28 March, 2024
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Un nuovo messaggio intimidatorio è stato rivolto al sindaco di Villacidro, Marta Cabriolu, 37 anni, eletta il 5 giugno 2016 con la lista civica “Alternativa Civica”.

Questa mattina sulle pareti di alcuni stabili di via delle Scuole, sono comparse scritte minacciose. In precedenza, per ben due volte, la prima il 27 maggio 2017, la seconda l’11 febbraio di quest’anno, gli era stata incendiata l’utilitaria. Il nuovo messaggio, “Mafia=Cabriolu”, è comparso dopo la menzione speciale ricevuta da Marta Cabriolu nell’ultima edizione del premio Giorgio Ambrosoli: «Nel corso del suo mandato, ha ricevuto ben due gravi intimidazioni, consistite nell’incendio della sua auto e in un attacco personale. Cabriolu non si è lasciata scoraggiare da tali atti, dichiarando che per un po’ si sarebbe spostata a piedi, forte del suo lavoro appassionato e dell’amore per il suo paese. Con lei tutta la Giunta è unita nel contrasto ai poteri occulti e agli interessi personali forti di carattere mafioso presenti nel territorio del comune sardo».

 

Alessandro Bianchi all'Eliseo di NuoroGianfranco Ganau all'Eliseo di Nuoro Carlo S,muraglia all'Eliseo di Nuoro  I giovani musicisti dell'Eliseo di Nuoro Il pubblico dell'Eliseo di Nuioro

Un minuto di silenzio, dedicato ai migranti che hanno perso la vita nel Canale di Sicilia ed un lungo applauso del pubblico dell’Eliseo in piedi, hanno dato inizio questa mattina alle celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione, che la presidenza del Consiglio regionale ha scelto di tenere nella città di Nuoro.

Nel suo saluto, dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli da parte dell’orchestra e del coro del Liceo di scienze umane e musicale “Sebastiano Satta” di Nuoro, il sindaco Alessandro Bianchi ha ricordato le figure di Pietro Borrotzu e Antonio Mereu, che si distinsero nella guerra di Liberazione. Bianchi ha poi sottolineato l’attualità dei principi e dei valori della Resistenza, che vanno trasmessi anche con iniziative fortemente simboliche, come quella della città di Nuoro che ha voluto dedicare la fontana dell’ingresso della città ad un “partigiano moderno” come Giorgio Ambrosoli.

Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, rivolgendo un preciso messaggio ai tantissimi giovani del Teatro Eliseo, si è soffermato sul significato del ricordo di coloro che «hanno perso e rischiato la vita per consentirci di viere in uno Stato libero e democratico», come occasione importante per rilanciare «la necessità di un impegno quotidiano volto a diffondere i valori della Resistenza». Un impegno quotidiano, ha aggiunto ancora il presidente, che chiama la politica a nuove e più grandi responsabilità. «Per questo – ha precisato – abbiamo voluto che queste celebrazioni avvenissero fuori dalle mura del Consiglio regionale, fra la gente, per ricordare un momento importante ed anche per stare vicino ai problemi dei sardi e della Sardegna».

Grazie ai partigiani, «a quegli uomini e quelle donne che si batterono allora – ha proseguito il presidente del Consiglio – è nato qual capolavoro di diritti e doveri rappresentato dalla nostra Costituzione, atto fondante della nostra Repubblica e della nostra democrazia».

Con un nuovo richiamo all’attualità ed all’impegno civile e morale dei giovani, Ganau ha poi affermato che «la Costituzione deve essere conosciuta, rispettata, difesa ed anche pienamente attuata in alcune parti, a cominciare dal diritto al lavoro». Citando, infine, il grande giurista Piero Calamandrei, che paragonava il valore della libertà ad un bisogno vitale come l’aria che respiriamo, il presidente del Consiglio ha invitato i ragazzi a ricordare che «la democrazia va continuamente alimentata attraverso battaglie a difesa della solidarietà, della giustizia sociale e del rispetto della persona umana».

