25 April, 2024
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La magia di un luogo storico, il fascino dell’arte contemporanea. Una miscela capace di regalare emozioni forti e suggestioni da ricordare nel tempo. Anche quest’anno si rinnova a Carbonia l’appuntamento estivo con “Notti a Monte Sirai”, festival internazionale giunto ormai alla XV edizione, ma con un’innata e irrefrenabile voglia di stupire e conquistare il suo pubblico.

All’interno del Parco Archeologico, in un’area che sin dal 750 a.C. è stata per tante e differenti comunità luogo d’incontro, di dialogo, di integrazione, dove condividere un’arcaica quotidianità fatta di templi e fortificazioni, case a corte e necropoli, di artigianato, pastorizia e commercio, di riti funebri e simbolici, si celebra la grandezza di questo territorio dal passato glorioso, da sempre orgogliosamente protagonista.

La rassegna ‘Notti a Monte Sirai’ è promossa dal Comune di Carbonia, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. Si articola in tre date nel mese di luglio: l’8, il 22 e il 28, con inizio degli eventi previsto alle 21.30. Teatro, cabaret, musica: nello storico sito del Sulcis anche quest’anno la parola d’ordine è ‘emozionare’.

«Con la XV edizione di ‘Notti a Monte Sirai’ rinnoviamo il nostro impegno per l’organizzazione di una rassegna sempre molto partecipata e senza dubbio tra le più suggestive dell’Isoladichiara il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -. Esprimiamo infatti grande soddisfazione per aver confermato la nostra città all’interno di questo circuito di artisti di assoluto livello, che vanno ben oltre i confini della nostra Isola. L’arte dello spettacolo ben si sposa con una location di grande impatto, per la storicità del luogo e per il panorama mozzafiato che si può ammirare dal Parco Archeologico. Una proposta culturale a tutto tondo, quindi, che auspichiamo trovi anche quest’anno il gradimento del pubblico, sia tra i cittadini di Carbonia, sia tra i turisti che vengono a scoprire il nostro territorio», conclude il sindaco di Carbonia.

La partecipazione di pubblico delle scorse edizioni ha confermato l’interesse suscitato da una proposta culturale di livello dentro la cornice di un luogo magico e ricco di storia. In questo clima si inserisce anche il cartellone studiato per la stagione 2023, con proposte di alta qualità che uniscono svago e riflessione. Anche quest’anno si è voluto puntare su un programma eterogeneo, in tre tappe che permettono di spaziare dal teatro al cabaret, sino alla musica, coinvolgendo quindi diverse fasce di pubblico.

Unendo trasversalmente, ma coerentemente con spazi e territorio, i beni culturali, il paesaggio e lo spettacolo dal vivo, Monte Sirai diventa vetrina d’eccezione per tutto il Sulcis. E grazie alla collaborazione con il sistema museale (www.carboniamusei.it) coloro che acquisteranno il biglietto per il Festival avranno diritto ad accedere gratuitamente, entro il 31 agosto 2023, al Parco Archeologico.

Il primo appuntamento è in programma sabato 8 luglio e avrà come protagonista l’attrice Anna Foglietta, voce recitante dello spettacolo “In una guerra”, di Michele Santeramo. È una storia di malessere, di presa di coscienza di quel malessere, di quella propria personale “peste”. È la vicenda di una donna che per salvare i suoi due figli dalla guerra in corso nel suo Paese decide di intraprendere un lungo viaggio. Arrivata sino al Mediterraneo, le manca solo un ultimo tratto, ma nel mare dovrà prendere una decisione che le segnerà la vita.

Sabato 22 la seconda serata della rassegna vedrà sul palco di Monte Sirai l’artista Dario Cassini, con lo spettacolo “Sballando con le stelle”. Uno show esilarante nel quale il protagonista si prenderà la scena con tutta la sua carica umoristica. Dal teatro alla televisione, dal cinema alla fiction, una carriera a tutto tondo che include centinaia di spettacoli dal vivo, in giro per l’Italia, per far ridere il suo pubblico, giocando spesso sull’ironia nell’ambito del rapporto tra uomo e donna.

