14 December, 2024
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Dopo Ventotene i burattini di Ernesto Rossi fanno tappa a Cagliari, con una mostra spettacolo nel rifugio antiaereo del San Giovanni di Dio. Si inizia l’11 dicembre, alle 10.00, con l’inaugurazione del percorso “Il messaggio di Ernesto Rossi e dei suoi burattini per l’Europa”: saranno presenti il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo, il direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria Giorgio Sorrentino, e Gian Pietro Storari, coordinatore del corso di laurea di Scienze dell’educazione e della formazione.

Uno spettacolo aperto a tutti.  Non solo l’11, ma anche il 12 e il 13 dicembre: la mostra percorso si svolgerà la mattina alle 10,30, e nel pomeriggio alle 16.00,  sempre nel rifugio antiaereo dell’ospedale San Giovanni di Dio. Lo spettacolo, che durerà circa 50 minuti, prevede l’utilizzo di otto pannelli alti due metri e larghi un metro che riproducono le gigantografie di alcune lettere scritte da Rossi durante il confino, alla madre, alla moglie e ai suoi amici più cari: Foa, Bauer, Colorni, Fancello, Mila, Monti, e Spinelli. Nella parte superiore di questi pannelli le immagini dei pupazzi disegnati per eludere la censura e mandare messaggi fuori dal carcere.

Il pubblico, formato da gruppi di 25 persone, verrà accolto da Giulia Sarzi, che nella veste di narratrice racconterà la vita di Ernesto Rossi: ogni volta che verrà citata una lettera, il panello s’illuminerà ed il personaggio al quale è indirizzata la missiva prenderà vita nel teatro delle ombre grazie al maestro burattinaio Mauro Sarzi. Sono previsti anche degli intervalli in cui i burattini originali di Rossi prendono vita. La mostra spettacolo, curata dalla onlus “Le mani dei Sarzi” e con le musiche originali del jazzista Paolo Fresu, fa parte di un progetto europeo più ampio che vede la partecipazione anche della casa editrice Palabanda, con il libro per ragazzi che verrà pubblicato nel 2018 e dove sarà raccontata la vita di Ernesto Rossi.

Chi era Ernesto Rossi. Democratico ribelle, incarcerato dal fascismo negli anni ’30 e confinato politico nell’isola di Ventotene, fu coautore nel 1941, con Eugenio Colorni e Altiero Spinelli, del Manifesto di Ventotene, il substrato della futura Unione europea. Fu nel 1915 che scoprì a Bologna il mondo dei burattini e, aiutato da un burattinaio emiliano e da sua madre Elide, costruì una dozzina di burattini e un teatrino, riscoperti poi in un antico negozio di giocattoli di Firenze nel 1917 dallo storico politico Calamandrei che, rendendosi conto della preziosità degli oggetti, li acquistò e restituì alla famiglia. Una passione che compare anche nelle sue lettere inviate alla madre dal carcere e dal confino, che Rossi concludeva con un burattino disegnato accanto alla sua firma.