28 April, 2024
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Cristiano Erriu  11 copia

La Regione ha stipulato un protocollo d’intesa per l’attuazione, il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto nel processo di riordino degli enti locali con Anci, Ups, Cgil, Cisl, Uil, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Sarà istituito un tavolo permanente a livello regionale di confronto e monitoraggio del personale delle Province coinvolto nel processi di mobilità tra Enti.

«Questo consentirà di agevolare – ha detto l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – il percorso di riqualificazione professionale dei dipendenti, la continuità del lavoro e la posizione giuridica ed economica”.

La Regione, l’Anci, Ups e sindacati si impegnano a monitorare le attività degli enti interessati, perché il trasferimento del personale avvenga nel rispetto di quanto previsto dalla legge in materia di mobilità, con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali.

«Sarà anche osservata – ha proseguito l’assessore degli Enti locali – la situazione del lavoro precario e del personale delle società in house degli Enti coinvolti nel processo di riforma».

Gli eventuali processi di trasferimento delle funzioni non dovranno incidere sui vincoli di bilancio, sui limiti di spesa e delle assunzioni previsti per il personale delle amministrazioni che ricevono i dipendenti. «I trasferimenti – ha sottolineato ancora l’assessore Erriu – dovranno avvenire con garanzia di copertura per i trattamenti economici del personale trasferito e per gli altri rapporti in corso nei quali subentrino altri enti».

Il protocollo d’intesa prevede l’impegno delle parti per raccogliere, analizzare e valutare i dati del personale a oggi impegnato nei servizi e nelle funzioni oggetto di possibile riordino, compresi i dati relativi a soggetti, diversi dalla Regione e dagli enti locali, cui sono affidati compiti o attività riconducibili alle funzioni oggetto di riordino. Ciò anche al fine di concordare iniziative per salvaguardare i livelli occupazionali anche attraverso l’Istituzione di un tavolo di confronto specifico.

Palazzo della Regione 1 copia

La Giunta regionale, riunita ieri mattina nel palazzo di viale Trento sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha fissato su proposta dell’assessore degli Enti Locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, i criteri di ripartizione dei 5 milioni di euro stanziati in assestamento di Bilancio per le Province sarde e destinati in particolare alle società in house per riequilibrare i bilanci e garantire ai cittadini i servizi relativi a funzionamento degli edifici scolastici, manutenzione stradale, sicurezza ambientale, prevenzione e lotta agli insetti, prevenzione danni e malattie, assistenza e trasporto agli studenti con disabilità.
Per individuare i criteri di ripartizione è stato avviato un percorso con Presidenti e Commissari straordinari delle Province destinatarie delle risorse: i criteri individuati si basano su dati di spesa tratti dai consuntivi 2013 dei bilanci provinciali. Le risorse saranno trasferite già ripartite sui diversi capitoli di spesa. Dalla ripartizione resta esclusa la Provincia di Olbia Tempio che ha comunicato di poter garantire senza difficoltà gli equilibri di bilancio. La ripartizione delle risorse fra le Province, è la seguente: 1.298.545 euro alla provincia di Cagliari; 306.809 euro alla provincia di Carbonia Iglesias; 831.100 euro alla provincia di Nuoro; 316.707 euro alla provincia di Ogliastra; 676.713 euro alla provincia di Oristano; 1.287.765 euro alla provincia di Sassari; 282.357 euro alla provincia del Medio Campidano. Nel complesso, sono destinati: 2.321.489 euro per il funzionamento degli edifici scolastici, 1.692.787 euro per la manutenzione stradale, 582.864 euro per la sicurezza ambientale e 402.857 euro per assistenza e trasporto degli studenti con disabilità.

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Confartigianato Imprese Sardegna ricorda che mancano 8 giorni alla conclusione del Piano Casa della Sardegna anche se potrebbe esserci un “bonus” di 2 giorni per presentare le istanze ai Comuni.

Non è la tanto auspicata proroga della legge, ma si tratterebbe solo dell’applicazione di una norma del codice civile che farebbe slittare di fatto la scadenza a lunedì 1 dicembre.

