23 October, 2024
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Con l’incontro pubblico nell’Auditorium comunale “Fabrizio De Andrè”, si è aperta a Santa Maria Coghinas la quinta edizione del Festival Itinerante del Turismo e delle attività ludiche e sportive all’aria aperta, promosso dall’Associazione Camperisti Torres.

Ad aprire i lavori è stata la discussione sulle potenzialità del sistema termale di Casteldoria e le opportunità derivanti dalla geotermia per le comunità locali, grazie agli interventi moderati moderazione di Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini.

Sono intervenuti anche Giovanni Andrea Oggiano, sindaco di Viddalba, e Andrea Frattolillo, docente dell’Università di Cagliari, che hanno presentato il progetto pilota, unicum a livello regionale, condotto dall’Università del capoluogo di teleriscaldamento e teleraffreddamento aprendo il dibattito sulla geotermia.

Antonio Caria

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

Si è conclusa ieri notte, domenica 22 settembre, la prima edizione del Festival Cascate d’Arte 2024, che ha animato il Parco Sa Spendula di Villacidro con due giorni di intensa attività artistica e musicale. L’evento, promosso dal comune di Villacidro in collaborazione con la Pro Loco, la Scuola Civica di Musica e l’associazione Noise Studio, organizzato dall’associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo, ha visto la partecipazione di artisti, musicisti e appassionati che hanno reso omaggio alla figura di Fabrizio De Andrè, celebre cantautore italiano.

Un incontro tra arte e natura. Le due giornate hanno visto susseguirsi estemporanee di pittura sotto la guida della maestra Linda De Palmas, in cui artisti affermati e giovani talenti hanno creato opere ispirate ai brani di Fabrizio De Andrè, immersi nella scenario naturale delle cascate Sa Spendula. L’estemporanea, che ha attirato numerosi visitatori, ha regalato ai presenti un’esperienza unica, in una cornice di rara bellezza.

Musica dal vivo e giovani talenti. La serata di sabato 21 è stata dedicata alla musica dal vivo con il concerto della tribute band Zichiriltaggia, che ha emozionato il pubblico con un repertorio dei più grandi successi di Fabrizio De Andrè. La band ha saputo ricreare l’atmosfera poetica e intimista delle canzoni di Faber, regalando al pubblico momenti di grande intensità.

Domenica 22, il festival si è concluso con l’esibizione di quindici giovani interpreti provenienti dai comuni del Medio Campidano, organizzata in collaborazione con la Scuola Civica di Musica e l’associazione Noise Studio. Gli artisti, con passione e talento, hanno interpretato alcuni dei brani più famosi di Fabrizio De Andrè, creando un legame tra passato e futuro che ha coinvolto il pubblico in un suggestivo viaggio musicale.

Un festival che guarda al futuro. L’assessore della Cultura e Spettacolo del comune di Villacidro, Christian Balloi, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’evento, confermando l’intenzione di rendere Cascate d’Arte un appuntamento fisso negli anni a venire. «Questo festival è solo l’inizio di un progetto che mira a valorizzare tutte le forme d’arte, dalla musica alla pittura, in un contesto naturale straordinario. L’obiettivo è creare una manifestazione che cresca e si consolidi nel tempo, diventando un punto di riferimento per gli amanti dell’arte e della cultura», ha dichiarato Christian Balloi.

Sabato 21 e domenica 22 a Villacidro si svolgerà la prima edizione del Festival Cascate d’Arte 2024. Per due giorni, nel suggestivo Parco Sa Spendula, si susseguiranno estemporanee di pittura, esibizioni musicali e un festival musicale con quindici interpreti provenienti da comuni del Medio Campidano consorziati con la Scuola Civica di Musica, filo conduttore la memoria di un grande artista della musica italiana; Fabrizio De Andrè.

L’evento, promosso dal Comune di Villacidro con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, è supportato dalla Pro Loco di Villacidro, dalla Scuola Civica di Musica di Villacidro e dall’associazione Noise Studio, e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Due giorni di cultura e intrattenimento che puntano a celebrare l’arte e la musica d’autore, immersi nella splendida cornice naturale delle cascate Sa Spendula.

«L’idea alla base del Festival Cascate d’Artespiega Christian Balloi, assessore della Cultura e dello Spettacolo del comune di Villacidroè che questa edizione sia solo l’inizio di un percorso più ampio. Il nostro obiettivo è proseguire il progetto nei prossimi anni, ampliando l’offerta e creando un appuntamento stabile che si ripeta negli anni a venire. Vogliamo dare vita a un evento duraturo che celebri e valorizzi tutte le arti, non solo la musica o la pittura, ma ogni forma di espressione artistica.»

