5 May, 2024
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Francesco Pigliaru 1 copia
Dal 1 ottobre la Sardegna avrà il suo Centro Funzionale Decentrato, per garantire un monitoraggio costante della situazione meteo e idrologica, che è alla base delle attività della Protezione Civile. Il Centro sarà avviato in forma sperimentale – con l’affiancamento di Roma – fino alla fine dell’anno; entro il 30 settembre sarà adottato il Piano speditivo, di fatto un manuale operativo delle allerte con l’elenco degli eventi per i quali emettere avvisi di criticità e allerte. Il Centro, che un Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 2004 imponeva di istituire a tutte le Regioni, andrà a regime in forma completamente autonoma dal 1 gennaio del 2015: mette a sistema tutte le informazioni di natura fisica, metereologica e territoriale, le interpreta attraverso una modellistica sofisticata per poi sintetizzare queste informazioni e fornire i dati alla Protezione civile, che è l’unica competente per lanciare un’eventuale allerta.
«Qualche mese fa abbiamo promesso ai sardi l’istituzione del Centro Polifunzionale, sembrava impossibile e invece ci siamo riusciti – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – La Sardegna purtroppo è una delle ultime regioni a dotarsene, ma è stato uno dei nostri primi obiettivi perché una Regione funziona se fornisce servizi di qualità ai cittadini e se sa rispondere velocemente ed efficacemente alle loro esigenze.»
L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha spiegato che «la costituzione del Centro è un obiettivo di importanza strategica in materia di sicurezza della popolazione e del territorio regionale, oltre che un obbligo di legge dal quale la Regione non poteva più esimersi. Abbiamo iniziato a lavorarci dal 13 giugno e oggi abbiamo chiuso la prima fase, dopo aver istituito un tavolo tecnico e aver personalmente avviato una serie di confronti a livello nazionale».
Al funzionamento del Centro concorreranno molti soggetti – Arpas, Direzione generale dell’Adis, Ente Acque e Direzione generale dell’assessorato del Personale. «È un Centro che risponde alla specificità della nostra regione ma che è anche sufficientemente flessibile per adattarsi rapidamente a eventuali nuove norme, vista la fase di evoluzione che caratterizza la materia della protezione civile. L’obiettivo – ha concluso l’assessore Spano – è garantire la massima sicurezza ai sardi e la migliore tutela possibile dell’ambiente.»

Buggerru 1 copia

Giovedì 4 e venerdì 5 settembre sono in programma a Buggerru due giornate organizzate dalle segreterie confederali #CGIL, #CISL e #UIL, in collaborazione con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco, Silvano Farris, e la cooperativa “Piccola Parigi”, ed il patrocinio della #Regione Autonoma della Sardegna e della gestione commissariale dell’ex Provincia di Carbonia Iglesiasper ricordare le vicende legate al primo sciopero svoltosi in Italia, nel 1904, nel quale vennero uccisi tre minatori.

La prima giornata prevede, alle 9.00, la celebrazione della Messa in Piazza Morti di Buggerru 1904; alle 10.00 il raduno dei partecipanti e l’intervento musicale del gruppo “Gli Intreccio”; la commemorazione dell’eccidio, in Piazza delle Cernitrici, con il saluto dei rappresentanti sindacali regionali e nazionali e le conclusioni di Susanna Camusso, segretario generale della CGIL. Alle 16.00, nella sala convegni della ex centrale elettrica, si svolgerà un incontro-dibattito, coordinato dal giornalista Giacomo Mameli, direttore della rivista SardiNews, con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru; dei docenti dell’#Università di Cagliari Francesco Atzeni e Gianfranco Bottazzi, e della stessa Susanna Camusso.