L’ultimo ultimo giorno utile per sfruttare questo Piano Casa, infatti, cade di sabato e, come tutti sanno, gli Uffici Protocollo dei Comuni, che devono ricevere domande e progetti, non sono aperti. In questi casi, la legge dice che ogni qualvolta il “dies ad quem” cade in un pre festivo è prorogato di diritto “al primo giorno seguente non festivo”.

«Stiamo ricevendo molte richieste di chiarimento da parte degli operatori del settore, delle imprese e dei cittadini che necessitano di delucidazioni in merito – afferma Giacomo Meloni, della presidenza regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – per sfruttare fino all’ultimo giorno la possibilità di questo Piano Casa». «Abbiamo scritto all’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu – continua Meloni – affinché possa dirimere il dubbio al comparto dell’edilizia e ai cittadini ma soprattutto possa supportare gli Uffici Comunali che stanno ricevendo migliaia di pratiche dagli Uffici Tecnici privati”. 

Meloni ricorda come più la data di scadenza si avvicina, più gli studi tecnici di geometri e ingegneri subiscono una vero e proprio “assalto” all’ultimo minuto, ricevendo richieste per pratiche che per smaltirle non basterebbero 2 anni, con la certezza che tantissimi cittadini rimarranno fuori.

Di riflesso anche sulle imprese si stanno moltiplicando le occasioni di lavoro sicuro per i prossimi 3-4 anni. Anche in questo caso, paradossalmente, non ci sarà il tempo di soddisfare tutte le richieste: infatti il lavoro dovrà essere portato a termine, come impone la legge, entro i prossimi 18 mesi.

In conclusione Giacomo Meloni pone una domanda: «Se il problema dell’accumulo delle pratiche negli uffici tecnici comunali è palese, vista la carenza di personale e l’ingente mole di lavoro, quando potrà essere controllata tutta la documentazione?».

Cristiano Erriu
L’assessore regionale dell’Urbanistica e degli Enti locali, Cristiano Erriu, risponde alle critiche e ai dubbi sollevati da più parti sulla procedura e sui tempi della riforma degli Enti locali, con particolare riferimento alla cancellazione di quattro province e alla ventilata cancellazione di tutte le province, al centro del dibattito politico anche a livello nazionale.
«La legge di Riforma degli Enti locali sarà pubblicata e aperta al contributo di tutti i cittadini e soggetti coinvolti prima della discussione in Giunta – ha detto Cristiano Erriu, nel corso di un convegno sulle autonomie locali organizzato dalla Cgil, “Autonomie locali. La sfida della partecipazione dei lavoratori alla Riforma. Valorizzare il lavoro pubblico e garantire i diritti ai cittadini” -. Le buone riforme non s’impongono dall’alto, ma si costruiscono attraverso la condivisione di idee: la soluzione normativa non è alla portata di mano di nessuno, specie in un momento storico così difficile e nel caso di una riforma, come quella degli Enti locali, che andrà non solo a ridisegnare tutta la geografia interna della Sardegna, ma che coinvolgerà tutto il sistema delle politiche di Welfare e metterà i Comuni nelle condizioni di potersi e doversi gestire in maniera autonoma. Ancora, stravolgerà e dovrà riorganizzare le competenze di tutti gli enti riformati, in ogni campo, cito a titolo d’esempio l’energia, i rifiuti, e la sanità.»
Hanno partecipato all’iniziativa il segretario regionale della FP-CGIL, Nino Cois, il segretario regionale CGIL Michele Carrus, il presidente dell’ANCI Sardegna Piersandro Scano, il presidente della Commissione Statuto del Consiglio regionale, Francesco Agus, il consigliere regionale, già presidente dell’UPS Roberto Deriu e la segretaria nazionale della FP CGIL, Rossana Dettori.
L’assessore Erriu ha sottolineato l’importanza della partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti nella scrittura delle norme di una riforma così articolata e ha rassicurato, prendendo un impegno formale che «le riforme che non sono frutto di una paziente concertazione con tutti gli attori coinvolti, non hanno gambe solide per stare in piedi e garantire un assetto di lunga durata. La concertazione con il sindacato e il dialogo sociale sono elementi fondamentali e fondanti dai quali partire, a questo aggiungeremo il contributo che potranno dare i cittadini al testo prima che questo venga approvato. Il processo di riorganizzazione degli enti deve essere governato con intelligenza ma anche con rapidità».
Sui tempi di lavoro al processo di riforma, Cristiano Erriu mette un accento importante. «Spero che il Consiglio regionale, destra e sinistra, senza distinzione, lavorino in maniera costruttiva e celere perché dilatare ulteriormente i tempi non servirebbe a nessuno: rinviare nella ricerca di i tempi nella ricerca di soluzioni normative sempre diverse non è rispettoso nei confronti dei cittadini e degli stessi lavoratori».
Riguardo la sburocratizzazione dei processi e la loro massima semplificazione, infine, Cristiano Erriu ha detto che «è necessario focalizzare con precisione quale sia il ruolo che i Comuni devono avere, e anche ammettere consapevolmente che da soli non possano fare tutto, ecco perché l’Unione dei comuni sarà un nucleo di governo dei piccoli territori importantissimo, penso per esempio ai fondi europei. Sotto il profilo istituzionale e amministrativo il ruolo dei sindaci sarà molto più enfatizzato e importante».