Il programma prevede, per entrambe le giornate, una estemporanea di pittura che si terrà dalle 8.00 alle 20.00, sotto la direzione della maestra Linda De Palmas. Gli artisti, insieme ai giovani “novizi”, saranno impegnati nella creazione di opere ispirate ai temi e alle canzoni di Fabrizio De Andrè, dando vita a una rappresentazione grafico-pittorica che si fonderà con il contesto naturalistico del parco, offrendo un’esperienza artistica in dialogo con l’ambiente.

«Per noiconclude Christian Balloi è stato naturale dedicare questa prima edizione alla memoria di Faber. Villacidro ha da tempo un legame profondo con il cantautore genovese, al punto che la nostra Mediateca Comunale porta il suo nome già da diversi anni.»

La serata di sabato 21 settembre sarà dedicata alla musica dal vivo, con il concerto della tribute band Zichiriltaggia, che salirà sul palco alle ore 21.00. Il gruppo omaggerà Fabrizio De Andrè con un repertorio che ripercorrerà i suoi più grandi successi, regalando al pubblico un’atmosfera di grande intensità emotiva e poesia.

Domenica 22 settembre, sempre alle 21.00, Cascate D’Arte si concluderà con un festival musicale organizzato dall’associazione Noise Studio in collaborazione la Scuola Civica di Musica e con la Pro Loco. Nel corso della serata, i giovani artisti interpreteranno brani di Fabrizio De Andrè, mettendo in luce il loro talento e la loro passione per la musica.

Il Festival Cascate d’Arte 2024 si propone come un nuovo appuntamento culturale che unisce arte e musica in un contesto naturale unico, coinvolgendo artisti di ogni età e generazione in un evento che celebra la bellezza e l’espressività dell’arte e della musica d’autore.

Martedì 3 settembre, alle ore 21.00, nell’ambito delle numerose iniziative di commemorazione della ricorrenza del 120° anniversario dell’eccidio di Buggerru, in collaborazione con l’Associazione OMA_Opus Music & Art l’Associazione Palazzo d’Inverno e l’Amministrazione comunale, in Piazza Santarelli, a Buggerru, si terrà il concerto “II me (Secondo me) Fabrizio De André in musica”.

Nato da un’idea e dagli arrangiamenti di Juri Deidda e con Juri Deidda al sax tenore e pedalboard, Paolo Assiero Brà al contrabbasso, basso elettrico e pedalboard, Paolo De Liso alla batteria preparata, percussioni e ninnoli e Mauro Pes alle tastiere e sintetizzatori, il concerto è un viaggio in 5 tappe, corrispondenti a 5 suite strumentali, nelle diverse tematiche ricorrenti nella vasta di produzione di brani del cantautore genovese: La Libertà, La Fede, I Vinti, L’acqua del mare, la Fede.

«A 17 anni ho imparato a sonicchiare la chitarra per cantare Fabrizio De Andrè dice Juri Deidda -. Ero affascinato dalle pennellate che utilizzava per descrivere personaggi e situazioni, dai suoi testi, dalle tematiche che narrava: tutto mi ha preso per mano e tutto mi ha accompagnato nel mio personale periodo di formazione contribuendo a farmi diventare un uomo. Poi la vita, le scelte, i dolori e gli anni, lo studio della musica e l’immersione nel Jazz. De Andrè, i suoi testi, i suoi personaggi, sono sbiaditi, ma sono rimasti sullo sfondo della mia vita. Fino a quando, in uno dei miei tanti vagare per la Sardegna, sono capitato all’Agnata e lì, nel Suo studio, ho visto il panorama che Lui vedeva: in quel momento ho sentito che dovevo rientrare in quel mondo, ritrovare quei personaggi, portandoci quello che ero diventato; interpretandolo a mio modo secondo le esperienze che ho avuto, secondo la musica che ho studiato, secondo quello suonato, secondo quello che ho ascoltato: secondo me.»

 

La poesia è tra i tanti doni di scrittura che il compianto Paolo Pulina (Ploaghe 1948 – Pavia  2024) ha prodotto ed elargito con generosità, riscuotendo sempre crediti di grande considerazione.