Alle 19.00, nei locali dell’ex centrale elettrica, si svolgerà lo spettacolo teatrale “La Cantata, 4 settembre 1904”, diretto da Gianluca Medas; alle 21.30, in piazza Morti di Buggerru, il concerto del gruppo “Gli Intreccio”.
Venerdì 5, nei locali dell’ex centrale elettrica, a partire dalle 16.00, si svolgerà il dibattito “L’economia della cultura – Sviluppo integrato del territorio”, coordinato da Vito Fiori, giornalista dell’Unione Sarda, al quale parteciperanno: Silvano Farris, sindaco di Buggerru; Cristiano Erriu, assessore regionale degli Enti locali ed Urbanistica; Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del Fai, il #Fondo Ambiente Italiano; Giampiero Pinna, coordinatore della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario; Salvatore Cherchi, referente regionale per l’attuazione del del #Piano Sulcis; Cecilia Tasca, docente alla facoltà di studi umanistici dell’Università di Cagliari; Ilenia Cilloco, assessore della Cultura del comune di Villanovaforru; Guido Ferilli, direttore del #DEC-LAB, laboratorio di economia della cultura. Alle 21.30, sulla terrazza exBa, è previsto uno spettacolo teatrale della compagnia “L’effimero Meraviglioso”, intitolato “La piccola Parigi”, di Nino Nonnis, per la regia di Maria Assunta Calvisi.
Le celebrazioni del 4-5 settembre 2014 sono dedicate alla memoria dell’eccidio di Buggerru e alla comprensione dei fatti che, 110 anni fa, portarono alla proclamazione del primo sciopero generale in Italia. Durante lo svolgimento delle manifestazioni si avrà modo di discutere delle dure condizioni di lavoro del mondo operaio nel periodo storico in cui si svolsero i fatti e verrà presentato il concorso artistico letterario intitolato “Storie di Miniera” patrocinato dalla CGIL-Sardegna e rivolto agli studenti della scuola dell’obbligo.
Il gruppo locale “Progetto drammaturgia condivisa” proporrà una ricostruzione scenica del tragico episodio in collaborazione col gruppo di animazione diretto dal professor Gianni Persico.
Nella giornata conclusiva, infine, verrà approfondito il tema dell’unione fra la cultura e l’economia del territorio, definendo le peculiarità che rappresentano un patrimonio di inclusione sociale e nuove opportunità produttive.

Il #ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha approvato il piano straordinario deciso dalla Giunta regionale per combattere la peste suina.

In una lettera inviata al presidente, Francesco Pigliaru, il ministro prende atto della delibera del 2 luglio scorso con la quale la Giunta regionale ha indicato un Piano straordinario ed istituito una Unità di missione per combattere ed eradicare la peste suina nell’isola. Riconosce che le azioni individuate nella delibera vanno nella direzione giusta, quella richiesta più volte alle precedenti amministrazione regionali dalla Commissione europea e dal Governo italiano ed auspica il raggiungimento dell’obiettivo in tempi ragionevoli. 
Viene così meno nei fatti l’esigenza di un commissariamento della Regione, a suo tempo ipotizzato. Il ministro conclude la lettera invitando ad avviare la programmazione delle attività e delle risorse da mettere in campo nei prossimi mesi in modo da dare seguito alle misure previste dal Piano straordinario di lotta alla Peste Suina Africana definito nella delibera della Giunta, fortemente richiesto dalla #Commissione Europea e quindi oggetto di valutazione e costante monitoraggio da parte della stessa.

Il #Consiglio dei Ministri, all’interno del decreto #Sbocca Italia, ha approvato le deroghe relative al numero dei posti letto e alla spesa sanitaria indispensabili per rendere operativo l’investimento programmato a Olbia. Si tratta dell’ultimo tassello indispensabile per consentire la ratifica definitiva dell’accordo tra #Regione Sardegna e #Qatar Foundation Endowment, che ribalterà il fallimento dell’ex San Raffaele in un investimento internazionale nel settore della Sanità e della ricerca scientifica in Sardegna. 
«Non abbiamo mai dubitato della serietà degli impegni del Governo – ha commentato il presidente Francesco Pigliaru -, ora si può procedere rafforzando la nostra capacità di attrarre investimenti esteri.»
In caso di investimenti con capitali prevalentemente esteri finalizzati alla realizzazione di nuove strutture ospedaliere, si afferma nel decreto del #Governo Renzi, nel computo dei posti letto non si tiene conto di quelli accreditati in tali nuove strutture. E poi, al punto due: le regioni a statuto speciale che rimborsano a privati per prestazioni ospedaliere meno del 4% della spesa sanitaria complessiva possono aumentare questa percentuale fino al 6% in presenza di investimenti con partecipazione di capitali prevalentemente esteri. Per la prima volta il Governo, in perfetto accordo con la Regione, modifica alcune norme per aprire la Sardegna a investimenti esteri qualificati che contribuiscano a farla uscire dalla crisi.
Ora Regione e Governo hanno fatto la loro parte. Si conclude così un serrato percorso che ha portato in poco più di cento giorni alla definizione in ogni dettaglio di un accordo che porta nell’isola un investimento di 1,2 miliardi in dieci anni.

