14 May, 2024
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Gianluigi Rubiu 5 copia

Un progetto in grado di dare una nuova spinta al settore dell’edilizia in Sardegna, mettendo regole certe e meno stringenti anche sul mondo delle campagne. A sollecitarlo è il capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che ha presentato una mozione per sbloccare la legge urbanistica: «Il rischio è, alla scadenza della normativa sul Piano casa (alla fine dell’anno) – sottolinea il capogruppo dell’Udc – che non ci possa essere nessuna legge di settore, creandosi così un pericoloso vuoto normativo, deleterio per il comparto, privo di una base operativa».

La Confartigianato lamenta un declino senza fine dell’edilizia isolana risucchiata nel vortice della crisi e con un piano casa ormai inadeguato a dare ossigeno al settore: «Il barometro dell’edilizia in Sardegna segna ancora bassa pressione, visto che tra il 2014 e il 2015 le imprese sono calate del 3,2 % (- 461 unità) e gli addetti del 15,6 per cento (pari a una contrazione di 6mila occupati) – aggiunge Gianluigi Rubiu -. C’è la necessità di ridare centralità all’industria del mattone, ponendo le basi per la ripresa delle imprese, con regole chiare sul territorio». L’assessore Cristiano Erriu ha promesso che l’intervento approderà presto in aula: «Ancora nulla è stato fatto – conclude Gianluigi Rubiu -. Diventa necessario, dunque, approvare una mozione per dare una legge urbanistica alla Sardegna, mettendo ordine ad un settore immobilizzato da norme restrittive e punitive. Un provvedimento snello e operativo che agevoli imprese, famiglie e il sistema economico isolano, uscendo da questioni puramente ideologiche che hanno sinora ingessato l’edilizia. Solo con una nuova legge l’urbanistica potrà trascinare in modo virtuoso i comparti del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura».

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La complessa situazione che da più di un anno paralizza le Motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano, è stata discussa questa mattina a Cagliari dal segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, e l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu.

L’assessore ha confermato all’associazione artigiana come la Regione si stia attivando con Governo e ministero delle Infrastrutture e Trasporti per risolvere una condizione, non più sostenibile, nella quale si trovano a operare gli addetti della Motorizzazione e che si abbatte, quotidianamente, su imprese di trasporto, autoscuole e semplici utenti.

All’assessore, l’associazione artigiana ha ricordato la mancanza di almeno 15 operatori nelle Unità Territoriali nelle 4 province e i lunghissimi tempi delle varie “operazioni”, più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida.

Cristiano Erriu e Stefano Mameli hanno convenuto come la soluzione più velocemente percorribile, per arginare una situazione molto complessa, sia attualmente quella dell’istituto del “comando” ovvero il passaggio del personale, già formato e abilitato a svolgere le mansioni, dalle ex province verso le Motorizzazioni attraverso una norma che verrà portata e breve in Parlamento.

Al colloquio ha partecipato telefonicamente da Roma la Deputata sarda Romina Mura, componente della commissione Trasporti della Camera che, confermando la necessità del passaggio del personale dalle ex province alle Motorizzazioni, ha garantito il sostegno parlamentare all’iniziativa.

Confartigianato Trasporti Sardegna denunciò la situazione delle Motorizzazioni più di un anno fa e un mese fa ha scritto al ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Graziano Delrio, per renderlo informato sulla situazione e richiedere un suo pronto intervento.

In oltre un anno di battaglie, la questione è arrivata in Parlamento con le interrogazioni dei Deputati sardi Andrea Vallascas (settembre 2015), cui seguì la risposta al Question Time del sottosegretario dei Trasporti Umberto Del Basso De Caro, Nicola Bianchi (luglio 2016) Romina Mura (sempre luglio 2016).

 Stefano Mameli e Cristiano Erriu-min

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La Regione ha adottato oggi alcune importanti decisioni nell’ambito del più generale programma di valorizzazione e sviluppo economico del territorio di La Maddalena. La Giunta, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha approvato la delibera con la quale vengono ceduti a prezzo simbolico in favore del Comune maddalenino numerosi immobili o porzioni di essi (Giotto, Vaticano, ex Artiglieria e Colombaia, Camiciotto, Guardia Vecchia, Ospedaletto) che lo Stato aveva trasferito alla Regione negli anni passati e limitatamente alle aree necessarie alla realizzazione di interventi di edilizia residenziale. Verrà inoltre trasferita al Comune la Caserma Faravelli da destinarsi a ‘polo della sicurezza’. È stata inoltre autorizzata la predisposizione del bando di valorizzazione dell’ex Club Mèditerranée di Caprera.

