29 April, 2024
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Un Carbonia irriconoscibile perde in casa con l’Ostiamare e complica il suo “progetto salvezza”. C’era grande attesa e fiducia in un nuovo risultato positivo, dopo le vittorie con Latte Dolce e Cynthialbalonga ed il pareggio di Sassari con la Torres, ma la squadra di David Suazo oggi non ha saputo dare le risposte giuste al suo tecnico e ai suoi tifosi.

L’Ostiamare, sceso in campo con ben sei fuoriquota (cinque quelli del Carbonia) ha vinto con merito, mostrandosi superiore dall’inizio alla fine e realizzando due goal nella ripresa. Il Carbonia è apparso stanco, neppure l’ombra della squadra compatta, determinata, a tratti anche brillante, vista nelle ultime settimane. L’Ostiamare ha preso possesso del centrocampo ed il Carbonia non ha saputo trovare adeguate contromisure, riuscendo a costruire una vera occasione, in 90′, solo al 40′ del primo tempo, sullo 0 a 0, con un colpo di testa di Ador Gjuci (inserito nell’undici iniziale per l’infortunio di Cristian Padurariu, dopo la bella prova con goal decisivo per il 3 a 3 nel derby di Sassari), che non è riuscito a trovare lo specchio della porta da favorevolissima posizione, su un traversone di Fabio Porru.

La squadra laziale, dopo aver chiuso il primo tempo senza vere occasioni da goal, nel secondo tempo ha capitalizzato la sua superiorità.

Al 9′ Lorenzo Pellacani è stato servito in area al termine di un’azione manovrata e non ha lasciato scampo ad Adam Idrissi.

Il Carbonia ha accusato il colpo, ha cercato di imbastire una reazione, senza risultati apprezzabili ed al 24′ ha subito il secondo goal. Lorenzo Pellacani ha servito un pallone invitante a Davide Lorusso che dal limite dell’area ha piazzato una conclusione bellissima, imparabile per Adam Idrissi.

I due tecnici hanno effettuato diverse sostituzioni (David Suazo in avvio di ripresa aveva già sostituito un acciaccato Alessio Murgia con Samuele Curreli) ma la partita è parsa chiusa e non ha fornito più emozioni.

E’ finita con la soddisfazione dell’Ostiamare per la vittoria che la rilancia in chiave playoff, mentre il Carbonia fa un pericoloso passo indietro, sia sul piano del gioco, sia della classifica (resta fermo a quota 21 punti), perché la vittoria del Real Monterotondo Scalo ad Uri, amplia il ritardo dalla 13ª posizione che, salito a 9 punti, potrebbe crescere ancora, perché l’Atletico Uri che ha 30 punti deve recuperare una partita, il Gladiator che pure ha 30 punti ne deve recuperare due, il Cassino che ha 25 punti, deve recuperare tre partite. Se il campionato terminasse oggi, il Carbonia sarebbe retrocesso nonostante sia terz’ultimo, perché i play out non vengono disputati quando tra la 13ª e la 16ª, e tra la 14ª e la 15ª ci siano 8 o più punti. Per continuare a coltivare il sogno salvezza, il Carbonia deve riprendere subito a fare punti e certamente il calendario non è suo alleato, perché domenica prossima propone la trasferta di Ardea con il Team Nuova Florida, terza in classifica, oggi sconfitta in casa 3 a 2 dall’Arzachena.

Carbonia: Idrissi; Adamo, Ganzerli (dal 77′ Mastino), Suhs, Serra (dall’80’ Porcheddu), Carboni, Murgia (dal 46′ Curreli), Isaia, Porru (dall’83’ Dore), Aloia, Gjuci (dal 76′ Agostinelli). A disposizione: Bigotti, Pitto, Bellu, Russu. All. Suazo.

Ostiamare: Trovato, Lazzeri, Camara (dall’80’ Vagnoni), Tirelli, Sbardella (dall’85’ Orchi), Berardi, Bertoldi, Sabelli, Pellacani (dall’88’ Bianciardi), Lorusso, Ippoliti (dall’80’ Compagnone). A disposizione: Borrelli, Rossi, Eleuteri, Franchi, Di Vilio.  All. Mastrodonato.

Arbitro: Costantino Cardella di Torre Del Greco.

Marcatori: al 54′ Pellecani (O), al 69′ Lorusso (O).