Terzo e ultimo appuntamento venerdì 28 luglio. A Carbonia arriva la musica delle Las Migas col loro ‘Flamenco popular’. Da 19 anni insieme, le componenti formano uno dei gruppi di flamenco al femminile più conosciuti al mondo. Hanno alle spalle una nomination al Latin Grammy, un MIN award – uno dei più importanti premi spagnoli per la musica indipendente -, un riconoscimento come miglior album di Flamenco per ‘Quatro’, uno dei loro ultimi lavori, e un Grammy Latino, conquistato nel 2022.

I cittadini di Carbonia avranno anche la possibilità di raggiungere la sede degli spettacoli in tutta comodità grazie al bus navetta messo a disposizione dall’organizzazione sia per l’andata che per il ritorno. Il servizio, offerto gratuitamente, permetterà di non intasare il sito con automezzi privati, con effetti positivi sia per quanto riguarda il traffico che per l’ambiente.

Il programma

Sabato 8 luglio – ore 21.30

Una guerra

Anna Foglietta, voce recitante

Francesco Mariozzi, violoncello

Testo a cura di Michele Santeramo

Musiche originali di Francesco Mariozzi

Coordinamento artistico Elena Marazzita

Produzione 2018 Fondazione Teatro della Toscana FestiValdera

Distribuzione a cura di AidaStudio Produzioni

Sabato 22 luglio – ore 21.30

Sballando con le stelle

Con Dario Cassini

A cura di di Dario Cassini, Daniele Ceva, Massimiliano Papaleo

Venerdì 28 luglio – ore 21:30

Las Migas

Spettacolo di Flamenco popular

Marta Robles, chitarra

Carolina ‘La Chispa’, voce

Alicia Grillo, chitarra

Roser Loscos, violino

Oriol Riart, contrabbasso

Prevendite e prenotazioni

Posto unico € 15,00 (esclusi i diritti di prevendita)

Circuito Box Office Ticket

Tel. 070 657428

www.boxofficesardegna.it

Valentina 338 9838142 (dalle ore 9.00 alle ore 13.00)

Nei giorni di spettacolo biglietteria del Parco Archeologico Monte Sirai aperta dalle ore 19:00

Bus navetta A/R

Partenza da piazza Roma ore 21.00

Servizio Gratuito

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Prosegue a ritmo sostenuto la ventunesima edizione del Festival Internazionale di Musica da Camera, rassegna fra le più longeve e di alto livello, grazie alla direzione artistica del bandoneonista Fabio Furia, fra quelle dedicate in Sardegna alla musica classica. Domenica 24 novembre, appuntamento al Teatro Electra di Iglesias, alle 19.00, per un viaggio di quasi tre secoli nella grande musica classica di Bach, Beethoven e Dvorak, con Francesco Manara (violino), Francesco Mariozzi (violoncello) e Francesco De Zan (pianoforte). I tre musicisti, accomunati dallo stesso nome e dallo stesso talento, eseguiranno un itinerario ricco di sfaccettature, in cui il rigore contrappuntistico bachiano della Sonata per viola da Gamba BWV 1028 si affianca, da un lato, alle atmosfere slave e al sapore del canto popolare rielaborato da Dvoràk, Dumky Trio n. 4 op. 90, per violino, pianoforte e violoncello, dall’altro, all’estetica audace e innovativa  beethoveniana della Sonata “Primavera” n. 5 op. 24 per violino e pianoforte.

