20 May, 2024
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Durante la riunione del 13 giugno scorso, la Giunta comunale di Carbonia guidata da Giuseppe Casti ha approvato un’importante delibera con la quale è stato accolto l’elenco inviato dalla Regione Sardegna relativo ai lavoratori che hanno ottenuto i “Sussidi una tantum di natura straordinaria a lavoratori non beneficiari di ammortizzatori sociali”. La Regione ha inviato al Comune la richiesta di inserimento di un nuovo gruppo di persone che hanno presentato la domanda per i sussidi e che saranno inseriti presso diversi servizi del comune di Carbonia, per la durata di sei mesi.

Con le ultime 11 persone l’Amministrazione comunale di Carbonia ha già accolto 43 richieste relative ai “sussidi una tantum” regionali.

«La delibera di venerdì – spiega il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti – è l’ennesima conferma di come l’Amministrazione comunale non stia lasciando sfuggire alcuna possibilità per far fronte ai gravissimi disagi economici con cui siamo costretti a convivere quotidianamente. 43 possibilità di lavoro, seppur per sei mesi, vanno visti come una importante forma di sostegno al reddito per compensare, almeno in parte, i disagi economici causati dalla crisi.»

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Ieri l’incontro con il vice ministro dello Sviluppo economico, oggi una serie di incontri con i parlamentari sardi: la “missione” di 52 lavoratori #Alcoa nella Capitale si è conclusa così con la proroga dell’attività di manutenzione dello stabilimento di Portovesme che avrebbe dovuto concludersi il 30 giugno, e l’impegno del ministero del Lavoro ad erogare alle Regioni i fondi per il pagamento degli arretrati della cassa integrazione in deroga. I lavoratori rientreranno a casa con la speranza che il prossimo incontro in programma il 24 giugno possa realmente portare delle novità nella lunga e difficile trattativa per la cessione dello stabilimento di #Portovesme sono ancora in alto mare. Ieri il viceministro Claudio De Vincenti aveva confermato anche che sono all’esame gli interventi necessari per una soluzione strutturale dell’approvvigionamento energetico a condizioni concorrenziali – condizione necessaria e indispensabile per l’avvio di qualsiasi trattativa di cessione dello stabilimento.

«Alcuni importanti risultati sono stati ottenuti, ma non ci possiamo accontentare – ha dichiarato oggi Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del Consiglio delle Autonomie locali -. Il nostro sostegno ai lavoratori dell’Alcoa proseguirà sino a quando non si avranno certezze sulla riapertura dello stabilimento e sulla garanzia della salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro. Chiediamo al Governo, di cui comunque apprezziamo la disponibilità, e a tutti gli altri soggetti coinvolti, di porre fine all’interminabile vertenza sul futuro dello stabilimento industriale di Portovesme. Il nostro territorio non può più andare avanti convivendo quotidianamente con l’incertezza, con il dubbio e con la disperazione. È finito il tempo dei forse e dei però. La popolazione e noi con tutti i cittadini – ha concluso Giuseppe Casti – chiediamo certezze e stabilità e la possibilità di riacquistare la giusta e dovuta dignità che, negli ultimi anni, troppe volte è stata ingiustamente calpestata.»

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«Alcuni importanti risultati sono stati ottenuti, ma non ci possiamo accontentare. Il nostro sostegno ai lavoratori dell’Alcoa proseguirà sino a quando non si avranno certezze sulla riapertura dello stabilimento e sulla garanzia della salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro.»

Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente della #Consulta delle Autonomie locali, commenta così l’esito della giornata romana di ieri, nell’ambito della vertenza #Alcoa.

«Durante la giornata di mercoledì 11 giugno 2014 – aggiunge Casti -, mi sono recato, insieme ad altri sindaci del territorio, a Roma per sostenere gli oltre 50 dipendenti dell’Alcoa che hanno organizzato un presidio davanti alla sede del ministero per lo Sviluppo economico, per chiedere certezze sul loro futuro e sul futuro di un intero territorio. Nella tarda mattinata sì è svolto un incontro con il vice ministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, a cui hanno partecipato i rappresentanti sindacali, i sindaci e alcuni parlamentari. Al termine dell’incontro è stato garantito che l’attività di manutenzione dello stabilimento Alcoa di Portovesme non sarà interrotta il 30 giugno, come previsto da un precedente accordo. L’azienda ha dato la sua disponibilità a proseguire le attività di manutenzione. L’incontro di mercoledì è stato propedeutico alla prossima riunione, prevista per il 24 giugno, da cui dovranno emergere certezze per il futuro della fabbrica e dei suoi dipendenti. All’incontro sarà presente anche un rappresentante della presidenza del Consiglio e del #ministero del Lavoro.»