Successivamente ha preso la parola il senatore Carlo Smuraglia, presidente dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia. Smuraglia ha rievocato la scelta di tanti giovani di allora «che scelsero istintivamente la libertà» ribellandosi contro la dittatura. «Il nostro primo pensiero – ha detto ancora – va ai caduti ed ai combattenti dei quali siamo debitori ma vogliamo ricordare anche che il 25 aprile fu per il popolo italiano una grande festa, una gioia immensa, un momento magico in cui tutti si sentivano liberati».

Anche il presidente dell’Anpi, in un passaggio centrale del suo intervento, si è rivolto con passione ai giovani. «Ad essi – ha affermato – non va solo passato un testimone, vanno spiegate a fondo le ragioni che molti anni fa ci spinsero a fare certe scelte, vanno spiegate in particolare agli studenti che devono senz’altro acquisire conoscenze ma, soprattutto, diventare cittadini consapevoli”. «Perché – ha concluso – la democrazia non è per sempre: va tenuta come una pianta, innaffiata con amore e consolidata ogni giorno».

Durante la manifestazione sono state proposte al pubblico le testimonianze di due studenti: Salvatore Sias del Liceo “Sebastiano Satta” di Nuoro e Cristina Pitzadili dell’Istituto tecnico commerciale “Enrico Fermi” di Ozieri. A conclusione degli interventi, la Compagnia Teatro e/o Musica di Sassari ha rappresentato l’opera teatrale di Emanuele Floris: “Veniva l’acqua de Dio” – dalla Shoah alla Liberazione.

 

Teatro Electra esterno 1Il lavoro mobilita

Venerdì 7 novembre, al Teatro Electra di Iglesias, è in programma la seconda fase della manifestazione “Vagli a spiegare che è primavera”, tappa itinerante della III edizione del Festival di Filosofia cagliaritano, in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna, l’assessorato della Cultura del comune di Iglesias e l’Università degli Studi di Cagliari.

«La prima fase tenutasi in data 1 maggio, nel medesimo teatro, si è svolta – dichiarano Cinzia Crobu (giornalista, critico teatrale ed antropologa del teatro) e Monica Porcedda (regista, attrice e presidentessa de La Cernita Teatro – storica compagnia di Teatro civile di Carbonia – con il preciso intento di creare un ponte tra espressione artistica e pensiero.»

Obiettivo raggiunto, per le due giovani professioniste sulcitane, che hanno assunto la direzione artistica della manifestazione: a maggio erano stati protagonisti la filosofa e docente Roberta De Monticelli, ideatrice del Festival insieme al collega Pierluigi Lecis, che aveva incontrato in finale di serata Gherardo Colombo, ex magistrato italiano, attualmente ritiratosi dal servizio e divenuto famoso per aver condotto o contribuito a condurre inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, il delitto Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir/Lodo Mondadori/Sme. Ad impreziosire il parterre degli ospiti, durante l’incontro dialogico intitolato “La Repubblica siamo noi” vi era stato anche il professore e filosofo Remo Bodei.

Ricordiamo brevemente lo svolgersi della serata, iniziata con una performance teatrale de La Cernita Teatro che aveva ripercorso le dolorose vicende dei lavoratori delle miniere sulcitane – nello specifico di Giuseppe Sechi – deceduto in seguito ad un letale incidente avvenuto in galleria nel 1952. Frammenti di “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952” – di e con Monica Porcedda, collaborazione alla regia Gloria Uccheddu è il titolo dello spettacolo che aveva preceduto la lezione-concerto con tema “Il lavoro nel cantautorato italiano”, ideata e parafrasata da Cinzia Crobu, con interventi di Roberto Serra. Ottimi esecutori dei brani i Jokers, band rock isolana, che aveva riproposto successi di Guccini, De Gregori, De Andrè – cui si deve il titolo della manifestazione, tratto dal testo de “Nella mia ora di libertà” – e molti altri ancora.

