21 December, 2025
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Una nuova maglia stradale per superare l’isolamento del Sarrabus-Gerrei. Un collegamento che porterebbe la notevole riduzione dei tempi per raggiungere un angolo di Sardegna dimenticato. E’ ancora lontano il termine per il completamento della bretella secondaria che da Donori conduce a San Nicolò Gerrei, con un progetto abbandonato dalla giunta. E’ quanto chiede, in un’interrogazione urgente, il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia).

«Il costo stimato per l’intervento è pari a 5 milioni di euro (già stanziati dal Comitato interministeriale per la programmazione economica), che permetterebbero la realizzazione di un tracciato alternativo alla statale 387 – sottolinea Edoardo Tocco – con la realizzazione di un collegamento più moderno e con tempi di percorrenza decisamente inferiori. La variante consentirebbe di bypassare un tortuoso tratto della 387 con la realizzazione di una lingua d’asfalto che dall’area industriale di Donori si estende sino alla zona di Baccanali – Lacunedda, per poi correre verso Ballao e San Vito – aggiunge Edoardo Tocco – scongiurando le insidiose curve a gomito ed i tratti più pericolosi della vecchia statale.»

«Nessuno ha dato il via al cantiere per la messa in sicurezza dell’itinerario – conclude Edoardo Tocco -. E’ l’ennesima istantanea dell’abbandono del territorio da parte della giunta Pigliaru. Sarebbe necessario recuperare le risorse per dare al Sarrabus-Gerrei una maglia viaria funzionale alle esigenze del territorio.»

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«Occorre manifestare la massima preoccupazione in merito allo smembramento del San Giovanni di Dio.» Il vicepresidente della commissione salute in Consiglio regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) alza i toni della protesta contro il progressivo smantellamento di uno dei presidi ospedalieri che hanno assicurato le cure a tantissimi pazienti del capoluogo: «Il disegno della rete ospedaliera mira alla soppressione della struttura. Sarebbe un disastro senza fine per i servizi essenziali della città. E’ un polo sanitario diventato punto di riferimento per l’area vasta e non solo per la città. Sarebbe necessario prevedere un super ambulatorio con la tutela di tutti i reparti e le prestazioni d’urgenza in regime ambulatoriale – conclude Edoardo Tocco -. E’ necessaria una nuova mobilitazione per assicurare la sopravvivenza dell’unico complesso sanitario capace di assicurare un’assistenza nel cuore del capoluogo».

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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha ascoltato una relazione del Direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano che, assieme all’assessore Luigi Arru, hanno fatto il punto sullo stato di attuazione della nuova rete ospedaliera.

Fulvio Moirano, intervenendo sul recente dibattito riguardante le differenze fra i contenuti della riforma votata dal Consiglio regionale circa 8 mesi fa e gli attivi amministrativi dell’assessorato e della stessa Ats, ha dichiarato in apertura che «l’azienda sta operando all’interno dell’impianto della riforma tracciato dal Consiglio, soprattutto con le procedure legate allo sblocco del turn over ed alle stabilizzazioni, con l’obiettivo di abbattere la precarietà accumulata e, per la prima volta, aumentare l’occupazione».

«Per quanto riguarda i punti nei quali si dovessero registrare contraddizioni – ha precisato – è meglio attendere per una valutazione complessiva che dipenderà anche dalle decisioni del Ministero sulla nuova rete; su alcune cose sono ottimista, su altre meno, ma ormai siamo alle battute finali.»

Soffermandosi sui conti della sanità sarda, Fulvio Moirano ha smentito il dato del disavanzo di 1 miliardo, peraltro accumulatosi negli anni. «Rispetto alla ricostruzione dell’andamento del disavanzo che abbiamo effettuato a partire dal ’98, ritengo che quella cifra non sia realistica, anzi l’azione di risanamento avviata ha dato i suoi frutti che in parte sono già emersi (con risparmi significativi sul costo dei farmaci e sulla medicina convenzionata) ed in parte emergeranno con maggiore evidenza dal consuntivo 2017, che sarà migliore dei precedenti».