 «Chiediamo al Governo, di cui comunque apprezziamo la disponibilità, e a tutti gli altri soggetti coinvolti, di porre fine all’interminabile vertenza sul futuro dello stabilimento industriale di Portovesme. Il nostro territorio non può più andare avanti convivendo quotidianamente con l’incertezza, con il dubbio e con la disperazione. È finito il tempo dei forse e dei però. La popolazione e noi con tutti i cittadini – conclude Giuseppe Casti – chiediamo certezze e stabilità e la possibilità di riacquistare la giusta e dovuta dignità che, negli ultimi anni, troppe volte è stata ingiustamente calpestata.»

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50 lavoratori #Alcoa e 7 sindaci sono a Roma, al #Mise, per rivendicare soluzioni alla vertenza aperta ormai da anni. I lavoratori, dopo 39 giorni di presidio davanti allo stabilimento di #Portovesme, sono partiti ieri sera in nave dal porto di Cagliari; i sindaci (Franco Porcu, sindaco di Villamassargia; Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas; Federico Palmas, sindaco di San Giovanni Suergiu; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa; Silvano Farris, sindaco di Buggerru; e, infine, Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia e presidente del #Consiglio delle Autonomie locali della Sardegna) sono partiti questa mattina in aereo da Elmas. I lavoratori sono determinati più che mai nella loro azione ed hanno deciso di raggiungere Roma, con un biglietto di sola andata, facendo ricorso ad un autofinanziamento. Lavoratori e sindaci manifesteranno davanti al #ministero dello Sviluppo economico (#Mise), dove chiederanno un incontro, e rientreranno in Sardegna solo dopo aver ottenuto risposte certe sulla riapertura dello stabilimento e sulla ripresa dell’attività produttiva.

Grande successo, domenica a Carbonia, per l’ottava edizione della manifestazione “Il Sulcis Iglesiente espone”, #Fiera dell’Agroalimentare, dell’Artigianato e del Turismo, organizzata dal Consorzio Fieristico Sulcitano, con il patrocinio del comune di Carbonia, della #Gestione commissariale dell’ex provincia di Carbonia Iglesias e della #Camera di Commercio di Cagliari.

La Fiera ha ospitato oltre 230 stand, nei quali nell’arco di tutta la giornata, che ha registrato complessivamente presenze valutate in 25.000-30.000, sono stati esposti i prodotti dell’agroalimentare e dell’artigianato artistico e di numerosi altri generi, con tante novità. Hanno destato grande interesse i numerosi eventi collaterali: il raduno regionale “Lambretta club Sardegna”, con oltre 100 tipi in esposizione, svoltosi in Piazza Roma; la sfilata cinofila amatoriale curata dall’Associazione Amici del Canile di Carbonia, ugualmente in Piazza Roma; la sfilata dei Mamuthones di Mamoiada che ha catturato l’interesse delle diverse migliaia di visitatori nel tardo pomeriggio; gli interventi dei cabarettisti Benito Urgu e Demo Mura. Come annunciato alla vigilia, sono state presenti numerose associazioni ed una rappresentanza del 1° Reggimento Corazzato di Teulada.

La giornata è stata conclusa nella maniera migliore, con un grande concerto presso l’Anfiteatro di Piazza Marmilla.

«Le decine di migliaia di persone che, sfidando il caldo, hanno scelto di non mancare per questo importante appuntamento – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia -, consolidano il successo di una iniziativa che migliora ogni anno. Edizione dopo edizione, la Fiera di Carbonia si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno del panorama regionale, ottenendo successi crescenti per la capacità di attrarre visitatori e turisti, perché in grado di far conoscere le centinaia di attività commerciali che partecipano e come occasione di promozione delle attività commerciali, ristorative e ricettive della Città.»

«Un sentito ringraziamento al Consorzio Fieristico Sulcitano, promotore e organizzatore della Fiera che, anche quest’anno, grazie all’impegno degli aderenti è riuscito a regalare un’altra importante giornata a cittadini e turisti – ha aggiunto Giuseppe Casti -. Un grazie particolare anche all’assessorato alle Attività produttive, agli espositori, alle associazioni di volontariato e a tutte le associazioni che hanno aderito – ha concluso il sindaco di Carbonia -, perché soltanto grazie al contributo di ciascuno è possibile organizzare un evento di tale livello e così partecipato.»