Veniamo ai nostri giorni ed alla seconda fase della manifestazione, che avrà luogo venerdì 7 novembre alle ore 21.00, sempre presso il Teatro Electra, in Piazza Pichi. In seguito al grande successo riscosso in data 1° maggio, questo mese si è iniziato un lavoro in collaborazione con le scuole medie superiori della città di Iglesias che verrà introdotto dalla messa in scena de “Il lavoro mobilita” a cura de La Cernita Teatro. La compagnia – al completo in scena – si esibirà sabato 7 novembre alle 21 per il pubblico del Teatro Electra e successivamente riproporrà la performance in alcuni matinèe dedicati agli studenti – data da stabilire al termine del progetto. Di cosa parla questo spettacolo? Voluta nel 1938 dal regime fascista, Carbonia sorge in meno di 13 mesi in seguito all’immigrazione di uomini e donne provenienti da tutta l’Italia attratte dalla speranza di un lavoro e di una nuova. vita. A dieci anni dalla sua fondazione la città mostra i segni della sua esistenza precaria quando i più economici carboni esteri mandano in crisi il settore estrattivo, crisi rapida e dolorosa che spinge la dirigenza della Carbosarda ad attuare una rigida politica aziendale: licenziamenti e trasferimenti di personale (soprattutto quello politicizzato e sindacalizzato), aumento dei fitti, dell’energia elettrica, del carbone, dei viveri negli spacci aziendali, riduzione degli stipendi e sanzioni arbitrarie ai lavoratori. Contro le misure repressive e provocatorie il 7 ottobre 1948 il sindacato proclama lo “sciopero bianco” durato 72 giorni. Una Città intera, appena uscita dalla guerra, trova la propria identità, stringendosi attorno ai minatori scioperanti per difendere il lavoro. Lo spettacolo per tre anni consecutivi 2012, 2013 e 2014 è stato oggetto di studio e interesse all’interno del seminario per studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica in Lettere, Filosofia, Beni culturali, Lingue, Scienze dell’educazione Università degli Studi di Cagliari (Dipartimento di Storia dei beni culturali e territorio). Il Lavoro Mobilita – di Monica Porcedda.
Con Alessandro Congeddu, Arianna Basciu, Carla Galliu, Lucia Longu, Luciano Sulas, Mariella Mannai, Piero Deidda, Pietro Carta, Andrea Rosas e Rosanna Sulas. Consulenza musicale Corrado Congeddu.
Costumi Lucia Longu, Mariella Mannai, Rosanna Sulas. Scene Luciano Sulas /Regia Monica Porcedda.
Ecco i costi della biglietteria 7 novembre:
Platea: euro 7,00.
Galleria: 1° e 2° anello € 4,00.
Per info e prenotazioni:
cell. 329 3143009 – info@lacernita.it
La manifestazione è stata sponsorizzata in entrambe le fasi da Corte Rubia/hotel giardino, Iglesias, da Alice Surgelati e dalla Società Operaia di mutuo soccorso di Iglesias.

Iglesias - Il Teatro Electra

Iglesias – Il Teatro Electra

Giovedì 1° Maggio il Festival della Filosofia, giunto alla sua Terza edizione presso il Teatro Massimo di Cagliari, farà tappa itinerante ad Iglesias, al Teatro Electra, inquadrandosi nel preciso intento di creare un ponte tra espressione artistica e pensiero.

Protagonisti la filosofa e docente Roberta De Monticelli, ideatrice del Festival insieme al collega Pierluigi Lecis, che incontrerà Gherardo Colombo, ex magistrato italiano, attualmente ritiratosi dal servizio e divenuto famoso per aver condotto o contribuito a condurre inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, il delitto Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir/Lodo Mondadori/Sme.

