriu -, con alcune Province che hanno cessato di esistere e altre che stanno per essere sostituite dai nuovi enti intermedi, in attesa del referendum costituzionale. Considerata la fase di passaggio al nuovo assetto territoriale, è opportuno liquidare totalmente le Province (51 milioni di euro) anche per agevolare la ripartizione nella fase successoria tra l’ex Provincia di Cagliari e la Città Metropolitana.» 
La Conferenza ha così approvato la proposta di mantenere anche per l’anno in corso le quote di ripartizione del Fondo Unico degli anni precedenti. Intanto, dallo Stato sono arrivati un milione 200mila euro in più per le Unioni dei Comuni, pertanto per il 2016 le risorse ammonteranno complessivamente a 8 milioni 200mila euro: il doppio rispetto al 2014. I Comuni lamentano gravi criticità di cassa.
«Per loro, come sempre, gestiremo con buon senso e sensibilità le risorse disponibili», ha rassicurato l’assessore Erriu. Regione e Anci Sardegna hanno inviato ai 377 Comuni sardi una lettera congiunta per conoscere, entro questa settimana, le reali esigenze di intervento: la ricognizione servirà per capire quali sono le cessioni di spazi da parte degli altri Comuni e rendersi conto dei margini di manovra della Regione.

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L’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali confederali regionali e di categoria (Cgil, Cisl e Uil), questa mattina hanno firmato un accordo per la definitiva assegnazione del personale dell’ex provincia di Cagliari: 16 lavoratori, insieme a 4 dipendenti comandati dalla Regione, transiteranno in forma volontaria nella provincia del Sud Sardegna, mentre i restanti 253 passeranno alla Città Metropolitana di Cagliari.

«Si tratta – è il commento dell’assessore Erriu – di un ulteriore, importante passo avanti nell’attuazione della legge di riordino degli enti locali della Sardegna, dopo il confronto con l’amministratore straordinario della provincia del Sud Sardegna, Giorgio Sanna, e il sindaco metropolitano di Cagliari, Massimo Zedda. La legge numero 2/2016 prevede ora una condivisione nella Conferenza permanente Regione-Enti locali, che difatti è stata convocata per lunedì prossimo, e l’immediato passaggio al tavolo della Giunta regionale. È in programma un incontro a Roma, al ministero dell’Interno, per definire ulteriori aspetti di natura fiscale e amministrativa riguardanti la definitiva successione tra gli enti intermedi. Subito dopo il presidente Pigliaru potrà firmare il decreto che definirà la data di inizio del nuovo ente provinciale, con la contemporanea cessazione della vecchia provincia di Cagliari.»

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I Comuni sardi possono assumere nuovo personale. La notizia, a firma del direttore dell’Ufficio per l’organizzazione e il lavoro pubblico Maria Barilà, arriva da Roma: il Dipartimento della Funzione pubblica, che già nelle scorse settimane aveva autorizzato i Comuni di alcune Regioni a Statuto ordinario ad assumere a seguito della ricollocazione del personale delle province, dopo le continue interlocuzioni con l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu ha dato il via libera anche alla Sardegna. Naturalmente, le Amministrazioni comunali dovranno rispettare le limitazioni finanziarie previste e modificate di recente dal decreto legge enti locali.

«Il proficuo lavoro messo in campo con il Dipartimento della Funzione pubblica – commenta l’assessore regionale degli Enti locali, Cristiano Erriu – consente di raggiungere un risultato atteso da tutti e dare risposte concrete ai numerosi Comuni che lamentano carenze di personale. Oggi, di fatto, inizia la fase due della riforma degli enti locali della Sardegna. Subito dopo la pausa di ferragosto, alla fine del mese, convocherò la Conferenza permanente Regione-Enti locali e i tavoli con le organizzazioni sindacali, ai quali illustreremo la bozza di Piano di riordino territoriale e la delibera sui principi di trasferimento del personale delle Province.»

Cristiano Erriu 29 copia copia

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«L’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu deve revocare la gara d’appalto per il servizio di vigilanza nelle Asl e nelle pubbliche amministrazioni: determinerà un taglio delle retribuzioni che porterà molti stipendi a 6/700 euro al mese, un nuovo sottoproletariato indegno di un paese civile». A dirlo è il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa.

«Forse la Giunta Pigliaru vuole ampliare la platea delle famiglie che saranno costrette a chiedere l’elemosina di cittadinanza; ed è la ulteriore dimostrazione che, come diceva Montanelli, la sinistra ama così tanto i poveri che cerca sempre di aumentarne il numero – aggiunge Michele Cossa. -, ma stavolta hanno superato il limite della decenza, soprattutto dopo che il Consiglio regionale, ben prima che venisse bandita la gara, aveva approvato la risoluzione n. 12/2015, che mirava proprio ad evitare che si potessero creare situazioni di questo genere, già viste l’anno scorso con l’appalto di vigilanza degli uffici regionali, che ha messo in ginocchio decine di lavoratori.»

«La Giunta ponga riparo a questa vergogna, che forse è in linea con i valori del PD ma che rappresenta – conclude Michele Cossa – un insulto alla Costituzione repubblicana e alla dignità persone.»

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