Cristiano Erriu  11 copia

L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu ha illustrato alla 4ª commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) le linee principali del disegno di legge della Giunta in materia urbanistica ed edilizia.

E’un provvedimento molto articolato, ha affermato l’assessore, «che risponde ad una esigenza, particolarmente sentita da cittadini ed operatori, di un riordino complessivo della materia ed ha due obiettivi di fondo: da un lato portare a regime e migliorare alcuni elementi positivi della legge 4 del 2009 (“Piano casa”) e, dall’altro, introdurre significative misure di semplificazione, anche attraverso l’abrogazione di norme precedenti».

Soffermandosi poi su alcuni aspetti generali del disegno di legge, Erriu ha sottolineato che «la finalità della legge è quella di rinnovare e riqualificare il patrimonio edilizio della Regione, riducendo il consumo del suolo e favorendo interventi di recupero edilizio ed ambientale finalizzati ad una migliore qualità architettonica ed all’incremento dell’efficienza energetica dei fabbricati».

«In questa ottica – ha proseguito l’assessore – vanno inquadrati gli incrementi volumetrici per i quali viene fissato un limite massimo di cubatura, i limiti più stringenti previsti per le zone fino ai 300 dalla costa, nei centri storici e nelle zone agricole, il trasferimento di volumi (con premialità) da aree a rischio idrogeologico ad altre più sicure, la definizione di norme più puntuali per l’utilizzo dei sottotetti, l’ampio pacchetto di semplificazioni a partire dallo sportello unico per l’edilizia».

Il presidente Antonio Solinas ha osservato che «la commissione ha di fronte un lavoro molto complesso da portare a termine in tempi brevi, sia per ridurre al minimo le possibilità di un vuoto normativo, sia per non alimentare la corsa alla presentazione dei progetti entro il 29 di novembre, scadenza della legge 4 del 2009». A questo proposito i funzionari dell’assessorato, presenti all’incontro, hanno precisato, rispondendo ad una domanda dell’on. Giuseppe Meloni (Pd), che le istanze presentate entro il 29 novembre saranno trattate secondo le disposizioni vigenti a quel momento, cioè quelle della legge 4 del 2009.

Successivamente l’on. Antonello Peru (Forza italia) ha chiesto di rinviare l’esame del disegno di legge, «per la sua importanza e per la sua complessità», ad una seduta successiva. Il presidente Solinas, non essendo state espresse posizioni contrarie, ha accolto la proposta individuando in linea di massima per martedì 18 novembre la prima giornata utile, lavori del Consiglio permettendo. Per quella data si sono resi disponibili sia l’assessore Erriu che i dirigenti dell’assessorato.

La prima parte della seduta è stata dedicata all’esame del disegno di legge n. 100 – Giunta regionale – Norme di semplificazione amministrativa in materia di difesa del suolo.