Fondatore del trio Johannes, Francesco Manara dal 1992 è primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica, e dal 2001 è primo violino del Quartetto d’Archi della Scala. Suona un Guadagnini ”ex Buckemburg” del 1783. Francesco Mariozzi è stato primo violoncello del Teatro Massimo Bellini di Catania e spesso primo violoncello ospite del Teatro San Carlo di Napoli, dell’Orchestra Sinfonica Siciliana, del Teatro Regio di Parma e dell’Orchestra sinfonica di Roma e del Lazio. Collabora con l’attore Claudio Santamaria esibendosi in importanti festival teatrali. Il pianista Francesco De Zan svolge un’intensa attività concertistica; nell’estate 2011 è stato invitato dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a tenere la prima esecuzione assoluta del melologo “La Realtà” su testi di Pier Paolo Pasolini e musica di Flavio Emilio Scogna, con la partecipazione dell’attore Claudio Santamaria.

Il Festival si fa anche promotore di una serie di incontri per avvicinare i bambini al mondo della musicaLunedì 25 novembre, per le Scuola Primaria e Secondaria di primo grado, alle 10 al Teatro Electra di Iglesias, Veronica Maccioni, voce e bandoneon, ed Ottavio Farci, al contrabbasso, proporranno un itinerario alla scoperta delle sonorità della voce, del bandoneon e del contrabbasso, che si fondono dando vita a un percorso dalle mille sfumature, in grado di spaziare fra i diversi generi musicali, attraverso i maggiori capolavori del ‘900. Un incontro contrassegnato dal talento di due musicisti sardi che guideranno il giovane pubblico in un percorso musicale inedito ed inatteso.

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 1 dicembre, ancora alle 19.00 al Teatro Electra di Iglesias, quando il grande pianista Bruno Canino suonerà in duo con il giovane talentuoso violinista Riccardo Zamuner, con un programma dedicato a Grieg, Saint Saens, Tchaikowsky e Sarasate.

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Si apre domenica 17 novembre, alle 19.00, al Teatro Electra di Iglesias, con “Flautissimo”, il 21° Festival Internazionale di Musica da Camera. diretto bandoneonista Fabio Furia. Il concerto vedrà protagonisti la flautista Silvia Careddu, fino allo scorso settembre primo flauto dei Wiener Philharmoniker (prima donna italiana a essere ammessa nella prestigiosa orchestra austriaca), ed il pianista israeliano Itamar Golan. I due musicisti proporranno un programma dedicato a Prokofiev, con la Sonata per flauto e pianoforte op.94, e a Franck, con la Sonata per flauto e pianoforte in La Maggiore. Eleganza, purezza del suono e virtuosismo tecnico sono le parole d’ordine di questo concerto, un continuo fluire di melodie dolci e soavi e di temi che si rincorrono tra armonie cangianti e ritmi incalzanti, in cui emerge il delicato equilibrio tra gli impasti timbrici del flauto e i colori del suono del pianoforte.

Una carriera straordinaria quella di Silvia Careddu, che ha suonato con tutte le più importanti orchestre europee, dove ha spesso ricoperto il ruolo di prima parte. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali è stata primo flauto della Konzerthausorchester di Berlino e dei Wiener Symphoniker dal 2015. Dal 2012 fa parte della Kammerakademie Potsdam e vanta collaborazioni con compagini orchestrali prestigiose come la Mahler Chamber Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Budapést Festival Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Philharmonia Orchestra di Londra. Nel 2016 è membro dell’Alban Berg Ensemble Wien, sostenuto dalla Fondazione Alban Berg e residente presso il Musikverein di Vienna. Con lei sulla scena Itamar Golan, che ha iniziato la sua carriera come solista e musicista da camera negli Stati Uniti e in Israele.  Ha anche suonato come solista con la Israel Philharmonic Orchestra e con la Filarmonica di Berlino sotto la direzione di Zubin Mehta. Dal 1991 al 1994 ha insegnato alla Manhattan School of Music di New York ed è attualmente professore di musica da camera al Conservatorio di Parigi.

