20 May, 2024
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Marinella Di Capua, presidente dell’Associazione ASM onlus e della Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia, è nuovamente in prima linea per aiutare la ricerca neo-natale, con l’ulteriore obiettivo quest’anno di restaurare anche il Reparto di Maternità dell’Ospedale di Spoleto danneggiato dal sisma.

Con una serata dedicata all’aiuto verso la scienza medica nella lunga e difficile battaglia per contrastare le malattie congenite dei bambini, prima della nascita e subito dopo, la N.D. Marinella Di Capua ha dedicato il Gran Galà di Primavera 2018 al progetto “Nascere per Rinascere” della Fondazione ASM.

Milano continua così ad essere più che mai attiva per la solidarietà e il benessere sociale. Nell’ambito di questo progetto è già stato consegnato un ecografo portatile di ultima generazione al Reparto Maternità dell’Ospedale San Matteo degli Infermi di Spoleto, che è in funzione dall’8 gennaio scorso.

«Stiamo inoltre per spedire alla stessa struttura un avanzato cardiotocografo, indispensabile per il monitoraggio cardiaco del bambino subito prima della nascita e durante il parto. La nostra Delegazione di Roma, attiva dal novembre scorso, ha inoltre raccolto di recente i fondi necessari per analoghe donazioni al Punto Nascita dell’Ospedale San Camillo de Lellis di Rieti, che raccoglie le gestanti provenienti dalle zone terremotate del Lazio, tra cui anche il Comune di Amatrice», spiega Marinella Di Capua, presidente dell’Associazione ASM onlus e della Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia.

L’associazione di cui è presidente è nata nel 1981 sulla spinta dell’incidente della fabbrica Icmesa di Seveso che nel 1976 pose il problema delle possibili ricadute malformative della fuga di diossina sui nuovi nati della zona.

Il Governo allora decise di istituire un’apposita Commissione per verificare gli effetti delle emissioni di diossina sulle future madri. Fortunatamente i risultati furono abbastanza tranquillizzanti, ma la Commissione rimase trasformandosi in Associazione Studio Malformazioni, presieduta da Francesco Cefis. Poi Marinella Di Capua ne prese il timone trasformandola in Fondazione per la Salute dell’Infanzia. Tra i consiglieri: Guido Venturini, Maria Teresa Scaiola, Tana Ruffo di Calabria, Marzia di Carpegna Brivio, Sergio Dompè, Elio Catania, Umberto Di Capua, Daria Pesce.

L’ASM investe ogni anno oltre 500 mila euro in fondi per la ricerca, per la prevenzione, per l’informazione, per l’acquisto di apparecchiature sempre più innovative di diagnosi prenatale e per contribuire concretamente a finanziare i centri d’eccellenza in cui curare i neonati.

La sua attività maggiore si profila principalmente nel «Filo Rosso», un servizio di consulenza telefonica gratuita attiva a Milano, Roma, Napoli e San Giovanni Rotondo a cui rispondono consulenti medici. Ogni anno arrivano più di 5 mila telefonate di donne in attesa di partorire che chiedono di essere rassicurate su vari argomenti.

Ma fiore all’occhiello dell’ASM è anche il Centro di Chirurgia Fetale, l’unico centro in Italia – e tra i più avanzati in Europa – che consente l’identificazione e la cura di alcune malformazioni prima ancora della nascita.

Il fatto è che ogni 18 minuti nasce un bambino con una malattia congenita. L’Associazione ASM onlus e la Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia affrontano ogni giorno una sfida impegnativa ma irrinunciabile: diminuire il numero dei bambini che ancora oggi nascono con una malattia congenita. In Italia, si tratta di 43.200 neonati ogni anno.

L’obiettivo dell’ASM quest’anno è anche quello di restaurare il Reparto di Maternità dell’Ospedale di Spoleto danneggiato dal sisma e proprio per raccoglierne i fondi è stato dedicato il Gran Galà di Primavera 2018 a cui hanno aderito oltre 400 esponenti della società imprenditoriale, culturale ed istituzionale milanese.

Quattrocento illustrissimi ospiti che hanno risposto con l’entusiasmo di sempre all’appello annuale lanciato da Marinella Di Capua per riunirsi nei saloni dell’Hotel Principe di Savoia, dimostrandosi particolarmente attenti ai problemi che, prima della nascita e subito dopo, minacciano la salute dei bambini.

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«Solo attraverso una massiccia dose di innovazione tecnologica affiancata al capitale umano riusciremo a crescere, ad aprirci e a entrare nei mercati internazionali superando i limiti dell’insularità e anzi diventando centrali grazie a un settore in cui la Sardegna ha sempre vantato competenza ed eccellenze. Oggi siamo pronti ad affiancare il percorso delle imprese sarde verso l’obiettivo 4.0 per avviare quella che viene considerata la quarta rivoluzione industriale». L’ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, aprendo i lavori del convegno Impresa 4.0 organizzato a Cagliari da Confindustria digitale alla presenza del presidente nazionale Elio Catania per presentare il Digital Innovation Hub, lo sportello intelligente di supporto alle imprese voluto da Confindustria per veicolare e spiegare alle imprese il Piano nazionale Industria 4.0 del ministero dello Sviluppo economico.
«La Regione sostiene con tantissimi strumenti questo processo di innovazione, che non si applica solo ai settori ad alta tecnologia, ma anche all’edilizia, all’agricoltura, all’artigianato o al turismo. Basta pensare al nostro artigianato che su Amazon ha avuto una vetrina internazionale e un grande successo, siamo stati la prima regione italiana a sbarcare sul sito di e-commerce più importante al mondo, o alla tecnologia digitale applicata ai Giganti di Mont’e Prama – ha ricordato Raffaele Paci -. Mettiamo a disposizione finanziamenti per le imprese che accompagniamo in tutto il loro percorso sin dalla nascita dell’idea con il sostegno alle stare up, ma anche strumenti come la strategia s3, il fablab, l’agenda digitale. Ed è indispensabile un legame stretto con la scuola e l’Università per la formazione delle nuove competenze di cui c’è enorme richiesta, e anche in questo caso siamo presenti con il coding di Iscol@ e il supporto al contamination lab delle Università.» 
La collaborazione fra pubblico e privato è fondamentale per centrare rapidamente gli obiettivi, ha sottolineato il vicepresidente della Regione: «Solo la collaborazione fra pubblico e privato può dare quella spinta necessaria allo sviluppo e alla crescita. Noi ci siamo e siamo pronti ad accompagnare la nuova sfida che le imprese 4.0 lanciano con il Digital Innovation Hub: sono disponibili ingenti risorse nazionali nel progetto Industria 4.0 e risorse europee in Horizon 2020, allora uniamo le forze di imprese e Regione per intercettarle. Siamo pronti anche a studiare la possibilità che il Digital Innovation Hub occupi uno spazio nell’ex Manifattura Tabacchi, a supporto delle imprese creative culturali che fanno arte, cinema, musica, teatro, cultura in quel magnifico spazio nel cuore della città».