Ai lavori è intervenuto il vice direttore dell’Agenzia del Distretto Idrografico della Sardegna, Marco Melis, che ha spiegato la situazione che ha reso necessario un intervento legislativo. «L’Agenzia – ha affermato – ha attualmente un arretrato di 8/900 pratiche relative ad opere di piccola entità alla quali si deve far fronte con un organico di appena 15 unità per tutto il territorio regionale ma, nello stesso tempo, occorre dare risposte in tempi brevi a tante altre istanze, tecnicamente e giuridicamente più complesse, riguardanti fra l’altro la pianificazione idrogeologica e gli studi di settore collegati ai Piani urbanistici dei Comuni». «Di qui – ha aggiunto – la necessità di trasferire ai Comuni la competenze sulle opere minori».

Il presidente della commissione, Antonio Solinas, ha condiviso l’esigenza di una accelerazione dell’iter delle opere di scarsa entità, precisando però che gli Enti Locali non dispongono di risorse adeguate (300.000 euro per l’anno in corso, 200.000 per il 2015) e di figure professionali idonee. Nel dibattito hanno preso la parola i consiglieri Ignazio Tatti (Udc), Giuseppe Fasolino (Forza Italia), Eugenio Lai (Sel), Giuseppe Meloni e Piero Comandini (Pd) ed Antonello Peru (Forza italia).

Lo ha detto oggi l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu durante l’incontro con i rappresentanti del mondo dell’edilizia e la presentazione delle osservazioni di imprenditori e sindacati al disegno di legge 103 sull’edilizia e sull’urbanistica, che si discuterà domani pomeriggio in IV commissione, dando il via a quello che sarà l’iter di approvazione anche nell’Aula di via Roma. A tale proposito l’assessore Erriu ha invitato i rappresentanti dell’opposizione in Consiglio regionale alla massima responsabilità. «Il mio auspicio è che i rappresentanti del centrodestra dimostrino di tenere al bene comune in Aula e non cerchino di rallentare i lavori – ha concluso l’assessore Erriu – il senso di responsabilità non va solo dichiarato in questo momento di grande necessità, ma esercitato».

 

Per la prima volta le associazioni di categoria e i sindacati del mondo delle costruzioni regionale si riuniscono attorno a un tavolo per presentare alla stampa attraverso un documento congiunto le osservazioni sul nuovo disegno di legge dal titolo “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio, per la semplificazione e il riordino delle disposizioni in materia urbanistica ed edilizia” varato dalla Giunta regionale lo scorso 11 ottobre.

Il documento che contiene le osservazioni e le proposte del comparto verrà illustrato nel corso di una conferenza stampa, lunedì 10 novembre a Cagliari, alle ore 10.00, nella sede dell’Ance Sardegna, in via Fleming 2 A, a Cagliari, alla quale parteciperanno i vertici regionali di Ance (Maurizio de Pascale, presidente), Confartigianato (Luca Murgianu, presidente), Cna (Francesco Porcu, segretario regionale), Aniem (Valentina Meloni, presidente Collegio costruttori edili) e Legacoop (Gigi Piano, responsabile regionale area Lavoro) insieme alle organizzazioni sindacali di settore Filca Cisl (Giovanni Matta, segretario regionale), Feneal Uil (Marco Foddai, segretario regionale) e Fillea Cgil (Enrico Cordeddu, segretario regionale). È stato invitato a partecipare anche l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, che ha assicurato la presenza.

L’obiettivo del documento è far recepire al Consiglio regionale i suggerimenti delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali in modo da contribuire a realizzare fattivamente uno strumento normativo capace di garantire regole chiare al sistema delle costruzioni.

Il comparto, che rappresenta il 9% del Pil della Sardegna, dal 2007 attraversa un momento di grave crisi e ha perso circa 26.000 occupati.

Palazzo della Regione 1 copia

Numerose le delibere approvate oggi dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru.
La prima riguarda l’istituzione del tavolo regionale per la riqualificazione e il rafforzamento delle cure primarie. La delibera, proposta dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, richiama in particolare l’articolo 5 del Patto della Salute 2014-2016, in merito alla programmazione sanitaria nazionale per la definizione dei livelli essenziali di assistenza (Lea) necessari per garantire equità e universalità del Sistema Sanitario Nazionale, attraverso l’istitruzione di UCCP (Unità complesse di cure primarie) e AFT (Aggregazioni Funzionali Territoriali) per l’erogazione delle cure primarie nell’ambito dell’organizzazione dei distretti socio-sanitari.

Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, è stata approvata la delibera con la quale si istituisce l’elenco regionale dei lavoratori socialmente utili (Lsu), la pubblicazione sul sito istituzionale e la divulgazione agli enti territoriali interessati e che necessitano di organico. E’ stato stanziato un milione di euro, cofinanziamento Regione e Governo centrale, per l’assunzione a tempo determinato di 72 persone verso 25 enti.

Quasi 700 mila euro del Bilancio 2014 sono stati destinati, su proposta dell’assessore del Turismo, Francesco Morandi, alle Confederazioni delle imprese artigiane per favorire le attività sui problemi dello sviluppo economico sociale. I contributi saranno assegnati per la formazione di quadri dirigenti di imprese singole o associate, per lo studio, ricerca, divulgazione e propaganda e l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza. I programmi delle attività e iniziative 2014 sono stati presentati dal CNA, CLAAI, Confartigianato e Casartigiani e i contributi saranno erogati in base al numero dei soci iscritti e certificati dalle Confederazioni, che sono tenute a trasmettere all’assessorato l’articolazione dei programmi delle iniziative specificando singole azioni e voci di spesa.

Circa 22mila euro del bilancio 2014 e uno stanziamento di 250 mila euro del bilancio 2015 saranno destinati al funzionamento dello Sportello linguistico regionale per la promozione e la valorizzazione della lingua sarda. Viene inoltre confermata la costituzione dell’Istituto tecnico superiore (ITS) per la mobilità sostenibile finanziato con le risorse statali previste per il 2014 pari a 243 mila euro, e 250 mila euro come compartecipazione regionale.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sono state rimodulate le risorse per gli interventi del Fep, Fondo europeo per la pesca, per un totale di 5 milioni e 405 mila euro.

Al prezzo simbolico di un euro, l’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto l’istituzione dell’elenco dei beni immobili regionali da destinare agli enti locali territoriali e l’alienazione dei terreni della condotta idrica dismessa “ex Casmez” del comune di Tortolì.

Approvate su proposta dell’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, le procedure di valutazione di impatto ambientale relative al progetto “Lavori di realizzazione della strada di collegamento Tempio-Strada Provinciale per Aglientu“. E ancora, la richiesta di permesso di ricerca mineraria denominato “Monte Reposu” per argille bentonitiche e smettiche. Per quanto concerne la Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata approvata invece la determinazione del Commissario straordinario dell’Agenzia n° 218 del 15 settembre 2014 che riguarda la proposta di bilancio consuntivo per l’anno 2013, con la documentazione contabile e il parere del collegio dei Revisori dell’11 settembre 2014.

E’ stata approvata su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nell’ambito del “Piano straordinario per il Sulcis” la riprogrammazione di 19 milioni di euro all’interno dell’accordo di programma quadro per l’interconnessione dei sistemi idrici di collegamento Tirso Flumendosa.

Sono state approvate, infine, le direttive regionali sulle sovvenzioni a favore degli Enti locali per la realizzazione dei piani per insediamenti produttivi (Pip), su proposta di delibera dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le direttive definiscono criteri e modalità di individuazione degli enti beneficiari delle sovvenzioni. I lavori a carico degli enti devono essere appaltati entro 6 mesi per interventi immediatamente cantierabili, entro 12 per gli altri interventi dal momento della prima quota erogata.