La sua competente, appassionata e disponibile attenzione per l’arte della poesia ha significato anche la valorizzazione o la riscoperta di diverse voci e  forme poetiche della tradizione sarda (gosos, atitidos, etc.) e dell’attualità lirica  in limba ed in italiano. Significativo interesse poetico, già espresso in età giovanile con il saggio “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-1965”, e premiato nel 1966 all’undicesima edizione del “Città Ozieri”. Il saggio, con la “storica” intervista-conversazione al poeta Giommaria Pulina ‘Ranzolu’, venne pubblicato nel 1982 dalla Nuova Tipografia Popolare di Pavia.

Paolo Pulina, figura di intellettuale e attiva personalità nel mondo dell’emigrazione sarda organizzata, ha vissuto pienamente e intensamente l’attività pubblicistica; innumerevoli le pubblicazioni di carattere storico, saggistico e letterario relative a Ploaghe, la Sardegna e la provincia di Pavia. 

Da custode e conoscitore del patrimonio poetico degli autori ploaghesi, si è prodigato ad alimentarne la conoscenza con studi critici, articoli biografici e le ricorrenti mirate citazioni e ricordi nei suoi molteplici volumi di memorie su Ploaghe e Logudoro. In assoluto disinteresse alla “materialità” ha lavorato con totale impegno alla valorizzazione e tutela della limba, facendo veicolare complessivamente tutta la poesia delle diverse parlate dell’Isola. Particolarmente attento, e non poteva essere altrimenti, ai poeti di Ploaghe: Lorenzo Ilieschi, Foricu Paba, Antonio ‘Giorgio’ Satta, Antonio Spensatellu, Elias Busellu, Giommaria Pulina ‘Ranzolu’, Antonio Michele Salis, Baingio Sini, Salvatore Budroni, Gerolamo Zazzu, Luca Mele e ai popolari aedi locali dell’Ottocento (Francesco Brandino, Francesco Fais, Luigi Marongiu, Gavino Luigi Salis).

Da poeta è stato interprete razionale e sensibile nell’immaginare versi a misura e nel metro dell’umanità; creati come elementi di senso, tra sonorità e ritmi, da collocare nel rapporto di equivalenza tra significanti e significati. Una democrazia di parole “ordinate”, i suoi versi dal linguaggio vitale e dinamico, per costruire le operazioni della poesia ed offrire un messaggio e un orientamento critico da sviluppare nel segno della memoria storica e culturale.

Di assoluto valore poetico i componimenti contenuti in “Versi d’occasione e testi per canzoni”, il titolo della silloge poetica in cui ripercorre con puntuali riferimenti storici e personali gli eventi che vanno dal 1993 al 2020; l’occasione è spesso l’augurale componimento per le più  importanti festività che caratterizzano il calendario. 

Il volume, quarantaduesima perla nella “Piccola collana di memorie” della “Soter Editrice” di Villanova Monteleone, ideata da Salvatore Tola e curatore della presentazione, è opera capace di catturare l’attenzione con l’energia di versi che contemplano l’esperienza della quotidianità e l’attraversamento fiducioso verso i sentieri del divenire; l’autore comunica la parola poetica come segno profondo di sé per gli altri, tesse un inno al presente e alla memoria con componimenti che scandiscono il tempo e lo scorrere degli anni ricchi di eventi personali e collettivi.

Il titolo, che sottolinea il genere di elaborati “d’occasione”, non è certo riduttivo, direi invece un arricchimento e segno ulteriore della genuinità e istintività poetica, raffinata e colta, che caratterizza gran parte dei versi della silloge di intensa testimonianza  ed umanità.

I “testi per canzoni”, come da titolo e pubblicati bilingui, sono quelli noti di Nuraghes e monumentos de Pavia, Sardos semus fintzas nois (è auspicabile che ora diventi l’inno ufficiale de sos disterrados, come sognava lo stesso autore), Pro sos mortos de Buggerru 1904; musicati e cantati da Antonio Carta hanno dato vita ad originali ballate nello stile cantautorale. La forza testuale e realistica, sostenuta da ricchezza di immagini, donano versi di alto senso sociale e storico che “rompono il silenzio” su degrado artistico ed archeologico, su rivendicazioni identitarie e memorie storiche. 

