20 April, 2024
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“Nuova Musica” per launeddas, ance ed elettronica: è attorno a questo che ruoterà domani, venerdì 8 novembre alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari, il nuovo appuntamento con la rassegna “Fiati, il Respiro della Musica”.

“Sarda Arundo Donax” è il titolo scelto per la serata pensata per celebrare, e valorizzare, uno strumento simbolo della tradizione musicale sarda come le launeddas, fondendone i caratteristici suoni con quelli degli strumenti classici moderni che hanno in comune lo stesso materiale (arundo donax è il nome scientifico della canna comune, o canna domestica), utile alla costruzione delle loro ance.

Il concerto vedrà sul palco l’Ance Ensemble del Conservatorio -formazione composta in gran parte da studenti del “Pierluigi da Palestrina” e diretta da Alberto Locci- che eseguirà in prima assoluta 13 nuove composizioni scritte dagli studenti delle classi di Composizione e di Musica Elettronica.  Oltre allo stesso Alberto Locci, si tratta di: Alessio Gibroni, Andrea Balia, Andrea Deidda, Andrè Lorenzatti, Claudia Mura, Domenico Lavena, Elia Perinu, Ignazio Origa, Manuele Bruno, Marcello Calabrò, Matteo Atzori, Michele Angius.

L’iniziativa è il frutto di un progetto inter-dipartimentale di ricerca ideato e curato da Mario Frezzato, docente di oboe nel Conservatorio di Cagliari, e interamente sostenuto dalla Regione autonoma della Sardegna attraverso le borse di studio messe a disposizione grazie al Fondo nazionale per le politiche giovanili.

In veste di tutor hanno partecipato alla realizzazione del progetto, condividendone lo spirito e le modalità, il Maestro di launeddas Luigi Lai, docente al “G.P. Da Palestrina” del Corso Accademico di I livello di Musiche Tradizionali ad indirizzo Launeddas, i docenti di Composizione Emilio Capalbo, Ettore Carta e Angelo Guaragna, quello di Informatica musicale Daniele Ledda, e di Composizione musicale elettroacustica Alessandro Olla.

Il progetto si avvale, inoltre, della collaborazione con il Centro di Ricerca Musicale TiConZero.

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“Nuova Musica” per launeddas, ance ed elettronica: è attorno a questo che ruoterà, venerdì 8 novembre alle 18.00, nell’auditorium del Conservatorio di Cagliari, il nuovo appuntamento con la rassegna “Fiati, il Respiro della Musica”.

“Sarda Arundo Donax” è il titolo scelto per la serata pensata per celebrare, e valorizzare, uno strumento simbolo della tradizione musicale sarda come le launeddas, fondendone i caratteristici suoni con quelli degli strumenti classici moderni che hanno in comune lo stesso materiale (arundo donax è il nome scientifico della canna comune, o canna domestica), utile alla costruzione delle loro ance.

Il concerto vedrà sul palco l’Ance Ensemble del Conservatorio -formazione composta in gran parte da studenti del “Pierluigi da Palestrina” e diretta da Alberto Locci – che eseguirà in prima assoluta 13 nuove composizioni scritte dagli studenti delle classi di Composizione e di Musica Elettronica. Oltre allo stesso Alberto Locci, si tratta di: Alessio Gibroni, Andrea Balia, Andrea Deidda, Andrè Lorenzatti, Claudia Mura, Domenico Lavena, Elia Perinu, Ignazio Origa, Manuele Bruno, Marcello Calabrò, Matteo Atzori, Michele Angius.

L’iniziativa è il frutto di un progetto inter-dipartimentale di ricerca ideato e curato da Mario Frezzato, docente di oboe nel Conservatorio di Cagliari, e interamente sostenuto dalla Regione autonoma della Sardegna attraverso le borse di studio messe a disposizione grazie al Fondo nazionale per le politiche giovanili.

In veste di tutor hanno partecipato alla realizzazione del progetto, condividendone lo spirito e le modalità, il Maestro di launeddas Luigi Lai, docente al “G.P. Da Palestrina” del Corso Accademico di I livello di Musiche Tradizionali ad indirizzo launeddas, i docenti di Composizione Emilio Capalbo, Ettore Carta e Angelo Guaragna, quello di Informatica musicale Daniele Ledda, e di Composizione musicale elettroacustica Alessandro Olla.

Il progetto si avvale, inoltre, della collaborazione con il Centro di Ricerca Musicale TiConZero.

Intermezzi e sound design sono di Veronica Eva Oppes. Il video Arundo Donax è di Stefano Cocco. La direzione tecnica è affidata a Daniele Ledda.

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Giovedì 3 ottobre la rassegna Fiati, il respiro della musica, ideata e promossa dal Dipartimento Fiati del Conservatorio di Cagliari per offrire agli studenti la possibilità di esibirsi davanti al pubblico, propone il concerto “Fiato moderno”.