Assistenti di linea: Alex Arizzi di Bergamo e Matteo Franzoni di Lovere.

Ammoniti: Adamo (C), Suhs (C), Sabelli (O), Porru (C), Isaia (C), Camara (O).

Giampaolo Cirronis

Venerdì e sabato, a Cagliari e Iglesias, è stato presentato il libro “Al centro della terra – A piedi sul Cammino Minerario di Santa Barbara”, di Fabrizio Ardito.

Il libro è stato presentato con la partecipazione dell’autore al Teatro Massimo di Cagliari venerdì 18 marzo, con il coordinamento della giornalista Elisabetta Atzeni e sabato 19 marzo al Centro culturale di Iglesias, con il coordinamento del giornalista Giampaolo Cirronis.

L’opera di Fabrizio Ardito si sta rivelando di grande interesse per diffondere e promuovere il Cammino Minerario di Santa Barbara, con la testimonianza diretta di un qualificato divulgatore dei cammini europei che ha deciso di raccontare l’itinerario, dopo averlo percorso in 24 giorni.

La sala della Sezione di Storia locale della Grande Miniera di Serbariu, ospiterà sabato 19 marzo, dalle 17.30, la presentazione del libro “CUORI CAMPIONI”, la passione di Gigi Riva, i Giganti di Sardegna e l’incredibile anno dello Scudetto, di Luca Telese.

Con “CUORI ROSSOBLU”, edito nel 2020, Luca Telese ci racconta l’impresa compiuta dal Cagliari di Manlio Scopigno, Gigi Riva e tutta la grande squadra che ha vinto il Campionato Italiano di calcio. Con “CUORI CAMPIONI”, edito nel 2021, Luca Telese prosegue nella narrazione di un’impresa che si rivela tutt’altro che effimera, che porta questi campioni del calcio, a giocare una partita ancora più grande, perché attorno ad essi si stringe un’isola e il suo popolo, con il suo orgoglio e la sua volontà di riscatto. Una narrazione avvincente, che ci trascina sino all’ultima pagina.

Interverranno Mario Zara, presidente dell’associazione “Amici della Miniera”; Enea Casti, presidente dell’associazione “Storia e Radici della Città di Carbonia”; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria; Giorgia Meli, assessora della Cultura del comune di Carbonia.

Sarà presente l’autore Luca Telese.

Coordinerà gli interventi il giornalista Giampaolo Cirronis.

L’accesso sarà consentito alle persone munite di green pass. Nei locali andrà rispettato il distanziamento, l’uso della mascherina e l’utilizzo dei prodotti sanificanti messi a disposizione.

 

Un calcio di rigore trasformato dal centravanti del Cassino Simone Sorgente al 90′, ha negato al Carbonia di David Suazo la seconda vittoria esterna stagionale che avrebbe abbondantemente meritato e l’avrebbe portato in un colpo solo dall’ultimo al terz’ultimo posto in classifica, nella giornata in cui hanno perso tutte le dirette concorrenti.
Il Carbonia era passato in vantaggio al 19′ del secondo tempo con un goal di Cristian Padurariu (al secondo centro stagionale), dopo aver colpito un palo a portiere battuto con Lorenzo Isaia nel primo tempo e sfiorato in più occasioni il goal. Nel finale ha controllato il risultato senza correre particolari pericoli ed all’83’ ha sfiorato il raddoppio con Niccolò Agostinelli, fermato da un miracoloso intervento del portiere del Cassino, fino all’ultimo minuto, quando l’arbitro ha concesso il calcio di rigore al Cassino, trasformato da Simone Sorgente.
Con il punto conquistato oggi, il Carbonia aggancia al penultimo posto l’Insieme Formia, battuto in casa 3 a 2 dall’Afragolese (nel primo tempo conduceva 2 a 0) a due punti dal Latte Dolce, battuto nell’anticipo di ieri nel derby di Uri. E venerdì prossimo, alle 15.00, si recupera il derby Latte Dolce-Carbonia.
Sugli altri campi: Torres-Team Nuova Florida 1 a 1; Ostiamare-Muravera 2 a 0; Real Monterotondo Scalo-Arzachena 0 a 1;Giugliano-Gladiator 1 a 0; Cynthialbalonga-Vis Artena 0 a 0; Insieme Formia-Afragolese 2 a 3.
Classifica: Giugliano 57, Torres 49, Team Nuova Florida 47, Arzachena 46, Afragolese 43, Cynthialbalonga ed Aprilia 40, Ostiamare 38, Muravera 35, Vis Artena 34, Atletico Uri 30, Cassino 25, Gladiator 24, Real Monterotondo Scalo 19 e Lanusei 19; Latte Dolce 16, Carbonia ed Insieme Formia 14.
Giampaolo Cirronis