L’assessore Luigi Arru, dopo aver confermato che la corretta collocazione del disavanzo va spalmata in un arco temporale pluriennale, ha poi rivendicato alla Regione la scelta di un modello di sanità adatto alle specificità della Sardegna e diverso da quello delle altre Regioni speciali. «Se avessimo scelto un modello omogeneo – ha ricordato – avremmo avuto il blocco totale del turn over e un aumento della pressione fiscale a carico dei sardi». L’assessore, inoltre, ha chiarito la posizione della Regione sul Mater Olbia. «Non faccio proclami – ha detto – ma mi limito a ricordare che gli investitori hanno cambiato per 3 volte il partner scientifico: a noi non interessa un nuovo ospedale privato ma abbiamo una l’ambizione molto più alta di dare vita ad un grande polo di ricerca con la partecipazione delle università sarde e nazionali e su questo ho avuto rassicurazioni su un piano di investimenti di 100 milioni l’anno in 10 anni».

Quanto alle liste d’attesa, il Direttore generale dell’Ats ha annunciato i primi risultati a fine anno, per effetto di una riorganizzazione del sistema in 5 punti: miglioramento dei rapporti con l’utenza, aumento dell’offerta estesa negli orari e nelle giornate festive, definizione di un numero medio di prestazioni e revisione degli orari dei professionisti.

Nel lungo ed articolato dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Giorgio Oppi dell’Udc, Augusto Cherchi del Pds, Luigi Ruggeri del Pd, Annamaria Busia del Misto, Edoardo Tocco di Forza Italia, Pierfranco Zanchetta di Cps e Daniele Cocco di Art. 1 – Mdp.

A causa del protrarsi dei lavori e degli impegni del manager Fulvio Moirano e dell’assessore Luigi Arru, la commissione ha rinviato alla prossima settimana (compatibilmente con i lavori del Consiglio) l’esame delle problematiche riguardanti l’Aias.

E’ stata anche aggiornata, sempre alla prossima settimana, la discussione delle linee guida 2018-2020 del Reis (Reddito di inclusione sociale) sulle quali la commissione deve esprimere un parere.

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Il consigliere regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) lancia un grido d’allarme sulla situazione di pericolo presente nell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari, in via Is Mirrionis, per la presenza di alberi a rischio crollo, rami cresciuti tra le linee dell’energia elettrica ed i grossi fili dell’impianto per la fornitura di illuminazione che sono sospesi a due passi dai reparti.

«Le condizioni di sicurezza all’esterno della struttura sanitaria sono totalmente inosservate – denuncia il vice presidente della commissione Salute del Consiglio regionale -. Una trappola per pazienti e visitatori del nosocomio cagliaritano. La ragnatela dei cavi sospesi tra gli alberi o gli impianti lasciati come ciondoloni, agganciati a due passi dai reparti senza opportune condotte rappresenta un pericolo grosso, con il rischio che i cavi possano da un momento all’altro spezzarsi – conclude Edoardo Tocco, che presenterà un dossier davanti alla commissione Salute dell’aula di via Roma –, cadendo all’interno dei corridoi esterni e determinando dei danni all’impianto elettrico dell’ospedale.»

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«La contrarietà del territorio ai tagli selvaggi dei servizi sanitari è un segnale da non sottovalutare per la Regione.» Il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI) rilancia la battaglia sullo smantellamento della sanità nel Sarrabus-Gerrei. Il messaggio, inviato in occasione del sit-in promosso dal Comitato “Salviamo l’ospedale San Marcellino” – in programma giovedì 7 alle 9.30 (partenza da viale Rinascita) – rimarca il lento sgretolamento del sistema sul territorio: «Il riordino della rete ospedaliera – aggiunge Edoardo Tocco – sta producendo lo smantellamento dei servizi all’interno del nosocomio di Muravera».