Massimo Deiana 5 copia
Non si placano le polemiche sulla vicenda della compagnia #GoinSardinia che ha lasciato a terra, al porto di Olbia, 12.000 passeggeri. Il traghetto GoinSardinia “El Venizelos”, ormeggiato nel porto di Livorno, non tornerà in Sardegna. La compagnia armatrice #Anek e la società di imprenditori sardi, infatti, hanno risolto il contratto di noleggio e l’armatore greco ha interrotto la linea Livorno-Olbia ed avviato le pratiche legali per risolvere tutte le incombenze amministrative venutesi a creare.
Ieri l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, aveva dichiarato che «non è il momento delle polemiche e delle recriminazioni, si potranno valutare successivamente le responsabilità». «È il momento di utilizzare tutte le energie per assistere i passeggeri e riproteggerli nella maniera più efficace per riportarli a casa – ha aggiunto Deiana -. La Regione sta seguendo l’evoluzione della situazione di GoinSardinia di ora in ora, in accordo con l’#Autorità marittima di Olbia e la Prefettura di Sassari. La sospensione del servizio di trasporto delle navi di GoinSardinia, che parte da oggi ci mette nella condizione di trovare una soluzione per riproteggere oltre 10mila passeggeri che nei prossimi tre giorni devono lasciare l’isola».
L’assessore Deiana ha attivato interlocuzioni con gli altri vettori «soprattutto con la compagnia #Tirrenia che ha un contratto di servizio per trasporti da e per la Sardegna» ed ha chiesto al numero uno di Cin, Ettore Morace, di garantire la massima disponibilità di posti per i passeggeri e di praticare la migliore tariffa possibile.
«La compagnia di navigazione Tirrenia – ha detto l’assessore Deiana – ha dato la disponibilità per i giorni di venerdì, sabato e domenica, cioè 29, 30 e 31 agosto, di 7mila posti per i passeggeri e 1.100 posti auto.»
«La Regione Sardegna vigila sul caso GoinSardinia, come dimostrato in questi giorni, intervenendo in maniera sinergica con le altre autorità competenti per fronteggiare quella che ritiene l’emergenza prioritaria: riproteggere i passeggeri nella maniera più efficace e riportarli a casa. E, viceversa, consentire ai sardi fermi a Livorno di poter rientrare nell’isola.». 
L’assessore dei Trasporti ha risposto così alla richiesta di Codacons rivolta alla Regione Sardegna perché intervenga in favore dei possessori di biglietti della compagnia GoinSardinia senza ulteriori spese.
«Non solo la compagnia Tirrenia ha già dato disponibilità – ha spiegato l’assessore Deiana – di 7mila posti per i passeggeri e altri 1.100 posti auto, ma è notizia di oggi che la Grimaldi ha dato disponibilità per svariate centinaia di biglietti per questo ultimo fine settimana di agosto, nella tratta che va da Porto Torres a Civitavecchia.»
L’assessore Deiana inoltre ha precisato che «non è il momento delle polemiche né di entrare nel merito delle azioni risarcitorie nei confronti degli utenti della GoinSardinia. Questi giorni le energie di tutte le Autorità devono essere indirizzate per la risoluzione della situazione di crisi, venendo incontro alle esigenze dei passeggeri».
Sulla vicenda in corso al porto di Olbia, riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata da Roberto Bello, assiduo lettore del nostro giornale, al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru.
«Mio presidente, sono un vecchio italiano residente dal 2008 nel Sulcis. Amo la Sardegna vorrei per lei (Sardegna) il meglio: più turismo e meno inquinamento industriale e militare. Il male del “fallimento” di “GoinSardinia” poteva essere l’occasione per trasformarlo in bene. Come? Semplicemente usando il buon senso. Il buon senso di intervenire immediatamente con il noleggio di nuove navi per riportare gratuitamente nella penisola i turisti che dovevano riprendere il lavoro. I costi da sostenere sarebbero stati irrisori rispetto ai vantaggi conseguenti per una diffusione mediatica della capacità della Sardegna di tutelare i suoi ospiti. Ciò non è stato fatto e ancora meno turisti verranno in Sardegna. I cittadini chiedono agli amministratore non la competenza e nemmeno l’onestà, ma almeno il buon senso che troppo spesso manca.»
Con amarezza
Roberto Bello