Il Comunale “Carlo Zoboli” ha riaperto le sue porte ai tifosi per il derby con l’Atletico Uri. I colori dello stadio hanno ravvivato un freddo pomeriggio di febbraio, con i 300 accorsi per il ritorno atteso 482 giorni, eccezion fatta per il gruppetto di tifosi ospiti sistemati nella tribuna laterale, speranzosi in un ritorno alla vittoria della squadra biancoblù che in casa (si fa per dire, visto che si giocò a Villacidro) manca dalla penultima giornata dello scorso campionato, 2 a 0 alla Vis Artena. L’unica vittoria ottenuta in questo campionato è arrivata a Genzano, sul campo del Cynthialbalonga, la squadra che oggi ha espugnato l’Acquedotto di Sassari, dopo aver fatto altrettanto sul campo della capolista Giugliano.

David Suazo ha presentato un undici iniziale con diverse novità rispetto alle ultime partite, indisponibili Gabriele Dore e Joaquin Suhs, ha inserito in mezzo al campo Lorenzo Isaia, confermato al centro della difesa Mauro Pitto e Cristian Padurariu al centro dell’attacco, con Ador Gjuci in panchina. Rispetto all’undici iniziale di sette giorni fa a Formia, in panchina anche Andrea Mastino, Mohamed Camara e Samuele Curreli.

L’avvio di gara del Carbonia è stato promettente. Nei primi dieci minuti, con un fortissimo vento di maestrale alle spalle, il Carbonia ha cercato di mettere subito in difficoltà la difesa ospite, ma il portiere Salvatore Pittalis non ha dovuto effettuare interventi difficili. L’Atletico Uri pian piano è uscita dal suo guscio ed ha cercato di rendersi pericoloso dalle parti di Adam Idrissi.

A metà tempo il Carbonia ha cercato ancora il goal, battendo tre calci d’angolo consecutivi. Al 34′ il goal del Carbonia: verticalizzazione efficace per Alessandro Aloia che, sulla chiusura tardiva del difensore, ha anticipato anche l’uscita di Salvatore Pittalis, superandolo con un delizioso pallonetto: 1 a 0!

Il goal subito ha scorso l’Atletico Uri che dopo soli 5′ è andato vicino al pareggio, su un mezzo pasticcio della difesa biancoblù, non sfruttato da Hernan Altolaguirre.

Nel finale del primo tempo il Carbonia è andato vicino al raddoppio, con Cristian Padurariu, fermato da Salvatore Pittalis. Le squadre sono andate al riposo con il Carbonia in vantaggio 1 a 0.

Alla ripresa del gioco, la situazione meteorologica si è capovolta, con l’Atletico Uri spinto dal maestrale. Con il passare dei minuti la squadra di Massimiliano Paba ha aumentato la pressione ma nel primo quarto d’ora il Carbonia non ha corso grandi rischi.

Al 64′ l’arbitro ha ammonito Mirco Carboni per la seconda volta e dopo il secondo giallo ha estratto il rosso. Carbonia in 10 uomini per l’ultima mezz’ora!

L’Atletico Uri ha approfittato subito della situazione, andando in goal sugli sviluppi del calcio di punizione scaturito dal fallo che ha portato all’espulsione di Mirco Carboni. Lancio di Simone Cardone, colpo di testa del capitano Alessio Fadda e pallone alle spalle di Adam Idrissi: 1 a 1.

L’Atletico Uri ha cercato di approfittare della superiorità numerica e della spinta del maestrale per far suo il derby, ma il Carbonia ha reagito con orgoglio ed ha cercato a sua volta il goal vittoria, nonostante David Suazo sia stato costretto a sostituire Alessandro Aloia, vittima di una brutta botta in viso (è la seconda volta che il neo attaccante biancoblù è stato costretto ad abbandonare il campo anzitempo per una brutta botta, dopo essere andato in goal). Il finale è stato teso e nervoso, ma al di là di una conclusione di Francesco Delizos, il risultato non è stato messo in discussione ed il direttore di gara ha fischiato la fine dopo 6′ di recupero.

