25 April, 2024
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Grande successo per la rassegna “…conta la musica”, a Santa Teresa Gallura, la “due giorni” di Grandi Eventi che ha visto protagonista la grande musica degli Avion Travel e del maestro Nicola Piovani.

Questa straordinaria “due giorni” di grandi eventi con gli Avion Travel e Nicola Piovani, i riscontri positivi e la calorosa partecipazione degli spettatori, ci confermano che Santa Teresa Gallura non è solo un luogo unico per bellezza, tradizioni e attrazioni naturali, ma è anche il luogo ideale per ospitare le eccellenze della musica che attraggono visitatori e turisti sensibili e attenti. La rassegna “…conta la musica” inaugura dunque nel nostro Comune una nuova pagina culturale – ha comunicato il sindaco Stefano Pisciottu dal palco del teatro Nelson Mandela, in occasione del concerto di apertura. Una manifestazione di grande successo che il 23 e il 24 agosto ha visto protagonisti due fiori all’occhiello della musica d’autore italiana, tra i più amati anche all’estero, che hanno avvolto la platea in un caldo abbraccio tra le note più intime e raffinate: Avion Travel, capitanati da Peppe Servillo, e Nicola Piovani, Premio Oscar per la Miglior colonna sonora del film “La vita è bella” di Roberto Benigni.

Il nuovo progetto dedicato ai Grandi Eventi varato dall’amministrazione comunale di Santa Teresa Gallura chiude con un bilancio più che positivo registrando un pienone di pubblico per entrambi i concerti, con numeri importanti che hanno superato di gran lunga le aspettative, dimostrato anche dalle tantissime persone rimaste fuori ad ascoltare in piedi. Una platea variegata giunta da diverse parti della Sardegna a Santa Teresa, tra i borghi marini più belli dell’Alta Gallura e dell’isola, per assistere ai due spettacoli nelle cornici suggestive del Teatro Nelson Mandela e della Piazza Santa Lucia: adulti, famiglie, giovani e bambini di ogni età e turisti da ogni angolo del mondo.

Grandi applausi quindi agli artisti e all’iniziativa di solidarietà attivata dall’amministrazione di Santa Teresa che ha devoluto l’incasso dei biglietti del concerto del maestro Nicola Piovani a favore del comune di Siniscola che ha attivato una raccolta fondi per aiutare le aziende agricole colpite dal tragico incendio di fine luglio che ha distrutto oltre 600 ettari di terra, a cui si è aggiunta l’offerta spontanea e libera degli spettatori oltre al costo del biglietto.

«Sentiamo la necessità di sostenere quelle persone che con dedizione si occupano di un mestiere importantissimo in Sardegna, quello dell’allevamento e della cura della campagna e che sono state messe in ginocchio da un terribile incendio. I roghi sono una piaga che non si riesce e sradicare, spesso di natura dolosa. Questo incendio nel territorio di Siniscola è un dramma per la Sardegna e noi crediamo che la solidarietà sia un punto centrale nella nostra comunità, e non solo», ha spiegato il primo cittadino di Santa Teresa in apertura del concerto di Nicola Piovani. Un gesto che ha commosso il sindaco di Siniscola, Gianluigi Farris, ospite della serata: «Ringrazio tutti voi, la comunità e il Sindaco per questo gesto davvero importante. Vedere il nostro territorio in fiamme è stato drammatico, per le nostre aziende, la nostra comunità, per tutta l’isola, e mentre ne parliamo mi commuovo perché mi tornano in mente quegli attimi tragici che abbiamo vissuto nel cercare di salvare molte vite, le case, gli animali. Attimi tremendi, soprattutto nelle zone più critiche che hanno visto in pericolo le persone più fragili, tra queste anziani e alcune con problemi di mobilità. Vi ringrazio soprattutto a nome di chi ha subito molti danni, a nome di chi ha perso la casa e il lavoro di una vita». Una “due giorni” quindi di grande emozione e soddisfazione per i Teresini e per il pubblico. «Con questi spettacoli apriamo un nuovo capitolo di alto profilo culturale e una serie di progetti per il futuro che a breve inizieremo a programmare», ha annunciato il primo cittadino di Santa Teresa.

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«Ho incontrato una comunità che chiede alla politica regionale di non essere abbandonata. Perciò, d’intesa col presidente Solinas, chiederemo al Governo nazionale il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’, auspicando ampia condivisione e sostegno da parte della politica regionale e nazionale.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, a Siniscola, durante il colloquio con il sindaco Gianluigi Farris e l’intera Amministrazione comunale, prima di effettuare un sopralluogo nelle aree interessate dall’incendio delle ultime ore.