Un quadro di interventi ai quali l’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha riconosciuto il preminente interesse generale e la rilevanza regionale, che integra e completa quanto programmato dall’Assessorato dei Lavori pubblici sul water front, sugli spazi dell’ex G8 relativi alle strutture di accoglienza e alla main confererence, nonché la parte di competenza dell’assessorato dell’Ambiente per quanto riguarda le bonifiche.

È una delibera che sblocca una serie di azioni attese da anni dalla comunità di La Maddalena. «La condizione di crisi persistente nel territorio di La Maddalena, che la legge regionale numero 3 del 2009 riconosce quale area di crisi – sottolinea Cristiano Erriu – è stata acuita dalla dismissione di buona parte delle attività della Marina Militare italiana e dalla chiusura dell’Arsenale e delle attività di supporto navale della Marina Statunitense. Tutto ciò ha condizionato pesantemente la situazione socio-economica di quel territorio, che poi nel 2009 ha perso l’evento del G8: ad esso era associato un programma generale di riconversione, che la Regione ha portato avanti attraverso un confronto con il Comune sui temi del rilancio dell’isola in senso ambientale e culturale e della valorizzazione dei beni del patrimonio immobiliare. Questo provvedimento consentirà di dare un grande impulso al rilancio turistico ed economico non solo dell’arcipelago ma di tutta la Sardegna».

L’assessore Erriu ricorda poi che «il comune di La Maddalena ha individuato alcuni interventi prioritari e urgenti che innescheranno i processi di rilancio e che sono di immediata realizzabilità. Tra questi vale la pena di ricordare le opere di urbanizzazione e riqualificazione di iniziativa pubblica nelle aree su cui insistono beni immobili di proprietà regionale, limitatamente alle aree necessarie per realizzare interventi di edilizia residenziale volti a soddisfare le esigenze abitative del Comune. Poi la riqualificazione e valorizzazione della sistemazione urbana del lungomare, il rilancio e la riqualificazione della portualità turistica e commerciale e delle infrastrutture per l’accessibilità all’isola. Infine, la cessione della caserma Faravelli – di proprietà regionale – da destinare a un polo della sicurezza, il completamento delle opere di bonifica della zona di mare antistante l’ex Arsenale militare, il recupero conservativo delle strutture presenti nel comprensorio di Punta Rossa nell’isola di Caprera e la loro riqualificazione a fini turistici e ambientali, la valorizzazione del polo nautico e delle altre strutture realizzate nell’ex area militare, a partire dall’ex ospedale militare Residenza Carlo Felice. Sono tutte opere che si innestano nell’attività di infrastrutturazione avviata da un paio d’anni in tutta la Sardegna dall’Assessorato dei Lavori pubblici».

La fattibilità di alcuni interventi è condizionata dal superamento dei limiti di natura urbanistica attualmente contenuti nel PUC: da qui la necessità di procedere ad una variazione dello stesso Piano. Il Comune ha manifestato l’esigenza di essere affiancato dagli uffici tecnici della Regione nel processo di completamento dell’iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale e del Piano di Utilizzo dei Litorali, strumenti indispensabili per dare ordine alla complessità dei temi che riguardano La Maddalena. L’affiancamento nelle attività di pianificazione sarà gestito attraverso la stipulazione di un protocollo tra l’Assessorato degli Enti locali e l’Amministrazione comunale.

Isola de La Maddalena 49 copia Traghetti a La Maddalena 2 copiaIsola de La Maddalena 84 copia

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Piazza d'Italia Sassari

I sindaci di otto Comuni hanno firmato l’atto costitutivo della Rete metropolitana del Nord Sardegna. A Palazzo Ducale, alla presenza dell’assessore degli Enti localiieri mattina , i primi cittadini di Sassari, Alghero, Castelsardo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino e Valledoria hanno sancito la fine di un lungo percorso che ha dato alla luce un ente sovraordinato con funzioni metropolitane, come previsto dalla legge n. 2/2016. La Rete consentirà di gestire congiuntamente i servizi e le funzioni delegate dalla Regione.

«Quello di oggi – ha detto l’assessore regionale Cristiano Erriu – è un risultato importante. Dopo il superamento delle Province, la Regione è chiamata ora a dialogare con nuovi enti locali di tipo sovracomunale, ai quali delegare funzioni e servizi adeguati per differenti ambiti territoriali. Sono sicuro che le opportunità saranno sfruttate al massimo dalla Rete, destinata a svolgere anche un ruolo di guida di un territorio più vasto. Andiamo verso il consolidamento di una nuova articolazione dei poteri locali, con il chiaro obiettivo di rendere i servizi ai cittadini amministrati più efficienti ed efficaci, oltre che costare meno. Ci auguriamo che possa essere di ulteriore stimolo per le altre Amministrazioni impegnate nel processo di consolidamento delle Unioni di Comuni. L’assessorato degli Enti locali garantirà tutto il supporto necessario, soprattutto nella fase di avvio del percorso amministrativo.»