Il pareggio è prezioso per l’Atletico Uri che sale a 23 punti, all’11° posto, a pari punti con Gladiator e Cassino. Il Carbonia sale a quota 10, ultimo e sempre più lontano dalla quota salvezza, quella diretta proprio a 23 punti. Si allontanano sensibilmente anche i play out, perché se l’Insieme Formia è rimasto fermo a 13 punti ed ha disputato due partite in più, il Latte Dolce con la vittoria di Artena è salito a quota 16 e prossimamente giocherà in casa il recupero con il Carbonia, Real Monterotondo Scalo e Lanusei sono a quota 18 punti.

Carbonia: Idrissi, Ganzerli, Serra, Pitto, Carboni, Murgia (dal 62′ Curreli), Aloia (dal 68′ Mastino), Bellu, Padurariu (dal 76′ Gjuci), Isaia, Porru. A disposizione: Bigotti, Adamo, Porcheddu, Basciu, Camara, Russu. All. David Suazo.

Atletico Uri: Pittalis, Ravot, Fadda, Incerti (dall’83’ Bah), Jah (dal 46′ Calaresu), Cardone, Melis (dal 68′ Brizzi), Piga, Altolaguirre, Scanu (dal 76′ Olmetto), Delizos. A disposizione: Atzeni, Carboni, Di Paolo, Mari, Tedesco. All. Massimiliano Paba.

Arbitro: Matteo Campagni di Firenze.

Assistenti di linea: Andrea Raimo di Empoli e Luca Mantella di Livorno.

Reti: al 34′ Aloia (C), al 65′ Fadda (AU).

Ammoniti: Melis (AU), Carboni (C), Aloia (C), Ravot (AU), Gjuci (C), Idrissi (C).

Espulso: Carboni (C) al 64′ per doppia ammonizione.

Giampaolo Cirronis

 

 

 

Il Carbonia ritrova i suoi tifosi sulla tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”, dopo 482 giorni, per il derby con la matricola Atletico Uri (fischio d’inizio ore 14.30, dirige Matteo Campagni di Firenze). Per accedere allo stadio è necessario essere in possesso del green pass rafforzato e della mascherina FFP2.

Le due squadre, avversarie due stagioni fa in Eccellenza sia in campionato sia in Coppa Italia (in entrambe prevalse la squadra biancoblù allora allenata da Andrea Marongiu), si ritrovano dopo il derby del girone d’andata, vinto ad Uri per 3 a 1, in. rimonta, dalla squadra allenata da Massimiliano Paba.

La partita odierna mette in palio punti “pesantissimi” in chiave salvezza. L’avversario non è sicuramente agevole, la matricola Atletico Uri, che arriva da una pesante sconfitta interna, 5 a 0 con la Vis Artena. In classifica occupa la 13ª posizione con 22 punti. Il Carbonia arriva al derby reduce da due sconfitte in quattro giorni in terra laziale, 3 a 1 nel recupero di Artena e 2 a 1 a Formia. 

David Suazo ha convocato 20 calciatori: Idrissi 2000, Bigotti 2002, Adamo 2004, Ganzerli 2003, Serra vice capitano, Pitto, Carboni, Mastino, Murgia, Aloia, Bellu 2003, Padurariu, Curreli, Porcheddu, Basciu 2004, Isaia 2002, Porru 2000, Camara 2001, Gjuci capitano, Russu.

Giampaolo Cirronis

Lo stadio Comunale “Carlo Zoboli” riapre le porte ai tifosi dopo 482 giorni. Il 26 ottobre 2020, il Carbonia di Marco Mariotti giocò e perse 2 a 0 con il Savoia, doppietta di Giovanni Kyeremateng. Nessuno, nonostante la pandemia da Coronavirus, avrebbe potuto prevedere che lo stadio sarebbe rimasto chiuso completamente per 468 giorni e ne sarebbero stati necessari 482 per tornare ad ospitare i tifosi sulla tribuna. 

Il derby Carbonia-Atletico Uri in programma domenica 20 febbraio (fischio d’inizio ore 14.30, dirigerà Matteo Campagni di Firenze) per la quarta giornata di ritorno del girone G del campionato di serie D, si giocherà a porte aperte, biglietto d’ingresso unico al costo di 10 euro. La decisione è arrivata dopo la realizzazione dell’intervento richiesto per rendere agibile la tribuna. Per accedere allo stadio è necessario essere in possesso del green pass e della mascherina FFP2.