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Si è svolta questa mattina, nella sala polifunzionale del comune di Carbonia, la cerimonia di gemellaggio tra la Polisportiva Girasole e la ASD Fai Sport di Udine.

«In virtù dei valori di amicizia e di affetto che contraddistinguono gli atleti paralimpici del Girasole e gli atleti paralimpici della Fai Sport – si legge nell’attestato sottoscritto dai due presidenti – oggi, mercoledì 4 giugno 2014, alla presenza del sindaco, Giuseppe Casti e delle autorità cittadine, del presidente Enzo De Nardis e del presidente Giorgio Zanmarchi, si ufficializza presso la sala consiliare del comune di Carbonia il gemellaggio tra le due associazioni.»

Erano presenti alla cerimonia le delegazioni di atleti delle due società. Il sindaco di Carbonia ha sottolineato l’importanza del lavoro sportivo e sociale svolto dalle due società, con un particolare riferimento al recente campionato italiano di calcio a cinque svoltosi sul parquet del Palazzetto dello sport di Via delle Cernitrici, al quale hanno partecipato dodici società, provenienti da sette regioni.

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Si è svolta ieri mattina, in Piazza Roma, a Carbonia, la manifestazione conclusiva del progetto di educazione alla sicurezza stradale, “Sicuri in strada”, rivolto agli alunni che frequentano la classe 5ª delle scuole primarie (elementari) del comune di Carbonia. Il progetto è stato realizzato dall’Associazione Auser, in collaborazione con il Comando di Polizia locale e il coinvolgimento dell’assessorato alla Formazione e istruzione del comune di Carbonia.

Per la giornata conclusiva, a partire dalle 9.30 le 8 classi coinvolte si sono ritrovate in Piazza Roma e gli alunni hanno indossato un cappellino di colore diverso per ogni istituto. I colori (verde, bianco e rosso), sono stati scelti per rappresentare la bandiera italiana, per ricordare la recente festa della Repubblica e come buon auspicio per i prossimi campionati del mondo di calcio. A ogni bambino è stato consegnato un tesserino/patentino con il rispettivo nominativo, da applicare nelle magliette. Dopo i saluti del Sindaco Giuseppe Casti, dell’Assessore alla Formazione e Istruzione Lucia Amorino, del Comandante della Polizia Locale, Andrea Usai, e del Parroco di San Ponziano, don Amilcare Gambella, sono iniziati i giochi.

Rispondendo esattamente alle domande proposte, tutte le classi hanno dimostrato di aver acquisito le regole elementari del Codice della strada. Successivamente ogni classe ha superato le prove pratiche percorrendo il circuito stradale disegnato nella Piazza e simulato tramite cartelli stradali mobili.

Al termine della manifestazione sono state premiate le classi delle scuole Gritti, Ciusa e Satta.

«Ringrazio sentitamente l’Auser, la Polizia Locale e gli uffici comunali, i bambini, gli insegnanti e i dirigenti scolastici per aver organizzato e partecipato sia al corso sia a questa importante giornata – ha commentato Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia -. È stato bello vedere Piazza Roma colorata dai cappellini dei bambini e dalla loro gioia e spontaneità. La stessa spontaneità con cui hanno imparato il linguaggio del Codice della strada. Anche grazie all’impegno dei bambini, per la città di Carbonia questa esperienza rappresenta un importante  passo verso la maggiore diffusione della cultura della sicurezza stradale.» 

Il progetto, che ha preso avvio l’8 maggio scorso, ha coinvolto 12 classi di quattro istituti comprensivi della città di Carbonia, per un totale di 237 alunni. L’obiettivo del progetto è stato quello di formare le generazioni future, cercando di dare risposta alle problematiche ambientali e proponendo un’educazione alla mobilità sostenibile, responsabile e sicura. Anche per questo è stato realizzato, per i piccoli alunni, il libretto “Sicuri in strada” che fornisce le regole basilari per la circolazione stradale e cattura l’interesse dei bambini con giochi e quiz, nella logica dell’apprendimento attivo.

L’Amministrazione comunale di Carbonia e l’Auser hanno ringraziato tutti gli alunni che hanno preso parte, con entusiasmo, al percorso innovativo di educazione stradale ed i dirigenti scolastici e gli insegnanti per la preziosa collaborazione.

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Mercoledì 4 giugno 2014, a partire dalle ore 9.30, Piazza Roma ospiterà la giornata conclusiva del progetto di educazione alla sicurezza stradale, “Sicuri in strada”, rivolto agli alunni che frequentano la classe 5ª delle scuole primarie (elementari) del comune di Carbonia. Il progetto è stato realizzato dall’associazione Auser, in collaborazione con il Comando di Polizia locale e il coinvolgimento dell’assessorato alla Formazione e Istruzione del comune di Carbonia.