Troppe le criticità: dalla carenza di anestesisti che blocca l’attività chirurgica al depotenziamento del reparto di radiologia e del laboratorio analisi sino al progressivo declassamento del pronto soccorso. «Auspichiamo che il grido d’allarme dei sindaci del distretto possa portare un dietrofront della Regione, con una rivisitazione della geografia della sanità isolana. L’ospedale San Marcellino, una volta eccellenza del territorio, si sta ormai rivelando inadeguato alle richieste dei pazienti. E, con l’arrivo della stagione estiva e l’aumento dei turisti, saranno inevitabili i disagi per gli accessi nel presidio sanitario – conclude Edoardo Tocco -. Questa riforma sta relegando i territori periferici, già isolati, alla desertificazione dei servizi, senza la giusta attenzione alle necessità dei cittadini».

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Il progetto di riforma della rete ospedaliera che ridisegna la geografia dei presidi sanitari isolani, è sotto la lente di ingrandimento del ministero della Sanità. Il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (Forza Italia) sostiene che «per capire il quadro del riordino approvato occorre attendere  la pronuncia dal Governo che potrebbe intaccare gli aspetti complessivi della riforma. Le perplessità riguardano l’accesso ai pronto soccorso, suddiviso tra più ospedali ma anche il numero dei posti letto ed il tipo di interventi previsti».

«Se il ministero dell’Economia e finanze dovesse impugnare solo una parte della riforma – conclude Edoardo Tocco – sarebbe opportuno una revisione completa della rete ospedaliera. In questo scenario non si comprende perché si proceda con atti aziendali, tagli e la previsione di strutture complesse. Un disegno che corre il rischio di naufragare in seguito al possibile responso negativo del Governo.»

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A Decimomannu sale la preoccupazione per la sorte della Nuova casa di cura. A evidenziare i timori è il vicepresidente della commissione salute Edoardo Tocco (FI), che invoca chiarezza sulla possibile chiusura dell’istituto: «Non vorremmo che l’hinterland cagliaritano potesse perdere uno dei poli di eccellenza per la cura dei pazienti oncologici – rimarca Edoardo Tocco -. Solleciterò l’audizione dei vertici della struttura all’interno del parlamentino, per comprendere le cause della probabile interruzione dell’attività nel reparto dedicato all’oncologia». Il blocco del servizio provocherebbe non pochi disagi per i pazienti. «La Clinica rappresenta ancora un centro all’avanguardia per le cure ma anche per le diagnosi, con terapie avanzate per i malati affetti da patologie tumorali – aggiunge Edoardo Tocco -. La chiusura del reparto di medicina oncologica sarebbe legato al drastico ridimensionamento, da parte della Regione, della compartecipazione alle spese. L’Azienda tutela della salute ha, infatti, ridotto notevolmente i budget di spesa a favore delle strutture convenzionate. I ritardi nel rinnovo della convenzione con il Brotzu hanno determinato l’improvvisa assenza delle terapie salvavita. La chiusura del centro andrebbe ad aumentare le liste d’attesa degli ospedali.»

All’interno del presidio vengono seguiti pazienti provenienti da tutta la Sardegna: «La commissione Salute – conclude Edoardo Tocco – deve intervenire per scongiurare che venga soppressa un’altra realtà nel panorama privato, con conseguenze devastanti derivanti dalla riorganizzazione della sanità».

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Le precipitazioni degli ultimi giorni hanno provocato l’ennesima moria di cozze e vongole nella laguna di Santa Gilla. Un durissimo colpo per l’universo di pescatori, circa 230 operatori inglobati nella Cooperativa, che sono stati obbligati ad interrompere la loro attività per i valori fuori norma dovuti al riversamento d’acqua dolce nello stagno. Ieri si è svolta l’assemblea davanti allo stabulario, a due passi dalla chiesetta di San Simone, ai piedi della Sulcitana, con la partecipazione dei consiglieri regionali Edoardo Tocco (Forza Italia), Valter Piscedda (Partito democratico) e Francesco Agus (Campo progressista) che hanno assicurato «un impegno dell’aula di via Roma per sostenere i mitilicoltori ormai ridotti sul lastrico dal provvedimento di fermo pesca». Un intervento indispensabile – condiviso anche da Legambiente (con il presidente Vincenzo Tiana), Città Metropolitana ed Autorità di distretto idrografico – per fronteggiare il fermo pesca che si trascina da ormai dieci giorni.