Il ritorno dei tifosi arriva in un momento particolarmente delicato per la squadra di David Suazo, ultima in classifica e, proprio per questo, ancora più bisognoso di vicinanza ed affetto per cercare di iniziare quella che si presenta come una rincorsa complicata ma ancora percorribile verso la salvezza. L’avversario non è sicuramente agevole, la matricola Atletico Uri, che arriva da una pesante sconfitta interna, 5 a 0 con la Vis Artena. In classifica occupa la 13ª posizione con 22 punti. Il Carbonia vi arriva reduce da due sconfitte in quattro giorni in terra laziale, 3 a 1 nel recupero di Artena e 2 a 1 a Formia. La posta in palio è importantissima.

All’andata, ad Uri, la squadra di Massimiliano Paba si impose 3 a 1, rimontando lo svantaggio iniziale firmato al 60′ da un goal di Alessandro Murtas (poi passato al Sona, squadra del girone B e convocato nella Nazionale di categoria allenata da Giuliano Giannichedda), con i goal di Luigi Scanu, Simone Calaresu ed Alessio Fadda.

Carbonia ed Atletico Uri furono protagoniste della stagione di Eccellenza 2019/2020, con il Carbonia, promosso in serie D, che si impose in campionato con l’identico punteggio di 3 a 1 sia in casa sia in trasferta (il 1° marzo, in quella che fu l’ultima partita di quel campionato, alla 23ª giornata, perché la pandemia impose la sospensione che poi diventò definitiva). Le due squadre si affrontarono anche nella finale di Coppa Italia, l’8 febbraio, e anche in quell’occasione si impose il Carbonia di Andrea Marongiu con un goal di Giuseppe Meloni. L’Atletico Uri ha conquistato meritatamente la promozione lo scorso anno.

Giampaolo Cirronis

 

Campionato di serie C2 1983/1984. Il Carbonia di Checco Fele affronta la seconda stagione tra i professionisti, dopo una sofferta quanto meritata salvezza. L’avvio è complicato, una sconfitta all’esordio al Comunale con il Livorno (0 a 1) e un pesante rovescio nella prima trasferta, a Civitavecchia, 0 a 4. La squadra ha il carattere del suo allenatore e si sblocca nel derby con l’Olbia, travolta 3 a 0 al Comunale (autogoal di Degortes e goal di Giampaolo Zaccheddu ed Antonio Soda).

Il calendario, purtroppo, non è “amico” e alla quarta giornata propone al Carbonia il derby di Sassari con la Torres. La sfida dell’Acquedotto, come vuole la tradizione, è molto combattuta ma alla fine ad imporsi è la squadra di Angelo Domenghini, con un goal di Dozzi.

Il Carbonia segna poco ma subisce anche poco e infila cinque pareggi consecutivi, quattro per 1 a 1, con Cerretese, Pontedera, Spezia e Savona, uno senza goal, a Voghera. Si sblocca, centrando la seconda vittoria, 2 a 1 all’Asti (goal di Soda ed Ogno, di Marchese per la squadra piemontese), poi ancora un 1 a 1 nel derby di Quartu. Ancora una vittoria casalinga, 3 a 2 all’Imperia (doppietta di Giampaolo Zaccheddu e goal di Alessandro Zaccolo, Fontanesi e Discepoli per la squadra ligure. L’ennesimo 1 a 1 matura nell’incontro casalingo con la Lucchese e la lunga serie positiva durata nove giornate, con 2 vittorie e 7 pareggi, si interrompe alla vigilia di Natale, il 18 dicembre 1983, al Moccagatta di Alessandria, 0 a 1.

Il bilancio delle prime 13 giornate è positivo, 3 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, per 12 punti, quasi 1 punto a partita (0,92).

Il 1984 si apre con l’incontro casalingo con il Derthona.

L’avvio di partita è tutto in salita. Il Derthona passa in vantaggio con Molteni e raddoppia con Ravazzolo: 0 a 2! Il Carbonia di Checco Fele si piega ma non si spezza. La squadra reagisce e un goal di Giampaolo Zaccheddu dimezza lo svantaggio e riapre la partita. La partita si gioca su un pantano e si trasforma in un’autentica battaglia. Gli sforzi dei ragazzi di Checco Fele vengono premiati da un autogoal di Gabbana che riporta il risultato in parità: 2 a 2!