Paolo Pulina, nell’unica sua pubblicazione lirica, propone anche le traduzioni in sardo del Logudoro l’universale testo Imagine (Immàgina), di John Lennon e l’intramontabile ed emozionante La canzone di Marinella (Sa cantone de Marinella), di Fabrizio De André. È doveroso evidenziare che l’opera poetica di Pulina si presenta come libro tipograficamente valido: coglie e garba subito per il suo formato pratico-tascabile con ottima rilegatura e sovraccoperta in carta avoriata; per caratteri e grafica realizza un senso di grande cura e l’amorevole impegno lavorativo del sapere artigianale… che tanto apprezzava! La selezione delle composizioni, pubblicate e proposte all’attenzione, evidenziano anche attraverso i versi il primario impegno e “missione” del poeta per il mondo dell’emigrazione sarda. Caratterizzazione e segno distintivo di tutta la vita di Paolo Pulina. 

Cristoforo Puddu

La sera del 13 agosto, a Gonnesa, in Piazza del Minatore, un vastissimo pubblico ha accolto sul palco, con grande calore, la Bandabardò & Cisco Bellotti con Ultimo Tango Tour, per la Produzione di Capricon Concerti, col patrocinio del comune di Gonnesa e della Regione Sardegna.

La serata è stata aperta dai Panky Alma, una band che combina il folk con la World Music, un quintetto di musicisti dai suoni vibranti e ballate strumentali, arricchite dalla bellissima voce della cantautrice e percussionista Pamela Strazzera, che a suo tempo fondò il gruppo di Alma Mediterranea. E se con loro l’atmosfera si è scaldata, con l’arrivo sul palco della Bandabardò & Cisco Bellotti, si è letteralmente infiammata. Il pubblico ha iniziato a ballare e a saltare al ritmo incalzante dei loro brani, cantando con un coinvolgimento dilagante.

Il gruppo nasce a Firenze nel 1993, fin dall’inizio promuove la sua musica in Italia e in Francia, poi col tempo in Spagna, in Svizzera e in altri Paesi europei. Nel 2021 perde il cantante, Enrico Greppi, stroncato da un male incurabile. Un anno dopo, inizia la collaborazione con Cisco Bellotti, cantautore italiano di musica folk rock che, appassionato di musica sin da bambino, segue e fa sua la musica di molti cantautori italiani, idoli senza tempo, come…Francesco Guccini, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni, Enzo Jannacci e tanti altri. Una carriera incredibile la sua, in giro per il mondo, con collaborazioni con gruppi come i Modena City Ramblers e vari successi come solista.

Martedì 13 agosto, a Gonnesa, hanno suonato e cantato tanti loro successi tra i quali “Riportando tutto a casa”, che nasce nel 1994 per rivendicare la loro identità meticcia, fatta di ritmi e suoni irlandesi ed emiliani, di racconti e di lotte degli anni ’70. “Gita sul Po” che immagina una famiglia di lavoratori che fa una gita sul grande fiume. “Domenica” che, con amara ironia, racconta di un’Italia che tira a campare allegramente nonostante le difficoltà economica e sociale. “Baci e abbracci “è un brano di buon auspicio che nasce per reazione all’atmosfera di distanziamento sociale dovuta alla pandemia da Covid, che ha seriamente condizionato la nostra vita, lasciando in molte persone dei segni indelebili.

Canzoni impegnate, veicolo di messaggi importanti che diventano parte di una festa dove il pubblico si mostra infaticabile come gli stessi artisti. Presentano un cocktail di brani della band e brani di Cisco che si intrecciano tra loro in vere e proprie turbìne di energia vitale…la giusta energia vitale che fa stare bene.

Nadia Pische

 

Sei donne finaliste della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, che si concluderà il 6 ottobre dopo avere offerto per quattro fine settimana, a partire dal 12 settembre, spettacoli, concerti, presentazioni editoriali, incontri con gli autori e rappresentazioni teatrali, a corollario della Cerimonia finale. Tutti gli appuntamenti si terranno a Villacidro, cittadina del Sud Sardegna, dove ha sede la Fondazione che porta il nome di Giuseppe Dessì (1909-1977).

Finaliste 2024

Sezione Narrativa: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio).

Sezione Poesia: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).

Le sei finaliste sono state selezionate fra gli autori delle 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia) dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì. Agli stessi giurati spetterà il compito di eleggere, durante la cerimonia finale del 5 ottobre, le due vincitrici, alle quali andrà il premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuno degli altri finalisti).

Premi Speciali 2024

Il Premio Speciale della Giuria, riconoscimento tributato a un autore o a un’opera di vario genere culturale e letterario, quest’anno  è attribuito ad Alessandro Bergonzoni.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, destinato a un personaggio del panorama culturale e artistico per l’attività svolta nell’annualità di riferimento quest’anno è attribuito a Dori Ghezzi.

