27 April, 2024
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Il Progetto Rete Siti Unesco – al via da aprile 2016, con iniziative ed eventi che hanno coinvolto cinque regioni del Sud Italia (Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) che ospitano almeno un sito Unesco – si apre a nuove prospettive.

Tutte le novità sono state illustrate in un incontro con la stampa, questa mattina, nella Sala del Consiglio della Città Metropolitana di Bari (Lungomare Nazario Sauro, 29). Hanno partecipato: Giuseppe Canfora, presidente dell’associazione Province Unesco Sud Italia, Francesca Pietroforte, consigliere con delega ai beni culturali della Città Metropolitana di Bari e vicepresidente dell’associazione Province Unesco Sud Italia, Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera, Nicola Giorgino, presidente della provincia BAT, Ciro Castaldo, referente provincia di Salerno del progetto Rete Siti Unesco, Elisabetta Gabrielli, project leader progetto Rete Siti Unesco, Alfonso Marrazzo, Segretario Generale della provincia di Matera capofila del progetto Rete Siti Unesco, Francesco Paolo Salcuni, Presidente Circolo Legambiente “FestambienteSud”, componente del Cts per l’ambito 3, Filippo Spallina, responsabile Attività Operative Comunicazione e Disseminazione del Progetto Rete Siti Unesco.

Con l’occasione è stata presentata la nuova denominazione e il nuovo assetto partecipativo dell’associazione Province Unesco Sud Italia, che si chiamerà Patrimoni del Sud.

«Il nuovo statuto – ha affermato Giuseppe Canfora – consentirà di poter ricomprendere tra gli associati anche enti che non necessariamente debbano avere sul loro territorio un sito Unesco e che comunque intendano operare in ambito culturale e turistico per promuovere i patrimoni culturali, monumentali, archeologici, naturali, paesaggistici e ambientali del Mezzogiorno d’Italia.»

Nata come associazione di Province, oggi, possono aderirvi anche i Comuni, Unioni di Comuni, Distretti Turistici, Fondazioni, Università, oltre che altre Province, Città Metropolitane, Liberi Consorzi Comunali associazioni degli enti suddetti. Rimane confermata la sua missione ovvero lo sviluppo turistico e la sostenibilità nella fruizione dei beni culturali attraverso la costruzione di una rete interregionale dei patrimoni del Sud Italia.

«L’associazione Rete siti Unesco – ha sottolineato Francesca Pietroforte – si allarga per accogliere anche siti di interesse artistico e culturale non necessariamente UNESCO, affinché il percorso già intrapreso possa rendere partecipi più Città metropolitane, Province e Comuni del Sud Italia. L’iniziativa, quindi, si propone di promuovere il Sud a partire proprio dal Sud. È questa la novità. Non vi sono associazioni che mettono in rete tutto il patrimonio del Mezzogiorno d’ Italia, motivo per cui il progetto è finanziato da fondi ministeriali posizionandosi al settimo posto tra più di quattrocento proposte.»

«Progetti importanti come questo – ha aggiunto Nicola Giorgino – servono per fare rete tra territori ricchi di saperi e sapori. Si è data la possibilità a tante realtà del Sud di entrare in relazione tra di loro. Si tratta di una riuscita e proficua connessione di valorizzazione culturale che va avanti e sono certo verrà ulteriormente arricchita da ulteriori iniziative.»

«Siamo in prima linea – ha ribadito Piero Marrese – nel sostenere questa iniziativa che ci vede protagonisti insieme ad altre Province del Sud Italia con l’obiettivo dare più forza ai siti Unesco che, insieme, rappresentano un grande valore aggiunto da poter spendere a livello culturale e turistico. Noi stiamo vivendo questo momento con Matera capitale della cultura, ma all’interno di questo obiettivo c’è la volontà di coinvolgere tutto il territorio della provincia in modo tale da poter interagire e far in modo di avere flussi destagionalizzati tutto l’anno.»

Nel corso della conferenza stampa, inoltre, sono stati presentati i nuovi prodotti di comunicazione e di divulgazione del progetto “Rete Siti Unesco” promosso da 15 enti locali del Meridione, finanziato dal ministero per i Beni e le Attività culturali e ideato dall’associazione Patrimoni del Sud, quali: il video sui siti Unesco e territori di progetto (con l’artista Massimo Lopez come testimonial), un viaggio tra 14 siti Unesco del Meridione e tra gli altri Patrimoni del Sud; l’applicazione scaricabile su smartphone per accedere alle informazioni sui patrimoni culturali della rete e alla virtual card.

 

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Dopo la presentazione ufficiale a Matera, in Basilicata, lo scorso 18 luglio, e le tappe in Puglia e Campania, approda in Sardegna il Progetto Rete Siti Unesco, elaborato dall’Associazione Province Unesco Sud Italia e promosso dall’Upi (Unione delle Province d’Italia).