L’appuntamento è alle 18.00, nell’Auditorium, dove si esibirà il 19’40’ & ensemble: Enrico Gabrielli polistrumentista, compositore, arrangiatore, e Sebastiano de Gennaro, multi-percussionista, rumorista, batterista atipico, saranno sul palco insieme agli studenti che potranno così mettere in pratica gli insegnamenti ricevuti in questi giorni dai due grandi artisti, in occasione di un workshop organizzato negli spazi del “Da Palestrina”.

Il concerto, diretto da Mario Frezzato, proporrà un programma che spazierà da, sino a composizioni scritte dallo stesso Enrico Gabrielli e quelle, in prima esecuzione assoluta, degli studenti Andrè Lorenzetti e Michele Uccheddu che hanno lavorato su commissione dei docenti.

Il concerto è il risultato di un progetto inter-dipartimentale di ricerca, a cura di Mario Frezzato, docente di Oboe, e condiviso con i colleghi Emilio Capalbo, docente di Composizione, e Daniele Ledda, docente di Informatica musicale.

Le intenzioni di fondo sono favorire inediti percorsi musicali, aprendo il più possibile il ventaglio di conoscenza di musiche oltre le etichette e le divisioni di genere, contribuire allo sviluppo di una sensibilità artistica sintonizzata al nostro tempo, armonizzare l’universo giovanile contemporaneo e il mondo colto-accademico in una sintesi creativa.

Sonorizzazioni e visuals sono di Federico Leonardi ed Alberto Obino, dietro la direzione tecnica di Daniele Ledda.

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Sono due italiani, Gianni Iorio e Matteo Casula, i vincitori della prima edizione del Concorso internazionale di composizione per bandoneòn “Heinrich Band”, organizzato dall’associazione Anton Stadler e dall’Accademia internazionale del bandoneòn, in collaborazione con il Conservatorio di Cagliari “G.P. da Palestrina”.

Nei giorni scorsi la giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini (compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs”), ha concluso le operazioni di valutazione delle opere arrivate nei mesi scorsi da tutto il mondo.

Gianni Iorio, foggiano, già vincitore di prestigiosi premi nazionali e internazionali sia come pianista che come bandoneonista, si è aggiudicato la vittoria nella categoria “Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi”.

Matteo Casula, nato a Iglesias, pianista e compositore diplomato nel Conservatorio di Cagliari, che ha vanta già la partecipazione a importanti concorsi pianistici in cui si è sempre classificato alle prime posizioni, ha vinto nella categoria “Opere per bandoneòn solo e altro strumento” e si è aggiudicato anche il premio speciale “Compositore under 35”, messo in palio dalla fabbrica tedesca di bandoneòn “Bandonion Fabrik”.

Nessun vincitore, invece, nella sezione “Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera”, in cui i partecipanti non sono riusciti a raggiungere il punteggio minimo richiesto. Sono andate comunque delle menzioni speciali a Francesco Venerucci, Giulian Graciano, Leonardo Terrugi e Omar Khoan.

Oltre che da Juanjo Mosalini, a far parte della giuria sono stati Fabio Furìa, direttore artistico dell’Accademia internazionale di bandoneòn, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon.

«Non mi aspettavo una così alta partecipazione, visto che si tratta della prima edizione del concorso – dice il direttore dell’Accademia internazionale di bandoneòn Fabio Furìa, che è anche docente nel Conservatorio di Cagliari –. Le opere arrivate sono state tutte di altissimo livello e la giuria è riuscita a lavorare con grande armonia e serenità».

«Questo concorso dà sostanza al Bandoneòn che il nostro Conservatorio ha deciso di valorizzare – afferma il direttore del “Palestrina”, Giorgio Sanna – Tale percorso è stato favorito anche dal grande lavoro svolto da Fabio Furìa che in questi anni è riuscito a stimolare l’utenza tanto da portare ad iscriversi da noi decine di studenti. Ci auspichiamo che questo Concorso possa ancor più favorire la conoscenza e lo sviluppo a Cagliari della cultura del Bandoneòn. Come non essere orgogliosi, inoltre, del premio ottenuto dal nostro validissimo studente Matteo Casula, tale risultato conferma la già consolidata tradizione e l’ottimo livello della nostra scuola di Composizione.»

Il concorso, intitolato all’inventore del bandoneòn, nasce con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento che ancora oggi viene associato quasi sempre al genere tango, senza tener conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali.

Il concorso è stato organizzato con il patrocinio della Fondazione di Sardegna e della Bandonion Fabrik di Klingental.

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L’organista svizzero Theo Flury, docente di improvvisazione nel Pontificio Istituto di musica sacra di Roma, è l’ospite d’eccezione atteso venerdì 12 ottobre per la “Settimana organistica”, l’insieme di appuntamenti inseriti nel Festival organistico del Conservatorio di Cagliari.

Monaco benedettino dell’abbazia di Einsiedeln (dei cui 5 organi è organista titolare), improvvisatore, interprete e compositore di fama internazionale, Theo Flury venerdì, alle 17.00, nell’aula Ennio Porrino del Conservatorio terrà una conferenza dedicata agli “Aspetti dell’organo liturgico e dell’improvvisazione organistica”. L’incontro, realizzato in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano di Cagliari, è inserito nel Co.li.MUS (Corso operatori musicali per la liturgia).