Cristiano Erriu  11 copia
La Regione ha aperto il confronto con le istituzioni coinvolte per il riordino degli enti locali. L’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, ha parlato ieri mattina, con i presenti alla Conferenza permanente Regioni-Enti locali, della definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse a favore delle Province e del trasferimento del personale di Province e rispettive società in house.
«Abbiamo cercato di condividere un parere sullo schema del protocollo d’intesa – ha spiegato l’assessore Erriu – per il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto, per individuare quale sia l’approdo finale dei lavoratori di questi enti che, sottolineo ancora una volta, non rischiano nulla dal punto di vista lavorativo. Mi pare un ottimo avvio del ragionamento condiviso sulla Riforma degli Enti locali, nel quale coinvolgeremo per osservazioni e integrazioni tutte le parti, comprese le organizzazioni sindacali.»
Alla riunione erano presenti Piersandro Scano Presidente regionale dell’Anci, l’Ups, Salvatore Sanna Presidente AICCRE Sardegna, Rodolfo Cancedda per l’Asel, il sindaco di Oristano Guido Tendas, Alessandra Giudici Presidente della Provincia di Sassari, il vice sindaco di Cagliari Luisanna Marras, il sindaco di Sestu Aldo Pili e di Orani Franco Pinna.
«Durante la riunione – ha aggiunto l’assessore Erriu – si è concordato sulla necessità di supportare i processi di mobilità tra Enti per favorire i percorsi di riqualificazione professionale dei lavoratori, garantire la continuità del lavoro del personale interessato al riordino con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ci sarà inoltre il monitoraggio dei lavoratori precari e della situazione del personale delle società in house degli enti coinvolti nel processo di riforma.»
Per ciò che concerne la ripartizione di 5 milioni di euro stanziati dalla legge regionale 24 ottobre 2014, n°19 per le Province, la conferenza permanente ha individuato dei criteri oggettivi per affrontare le attuali criticità finanziarie che vivono le amministrazioni provinciali.
«Le risorse – ha concluso l’assessore Erriu – saranno destinate per mantenere il livello qualitativo dei servizi gestiti dalle società in house e ad affrontare gli squilibri di bilancio sopportati dalle Province. Le priorità sono il funzionamento degli edifici scolastici, la manutenzione delle strade, la sicurezza e prevenzione ambientale (derattizzazione, prevenzione e lotta insetti, prevenzione danni e malattie), e il trasporto e l’assistenza dei disabili.»

 

Cristiano Erriu
L’ormai prossima scadenza del Piano casa non preoccupa l’assessore regionale dell’Urbanistica, Cristiano Erriu, che ha presentato un disegno di legge sulla materia.
«Il disegno di legge sull’edilizia abitativa della Giunta Pigliaru – spiega Cristiano Erriu – nasce per dare certezze e individua facilitazioni e semplificazioni ritenute virtuose mettendole a regime non più temporaneo. Inoltre è aperto a tutti i contributi migliorativi che in questi giorni ci stanno giungendo numerosi grazie alla procedura di consultazione trasparente che è stata messa a disposizione sul sito della Regione.»
«Voglio sottolineare ancora una volta che non esiste il rischio del paventato vuoto legislativo in questa materia. Fino al 29 novembre sarà infatti possibile presentare i progetti secondo la normativa vigente, progetti il cui esame potrà proseguire senza problemi al di là della data di scadenza. Confido nella celerità del lavoro dell’assemblea dei consiglieri regionali – aggiunge Cristiano Erriu – che ha già manifestato la disponibilità a discutere nei tempi il ddl senza attendere la più complessa e risolutiva legge urbanistica, di cui costituisce un primo modulo e la cui bozza verrà presto aperta al contributo di tutti.»
L’assessore Erriu ha ribadito che la richiesta di proroga del Piano casa è uno strumento con il quale si continuerebbe solo a creare un clima di incertezza tra gli operatori e i professionisti. 
«Come successo negli anni precedenti – sottolinea ancora l’assessore dell’Urbanistica – quando a più riprese e fino a poche ore prima della scadenza non era dato sapere cosa sarebbe stato di quell’insieme di possibilità derogatorie e temporanee. Così come è stata la regola lasciar passare l’intera legislatura targata Cappellacci prima di mettere a punto il Piano Paesaggistico e una bozza di legge urbanistica: tanto annunciate nel programma elettorale e arrivate alle ultime ore del suo mandato, fuori tempo massimo. Nel caso del PPR, anche in maniera illegittima, perché potessero diventare effettive.»
«Il nostro modo di procedere – conclude l’assessore Erriu – è completamente differente. Ripeto che è nostro preciso intento e dovere dare certezze senza limiti temporali a tutte quelle norme che riteniamo virtuose e non semplici concessioni di cui approfittare in determinati momenti.»