«Circa 600 ettari andati in fumo, danni alle infrastrutture tecnologiche e aziende agricole fortemente danneggiate, senza pecore, foraggio e stalle – ha evidenziato l’assessore Gianni Lampis -. Bisogna lavorare anche sui piani comunali di protezione civile e sui sistemi di evacuazione degli animali dislocati nell’agro. Infatti, ogni animale che muore in Sardegna per gli incendi è una famiglia che rischia di non avere più il pane per la propria tavola. Non possiamo accettarlo.»

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«Questa mattina ho incontrato i sindaci di Torpè e Siniscola. Sono andato in comune da loro per avere notizie sui danni causati dagli incendi di sabato. A Torpè il fuoco ha bruciato circa 90 ettari di terreni adibiti a pascolo nella zona di Santu Martine. Dal sindaco Omar Cabras è arrivata la conferma del lavoro prezioso della Protezione Civile e della Compagnia Barracellare, ma anche la richiesta di avere più mezzi antincendio e soprattutto mezzi moderni, capaci di far fronte a una piaga con cui spesso, purtroppo, si ha a che fare nel periodo estivo.»

Lo scrive, in una nota, Pierluigi Saiu, consigliere regionale Lega e presidente della Commissione Autonomia e Riforme.

«La stessa richiesta, quella cioè di poter contare su nuovi mezzi antincendio, è arrivata dal sindaco di Siniscola Gianluigi Farris – aggiunge Pierluigi Saiu -. Anche qui la difesa del territorio è affidata alla Compagnia barracellare ed alla costituenda Protezione civile. Gli incendi, che hanno colpito le aree limitrofe alla zona industriale e la zona di Oreo, hanno richiesto l’intervento di un canadair e di due elicotteri. Il territorio del comune di Siniscola è molto esteso e richiede un controllo costante.»

«Riferirò all’assessore dell’Ambiente Gianni Lampis – conclude il presidente della commissione Autonomia e Riforme -, il contenuto di questi incontri, così da aggiornarlo relativamente alle richieste che arrivano dai sindaci e mettere in campo le azioni necessarie.»

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«Voi ci avete chiesto di poter studiare e imparare in luoghi adatti al vostro talento. Noi vi abbiamo ascoltato e con Iscol@ ci siamo organizzati per darvi risposte, per costruire insieme a voi, che siete il futuro della Sardegna, storie di successo come quella che viviamo qui oggi. Questa sarà una scuola bellissima, pensata e realizzata a partire dai vostri desideri e dai vostri disegni, una scuola aperta, inserita in un contesto ambientale e storico straordinario e destinata alle ragazze e i ragazzi di tutto questo territorio.»

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru oggi nell’auditorium comunale di Posada alla presentazione del progetto del nuovo polo scolastico insieme al sindaco Roberto Tola, ai primi cittadini di Bitti Giuseppe Ciccolini, che è anche presidente dell’Unione dei Comuni del Montalbo, di Lodè Graziano Deiana, di Siniscola Gianluigi Farris, al vice sindaco di Torpè Tore Marras, al dirigente scolastico Vincenzo Di Giacomo, agli alunni con i genitori, agli insegnanti e ai progettisti. Secondo il progetto, inserito nell’asse 1 di Iscol@ che prevede la realizzazione di 24 scuole del nuovo millennio diffuse in tutta la Sardegna, la scuola è concepita come strettamente legata al paesaggio, un luogo di conoscenza immerso nel fascino del Parco naturale regionale di Tepilora, con l’idea di uno sviluppo equilibrato e sostenibile. «È un successo che appartiene a tutto questo territorio – ha proseguito il presidente Francesco Pigliaru ringraziando quanti hanno lavorato per raggiungere l’obiettivo, dagli amministratori agli insegnanti sino agli studenti e al team regionale di Iscol@ -, appartiene a queste comunità che stanno ragionando unite su molti fronti, dimostrando intelligenza e lungimiranza. È il modo giusto per dialogare con la Regione, e grazie a questo confronto costante con l’Unione dei Comuni siamo riusciti a fare la nostra parte in modo mirato, stanziando risorse adeguate e indirizzandole dove effettivamente servivano», ha concluso Francesco Pigliaru, citando tra gli altri gli investimenti sul rischio idrogeologico, la programmazione territoriale, la campagna straordinaria di scavi archeologici, «politiche che, come Iscol@, abbiamo portato avanti partendo dall’osservazione e l’ascolto delle esigenze delle comunità».