Interessati 14 siti Unesco del Meridione: i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera (MT), la Costiera Amalfitana (SA), il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (SA), il Complesso monumentale di Santa Sofia (BN), la  Reggia di Caserta del XVIII con il Parco, l’acquedotto Vanvitelli ed il Complesso di San Leucio (CE), Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (PA), Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica (SR), le Città tardo barocche del Val di Noto (SR), la villa romana del Casale di Piazza Armerina (EN), l’Area Archeologica su Nuraxi di Barumini (SU), i trulli  di Alberobello  (BA), Castel del Monte (BT), il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), la Foresta Umbra (FG).

L’obiettivo è quello di dar vita ad una rete tra i territori del Sud Italia che ospitano un sito UNESCO, per promuovere, a partire dalla capacità attrattiva del brand Unesco, e attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, l’insieme delle risorse paesaggistiche, culturali, enogastronomiche di tali territori in un’offerta turistica unica e integrata.

Elemento fondamentale del progetto è il Festival Experience, la cui direzione artistica è stata affidata a Gaetano Stella. Protagonisti i siti del Patrimonio Mondiale dell’Umanità del Sud Italia della Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Ad ogni spettacolo (tutti ad ingresso gratuito) è stato abbinato un tema, in base anche al luogo in cui sono state ambientate le scene. Si parte, dunque, dal passato di un luogo, dalla sua storia, dalle sue leggende e tradizioni, per poi raccontare il viaggio della civiltà in chiave moderna. Il viaggio della civiltà non viene cristallizzato in una storia già scritta e raccontata, ma prende vita e forma da un presente mutevole e da vivere. Dieci i temi trattati all’interno degli spettacoli del Festival: la fede, la festa, il potere, il mito, l’amore, l’orgoglio, l’arte, la memoria, la libertà e l’origine. Tutti temi legati indissolubilmente alla storia della civiltà, con le sue battaglie, le sue rovinose cadute e le sue coraggiose risalite, con i suoi personaggi storici e mitologici che, in un modo o nell’altro, hanno creato l’uomo di oggi.

In ogni tappa, dunque, protagonisti i siti Unesco presenti sul territorio, con seminari inerenti lo sviluppo turistico e culturale delle aree coinvolte, spettacoli di teatromusica, concerti, convegni, eventi collaterali, invasioni digitali, oltre ad un tour di blogger dell’Associazione Italiana Travel Blogger che raccontano queste cinque regioni italiane attraverso la loro storia, ma con uno sguardo sempre rivolto al presente e al futuro.

All’interno del Progetto si avranno, quindi, delle vere e proprie “invasioni” digitali che riguarderanno le visite guidate di gruppo ai siti UNESCO con invito ai partecipanti di scattare foto e video e diffonderle in maniera virale sui social, con l’utilizzo dell’# ufficiale dell’evento #patrimonidelsud .

 Per la tappa sarda del progetto, venerdì 24 agosto alle ore 17, le “invasioni digitali” saranno ambientate nel Villaggio Nuragico Su Nuraxi, Barumini. Armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere, i visitatori potranno condividere la propria passione per far conoscere, attraverso il web, il nostro immenso patrimonio. Un urban game utile a fornire una visione differente e collettivamente costruita dei luoghi della cultura, regalando loro nuova vita. 

«Dopo aver raccontato il patrimonio di Puglia e Campania – spiega Monica Nardella, co-fondatrice e presidente Associazione Italiana Travel Blogger – i travel blogger di AITB sono pronti a scoprire la Sardegna, altro scrigno di tesori. Nel corso di questo affascinante viaggio tra i siti Unesco del Meridione i nostri follower (e non solo) hanno manifestato una curiosità e un interesse che si sono tradotti in grande visibilità per il progetto attraverso la partecipazione attiva al live storytelling dei blogger con domande, osservazioni e suggerimenti. Un racconto a più voci che si è arricchito tappa dopo tappa e confidiamo di replicare l’esperienza a Barumini, area archeologica piena di storia e tradizione. AITB è orgogliosa di essere stata scelta come media partner di questa splendida iniziativa.»

Sempre il 24 agosto, alle ore 19.00, nella sala conferenze del museo Casa Zapata, a Barumini (SU), si terrà il seminario dal tema “I Presidi UNESCO: quali fattori di sviluppo turistico e culturale”, durante il quale verrà presentata anche la rete “PatrimonidelSud”, mirata a costruire il circuito di servizi nel territorio nella provincia sarda interessata dai Siti Unesco.