Layout 1

E’ sempre più acceso lo scontro sulla sanità tra maggioranza e opposizione in #Consiglio regionale. A sferrare un nuovo attacco all’assessore della Sanità, Luigi Arru, è oggi Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Con una serie di circolari di dubbia legittimità – attacca Ignazio Locci – l’assessore regionale della Sanità sta interferendo nell’autonomia delle #Asl della Sardegna. Le Aziende sanitarie isolane sono così costrette a fare i conti con notevoli limitazioni gestionali che compromettono il buon funzionamento della macchina amministrativa. Ma non solo: il comportamento inqualificabile di Luigi Arru si perpetua anche con desolanti mancate risposte alle istanze delle Asl, evidenziando un mobbing politico ai danni delle dirigenze aziendali.»

«Siamo davanti a gratuite interferenze che stanno facendo male ai cittadini sardi, che di norma si aspettano servizi sanitari efficienti. Ma anziché garantire il buon funzionamento dei servizi – aggiunge Locci – la direzione generale dell’Assessorato preferisce comportarsi da braccio esecutivo politico, ignorando la leale collaborazione tra istituzioni e macchiandosi di un comportamento abbietto e scorretto.»

«Appare chiaro che la smania di potere sta obnubilando la percezione della realtà a qualche alto papavero del centrosinistra sardo. Il presidente Francesco Pigliaru – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – garantisca il buon funzionamento dell’assessorato della Sanità e non faccia pagare ai sardi la partita del tanto agognato commissariamento delle aziende.»

Ospedale Brotzu 1 copia
Ad alcuni mesi dall’insediamento della nuova Giunta presieduta da Francesco Pigliaru, in una fase caratterizzata da un acceso dibattito politico sulla riforma del sistema sanitario regionale, all’esame della competente commissione consiliare e da voci ricorrenti su un probabile commissariamento delle #Asl, l’#assessorato regionale della Sanità ha pubblicato l’avviso per l’integrazione dell’elenco degli idonei alla nomina a direttore generale delle aziende sanitarie della #Regione Sardegna.
I candidati interessati debbono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– laurea magistrale o diploma di laurea del vecchio ordinamento;
– adeguata esperienza dirigenziale, almeno quinquennale, nel campo delle strutture sanitarie o settennale negli altri settori, maturata in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e con diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie.
Essendo stata effettuata la pubblicazione dell’avviso sul #Buras – Gazzetta Ufficiale 4° Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 66 del 26.08.2014, a partire dal giorno successivo la pubblicazione, le candidature potranno essere presentate con le seguenti modalità:
– tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all’assessorato dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale, Direzione generale della Sanità, Via Roma n. 223 – Cagliari;
– a mano presso l’ufficio protocollo della Direzione;
– tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: san.dgsan@pec.regione.sardegna.it .
Per chiarimenti ed informazioni è possibile rivolgersi alla Direzione Generale della Sanità dell’Assessorato dell’Igiene, sanità e dell’assistenza sociale – Ufficio URP – via Roma 223, 09123 Cagliari, dal lunedì al venerdì (ore 11.00-13.00) tel. 070/6067041, e-mail san.urp@regione.sardegna.it

Tra #Regione Sardegna e #Qatar Foundation Endowment è stato compiuto questo pomeriggio un passo decisivo, dopo una maratona di 16 ore di discussione tra i tecnici delle due delegazioni, con la definizione dei particolari dell’intesa per la realizzazione ad Olbia di un ospedale specialistico e di un centro di ricerca scientifica ad esso collegato, completando e ristrutturando radicalmente l’edificio dell’ex San Raffaele.
I dettagli del progetto, del valore complessivo di 1,2 miliardi, e dell’accordo saranno comunicati contestualmente alla firma, prevista per i prossimi giorni dopo il via libera definitivo dei vertici della #Qatar Foundation Endowment e della #Presidenza della Regione.«Siamo abituati a comunicare e commentare i fatti – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – ed i fatti sono che in questi mesi abbiamo lavorato seriamente e duramente e che ora siamo in grado di firmare nei tempi previsti l’accordo che darà il via alla realizzazione del progetto. E’ la dimostrazione che la Sardegna sta diventando un partner affidabile per gli investitori stranieri.»