Il progetto, partito dalle proposte dei ragazzi, che hanno ricevuto un attestato di merito per il loro importantissimo contributo, è stato illustrato dal pool di architetti e ingeneri dello studio Metassociati, vincitori del concorso di progettazione. Nascerà un campus dell’istruzione: la scuola Primaria e quella Secondaria di primo grado saranno accorpate in una cittadella scolastica con annessi l’Auditorium, una nuova palestra e spazi verdi a disposizione degli studenti.

«È una grande soddisfazione – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena – vedere come le politiche sulla scuola prendono forma e diventano il centro nevralgico, culturale e sociale di una comunità, come quella di Posada, che oggi prende atto di un grande risultato frutto di un perfetto lavoro di squadra. Iscol@ è, soprattutto, un’azione coordinata di Regione, enti locali e mondo dell’istruzione per costruire scuole migliori e più moderne, proiettate nel territorio. Il Campus dell’istruzione, presentato oggi, ha una straordinaria valenza sociale perché incide positivamente sulla crescita di Posada e di tutti i comuni limitrofi. Voglio poi mettere in evidenza il contributo dei bambini e dei loro insegnanti che hanno offerto, nella parte iniziale di questo percorso, utili indicazioni ai progettisti, a conferma di quanto Iscol@ sia un piano condiviso in grado di svilupparsi con il contributo di tutti. Stiamo costruendo istituti più sicuri e aperti alle evoluzioni della didattica. I ragazzi – ha ribadito l’assessore Giuseppe Dessena – sono il nostro futuro, l’istruzione la base dalla quale partire.»

La nuova scuola avrà di fronte un orizzonte ampio che spazia dal borgo medievale al mare, per poi guadagnare il fiume e le montagne. Il civic center, proiettato verso il paese, ospiterà gli spazi per le attività comuni, con funzioni legate alla scuola e in parte utilizzabili anche dalla cittadinanza, i laboratori Tepilora, il laboratorio della ceramica, la biblioteca, l’aula di storia e la palestra. La biblioteca si svilupperà, grazie alla disposizione degli arredi, su spazi accoglienti dove poter svolgere l’attività di lettura per piccoli gruppi. Gli spazi aperti saranno costituiti da cortili, da utilizzare nei diversi momenti della giornata seguendo il movimento del sole. A monte della scuola è stato individuato il cortile degli orti o spazio del verde strutturato, direttamente collegato alle aule della scuola primaria. La scuola secondaria avrà un’uscita diretta sulla terrazza di copertura al di sopra della hall di ingresso che può divenire lo spazio di ricreazione all’aperto da cui si gode una vista bellissima in grado di abbracciare il mare e la montagna. Il finanziamento complessivo ammonta a 4 milioni e 500 mila euro, di cui 4 milioni e 50mila euro stanziati dalla Regione ed i restanti dal comune di Posada. L’appalto sarà bandito entro la fine del 2018. I lavori avranno inizio nella prossima primavera.

È molto stretto il rapporto con l’ambiente circostante e in particolare con il Parco naturale regionale di Tepilora di cui la scuola sarà l’ideale complemento con i laboratori dedicati alle questioni ambientali e alla sensibilizzazione sulle tematiche che riguardano lo sviluppo sostenibile. Il Parco è stato istituito nell’ottobre del 2014 grazie alla forte sinergia instaurata tra le comunità locali che l’hanno voluto, il Ministero dell’Ambiente e la Giunta, artefice della proposta di legge istitutiva. Si estende nei territori dei comuni di Bitti, Lodè, Posada e Torpè per quasi 8.000 ettari di foreste incontaminate, sentieri, sorgenti e corsi d’acqua. Il compendio, che ha ricevuto il riconoscimento di Riserva di biosfera dall’Unesco, rappresenta un valore aggiunto per la crescita economica di tutte le comunità coinvolte. Il Campus dell’istruzione sarà un ulteriore importante tassello in un quadro già ricco di slanci ed energie.

Su Iscol@ la Regione ha investito oltre 300 milioni per la realizzazione di 24 scuole del nuovo millennio, per la manutenzione e messa in sicurezza di oltre 900 istituti frequentati da circa 160.000 studenti sardi e per il rinnovo degli arredi e le attrezzature in 450 scuole. La Sardegna in questo momento è un riferimento nel panorama nazionale per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Nessun’altra Regione ha mai fatto un intervento così massiccio in un arco temporale così ristretto (dal 2014 a oggi) con un modello di governance frutto di una piena comunanza di intenti tra istituzione regionale, mondo della scuola ed enti locali. Per i nuovi istituti in Sardegna hanno lavorato 200 progettisti.