Gli appuntamenti in compagnia di Theo Flury proseguono alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari, per un concerto incentrato su improvvisazioni organistiche.

Sabato 13, ultimo incontro con l’organista svizzero che, all 10.00, nel Conservatorio terrà una masterclass per gli allievi organisti, dedicata all’improvvisazione.

Prima di quello con Theo Flury, gli appuntamenti con il Festival organistico prevedono domani (giovedì 11 ottobre) alle 11.00, sempre nell’aula Porrino del Conservatorio, una seminario di Emilio Capalbo, docente di composizione del “Palestrina”, sulle Tecniche e strategie di trascrizione”.

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Con la conferenza-concerto dal titolo “Dal teatro alla chiesa”, curata dal musicologo Roberto Milleddu, domani, venerdì 5 ottobre, si apre la “Settimana organistica”, l’insieme di appuntamenti con cui entra nel vivo la IV edizione del “Festival organistico internazionale” promosso dal Conservatorio di Cagliari, con la direzione artistica del Maestro Angelo Castaldo.

L’appuntamento è alle 19.00, nella Chiesa del Santo Sepolcro (a Cagliari, nell’omonima piazza) dove saranno anche proposte musiche operistiche trascritte per organo e interpretate dagli allievi della classe di organo di Castaldo.

La “Settimana organistica” proseguirà giovedì 11 ottobre, alle 11.00, sarà la volta di Emilio Capalbo, docente di composizione del “Palestrina”, che proprio nel conservatorio (aula Porrino) terrà un seminario sulle “Tecniche e strategie di trascrizione”.

Venerdì 12 ottobre ospite d’eccezione sarà invece l’organista svizzero, Theo Flury, docente di improvvisazione nel Pontificio Istituto di Musica Sacra in Roma. Monaco benedettino dell’abbazia di Einsiedeln, dei cui 5 organi è organista titolare, Flury è improvvisatore, interprete e compositore di fama internazionale. Al conservatorio (sala “Porrino”) alle 17.00 terrà una conferenza dedicata agli “Aspetti dell’organo liturgico e dell’improvvisazione organistica”, nell’ambito del corso “Co.li.MUS.” (in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano di Cagliari). Alle 20.00, nella Cattedrale di Cagliari, Flury terrà un concerto incentrato su improvvisazioni organistiche.

Sabato 13, ultimo appuntamento: alle 10.00, negli spazi del Conservatorio, padre Theo Flury terrà una masterclass per gli allievi organisti dedicata all’improvvisazione.

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Il Conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, insieme all’associazione culturale Anton Stadler e all’Accademia internazionale del bandoneòn, lancia il primo concorso al mondo dedicato alla composizione per questo strumento.

La competizione (intitolata a Heinrich Band, l’inventore del bandoneòn) si rivolge a composizioni per bandoneòn solo e per bandoneòn e altre formazioni cameristiche, con l’obiettivo di rinnovare e arricchire il repertorio dello strumento.

Nonostante negli ultimi anni l’attenzione verso il bandoneon sia enormemente cresciuta, esso viene associato quasi sempre al genere tango, e non si tiene conto del fatto che si tratta invece di uno strumento estremamente versatile, adatto a infiniti generi musicali: dalla classica al jazz, sino alla musica contemporanea.

Da qui l’idea di un concorso che, richiamando l’attenzione di musicisti da tutto il mondo, possa far nascere un nuovo repertorio, capace di dare nuovo respiro alla letteratura bandoneonistica attuale, innovandola ed arricchendola, senza rinnegare le sue origini.

Sono tre le categorie a cui il Concorso internazionale “Heinrich Band” si rivolge: Opere per bandoneón e orchestra d’archi o orchestra da camera; Opere per trio, per quartetto o per quintetto o per bandoneòn e quartetto d’archi; Opere per bandoneòn solo e altro strumento tra chitarra, violino, violoncello, clarinetto, sassofono, flauto.

Possono partecipare compositrici e compositori di qualsiasi età e nazionalità.

Un premio speciale è riservato ai compositori under 35.

I lavori vanno presentati alla segreteria del concorso entro il 30 novembre 2018, accompagnati da un testo (in italiano o inglese) che illustri l’idea che sta alla base dell’opera.

A scegliere i vincitori per ciascuna sezione sarà una giuria internazionale presieduta da Juanjo Mosalini, compositore e docente di bandoneòn nel Conservatorio di Parigi “Genevilleurs” ed erede della tradizione musicale argentina, Emilio Capalbo, docente di composizione nel Conservatorio di Cagliari, Yvonne Hahn, docente di bandoneòn nel Conservatorio du Grand Avignon, Fabio Furìa, docente di bandoneòn nel Conservatorio di Cagliari e direttore artistico dell’Accademia Italiana del bandoneon, Victor Hugo Villena, docente di bandoneòn nel Conservatorio CODARTS di Rotterdam.