E’ a quel punto che matura l’episodio che decide la partita. Antonio Soda è indisposto, si avvicina alla panchina ed urla a Checco Fele: «Mister, ora che stiamo pareggiando, mi cambi, mi sto c…..o!» La risposta di Checco Fele è perentoria! «Non ci penso nemmeno fattela pure addosso, tanto con tutto il fango che hai addosso non se ne accorge nessuno!»

Antonio Soda non la prende bene ma “ubbidisce” all’ordine del suo allenatore e torna al suo posto, al centro dell’attacco. Di lì a poco succede l’incredibile. Il Carbonia dopo aver raggiunto il pareggio, continua ad attaccare, arriva un pallone invitante, Antonio Soda è lì, pronto ad affondare il colpo decisivo, la zampata del bomber (era appena arrivato al Carbonia dal Catanzaro, a soli 20 anni, con Bruno Conca e Rosario Belcamino), che firma il goal partita! Da 0 a 2 a 3 a 2, davvero incredibile! Antonio Soda nel momento del massimo sforzo nel calciare la palla del 3 a 2, non è riuscito a trattenere l’attacco diarroico che “premeva alle porte”, e se la fece addosso. Lui correva per abbracciare i compagni dopo il goal, ma i compagni si allontanavano da lui!

Il Carbonia conquista la quarta vittoria, sale a quota 15 punti, la settimana successiva va a vincere a Casale, 2 a 0, con goal di Domenico Ogno e Giovanni Leone, e chiude il girone d’andata con uno 0 a 0 casalingo con la Massese ed un bilancio di 17 punti (1,06 a partita).

Il girone di ritorno è molto sofferto, in 16 giornate il Carbonia centra solo 2 vittorie, 3 a 2 sul campo della Cerretese (doppietta di Giampaolo Zaccheddu, alla fine miglior cannoniere della squadra con 9 goal, e Soda, doppietta di Liucci per la Cerretese) e 2 a 0 in casa con il Casale (goal di Giampaolo Zaccheddu ed Antonio Soda), a fronte di ben 9 sconfitte e 5 pareggi (1 a 1 in casa con il Civitavecchia; tre 0 a 0 consecutivi in casa con il Pontedera, la Vogherese ed il Savona, spezzati dalla sconfitta per 0 a 1 di La Spezia; e lo 0 a 0 dell’ultima giornata a Massa, che ha permesso alla squadra di Checco Fele di salvarsi in extremis, a parità di punti, 26, per gli scontri diretti favorevoli con la Cerretese – 1 a 1 in casa e 3 a 2 a Cerreto Guidi).

Ritornando a quanto accadde l’8 gennaio 1984 al Comunale nel confronto con il Derthona, deciso con una clamorosa rimonta, se Checco Fele non avesse rifiutato il cambio chiesto da Antonio Soda, per quel suo bisogno corporale, non sarebbe arrivato il goal del centravanti calabrese, il Carbonia quasi certamente non avrebbe vinto quella partita e, probabilmente, il suo campionato avrebbe avuto un esito diverso.

Giampaolo Cirronis

Insieme Formia – Carbonia, sulla carta, avrebbe potuto essere la partita della svolta, una vittoria avrebbe consentito al Carbonia di lasciare alla squadra laziale la scomoda ultima posizione in classifica e di gettare le basi di un “nuovo campionato”, verso quella salvezza che fin dalle prime giornate è apparsa come una durissima “montagna da scalare”. L’avvio di partita ha alimentato la speranza, il goal del meritato vantaggio, al 23′, firmato da Alessandro Aloia, al secondo centro consecutivo. I ragazzi di David Suazo nella seconda metà del tempo hanno legittimato ulteriormente il vantaggio, non concedendo spazi alla reazione della squadra di casa e sfiorando il raddoppio con Samuele Curreli e Ador Gjuci. Fino al 45′. Nel secondo dei due minuti di recupero, purtroppo, è maturato l’episodio che ha avviato il ribaltone, il goal del pari dell’Insieme Formia, firmato da Alessio Gargiulo, con un tap-in da pochi passi su una respinta di Valerio Bigotti su una conclusione dalla media distanza.

Nel calcio, si sa, tra andare al riposo con un goal di vantaggio in trasferta e farlo con una ritrovata parità nel recupero, c’è una differenza abissale che 9 volte su 10 “avvantaggia” la squadra che ha appena ritrovato il pareggio. E così, puntualmente, è accaduto anche oggi a Formia.