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Piero Comandini e Giuseppe Meloni, consiglieri regionali del Partito Democratico, si fanno portavoce, con un’interrogazione presentata oggi e rivolta al presidente dell’Esecutivo Francesco Pigliaru e all’assessore Cristiano Erriu, dei lavoratori addetti al servizio di facchinaggio per la Regione Autonoma della Sardegna, che denunciano l’esiguità delle loro buste paga che risultano essere sotto la soglia di povertà.

«Non dimentichiamo – ribadiscono gli esponenti in Consiglio regionale – che dietro questi lavoratori ci sono la vita di intere famiglie che non possono certo andare avanti con un trattamento economico che non è in grado di garantire adeguati livelli retributivi.»

«Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 15 luglio 2015, la risoluzione n. 12 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare), e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), dove al punto 4 si impegna la Giunta regionale a vigilare affinché nelle fasi di predisposizione dei futuri bandi di gara vengano attentamente vagliate le possibili conseguenze e gli impatti sull’occupazione al fine di conseguire non solo la salvaguardia dei livelli occupazionali ma altresì quella dei livelli retributivi, e ci chiediamo – sottolineano i due consiglieri regionali di maggioranza – per quali motivi la Giunta regionale non abbia ancora intrapreso quelle azioni efficaci necessarie per risolvere queste situazioni.»

«In questo clima di incertezza – aggiungono Comandini e Meloni – dobbiamo essere garanti dei lavoratori, e porre in essere tutte le strategie necessarie per sanare questa situazione e vigilare affinché, in futuro, si proceda salvaguardando i livelli occupazionali ma anche e, soprattutto, quelli retributivi, anche in conformità di quanto approvato nella risoluzione n. 14 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare) e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), sulla necessità di effettuare un monitoraggio dei rapporti di lavoro precario presenti in Sardegna direttamente o indirettamente ricollegabili alla regione, di risolvere nell’immediato alcune situazioni urgenti e di intraprendere un percorso normativo finalizzato al superamento del precariato.»

Piero Comandini 6

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Tra il 2014 e 2015, le imprese sono calate del 3,2% (-461 unità) e gli addetti del 15,6% (-7mila occupati) mentre è cresciuto il valore aggiunto del comparto tra il 2013 e 2014: +8,2% per un controvalore di +137milioni di euro.

Sono questi i dati sulla Sardegna del Dossier “Trend delle Costruzioni”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su fonte Unioncamere e Istat, che ha analizzato la situazione dell’edilizia sarda dal 2008 alla fine del 2015.

«Il settore non riparte perché la domanda, del privato e del pubblico, è insufficiente – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – la disponibilità economica di famiglie e attività produttive non consente investimenti mentre gli enti pubblici non riescono a garantire adeguati bandi d’appalto per sostenere una ripresa concreta, per non parlare delle difficoltà che sta creando il nuovo Codice degli Appalti». «A ciò bisogna aggiungere la tassazione, di imprese e immobili, sempre troppo elevata –aggiunge Meloni – e la concorrenza sleale del sommerso, data dalle imprese che hanno chiuso e che si sono riproposte in un “mondo parallelo, sempre più incontrollabile».

Confartigianato Edilizia Sardegna ricorda come il settore si regga ancora sui bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico, e sul “Piano Casa”, le uniche soluzioni concrete che, in questi anni di crisi devastante, hanno permesso a molte imprese di rimanere in vita, anche se la sola incentivazione del privato non basta più: serve la domanda pubblica.

Il tanto denigrato, bistrattato e accusato “Piano Casa”, quello vecchio e quello in scadenza alla fine dell’anno – prosegue il presidente degli edili di Confartigianato – per migliaia di imprese, e per i loro dipendenti, rappresenta tuttora un’àncora di salvezza: che nessuno ce lo tocchi, almeno finché non verrà approvata la legge urbanistica che, dovrebbe, “stabilizzare”, interventi di questo tipo ed il testo unico dell’edilizia. Abbiamo paura che si possa ripetere la stessa situazione di 2 anni fa dove per parecchi mesi, cittadini e imprese rimasero senza normativa di riferimento e sospesi tra leggi diverse”.