«Chiederemo un iter accelerato per l’approvazione di una legge – spiegano Edoardo Tocco, Valter Piscedda e Francesco Agus – che possa garantire agli operatori del Consorzio Pescatori di Santa Gilla il riconoscimento degli adeguati indennizzi per affrontare le difficoltà dovute alla perdita della produzione. Nello specchio d’acqua stiamo assistendo ad una vera e propria strage di pesci e molluschi dovuti a queste precipitazioni fuori stagione, con i pescatori che stanno pagando i danni causati al settore dai valori dell’acqua fuori norma. Una situazione che sta compromettendo tutta l’economia della zona. C’è una perdita economica stimata intorno ai 500mila euro – concludono i tre consiglieri regionali -, con un blocco che sta mettendo in ginocchio centinaia di famiglie.»

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«Gli atti amministrativi stanno sconfessando i criteri della riforma ospedaliera varata dalla maggioranza, con la moltiplicazione dei posti di comando all’interno dell’universo sanitario sardo.»

E’ l’accusa del vicepresidente della commissione Salute del Consiglio regionale Edoardo Tocco (Forza Italia) che critica duramente la Giunta Pigliaru: «L’ultimo capitolo è relativo all’azienda ospedaliera Brotzu – spiega Edoardo Tocco – con l’accorpamento tra l’ospedale Microcitemico e il Businco (polo oncologico dell’area vasta) che ha modificato l’assetto organizzativo dei presidi».

Edoardo Tocco sottolinea che lo scheletro operativo dell’azienda, prima del riordino ospedaliero, prevedeva tre direttori diversi per le strutture cagliaritane e l’impianto del nuovo disegno avrebbe dovuto quindi portare un risparmio consistente dei costi, uno snellimento restato solo sulla carta.

«Alla prova dei fatti così non è stato – aggiunge Edoardo Tocco – perché è stata istituita una struttura complessa con nuovi posti di potere all’interno dei presidi per governare i tre presidi ora accorpati, con un demansionamento dei direttori che non si è assolutamente tradotto in un taglio delle spese. Di più. I costi andranno a gravare sulla gestione del sistema sanitario. E’ stato aperto il bando per direttore di struttura complessa che conferma questa filosofia, venendo meno quindi lo spirito della riforma. E’ l’ennesima contraddizione di una rivoluzione sbandierata dalla giunta come toccasana, mentre vengono pubblicate le statistiche e gli andamenti sui tempi d’attesa troppo lunghi negli ospedali sardi, con la disdetta delle visite già prenotate. Una battaglia che abbiamo portato avanti sin dall’inizio del riordino – conclude Edoardo Tocco -, rilevando come questi mutamenti avrebbero comportato la moltiplicazione dei posti di potere sottraendo ingenti risorse ai pazienti.»   

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“La protezione degli animali. Normativa regionale e opportunità future”. E’ il tema del convegno in programma giovedì 17, con inizio alle 18.00, nella sala congressi del Sardegna Hotel, in via Lunigiana. Un simposio promosso per la presentazione della proposta di legge a tutela degli amici a quattro zampe e delle misure per arginare il fenomeno del randagismo. Alla tavola rotonda parteciperanno il vicepresidente della commissione Sanità in Consiglio regionale Edoardo Tocco (FI), primo firmatario del disegno normativo, Marianna Chessa (responsabile regionale del Centro studi per la legalità, la sicurezza e la giustizia), il presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Cagliari Pietro Frongia, il sindaco di Ortacesus Fabrizio Mereu ed i rappresentanti delle associazioni di categoria.