11 May, 2024
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La società Sarda Affumicati operante a Buggerru loc Sa Colombera, è stata insignita del Premio “Iglesias che produce”, promosso per il 20° anno consecutivo dal Rotary Club iglesiente. La cerimonia si è svolta nella Sala Remo Branca del Municipio di Iglesias.

Si tratta di una società che opera nel settore dell’agro alimentare con grande successo e che esporta il 75% della produzione all’estero.

La Sarda Affumicati è sorta ventidue anni fa, con l’obiettivo di integrare verticalmente l’attività di allevamento di anguille in una vecchia acquacoltura già esistente a Buggerru, lungo le coste sud-occidentali della Sardegna. Con 13 dipendenti, è ormai leader nel settore e da lustro a tutta l’Isola.

 Il Premio, costituito in una targa realizzata dall’artista iglesiente Stefano Cherchi, è stato consegnato dal presidente del Rotary Club Giovanni Cui al titolare dell’azienda, Quirino Coghe, nel corso di una cerimonia alle quale hanno preso parte anche i sindaci di Iglesias, Emilio Gariazzo, e di Buggerru, Silvano Farris.

Contestualmente Quirino Coghe, dopo i ringraziamenti per il premio ricevuto, ha illustrato brevemente le prospettive dell’azienda e le sue possibilità di ulteriore sviluppo.

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La Fondazione Omero Ranelletti, premierà sabato 18 aprile 2015, con inizio alle ore 11,00, presso l’Aula Magna dell’Istituto Professionale “G. Ferraris”, in via Canepa, a Iglesias, i sette vincitori del 22° Premio Tullio Fazi.

Il Premio Tullio Fazi, venne istituito nel 1989 per ricordare nel tempo la figura di Tullio Fazi, compianto Governatore 1985-86 del Rotary International Distretto 2080, che territorialmente comprende Lazio e la Sardegna. Il premio consiste quest’anno in sette borse di studio, da mille euro ciascuna, sei offerte dalla Fondazione Ranelletti di cui una in unione con il presidente del Consiglio regionale della Sardegna, che ha concesso il suo patrocinio all’iniziativa, ed una dai Rotary di Carbonia e di Iglesias, da destinare a studenti delle Scuole Medie inferiori e/o superiori che abbiano meritato tale riconoscimento non solo sotto il profilo della migliore votazione scolastica, ma in base alla dedizione allo studio e all’esempio dei candidati premiati nei confronti dei compagni di classe e di istituto ed ai risultati da loro raggiunti nonostante obiettive difficoltà conseguenti a particolari situazioni personali o familiari in cui si trovano i giovani premiati.

Quest’anno l’organizzazione dell’iniziativa è stata affidata ai Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, ed un’apposita commissione ha scelto i sette alunni vincitori tra le venticinque candidature pervenute dai dirigenti scolastici delle scuole del territorio del Sulcis Iglesiente. I vincitori delle borse di studio, che interverranno alla cerimonia di consegna del premio unitamente alla classe di provenienza e al dirigente scolastico d’istituto, appartengono alle seguenti scuole medie e superiori: Istituto Magistrale Baudi Di Vesme, Istituto Tecnico Commerciale Fermi, Istituto Professionale Alberghiero “Ferraris”, Istituto Tecnico Minerario “Asproni”, Istituto Pietro Allori – Scuole Medie, Istituto per Geometri Angioy di Carbonia, Liceo Scientifico “E. Lussu” di Sant’Antioco.

Alla cerimonia di premiazione interverranno con un indirizzo di saluto la figlia di Tullio Fazi, Francesca Fazi, il presidente della Fondazione Omero Ranelletti avv. Pier Giorgio Poddighe, il Governatore del Rotary International Distretto 2080 ing. Carlo Noto La Diega, il sindaco di Iglesias Emilio Agostino Gariazzo, il sindaco di Carbonia Giuseppe Casti e i presidenti dei Rotary Club di Iglesias e di Carbonia, Giovanni Cui e Stefano Carbone. La figura di Tullio Fazi verrà ricordata dal Segretario Generale della Fondazione Francesco Capelli. Farà gli onori di casa Massimo Mocci, dirigente scolastico IPIA “Galileo Ferraris” di Iglesias.