Dopo il confronto in forma dialogica, dal titolo “La Repubblica siamo noi” avrà inizio una performance teatrale de La Cernita Teatro che ripercorrerà le dolorose vicende dei lavoratori delle miniere sulcitane, nello specifico di Giuseppe Sechi, deceduto in seguito ad un letale incidente avvenuto in galleria nel 1952. Frammenti di “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952” – di e con Monica Porcedda, regia Gloria Uccheddu.
A seguire, lezione-concerto con tema “Il lavoro nel cantautorato italiano”, con Roberto Serra, Cinzia Crobu e i Jokers, nota band rock isolana, che riproporrà brani di Francesco Guccini, Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè – cui si deve il titolo della manifestazione, tratto dal testo de “Nella mia ora di libertà”– e molti altri ancora. I musicisti: Francesco Atzori (voce e chitarra), Giorgio Pinna (chitarra solista e cori), Fabio Murtas (batteria e percussioni) e Francesco Ledda (basso elettrico). Direzione artistica (parte teatrale/musicale):
Cinzia Crobu, giornalista, critico teatrale ed antropologa del teatro Monica Porcedda attrice, regista e direttore artistico de La Cernita Teatro. Segreteria organizzativa: Carla Galliu.
Direzione organizzativa: La Cernita Teatro info@lacernita.it – 329 3143009 Ufficio Stampa: cmc-ufficiostampa@tiscali.it – 349 7103860.

L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Teatro Stabile della Sardegna, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Iglesias  e l’Università degli Studi di Cagliari.

Programma dettagliato:

ore 16.00 – 17.30 : “La Repubblica siamo noi” Dialogo con Gherardo Colombo e Roberta De Monticelli / tappa itinerante della III edizione del Festival di filosofia organizzato dal Teatro Stabile della Sardegna

ore 17.30 – 18.00: “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952: frammenti”, monologo teatrale di e con Monica Porcedda, regia di Gloria Uccheddu – La Cernita Teatro

ore 18.00 – 20.00: Il lavoro nel cantautorato italiano: Lezione-concerto con i Jokers, Roberto Serra e Cinzia Crobu.

Vagli a spiegare che è primavera

Il 1° Maggio il Festival della Filosofia, giunto alla sua Terza edizione presso il Teatro  Massimo di Cagliari, farà tappa itinerante ad Iglesias, al Teatro Electra, inquadrandosi nel preciso intento di creare un ponte tra espressione artistica e pensiero (inizio ore 16.00, ingresso libero).
Protagonisti la filosofa e docente Roberta De Monticelli, ideatrice del Festival insieme al collega Pierluigi Lecis, che incontrerà Gherardo Colombo, ex magistrato italiano, attualmente ritiratosi dal servizio e divenuto famoso per aver condotto o contribuito a condurre inchieste celebri quali la scoperta della Loggia P2, il delitto Giorgio Ambrosoli, Mani pulite, i processi Imi-Sir/Lodo Mondadori/Sme.
Dopo il confronto in forma dialogica, dal titolo “La Repubblica siamo noi” avrà inizio una performance teatrale de La Cernita Teatro che ripercorrerà le dolorose vicende dei lavoratori delle miniere sulcitane, nello
specifico di Giuseppe Sechi, deceduto in seguito ad un letale incidente avvenuto in galleria nel 1952.
Frammenti di “Oliena 1946 – Cortoghiana 1952” – di e con Monica Porcedda, regia Gloria Uccheddu.
A seguire, lezione-concerto con tema “Il lavoro nel cantautorato italiano”, con Roberto Serra, Cinzia Crobu e i Jokers, nota band rock isolana, che riproporrà brani di Francesco Guccini, Francesco De Gregori,
Fabrizio De Andrè – cui si deve il titolo della manifestazione, tratto dal testo de “Nella mia ora di libertà”– e molti altri ancora. I musicisti: Francesco Atzori (voce e chitarra), Giorgio Pinna (chitarra solista e cori),
Fabio Murtas (batteria e percussioni) e Francesco Ledda (basso elettrico).
Direzione artistica (parte teatrale/musicale):
Cinzia Crobu, giornalista, critico teatrale ed antropologa del teatro
Monica Porcedda attrice, regista e direttore artistico de La Cernita Teatro.
Segreteria organizzativa: Carla Galliu.
Direzione organizzativa: La Cernita Teatro info@lacernita.it – 329 3143009
Ufficio Stampa: cmc-ufficiostampa@tiscali.it – 349 7103860