 

Claudio De VIncenti 10 copiaRSU Alcoa

Nonostante la decisione ufficializzata lunedì dai vertici di #Alcoa di chiudere definitivamente lo smelter di alluminio primario, considerato non più competitivo, non abbia costituito una sorpresa rispetto a quanto l’azienda aveva detto e fatto negli ultimi due anni, tra i lavoratori, alcune decine dei quali presidiano lo stabilimento ormai da quasi quattro mesi a #Portovesme, la preoccupazione per il futuro cresce ogni giorno di più. Ciò che non è piaciuto a lavoratori e sindacati, è la tempistica dell’annuncio, accompagnato dalla considerazione sulla non competitività che potrebbe pesare sulle trattative in corso per l’acquisizione degli impianti da parte di un’altra multinazionale (l’ipotesi più accreditata è quella che vede interessata la svizzera Glencore, con la quale è in corso il confronto con Governo e Regione Sardegna).

Anche l’atteso incontro svoltosi ieri a Portovesme tra Azienda e Sindacati, al quale peraltro non si sono presentati i massimi vertici di Alcoa, non ha portato novità, se non la conferma della chiusura definitiva dello stabilimento. Ora, è evidente, la situazione venutasi a determinare richiede un’accelerazione delle trattative per il passaggio di consegne tra Alcoa ed il nuovo soggetto imprenditoriale. Al futuro dello stabilimento è legato quello di circa 600 lavoratori diretti ed almeno altrettanti indiretti, in un territorio già messo in ginocchio da una crisi profonda, la più grave degli ultimi 30 anni, che oggi non può assolutamente permettersi una nuova perdita così rilevante, in assenza di alternative occupative a breve e medio termine.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, impegnato ormai da un paio d’anni nella #vertenza Alcoa e nella più complessiva #vertenza Sulcis, hanno assicurato che l’annuncio dato da Alcoa non modifica i termini della trattative in corso per cercare di dare un futuro allo stabilimento, ma è chiaro che ai lavoratori, molti dei quali ormai da mesi non ricevono neppure gli ammortizzatori sociali, queste rassicurazioni non bastano e c’è il rischio che la situazione possa precipitare, diventando poi difficilmente controllabile anche dal punto di vista.

Per la #Regione Sardegna, l’#Accademia Internazionale di Musica è una preziosa occasione culturale sia per la promozione della musica colta in #Sardegna che per la crescita dei giovani talenti isolani. I nostri ragazzi, infatti, possono studiare accanto a grandi maestri internazionali con il vantaggio di non doversi spostare dall’Isola. Lo ha detto l’assessore regionale della Cultura, Claudia Firino, ieri mattina, a Cagliari, all’apertura della XIV edizione della manifestazione organizzata dall’Associazione Sardegna in Musica con il contributo della Regione.
L’Amministrazione regionale guidata da Francesco Pigliaru, è interessata a sostenere iniziative di questo tipo, anche in prospettiva della candidatura di Cagliari quale Capitale europea della cultura 2019.
«Qui c’è un’idea di cultura che mi appartiene – prosegue l’assessore della Cultura – e spero che eventi come questo, realizzato con la collaborazione tra enti diversi, vengano imitati perché consentono contaminazioni vivaci tra culture differenti. Negli spazi della musica del capoluogo, infatti, gli studenti sardi potranno perfezionare la tecnica, confrontandosi contemporaneamente con altri giovani musicisti provenienti da altre nazioni e mettersi, quindi, in contatto con un panorama musicale di altissimo livello.»
L’assessore del Turismo Francesco Morandi ha sottolineato che la #Sardegna è terra ideale per ospitare grandi eventi e kermesse culturali e di spettacolo, che ne promuovono l’immagine a livello mondiale; grazie all’Accademia di Cagliari, testimonial di un’Isola di qualità, diventa per dieci giorni riferimento internazionale degli studi di musica classica: musicisti di fama internazionale e 200 giovani talenti, che avranno l’opportunità di “vivere” l’Isola e diventarne promotori essi stessi.
«L’attività dell’Accademia – ha detto Francesco Morandi – offre importanti opportunità, non solo di formazione e valorizzazione dei giovani, per il loro avvenire da musicisti, ma è anche esempio di promozione e buona accoglienza.»