Sabato mattina la Sala conferenze del Museo del borgo medioevale di Tratalias, ha ospitato un incontro organizzato dall’Interclub Rotary Carbonia Iglesias Cagliari. Il sindaco di Tratalias, Marco Antonio Piras, ha sottolineato il grande lavoro svolto a Tratalias dalla passione dei cittadini e dalle Amministrazioni che si sono succedute in questi ultimi decenni. Un grande sforzo di collettivo che ha permesso il recupero di un patrimonio architettonico unico nel suo genere, il borgo medioevale di Tratalias, nel quale spicca un gioiello dell’architettura romanica sardo-pisana, la Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.

Il recupero, durato anni, realizzato in parte con finanziamenti pubblici, è pronto ad accogliere un turismo culturale di alto livello. Le sue botteghe si stanno popolando di artigiani di ogni genere per far rivivere la cultura del territorio tutto. Sono attivi eventi culturali per attirare visitatori e fruitori e rimettere in moto la piccola economia del borgo.

Come sindaco, Marco Antonio Piras ha dato immediata ospitalità al Progetto “Sulcis Lab” proposto dal Rotary, mettendo a disposizione locali e botteghe artigiane, per sperimentare questa azione di rilancio dell’artigianato locale. L’Amministrazione ha in programma di dare un contribuito per dare ospitalità agli studenti e docenti che realizzeranno questo laboratorio di progettazione di nuovi oggetti di artigianato per un mercato internazionale.

Dopo il sindaco, è intervenuto il presidente del Club Carbonia, Stefano Carbone, che ha ribadito quanto il Sulcis Iglesiente sia un’area dove, sino ad ora, troppo poco si è fatto e dove vi è moltissimo da fare per il recupero di un artigianato che sta scomparendo. Una “miniera” preziosa che non è mai stata scandagliata in profondità in modo sistematico e coordinato, in modo colto. Questo percorso è reso più difficile dal tradizionale individualismo dell’artigiano sardo, dalla scarsa conoscenza di nuovi mercati e dall’eccessiva frammentazione settoriale delle organizzazioni di categoria, che rende difficili azioni coordinate anche nell’ambito di un solo settore, come ad esempio quello dei tessuti e dei tappeti.

Stefano Carbone ha sottolineato che è necessario un lavoro che parta da questa convinzione di esseri speciali in una terra speciale unica al mondo. Partecipare e controllare affinché una classe politica nuova (come l’esempio del sindaco di Tratalias) spiani la strada ad idee innovative che coinvolgano le migliori e più vive forze della Sardegna, da quelle artigiane a quelle creative di nuovi talenti, come è appunto lo IED (Istituto Europeo di Design) preposto alla formazione dei nuovi creativi del futuro. Per questo è nato il progetto “Sulcis-Lab” che manifesta quanto il volontariato Rotary sia sensibile alla crisi del territorio.

Il presidente del Rotary Club di Carbonia ha rivolto un ringraziamento particolare al sindaco di Tratalias che ospiterà gli allievi IED e i prossimi workshop, avvicinando artigianato e “giovani designers” per creare nuovi oggetti che rappresenteranno il Sulcis Iglesiente nella Milano di EXPO 2015.

L’intervento del presidente del Rotary Club di Iglesias, Giovanni Cui, ha evidenziato l’entusiasmo e le aspettative degli artigiani di Iglesias e del territorio che, attraverso questo progetto sperano di avere, oltre che  una importante crescita professionale, grazie a questa mescolanza di saperi, anche una occasione di innovazione delle proprie produzioni e un significativo ritorno economico e di visibilità.

L’intervento  del presidente del Rotary Club Cagliari, Mario Figus, ha sottolineato quanto sia sentita la collaborazione dei soci del Club di Cagliari per lo sviluppo del Sulcis Iglesiente. Il progetto era tra i migliori proposti per Cagliari Capitale Europea 2019 esposto al Ghetto. Una sinergia che dura da anni e che ha visto impegnato il Club del capoluogo anche per il progetto per il recupero delle aree a discarica della Grande Miniera di Serbariu e nel recente Eco-Campus del 2013, nel quale giovani progettisti provenienti da tutta Europa, attraverso workshop, hanno sperimentato nuove tecniche di recupero.

Ha concluso l’incontro, l’ing. Giuseppe Casciu, che ha vissuto da vicino la storia del recupero del Borgo come progettista. Un racconto che ha fatto rivivere le varie fasi della ristrutturazione del Borgo e della Cattedrale, sottolineando il rapporto umano con la popolazione, per ottenere un risultato sorprendente ed affascinante. Il recupero di un luogo nel quale il tempo sembra essersi fermato.

Al termine dell’incontro, è stata effettuata la visita guidata del Borgo medioevale, dei suoi artigiani e della Cattedrale di Santa Maria di Monserrat.

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