Al ritorno in campo dopo il riposo, la squadra di Fabio Fratena si è riversata nell’area del Carbonia e dopo soli 2′ ha “conquistato”  un calcio di rigore, per un fallo ai danni del 18enne Michele Gentile. Dagli 11 metri Massimo Camilli (in goal anche all’andata, quando firmò il goal dell’1 a 3 che avviò la clamorosa rimonta dopo il triplo vantaggio del Carbonia maturato nei primi 45′) ha superato Valerio Bigotti, portando in vantaggio l’Insieme Formia.

L’insperato vantaggio ha moltiplicato le forze dell’Insieme Formia e per il Carbonia è diventato tutto molto difficile. David Suazo ha inserito forze fresche, prima Alessio Murgia e l’ultimo arrivato Lorenzo Isaia per Mohamed Camara e Samuele Curreli, poi Cristian Padurariu e Marco Russu per Ador Gjuci ed Andrea Mastino. Nel finale la squadra ha tentato un forcing, ha avuto anche una clamorosa occasione per pareggiare, ma il risultato non è più cambiato.

Quella odierna, la decima, non è una sconfitta come le altre 9 maturate in 18 giornate. Quella di Formia, sulla carta, numeri alla mano, era la partita più alla portata, quella che, essendo uno scontro diretto, metteva in palio 3 punti dal valore doppio. La sconfitta rende tutto ancora più difficile di quanto non lo fosse già alla vigilia. Le vittorie del Real Monterotondo Scalo sull’Ostiamare e della Gladiator sul campo del Latte Dolce, hanno creato un solco tra le ultime tre, Insieme Formia (13 punti), Latte Dolce (12) e Carbonia (9), con il Latte Dolce che deve recuperare tre partite, il Carbonia due (in casa con l’Aprilia e a Sassari con il Latte Dolce). Real Monterotondo Scalo e Lanusei hanno 18 punti (il Real Monterotondo Scalo deve recuperare due partite), la Gladiator 19 punti (una partita da recuperare), il Cassino 20 punti (una partita da recuperare), l’Atletico Uri 22 punti. La formula del campionato prevede due retrocessioni dirette e i play out per quattro squadre, classificate dal 13° al 16° posto. Classifica alla mano, d’ora in avanti non è più consentito sbagliare!

Giampaolo Cirronis

 

Iglesias piange Giorgio Cuccu, vecchia gloria del calcio rossoblù, morto oggi all’età di 81 anni (era nato il 17 settembre 1940).

Lo ricordiamo con la scheda pubblicata nel libro “80 anni di calcio rossoblù Monteponi Iglesias 1925 – 2005” di Franco Reina, Giampaolo Cirronis Editore.

Giorgio Cuccu, elemento locale di Iglesias, ritornò a giocare nella squadra della sua città nel campionato dilettanti 1966/1967, proveniente dal Decimoputzu. Aveva iniziato a giocare nelle giovanili della Monteponi, fertile vivaio allenato dal maestro di calcio Angelino Salis. Nella squadra rossoblù debuttò in prima squadra nel campionato di IV serie 1958/1959, nell’ultima stagione della Monteponi prima del suo scioglimento. Ala di ruolo, le sue doti migliori erano il dribbling, il palleggio ed una buona velocità, tanto che nelle giornate di grazia diventava un giocatore difficile da marcare, lasciando spesso impalati i difensori che lo marcavano.

Dopo lo scioglimento della Monteponi, con altri compagni di squadra, giocò a Sant’Antioco, nei dilettanti, con Angelino Salis allenatore. La sua carriera proseguì a Quartu, Carbonia, contribuendo a riportarlo in serie D, Benevento in serie D e Decimoputzu, squadra dalla quale ritornò a vestire i colori rossoblù dell’Iglesias. Con i minerari giocò 4 campionati consecutivi, 1 dei quali in serie D, che sommato al campionato disputato con la Monteponi, fanno un totale di 5, con 88 presenze e 33 reti.

Alla fine del campionato di serie D 1969/1970, con la retrocessione della squadra in Promozione regionale, lasciò il sodalizio rossoblù, continuando a giocare per divertimento con la Juventus Club di Iglesias.

Conclusa la carriera agonistica, iniziò ad allenare a livello giovanile per qualche anno a Iglesias.