29 March, 2024
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Ventisei docenti dell’Università di Cagliari sono nella classifica del sito www.topitalianscientists.org. Tenendo presente che la lista è in continuo aggiornamento, si tratta indubbiamente di un bel risultato per l’ateneo del capoluogo sotto diversi punti di vista: visibilità, credibilità e ricadute nella comunità accademica internazionale. Ma anche un bel biglietto da visita su qualità della didattica e della ricerca, utile per la promozione e la reputazione di corsi di laurea e scuole di specializzazione.

Walter Fratta (dipartimento Scienze biomediche), Alberto Angioni (Scienze vita e ambiente), Ezio Carboni (Scienze biomediche) e Giorgio Giacinto (Ingegneria elettrica ed elettronica) fanno parte del pool di pregio che comprende, per Scienze biomediche, Amedeo Columbano, Irene Messana, Sebastiano Banni, Stefano Mariotti, Giovanni Mantovani, Micaela Morelli e Maria Antonietta Melis. Per la Chimica c’è Vito Lippolis, per Scienze cliniche ci sono Alessandro Zuddas, Gian Benedetto Melis e Mauro Giovanni Carta. Fabio Roli e Giacomo Cao sono in classifica per Scienze del computer e Ingegneria. Astrofisica è rappresentata da Giulia Manca e Nicolò D’Amico. Per la Fisica Vincenzo Fiorentini e Sandro Massidda. Per Neuroscienze e psicologia il ranking annovera Antonio Argiolas, Fabio Fadda, Antonio Preti, Marco Pistis e Maria Rosaria Melis. Inoltre, per Scienze biomediche, compaiono i professori in quiescenza Gian Luigi Gessa, Gaetano Di Chiara e Giovanni Biggio e i deceduti Antonio Cao e Renzo Galanello.

Il sito mostra la classifica dei Top italian scientists (Tis) della Via-Academy. In sostanza, si tratta di un censimento degli scienziati e scholars di maggior impatto, misurato con il valore di H-index, che rappresenta un numero che racchiude la produttività e l’impatto della produzione culturale o scientifica di un docente basato sulle citazioni ricevute.

«Ma – spiega una nota pubblicata sul sito – ha dei limiti poiché, in particolare, la frequenza di citazioni varia nei diversi campi del sapere, e risulta massima nella fisica delle particelle e certe aree biomediche come l’immunologia. La lista non va quindi interpretata come comparazione assoluta del valore dei vari scienziati e studiosi, soprattutto fra le materie diverse riportate come ’area’ nella tabella

Al 28 febbraio scorso, la classifica del sito specializzato – che come da indicazioni, ospita i ricercatori che hanno inoltrato e caricato i propri lavori su Google scholar – comprendeva oltre quattromilacento scienziati italiani.

Lunedì 16 giugno, dalle 16.00, l’aula 3 del Palazzo delle scienze, a Cagliari, ospiterà la presentazione di una serie di ricerche scientifiche ad alto valore aggiunto su tematiche inerenti lo studio di patologie del Sistema nervoso centrale. Tra queste, Parkinson, depressione, dipendenza da sostanze d’abuso affrontate dal punto di vista biochimico, comportamentale e neurofisiologico.

Confronto internazionale, innovazione, scienza applicata: viaggia anche su questi canali l’attività dei giovani ricercatori giunti in città a inizio mese. Percorsi propedeutici a settori in continuo divenire, quali, ad esempio, quelli delle neuroscienze. Ricerca biomedica avanzata. Ma anche il ruolo leader che su queste tematiche ha sempre avuto la scuola dell’ateneo cagliaritano. Attori principali dell’evento sono nove studenti di Neuroscienze provenienti da vari Paesi. Il pool di ricercatori gode di una borsa di studio mensile e opera nei laboratori dell’ateneo nell’ambito del programma stilato dalla Federazione europea di Neuroscienze e dalla Società italiana di Neuroscienze. Alla base del percorso che coinvolge circa 60 dottorandi e PhD, trenta giorni di ricerca da tenersi in diversi laboratori italiani di Neuroscienze. A seguire, gli allievi partecipano al 9th FENS Forum of Neuroscience, che si tiene a Milano dal 5 al 9 luglio. In città, sette ricercatori operano nel dipartimento di Scienze biomediche e sono coordinati da Micaela Morelli, Gaetano Di Chiara, Ezio Carboni, Marco Pistis, Valentina Valentini, Daniele Lecca, Nicola Simola, Sandro Fenu e Annalisa Pinna.

Nove ricercatori giovani e motivati. La new generation della ricerca. Discutono, spiegano ed approfondiscono argomenti chiave del mondo delle neuroscienze: corticosteroidi, corteccia pre frontale, diabete e Parkinson, disordini neuropsichiatrici, approcci genetici e farmacologici, proteine e sinapsi. In otto fanno capo a laboratori e docenti dell’università di Cagliari. La nona opera all’ateneo di Sassari. Provengono da Stati Uniti (Rachel Daut, 26 anni), Argentina (Carolina Gonzalez, 29), Spagna (Ràul López Arnau, 28 ed Ingrid Reverte, 30), Canada (Justine Renaud, 25), Brasile (Larissa Torres, 33) e Argentina (Pablo Andrés Varani, 31). Proviene dalla Serbia, Iva Simic (31), coordinata da Giovanni Biggio al laboratorio del dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente. È polacca Karolina Plucinska (34), seguita da Marco Diana, dipartimento di Chimica e farmacia, università di Sassari.