Per la giornata conclusiva, dopo i saluti del sindaco, Giuseppe Casti e dell’assessore alla Formazione e istruzione, Lucia Amorino, i piccoli alunni prenderanno parte a due prove: una teorica, con domande sul Codice della strada, e una pratica, con la simulazione di un percorso stradale. Al termine della giornata saranno premiati i migliori punteggi conseguiti nelle prove.

Il progetto, che ha preso avvio l’8 maggio scorso, ha coinvolto 12 classi di quattro istituti comprensivi della città, per un totale di 237 alunni. L’obiettivo del progetto è stato formare le generazioni future, cercando di dare risposta alle problematiche ambientali e proponendo un’educazione alla mobilità sostenibile, responsabile e sicura. Anche per questo è stato realizzato, per i piccoli alunni, il Libretto “Sicuri in strada” che fornisce le regole basilari per la circolazione stradale e cattura l’interesse dei bambini con giochi e quiz, nella logica dell’apprendimento attivo.

L’Amministrazione comunale e l’Auser, nell’invitare genitori, nonni e rappresentati delle istituzioni a partecipare alla festa conclusiva, ringraziano tutti gli alunni che hanno preso parte, con entusiasmo, al percorso innovativo di educazione stradale ed i dirigenti scolastici e gli insegnanti per la preziosa collaborazione.

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Nei giorni 12, 13 e 14 maggio 2014, Presso l’Istituto di Istruzione Superiore Cesare Beccaria di Carbonia, si è svolto il meeting finale del progetto: “Beyond Numbers and Borders: An Innovative Approach to Accountancy” nell’ambito del programma Leonardo (Lifelong Learning Programme) finanziato dall’Unione Europea. Hanno partecipato all’evento le nove delegazioni dei seguenti paesi europei: Grecia, Portogallo, Romania, Germania, Turchia, Polonia Francia, Bulgaria e Italia.

Lunedì 12 maggio 2014, alle ore 9.00, nell’aula magna dell’Istituto Cesare Beccaria in Via Umbria a Carbonia, il dirigente scolastico, professor Antonello Scanu, e la coordinatrice del progetto, prof.ssa Antonietta Melas, dopo il saluto di benvenuto, hanno dato inizio ai lavori del meeting finale di questo progetto biennale che si è concluso mercoledì 14 maggio con la consegna degli attestati di partecipazione.

Nella stessa mattina del 12 maggio, nella sala consiliare, le delegazioni sono state accolte dal sindaco, Giuseppe Casti e dagli assessori all’Istruzione e al Turismo ed alla Cultura Lucia Amorino e Loriana Pitzalis. Durante le tre giornate i partecipanti al meeting hanno visitato le sedi scolastiche dell’Istituto professionale settore servizi per l’agricoltura di Santadi e Villamassargia e dell’Istituto Tecnico – settore economico della sede di Carbonia.

Denso il programma delle attività che hanno caratterizzato le tre giornate: tra le altre, molto apprezzata la visita della cantina di Santadi, del Museo del Carbone e in particolare la visita della galleria. Ciò a completamento del percorso che si è svolto nell’arco di un biennio e ha riguardato l’elaborazione, la produzione e monitoraggio di materiali tecnico/operativi utilizzati nei diversi paesi al fine di convergere verso conoscenze, competenze e metodologie comuni con l’obbiettivo di migliorare e accrescere le opportunità occupazionali in ambito europeo favorendo al contempo la coesione dei differenti sistemi.

L’Istituto Beccaria, tra gli altri compiti, ha coordinato e realizzato un dizionario di termini tecnico/professionali sia in lingua inglese che nelle lingue di tutti i paesi coinvolti nel progetto.

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La Commissione “Autonomia”, presieduta da Francesco Agus (Sel), ha dato il via questa mattina al primo ciclo di audizioni sulle riforme istituzionali.

L’organismo consiliare ha sentito i rappresentati del Consiglio delle Autonomie Locali ai quali è stata consegnata la bozza della risoluzione sulle riforme predisposta nei giorni scorsi. All’audizione non si sono presentati invece i rappresentanti di Anci, Asel e Aiccre, in segno di protesta per l’esito dell’incontro di ieri con il Presidente della Regione su Patto di stabilità e Fondo Unico.