E proprio sulla nuova legge urbanistica, Confartigianato Edilizia Sardegna lancia un messaggio all’Assessore: «Di questo argomento, fondamentale per il prossimo sviluppo del settore, non sappiamo ancora nulla tranne che, come riportato sui giornali, alcuni hanno potuto già visionare il testo e fare delle osservazioni – sottolinea Meloni – per questo, nell’ottica della consueta collaborazione con l’assessorato dell’Urbanistica, anche la nostra Associazione è interessata a leggere la bozza per ragionare insieme di proposte ed eventuali miglioramenti».

Gli edili artigiani, in ogni caso, puntano sempre più sulla riqualificazione degli edifici e sul recupero dei centri urbani. «Crediamo fortemente nella ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, sia pubblico che privato – specifica il presidente – per ridare dignità ai centri abitati e offrire lavoro alle imprese. A breve formalizzeremo una proposta all’assessore Cristiano Erriu e al presidente Pigliaru per chiedere incentivi, sgravi o defiscalizzazione sia per gli interventi di riqualificazione, sia per le attività artigianali che poi vorranno insediarsi negli edifici recuperati. Sarebbe un’ottima occasione per far rivivere il “cuore” dei nostri centri sempre più in difficoltà e contemporaneamente dare una boccata d’ossigeno all’edilizia».

Per ultimo Meloni sottolinea, ancora una volta, la gravosità del carico fiscale e burocratico verso le imprese e gli immobili: «Avere una impresa significa sfidare quotidianamente l’ignoto; tra mancati pagamenti, tasse da pagare con regolarità anche se non si lavora, adempimenti sempre più complicati e leggi che si “attorcigliano” l’una con l’altra, fare impresa è veramente una “impresa”. Meloni poi punta il dito sul caso dei lavoratori in distacco internazionale: “I controlli sono insufficienti; in questo modo avviene un fenomeno di dumping tra imprese con lavoratori assunti e operanti in Italia e imprese con lavoratori assunti in un paese prevalentemente dell’est europa e operanti in Italia senza rispettare le norme sul distacco, In questo modo il salario può essere uguale ma la contribuzione e la tassazione sono più basse fino anche a due terzi in alcuni casi». «In più – conclude – il carico fiscale continua a colpire in maniera devastante la proprietà privata. Sarebbe auspicabile, da parte del Governo una correzione delle politiche fiscali sull’immobiliare che hanno caratterizzato gli anni precedenti».

Nella nostra regione, le imprese delle costruzioni rappresentano circa il 37% del totale delle attività produttive artigiane. Tra le vecchie province, quella col più altro numero di aziende è Sassari (Gallura inclusa) con 5.199. Tra il 2009 e il 2015 questo territorio ha subito una riduzione del 16,9%. Solo nell’ultimo anno il calo è stato del 3,2%. Segue Cagliari con 4.673 imprese (calo del 17,4% tra il 2008 e 2015 e del 3% nell’ultimo anno. Segue Nuoro con 2.735 e un calo del 18,5% nel lungo periodo e del 3,2% nel breve. Chiude Oristano con 1.263 imprese e un calo del 15,1% tra il 2008 e il 2015 e del 4,7% nell’ultimo anno.

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Questa mattina, nella sede romana del Mibact al Collegio Romano, si è tenuto l’incontro tra il sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu ed i rispettivi staff, per l’attuazione delle procedure di verifica e adeguamento del PPR, della copianificazione del Piano degli ambiti interni e per la soluzione delle varie criticità in atto in materia paesaggistica. L’assessore ha convenuto inoltre di condividere con il Mibact la bozza del testo della legge regionale di governo del territorio di imminente presentazione, al fine di ricevere le eventuali osservazioni e prevenire anticipatamente ogni possibile criticità sui temi di competenza ministeriale.
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco di un serrato e rapido confronto per la definizione di soluzioni rivolte al perseguimento di uno sviluppo sostenibile e rispettoso dei valori paesaggistici e identitari della Sardegna, anche alla luce del nuovo DPR orientato a norme di semplificazione.
«In uno spirito di piena collaborazione con il Ministero competente – sottolinea Erriu – l’incontro odierno è stato proficuo e improntato alla massima disponibilità da entrambe le parti. Stiamo andando verso i risultati che la Giunta regionale si è prefissata sin dall’inizio e che presto saranno concretizzati nella discussione nell’esecutivo del disegno di legge che il nostro Assessorato ha predisposto.»