Il prossimo appuntamento del festival è fissato per domenica 24 novembre, sempre al Teatro Electra di Iglesias con inizio alle 19, per un viaggio di quasi tre secoli nella grande musica classica di Bach, Beethoven e Dvorak, con Francesco Manara (violino), Francesco Mariozzi (violoncello) e Francesco De Zan (pianoforte).

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Il Festival Internazionale di Musica da Camera, con i suoi ventuno anni, è certamente tra le iniziative dedicate alla musica classica più longeve e qualificate della Sardegna e, con la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furia, ogni edizione propone le più importanti formazioni specializzate nella musica da camera. Un genere, quest’ultimo, in origine eseguito nelle sale delle corti per il divertimento dei principi ma che dall’Ottocento identifica la musica eseguita da pochi strumenti e per poche voci. Il compositore che portò la musica da camera nella sala da concerto fu Ludwig van Beethoven.

Una ventunesima edizione di grandissimo livello, che si apre il 17 novembre, alle 19 al Teatro Electra di Iglesias, con Flautissimo, concerto che vedrà protagonisti la flautista Silvia Careddu ed il pianista israeliano Itamar Golan. Una carriera straordinaria quella di Lia Careddu, che ha suonato con tutte le più importanti orchestre europee, dove ha spesso ricoperto il ruolo di prima parte. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali è stata primo flauto della Konzerthausorchester di Berlino e dei Wiener Symphoniker dal 2015. Dal 2012 fa parte della Kammerakademie Potsdam e vanta collaborazioni con compagini orchestrali prestigiose come la Mahler Chamber Orchestra, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la Budapést Festival Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe e la Philharmonia Orchestra di Londra. Nel 2016 è membro dell’Alban Berg Ensemble Wien, sostenuto dalla Fondazione Alban Berg e residente presso il Musikverein di Vienna. Con lei sulla scena Itamar Golan, che ha iniziato la sua carriera come solista e musicista da camera negli Stati Uniti e in Israele. Ha anche suonato come solista con la Israel Philharmonic Orchestra e con la Filarmonica di Berlino sotto la direzione di Zubin Mehta. Dal 1991 al 1994 ha insegnato alla Manhattan School of Music di New York ed è attualmente professore di musica da camera al Conservatorio di Parigi.

I due musicisti proporranno un programma dedicato a Prokofiev, con la Sonata per flauto e pianoforte op. 94, e a Franck, con la Sonata per flauto e pianoforte in La Maggiore. Eleganza, purezza del suono e virtuosismo tecnico sono le parole d’ordine di questo programma, di cui il flauto e il pianoforte sono protagonisti indiscussi. Un continuo fluire di melodie dolci e soavi e di temi che si rincorrono tra armonie cangianti e ritmi incalzanti, in cui emerge il delicato equilibrio tra gli impasti timbrici del flauto e i colori del suono del pianoforte.

Si prosegue domenica 24 novembre, sempre al Teatro Electra con inizio alle 19, per un viaggio di quasi tre secoli nella grande musica classica di Bach, Beethoven e Dvorak, con Francesco Manara (violino), Francesco Mariozzi (violoncello) e Francesco De Zan (pianoforte). Fondatore del trio Johannes, Francesco Manara dal 1992 è primo violino dell’orchestra del Teatro alla Scala e della Filarmonica, e dal 2001 è primo violino del Quartetto d’Archi della Scala. Suona un Guadagnini ”ex Buckemburg” del 1783. Francesco Mariozzi è stato primo violoncello presso il Teatro Massimo Bellini di Catania e spesso primo violoncello ospite presso il Teatro SanCarlo di Napoli, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, il Teatro Regio di Parma e l’Orchestra sinfonica di Roma e del Lazio. Collabora con la attore Claudio Santamaria esibendosi in importanti festival teatrali. Il pianista Francesco De Zan tiene un’intensa attività concertistica con oltre 400 concerti. Nell’estate 2011 è stato invitato dal Festival dei Due Mondi di Spoleto a tenere la prima esecuzione assoluta del melologo “La Realtà” su testi di P.P. Pasolini e musica di F.E. Scogna con la partecipazione dell’attore Claudio Santamaria. I tre musicisti eseguiranno un itinerario ricco di sfaccettature in cui il rigore contrappuntistico bachiano (Sonata per viola da Gamba BWV 1028) si affianca da un lato alle atmosfere slave e al sapore del canto popolare rielaborato da Dvoràk (Dumky Trio n 4 op. 90, per violino, pianoforte e violoncello) e dall’altro all’estetica audace e innovativa  beethoveniana della Sonata “Primavera” n. 5 op 24 per violino e pianoforte.