La conduzione della cerimonia di premiazione, in programma dalle 18.00, a Villacidro, in via Stazione, è affidata al giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, con interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de “La buona novella”, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Un variegato programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti (tutti aperti al pubblico gratuitamente) accompagnerà Villacidro nelle settimane precedenti.

Il Programma degli eventi

Giovedì 12 settembre – alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, cantautore e conduttore radiotelevisivo, in “Parole e Musica” che presenta il suo libro “Cento storie per cento canzoni” (La nave di Teseo) , in dialogo con Giacomo Casti.

Giovedì 19 settembre, doppio appuntamento: alle 18.00 al Mulino Cadoni, “Ricordando Gigi Riva”, con la partecipazione di Nicola Riva e la conduzione di Gianluca Scroccu, con ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes) in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat, finalisti, assieme, all’ultima edizione del Musicultura Festival.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi che presenta “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini. Alle 21,30, “Omeophonie”, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà “A&C Anima e Cuore”, con Is Mascareddas, uno spettacolo pensato per i più piccoli e adatto a tutte le età. Alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con “Faccio di tutto tour” di e con Francesco Tricarico (voce e flauto traverso) e Michele Fazio (pianoforte).

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo “Leopardi Dark Ambient”, spettacolo poetico-musicale.

Giovedì 3 ottobre da “Presto saprò chi sono”, reading di e con Nicola Lagioia, alle 21,30, a Casa Dessì.

Sabato 5 ottobre, alle 18.00, via Stazione, Cerimonia Finale.

Domenica 6 ottobre, alle 10.00, a Casa Dessì, si terrà il consueto incontro con gli autori finalisti e vincitori del Premio Dessì 2024.

Previsti anche gli abituali appuntamenti dedicati alle scuole: 25 novembre, “Le 60 avventure da vivere nella natura” (Piemme), Marco Priori e Alice Centioni incontrano gli alunni della scuola primaria; 26-27 novembre “Scintilla” (Mondadori), Nadia Terranova incontra gli studenti della scuola secondaria di primo grado.

 

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Degustazioni di specialità a base di tonno ma anche cultura, spettacoli e iniziative dedicate ai bambini alla 20^ edizione del Girotonno, la kermesse gastronomica che celebra il tonno rosso del Mediterraneo in programma dal 30 maggio al 2 giugno prossimi a Carloforte, sull’isola di San Pietro, in Sardegna. La rassegna è organizzata dal comune di Carloforte  in collaborazione con l’agenzia Feedback.

Tante specialità a base di tonno rosso al Tuna Village, il villaggio gastronomico allestito lungo la banchina Mamma Mahòn, aperto tutti i giorni dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 19.00 alle 22.00. I sapori del territorio, il pesce fresco di qualità e le ricette della tradizione locale si combinano insieme per un’esperienza culinaria da non perdere.
Le degustazioni sono a cura di La Mamasita De San Pè, La Nave, Pomata Bistrot e Ristorante 1° Maggio- Hotel Paola. Due i menu proposti: uno da 13 euro con una degustazione e uno da 20 euro che ne prevede due. Si può scegliere tra casulli al ragù di tonno fresco di tonnara con erbette aromatiche, sformato di lasagna di tonno alla carlofortina con crema di pesto e vellutata di pomodoro, scottata di tonno alla piastra al profumo del Mediterraneo e tagliata di tonno al forno con crema di fagioli e cipolle in agrodolce. I biglietti comprendono anche un bicchiere di vino o una bottiglietta d’acqua e possono essere acquistati sulla banchina Mamma Mahon durante l’evento.

L’Expo village è un itinerario espositivo aperto tutti i giorni fino a mezzanotte con tante specialità dell’agroalimentare e dell’artigianato sardo. Gli stand saranno allestiti in piazza Carlo Emanuele III, piazza Repubblica e lungo la Banchina Mamma Mahon.

Ogni giorno tra le strade di Carloforte gli spettacoli dei buskers. Ad esibirsi ci sarà il duo Pyròvaghi, artisti del fuoco che mettono in scena spettacoli pirotecnici con narrazione e musica, per raccontare storie d’amore, di guerra e rinascita (Giovedì 30 e venerdì 31, alle ore 18.30, in Piazza Pegli, e alle ore 20.30, in Banchina Mamma Mahon). I Tartonnos sono artisti di strada professionisti che si esibiscono per omaggiare Fabrizio De André proponendo una miscela affascinante di suoni del Mediterraneo che rende omaggio allo spirito del grande cantautore. (Giovedì 30 e venerdì 31 alle ore 18.30 in Banchina Mamma Mahon e alle ore 21 in Piazza Pegli. Sabato 1, alle ore 18.30 e alle ore 21.00, in Piazza Pegli e domenica 2, alle ore 11.00 e alle ore 13.00, in Piazza Pegli).