Il presidente Agus ha ribadito in apertura di seduta la necessità di coinvolgere nel processo riformatore tutti i settori della società sarda. «Oggi la nostra autonomia è in pericolo – ha detto Agus – occorre pensare a una rivisitazione complessiva delle nostre leggi fondamentali per arginare le spinte accentratrici che arrivano dalla penisola e difendere la specialità sarda».

Il presidente del Cal Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia, nel suo intervento, ha segnalato alla Commissione la drammatica situazione in cui versano gli enti locali alle prese con un Patto di stabilità che, di fatto, sta paralizzando l’azione amministrativa.

«I crediti dei comuni nei confronti della Regione continuano a crescere – ha detto Casti – i pagamenti sono bloccati, serve una soluzione rapida altrimenti si rischia lo sfascio». Sul tema delle riforme, il presidente del Cal ha dato ampia disponibilità al confronto. Ci sono delle priorità come quella delle province dove il caos regna sovrano. «Bisogna trovare una soluzione, anche transitoria, entro un paio di settimane per poi procedere a una riforma seria».

Daniela Figus, sindaco di Villanovafranca e componente dell’ufficio di presidenza del Cal, ha invece invocato un ruolo più incisivo del sistema delle autonomie locali nei processi decisionali. «Spesso – ha detto Figus – i nostri pareri vengono ignorati dal legislatore. In altre regioni, come Emilia Romagna e Toscana, i pareri del Cal sono vincolanti. In Sardegna questo non succede. Occorre dare al Consiglio delle Autonomie Locali un ruolo più forte. Consentirebbe al legislatore di varare leggi più equilibrate e più utili per i cittadini».

Angelo Deidda, sindaco di Domusnovas e componente dell’Ufficio di Presidenza del Cal, ha chiesto invece un intervento forte della Prima commissione per “la sburocratizzazione” della Regione. «Non è possibile – ha detto Deidda – che per il varo di un progetto i comuni debbano attendere anche due anni. Servono tempi e regole certe per amministrare e dare risposte rapide ai cittadini».

Per Abramo Garau, consulente del Cal, «le riflessioni sul tema delle riforme istituzionali sono state già fatte. Bene la ricognizione ma è arrivato il tempo delle decisioni».

Lo Statuto sardo, ha ricordato Garau, ci ha fornito tanti strumenti che spesso «non siamo riusciti ad utilizzare. Il rischio, oggi, è che l’interlocuzione con il Governo venga fatta al ribasso». Secondo il consulente del Cal, «una via per dare certezze e operatività al sistema delle autonomie locali è quella della separazione delle entrate tra comuni e Regione. In questo modo si consentirebbe ai comuni di avere certezze sulle risorse disponibili e di programmare al meglio l’attività amministrativa».

Subito dopo l’audizione dei rappresentanti del Cal sono intervenuti alcuni componenti della Prima Commissione. Roberto Deriu (Pd) ha sottolineato la necessità della «riconfigurazione del sistema delle autonomie locali alla luce delle riforme avviate dal Governo. In ogni caso dovrà essere garantita un’effettiva rappresentanza e partecipazione ai processi decisionali». Sulle province, Deriu ha evidenziato la necessità di procedere a una legislazione di transizione che “salvaguardi l’integrità delle amministrazioni per poi arrivare a una riforma intelligente e saggia».

Salvatore Demontis(PD) ha accolto con favore la proposta di una suddivisione delle entrate di Comuni e Regione. «Sarebbe un’assunzione importante di responsabilità e consentirebbe agli enti locali di badare più alla sostanza che alla forma».

Per Giuseppe Meloni (PD) le rivendicazioni dei Comuni su Patto di stabilità e Fondo unico sono condivisibili. Così come è urgente procedere da subito alle riforme. «Sulle province bisogna fare in fretta ha detto Meloni – da due anni sono nel limbo senza certezze sulle competenze e le risorse disponibili. In ogni caso però non si potrà tornare alle province storiche».

In chiusura di seduta, il presidente Agus ha annunciato, entro il mese di giugno,  la presentazione da parte della Giunta di una bozza sulla riforma delle province. «Occorre adesso confrontarsi senza farsi condizionare da logiche di parte o elettoralistiche. Gli enti locali – ha concluso Agus – sono il fulcro della nostra democrazia».

Le audizioni della Prima Commissione proseguiranno la prossima settimana, a partire da mercoledì 4 giugno con gli ex presidenti della Regione e del Consiglio. Giovedì 5 sarà il turno delle parti sociali e delle forze datoriali, mentre venerdì 6 saranno sentiti i parlamentari sardi o eletti in Sardegna.