Si riprende domenica 1 dicembre, ancora alle 19 al Teatro Electra, quando il grande pianista Bruno Canino suonerà in duo con il giovane talentuoso violinista Riccardo Zamuner. Un programma straordinario che sfoglia le più belle pagine del repertorio per violino e pianoforte, ponendo a confronto due generazioni di virtuosi: Bruno Canino, pianista leggendario, tra i più grandi interpreti della letteratura cameristica del nostro tempo e Riccardo Zamuner, talentuoso violinista, giovane promessa dello scenario musicale contemporaneo. Un itinerario che propone un continuo alternarsi di episodi musicali che spaziano dall’intimismo romantico al lirismo, fino alla brillantezza di melodie pure e scattanti. Il cartellone della serata proporrà di Grieg la Sonata n. 3 in do minore per violino e pianoforte, op. 45, di Saint Saens Introduzione e Rondò capriccioso, di Tchaikowsky Meditation, per chiudere con la celeberrima Carmen Fantasy di Sarasate.

Attualmente docente di musica da camera con pianoforte alla Scuola di Musica di Fiesole, come solista e pianista da camera, Bruno Canino ha suonato nelle principali sale da concerto e festival europei, in America, Australia, Russia, Giappone e Cina. Suona in duo pianistico con Antonio Ballista, e collabora con illustri strumentisti quali Accardo, Ughi, Amoyal, Perlman, Blacher. È stato dal 1999 al 2002 direttore della Sezione Musica della Biennale di Venezia. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, György Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con orchestre come la Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philharmoniker, New York Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France. Tra le sue registrazioni più recenti, l’integrale pianistica di Emmanuel Chabrier. Il suo libro “Vademecum del pianista da camera” è edito da Passigli ed è di prossima pubblicazione un nuovo “Senza Musica”.

Domenica 8 dicembre (alle 19.00 Teatro Electra) sarà la volta del Duo Schiavo-Marchegiani, apprezzato dal pubblico e dalla critica internazionale per lo stile personalissimo, la naturalezza del discorso musicale, la bellezza del suono, l’intensità e la travolgente energia delle loro interpretazioni. Parallelamente all’intensa attività solistica, dal 2006 Sergio Marchegiani e Marco Schiavo formano un duo pianistico tra i più attivi e dinamici sulla scena italiana e internazionale. Per la tappa sarda il duo ha scelto un programma di grande impatto, con le Danze Ungheresi di Brahms, una collezione musicale di 21 danze per pianoforte a  quattro mani che testimonia l’amore del grande compositore tedesco per il canto popolare ungherese. Si tratta di brani brillanti e virtuosistici che raccolsero da subito un grandissimo successo di pubblico per la capacità di proporre accompagnamenti incalzanti, modulazioni impreviste, sincopi e controtempi, evocando le suggestioni delle atmosfere della tradizione musicale magiara. Il Duo ha tenuto centinaia di concerti in tutto il mondo, suonando nelle sale più prestigiose: Sala Grande della Carnegie Hall a New York, Sala Grande della Philharmonie e del Konzerthaus di Berlino, Sala d’Oro del Musikverein e Sala Grande del Konzerthaus a Vienna, Mozerteum di Salisburgo, Laeiszhalle di Amburgo, Beethoven-Haus a Bonn, Rudolfinum e Smetana Hall a Praga, San Pietroburgo, Suntory Hall a Tokyo, Teatro Solis a Montevideo, Teatro Petruzzelli di Bari e inoltre a Roma, Parigi, Zurigo, Sofia, Istanbul, Helsinki, Mosca, Montreal, Washington, Città del Messico, San Paolo del Brasile, Baku, Astana, Hong Kong, Bangkok, Singapore. Si sono esibiti con importanti orchestre come i Berliner Symphoniker, la Budapest Symphony Orchestra, la Prague Radio Symphony Orchestra, la New York Symphonic Orchestra, l’Orchestra Sinfonica dello Stato del Messico, l’Orchestra Sinfonica di Istanbul, le Orchestre da Camera di Città del Messico e Madrid, la PragueChamber Orchestra, l’Orchestra Filarmonica di Stato dell’Azerbaijan e la Thailand Philharmonic Orchestra.