L’appuntamento in Sardegna si concluderà venerdì 24 agosto, alle ore 21.00, nel Museo Casa Zapata, a Barumini, con lo spettacolo di teatromusica dal titolo “Amores” che rientra nel fitto calendario del Festival Experience.

Due voci recitanti, gli attori Elena Parmense e Gaetano Stella e la straordinaria voce della cantante Diana Cortellessa, accompagnata dal polistrumentista Guido Cataldo, traghetteranno lo spettatore in un viaggio, in versi, prosa e musica, che avrà per tema l’Amore. L’universalità di questo sentimento, sarà avvalorato dal repertorio di poesie, teatro e canzoni che andranno dal sardo al napoletano, dal siciliano al romanesco, dall’italiano al portoghese, dal francese allo spagnolo, dall’inglese al sudamericano. Un viaggio in versi, prosa e musica, magico ed emozionante, con una poetica compagna: la Luna. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

«Il progetto – spiega il sindaco di Barumini, Emanuele Lilliu – è un esempio di best pratice, di come si possa valorizzare e promuovere il patrimonio dei siti Unesco quale stimolo per uno sviluppo turistico sostenibile dei territori. E’ doveroso risaltare l’attività dell’Associazione Province Unesco del Sud e il coordinamento della provincia di Matera per aver portato avanti un’iniziativa complessa e sinergica, dando vita a una collaborazione tra numerosi enti di cinque Regioni nella prospettiva di una governance pubblico-privata finalizzata a generare un’offerta integrata di valori culturali, paesaggistici ed enogastronomici dei territori coinvolti. La sfida – aggiunge il sindaco di Barumini – è il coinvolgimento delle imprese, specie turistiche, per renderle partecipi della tutela e della promozione del patrimonio del territorio, nell’ottica di un aumento dei flussi turistici, della loro distribuzione durante tutto l’anno e un conseguente aumento di imprese e occupazione nel settore. Il turista contemporaneo – conclude Emanuele Lilliu riguardo alla parte significativa del progetto incentrata su servizi informativi innovativi – intende fare un’esperienza vera e autentica nel corso della visita al sito o al monumento. In questo senso, le nuove tecnologie e i linguaggi moderni sono utili a far ‘vivere dal dentro’ il patrimonio culturale.»

«Lo sviluppo turistico delle aree interessate – sottolinea Elisabetta Gabrielli, Project Leader Associazione Province Unesco Sud Italia – viene perseguito nel progetto sia attraverso la valorizzazione in rete delle numerose risorse culturali e ambientali riconosciute dall’Unesco quali patrimonio dell’umanità e sia mediante la creazione di una offerta turistica integrata collegando i siti Unesco ai loro territori, strutturando così proposte capaci di sollecitare maggiore attenzione sul mercato turistico. La strategia del progetto punta inoltre a migliorare l’accessibilità reale e virtuale ai siti Unesco e ai territori circostanti, a rendere disponibili online una serie di servizi per il turista, al miglioramento della qualità dell’offerta.»

«Lo strumento per la costruzione di una identità forte delle aree del progetto è il circuito PatrimonidelSud, una rete di servizi locali che facilitano l’accesso del turista alle risorse museali, culturali, commerciali del territorio; la rete è fruibile tramite la virtual app card scaricabile su smartphone. In relazione ai flussi turistici – conclude la Project Leader Elisabetta Gabrielli – il progetto prevede un loro incremento nelle aree del progetto, la riduzione della stagionalizzazione di tali flussi attraverso la promozione del turismo culturale incentrato sui siti Unesco, la riduzione della concentrazione nelle aree di grande attrazione tramite una redistribuzione e indirizzamento  verso luoghi meno conosciuti dal turismo di massa.»

Tra le attività messe in campo per la valorizzazione dei siti Unesco e dei territori ad essi collegati, infatti, meritano particolare attenzione il Portale www.unesconet.eu e la virtual app card.

Il Portale è un contenitore di servizi e di informazioni che rispondono concretamente alle esigenze del turista; consente la visita virtuale ai luoghi Unesco, la conoscenza delle caratteristiche e peculiarità dei territori, la costruzione di itinerari personalizzati e l’accesso ad altri servizi.

La virtual app card, invece, è una card turistica virtuale integrata che dà diritto a un sistema integrato di agevolazioni, quali sconti, promozioni, e dà visibilità agli operatori che hanno aderito alla rete. In tal modo il turista potrà optare per soluzioni integrate (ricettività, tempo libero, trasporto locale, acquisto di prodotti tipici, visite ai siti) con la possibilità di predeterminare in anticipo le risorse di cui vuole godere e la migliore combinazione di agevolazioni per l’accesso.

Il progetto, dopo la tappa in Sardegna, continuerà in Sicilia (2, 3, 4, 5 settembre) e Basilicata (14 settembre).