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La Conferenza unificata, recependo gli esiti della Conferenza delle Regioni, ha approvato ieri lo schema di DPR riguardante l’individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata. Il lavoro tecnico e politico di dettaglio è stato portato avanti dalla Commissione Ambiente ed Energia coordinata dalla Regione Sardegna. Il tavolo interregionale del Paesaggio ha approvato gli emendamenti che sono stati poi recepiti in sede di confronto con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali.
«È un risultato atteso da due anni e molto importante anche per la Sardegna in termini di semplificazione, perché prevede un primo riordino di una materia molto complessa soprattutto sul piano procedurale-amministrativo – spiega l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. L’esito si deve allo sforzo congiunto tra Ministero e Regioni, compiuto in sede di Commissione Ambiente ed Energia.»
«Il risultato del Tavolo tecnico interregionale del Paesaggio – sottolinea l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – va nella direzione di semplificare le procedure autorizzative, con il duplice obiettivo di facilitare i rapporti tra i cittadini, gli operatori e gli amministratori locali e, all’interno di questo quadro semplificato, poter garantire la massima attenzione possibile a tutti quei procedimenti che meritino una effettiva necessità di tutela. Il nostro Assessorato ha garantito l’efficace coordinamento tecnico dei rappresentanti di Regioni e Province autonome.»

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Sono state approvate oggi in Giunta regionale nuove linee guida per la gestione della poseidonia negli arenili, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e di concerto con l’assessore degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica Cristiano Erriu. Le nuove linee guida consentiranno agli enti locali e alla pluralità di soggetti operanti nei litorali di impostare le necessarie azioni nel rispetto dell’ambiente. 
«Si tratta di un aggiornamento delle direttive sulla gestione degli arenili con particolare riguardo agli accumuli della poseidonia – dice l’assessore Donatella Spano -. Gli indirizzi propongono agli enti locali nuove soluzioni più pertinenti al contesto regionale e alle dinamiche costiere, in modo da rispondere sia alle esigenze di tutela ambientale che a quelle di valorizzazione del territorio.»

«La delibera d’indirizzo – ha spiegato Cristiano Erriu – introduce regole più semplici e più efficaci a beneficio di Comuni e concessionari impegnati nella gestione degli spazi demaniali destinati alla fruizione turistica dei litorali.»
Il procedimento che dovranno seguire tutti i soggetti interessati, Comuni e concessionari, è stato quindi semplificato.

Alghe a Porto Pino copia

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha riconosciuto il preminente interesse generale e la rilevanza regionale di un progetto presentato dal comune di Cagliari, che intende costituire un Distretto degli sport velici nel comparto di Marina Piccola per la promozione delle attività di formazione, di preparazione e agonistiche. L’intervento assume particolare importanza anche in relazione all’avvenuta selezione di Cagliari quale sede ospitante delle competizioni veliche, nell’eventualità che a Roma sia assegnata l’organizzazione dei Giochi Olimpici del 2024.
Il progetto prevede la riqualificazione urbanistica ed edilizia delle strutture esistenti per realizzare infrastrutture a supporto delle manifestazioni per sport velici, il rafforzamento delle strutture a servizio del porto di Marina Piccola, il riordino e la riqualificazione degli spazi pubblici e dei servizi, nonché lo sviluppo e il rafforzamento delle connessioni ecologiche tra le componenti ambientali costitutive dell’ambito, in coerenza con gli indirizzi previsti dal Piano paesaggistico regionale.
La Direzione generale della Pianificazione urbanistica territoriale e della Vigilanza edilizia continuerà l’affiancamento del comune di Cagliari con il supporto tecnico (avviato da tempo per l’adeguamento del Piano urbanistico comunale al PPR) e una serie di attività che facilitino i rapporti con tutti gli enti interessati.
«Si vuole realizzare un distretto degli sport velici di livello internazionale – sottolinea l’assessore Erriu – che darà prestigio non solo al capoluogo isolano ma a tutta la Sardegna. Le particolari caratteristiche geografiche e meteomarine costituiscono un attrattore delle attività di formazione e preparazione ai massimi livelli agonistici. Il golfo di Cagliari rappresenta pertanto una scelta naturale di posizionamento logistico, che gli stessi esperti del Comitato olimpico internazionale hanno rilevato nel corso dei loro sopralluoghi. Questo intervento, inoltre, risponde a esigenze di valorizzazione paesaggistica del comparto di Marina Piccola e della Sella del Diavolo, in quanto si inserisce all’interno di un vasto contesto di notevole pregio ambientale e paesaggistico, caratterizzato dalla presenza del promontorio di Sant’Elia, dello stagno di Molentargius e del sistema delle Saline.»

Il Poetto di Cagliari.