Il ciclo dei concerti al Teatro Electra si conclude domenica 15 dicembre, sempre a partire dalle 19, con il grandissimo violoncellista Mario Brunello in duo con il pianista Andrea Lucchesini. Un repertorio monumentale che propone alcuni dei più grandi capolavori della letteratura cameristica romantica, interpretati da due musicisti d’eccezione. La limpidezza delle melodie e la ricerca timbrica unita all’equilibrio delle forme scandiscono un dialogo continuo ed appassionato tra violoncello e pianoforte. In programma musiche di Janàček, Chopin, Hahn e Franck.

Mario Brunello nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Ciaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-WhunChung e SeijiOzawa. È direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky, ed è Accademico di Santa Cecilia. Suona il prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento appartenuto a Franco Rossi.

Formatosi alla grande scuola pianistica di Maria Tipo, Andrea Lucchesini s’impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” al Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con orchestre prestigiose e i più grandi direttori, suscitando l’entusiasmo del pubblico per la combinazione tra solidità di impianto formale nelle sue esecuzioni, estrema cura del suono, raffinatezza timbrica e naturale capacità comunicativa. Appassionato camerista, collabora regolarmente con artisti di grande prestigio: in duo con il violoncellista Mario Brunello ha inciso l’integrale dell’opera beethoveniana, le Sonate di Brahms, e inoltre composizioni di Chopin, Schumann, Schubert e Lekeu. Recentissima è l’incisione live della Fantasia Corale di Beethoven, con Fabio Luisi alla testa di Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino.

Il festival propone anche due concerti con ingresso gratuito che si terranno nell’Aula Consiliare del Municipio di Gonnesa. Il primo, sabato 30 novembre, con inizio alle 19.30, proporrà un cartellone dedicato ai grandi personaggi femminili nel melodramma con il soprano Silvia Martinelli, accompagnata al pianoforte da Andrea Trovato. Un omaggio che ripercorre le più belle melodie delle più celebri arie d’opera: da “Le Nozze di Figaro” a “La Traviata”, fino a “La Sonnambula”, “Il Barbiere di Siviglia”, “Norma”. Un salto nei secoli, in una passeggiata tra teatri e belcanto, storie d’amore e intrighi di palazzo.

Dal melodramma al tango. Sabato 7 dicembre, sempre con inizio alle 19.30, il direttore artistico del festival Fabio Furia al bandoneon ed Alessandro Deiana alla chitarra terranno un concerto dal titolo Eldiasque me quieras. Il suono passionale del bandoneon ed il virtuosismo della chitarra si amalgamano per raccontare il tango attraverso un repertorio che ripercorre la storia dagli anni ’20 agli anni ’50. Un percorso che segna l’evoluzione di questo genere musicale così amato, partendo da quello tradizionale fino alle avanguardie e alla sua più alta nobilitazione.

Per tutta la durata del festival sono in programma degustazioni, visite guidate, mostre e conferenze.