8 October, 2024
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saito-yasunori

Proseguono i rapporti tra Carbonia e Sorachi, nell’ambito del progetto Sora – Degna (Sorachi – Sardegna), che mette in evidenza le similitudini tra la zona di Sorachi in Giappone e l’area di Carbonia. Entrambi i territori, infatti, sono situati in due zone morfologicamente simili in cui si estraeva il carbone.

A novembre dell’anno scorso, Sorachi ha ospitato la mostra fotografica sulla Grande Miniera di Serbariu, “La città del Carbone”, ideata da Davide e Lorenzo Uccheddu in collaborazione con Ester Lai, con il patrocinio gratuito dell’assessorato della Cultura del comune di Carbonia, del Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC) e del Servizio Bibliotecario Interurbano del Sulcis. Il progetto è patrocinato, inoltre, dall’Ambasciata d’Italia a Tokyo, dalla provincia di Sorachi, dal Comune di Iwamizawa, dal comune di Mikasa, dall’associazione italo-giapponese dell’Hokkaido e dalla catena di ristoranti italiani in Giappone Eastone Srl.

Recentemente è stato realizzato il modellino di uno dei castelli dei pozzi della Grande Miniera di Serbariu. L’autore è Saito Yasunori, un minatore addetto al controllo dei macchinari che ha lavorato a Sorachi dal 1965 fino al 1989, anno di chiusura della miniera. Saito Yasunori ha sempre avuto la passione di costruire oggetti in legno e, una volta in pensione, ha iniziato a riprodurre i dettagli della miniera in cui aveva lavorato. Dopo aver visto, a Sorachi, la mostra fotografica sulla miniera di Carbonia, ha deciso di collaborare al progetto con la realizzazione di modellini della Grande Miniera di Serbariu, partendo dalle fotografie esposte nella mostra.

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Miniera Serbariu 2 copiaMuseo del Carbone Serbariu 1Miniera Serbariu 89 copia Miniera Serbariu 9 Miniera Serbariu 1  Miniera Serbariu 3 copiaLorenzo Uccheddu Miniera Serbariu 10

E’ in programma dall’8 al 23 novembre a Sorachi, in Giappone, la mostra fotografica su Carbonia “La città del carbone”. Le fotografie sono di Lorenzo Uccheddu e dell’assistente Ester Lai. La mostra è stata realizzata da Sora-degna Project (J.I. Exchange Inc.), Sorachi Carbon Memorial Center, con i patrocini dell’Ambasciata italiana in Giappone, del comune di Carbonia, del comune di Iwamizawa, del comune di Mikasa, della prefettura di Sorachi, dell’associazione italo-giapponese dell’Hokkaido. Le foto storiche sono state fornite dal comune di Carbonia, Grande Miniera di Serbariu (Centro Italiano della Cultura del Carbone).

L’evento fotografico sulla miniera di Carbonia sarà il primo di una serie di eventi che aiuteranno a scoprire due aree ancora reciprocamente sconosciute: da una parte la provincia di Sorachi (Hokkaido) per gli italiani e dall’altra l`isola della Sardegna per i giapponesi. Il progetto Sora-degna (un gioco di parole che deriva dai nomi delle due località: Sora-chi e Sar-degna) è nato con il proposito di costruire rapporti di amicizia e scambi culturali tra queste due aree. L’idea nacque quando Davide Uccheddu (origini sarde, residente nella città di Mikasa e direttore della ditta J.I.Exchange Inc.) vide casualmente per la prima volta una mappa della provincia di Sorachi a un evento vinicolo. Il primo pensiero che gli sorse fu il seguente: «Perché in un azienda vinicola giapponese è presente una cartina della Sardegna?». Ci volle un po’ di tempo per capire che quella non era una mappa della Sardegna ma, bensì, della provincia di Sorachi. Sorpreso dalla similitudine tra le forme delle due zone, Davide Uccheddu iniziò a informarsi trovando diversi punti in comune: storia del carbone (con porti e ferrovie che nacquero solo per trasportarlo), agricoltura, presenza di aziende vinicole importanti e in ultimo, ma non per importanza, il fatto che queste due zone sono considerate posti turistici per eccellenza per il loro patrimonio naturale. Inoltre, sfogliando vari reperti storici, Davide Uccheddu notò che il primo europeo a mettere piede in Hokkaido fu proprio un italiano nel lontano 1618. Il suo nome è Girolamo De Angelis, evangelizzatore gesuita.

Attualmente nella prefettura dell’Hokkaido ci sono diversi gemellaggi con città estere: 25 con città canadesi, 23 con città americane, 17 con città russe, 12 con città cinesi ecc… Purtroppo però non è ancora presente una connessione con nessuna città italiana. Questo progetto è nato proprio con la speranza di un futuro rapporto interculturale e di un eventuale gemellaggio. ”Sora” in giapponese significa “cielo azzurro”. “Sora-Degna”, “degna del cielo azzurro”. Due parole che ci esprimono il valore nascosto di questi due territori ancora tutti da scoprire.

«La mia passione per la fotografia – spiega Lorenzo Uccheddu – nasce fin da quando ero bambino. Solo dieci anni ho acquistato la mia prima reflex ed ho iniziato a capire quali fossero veramente le difficoltà e i divertimenti della fotografia. Ho collaborato diverse volte per tanti eventi ma reputo questo progetto particolarmente significativo. Davide ha avuto una bellissima idea; inizialmente ero incredulo, poi le cose pian piano si sono fatte più concrete, Davide ha contattato tutti gli enti che hanno accolto con entusiasmo il nostro progetto e da quel momento mi son gettato a capofitto sul lavoro. Per questo devo assolutamente ringraziare lui ma anche il direttore della Grande Miniera di Serbariu, Mauro Villani, per la disponibilità concessami sin dai primi giorni di lavoro, per tutti i chiarimenti e la stupenda esperienza all’interno della miniera stessa.»

La mostra sarà ulteriormente arricchita da una conferenza sulla Sardegna che verrà presentata in tutte le sue più belle vesti: dalla parte storico-culturale (argomentata dalla mia assistente e compagna di viaggio Ester Lai – dott.ssa in Beni Culturali e studentessa del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia e Storia dell’Arte dell’università di Cagliari), si proseguirà con un excursus sui parchi regionali, nazionali, i monti, i mari e, naturalmente, le miniere del Sulcis, non dimenticando il vero obiettivo principale del progetto: La Grande Miniera di Serbariu.