Da venerdì 30 a domenica 2 giugno monumenti aperti gratuitamente per i visitatori. Si potranno visitare ad ingresso libero la Chiesa dei Novelli Innocenti, le Mura di Cinta e il Castello, la Chiesa di San Carlo, la statua di Re Carlo Emanuele III, la Chiesetta della Madonna dello Schiavo, il Fortino Santa Cristina, il Monumento ai Caduti e le Saline.

In occasione della rassegna sarà possibile visitare gratuitamente, tutti i giorni dalle 11.00 alle 20.00, la mostra d’arte Terre di mare (Via Genova 106/108 – Hotel Villa Pimpina) al Foyer del Boutique, a cura di Marta Fontana; la mostra fotografica Amíme (Via Armando Diaz 4 – Cineteatro Cavallera) a cura del fotografo Maurizio Pighizzini e produttore esecutivo Federico Gualdi; Mattanza, a cura del fotografo Giovanni De Angelis (ex Macello – Punta Spalmadureddu).

Ogni giorno tanti itinerari alla scoperta dell’isola di San Pietro in compagnia di guide professioniste, tra storia, arte e archeologia di questo angolo di paradiso. Ma anche laboratori per famiglie tra i “caruggi” di Carloforte, escursioni alla fantastica grotta dei Colombi, l’Oasi Lipu di Carloforte e tour a bordo di una Land Rover.

E’ dedicata ai bambini l’area del Funny Village, in piazza Pegli. Ogni giorno laboratori, attività e giochi per tutta la famiglia, gonfiabili, trucca bimbi e spettacoli. Ma anche il “villaggio del mare”: l’esposizione di artigiani, produttori e hobbisti locali e la “locanda del pescatore”: food truck, street food, bubble tea, drink, bevande e tanto altro!

 

Celebrazioni religiose ed eventi laici guideranno la 665° edizione della Festa di Sant’Antioco Martire, patrono di Sardegna. Un “Grande evento identitario” della Regione Sardegna, riconosciuto tale in virtù dell’importanza che il culto di Antioco riveste per tutti i sardi e che, anche quest’anno, grazie a un notevole contributo concesso dall’Ente regionale, garantirà un programma ricco e variopinto, che contempla e unisce iniziative direttamente legate alle solennità religiose a manifestazioni collaterali nel campo culturale, enogastronomico e dello spettacolo con i grandi nomi della musica nazionale. Ecco, dunque, gli attesi concerti, che si svolgeranno su tre giornate e saranno tutti in Piazza Ferralasco: si inizia sabato 13 aprile con una serata dedicata al pubblico giovane che vedrà l’esibizione dei rapper sardi AlterEgo cui seguirà il popolare rapper e cantautore Dargen D’Amico, conosciuto anche per il suo ruolo di giudice al programma tv X-Factor; si chiuderà con un dj set. Si prosegue domenica 14 con il celebre cantautore Eugenio Finardi e, nella stessa serata, con Paolo Belli Big Band. Infine, la musica di lunedì 15, giorno de Sa Festa Manna, con il doppio concerto della band locale: Nuvolari canta e Zirighiltaggia omaggio a Fabrizio De Andrè. Farà da cornice in piazza Ferralasco il villaggio Food Music experience con molteplici proposte gastronomiche.

«Sono molto entusiasta del grande lavoro promosso dagli assessori al fine di garantire anche per questa edizione un programma all’altezza del Patrono massimo di Sardegnacommenta il sindaco Ignazio Loccila Festa Manna è un appuntamento importantissimo, forse, per Sant’Antioco, l’appuntamento dell’anno, che richiede un’organizzazione lunga e complessa, da affinare nei minimi dettagli e che vede il coinvolgimento della macchina amministrativa e degli uffici comunali, della Diocesi e della Basilica, nonché delle associazioni di volontariato e più in generale della moltitudine di persone che lavora all’organizzazione di un evento notevole, sentito nel profondo, vero momento di condivisione e di unione della comunità antiochense. Faccio a tutti i migliori auguri di buon lavoro, confidando nell’ottima riuscita di questa tre giorni di festa.»