27 April, 2024
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L’Airport Library di Cagliari-Elmas, l’unica biblioteca d’Italia a livello aeroportuale, con la sala espositiva dall’aspetto museale e struttura dai segni culturali di grande internazionalità, è stata la degna e prestigiosa sede per la proclamazione degli artisti che rappresenteranno la Sardegna alla XV Biennale 2024.

Il primo premio assoluto è stato assegnato all’opera fotografica “Delle creature il battito”, realizzata in luce naturale dalla sontuosa e identitaria artista Dolores Mancosu; il secondo premio è conseguito dalla concettuale scultura, in ferro e legno, “Postbellica” dell’artista nuorese Antonello Cosseddu, mentre il terzo posto sul podio è stato conquistato dall’opera pittorica, tecnica a olio e spatola su tela, titolata “Discarica: la natura si ribella” dell’originale e creativo Piero Barranca. Tutti e tre gli artisti, con le loro opere di eccellenza, porteranno la Sardegna nelle storiche sale del Museo Domiziano in Piazza Navona a Roma. A seguire, hanno conquistato la possibilità di portare la loro arte alla vetrina internazionale romana, gli artisti “Nama Ku” Alessandra Delogu, Antonio Milleddu, Nicoletta Brocchi, Vincenza Demuro e Mariella Rosu. Attestati di merito nella categoria scultura ad Augusto Mola e in quello pittorico a Valeria Murtas. Le segnalazioni di merito CIAC (Centro Internazionale Artisti Contemporanei) sono state assegnate a Silvia Vinci per l’aspetto artistico e poetico del quadro “Occhi d’artista” e a Mimmo Abis per la valorizzazione dell’aspetto materico ed identitario dell’opera “Carta da musica”.

All’aeroporto sono state presentate anche le opere che partecipano al concorso poetico-letterario della XV Biennale Internazionale: Mario Biancacci propone l’opera narrativa edita “Celeste e terreno” (ISKRA Edizioni); mentre i poeti Maura Murru e Cristoforo Puddu concorrono con due sillogi inedite, rispettivamente titolate “Tormenti creativi” e “Siamo granelli della stessa clessidra”.

Giuseppe Ungaretti, in un suo scritto degli anni Cinquanta, enunciava con forza: «Chiamo poeta qualsiasi artista – scriva versi o prosa, costruisca palazzi, scolpisca, dipinga o componga musica – che raggiunga l’altezza di forma capace nei suoi effetti a muovere negli animi poesia». E queste parole sembrano risuonare, con assoluto vigore nell’attualità, e permeare le sensazioni emotive ed immaginifiche create dalle opere sarde che la qualificata giuria, composta dalla inossidabile artista Rosetta Murru e dai critici d’arte Cristina Onnis, Davide Bisa e Luca Masala, ha selezionato per la XV Biennale d’Arte Internazionale.

Il fondo di poesia che accomuna l’arte è custodito nel segreto dell’animo umano – si distingue in molteplici espressioni e forme – per esaltare e svelare, con singolare unicità, la necessaria espressione di universale bellezza che alimenta e muove gli animi creativi in liricità. L’arte segna significativamente il nostro tempo e passaggio vitale con il mistero di un linguaggio di emozioni per il cuore che, in mille rappresentative strade, manifestano ed insegnano all’uomo il continuo rinnovamento della sensibilità interiore. Le opere vagliate e soppesate con rigore a rappresentare l’Isola, fascinose idee creative di eccellenza e personalità, posseggono un quantum di umanità e identità; rappresentano il continuo sviluppo-movimento di mente-fantasia e manifestano la singolarità e le idealità concettuali di ciascun artista.

L’arte e gli artisti sardi che ora si propongono per il circuito internazionale e multiculturale romano, pur coltivando scelte delineate dall’orientamento critico, hanno la forte consapevolezza di essere “ambasciatori culturali della Sardegna” e proporre modernità creativa attraverso gli irrinunciabili legami e valori dell’identità; concetto identitario che transita l’inscindibile binomio di etica-estetica per elaborare in modo completo e inventivo l’autentica arte, generata con i tratti partecipi di tutte le esperienze esistenziali dell’essere umano.

Encomiabile l’attività organizzativa e promozionale della PromoVogue di Mario Biancacci che, attraverso l’arte e la bellezza, ha costruito un percorso di positività e coinvolto artisti affermati e talentuosi emergenti, destinati a lasciare un segno significativo nella storia dell’arte in Sardegna. L’esperienza selettiva, sviluppata alle gallerie Picassart di Nuoro e Nova Karel di Cagliari, ha dato visibilità ad un microcosmo di validi artisti multanime e delineato le strade ideali che orientano la crescita dell’arte e il suo ruolo alla luce della valenza etica e sociale.

Cristoforo Puddu

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Dimonios_la leggenda della Brigata Sassari - di Bepi Vigna - illustrazioni di Gildo Atzori

Doppio appuntamento all’insegna della Grande Guerra, domani (domenica 25 ottobre) a Cagliari per Nues, il festival dei fumetti organizzato dal Centro Internazionale del Fumetto con la direzione artistica di Bepi Vigna, quest’anno alla sua sesta edizione. Un’edizione che, sotto il titolo “Nuvole dal fronte”, ha il suo aspetto caratterizzante nel tema del conflitto – inteso in generale, come guerra tra stati ma anche come contrasto tra valori, ideali, culture differenti – con un focus in particolare proprio sull’evento bellico che sconvolse l’Europa cento anni fa.

Al Search (lo spazio espositivo nel sottopiano del Palazzo Civico, al numero due del largo Carlo Felice), è in programma alle 18.00, una conversazione con Bepi Vigna, Giuseppe Pusceddu, Gianni Stocchino e l’autore Sandru Dessì: l’incontro – proposto in collaborazione con Miele Amaro – Il Circolo dei Lettori – traccerà un percorso di riflessione attraverso i libri, i fumetti e i film che hanno contribuito a creare l’idea della Grande Guerra che si è sedimentata nel nostro immaginario collettivo.

A seguire, alle 19.00, Tredicimila papaveri rossi, un reading/concerto (realizzato in collaborazione con l’associazione Chourmo e Marina Cafè Noir) fatto di parole e musica, per ricordare le migliaia di giovani sardi che varcarono il mare per andare a combattere sui campi di battaglia dell’Isonzo, sulle Dolomiti o sul Piave, e per testimoniare, soprattutto alle future generazioni, l’assurdità e la follia della guerra. Brani tratti da “Il disertore” di Giuseppe Dessì, “Il cavaliere dei rossomori” di Giuseppe Fiori, “Po cantu biddanoa” di Benvenuto Lobina, lettere di soldati dal fronte e poesie di Giuseppe Ungaretti e Wislawa Szymborska, sono affidati alla lettura e l’interpretazione dell’attore Giacomo Casti, in scena con la cantautrice Chiara Effe e le sue canzoni, con sonorizzazioni a cura di Maurizio Pretta Palitrottu.

A far da cornice alla serata, la mostra Dimonios, la leggenda della Brigata Sassari” che si inaugura oggi (sabato 24, alle 18.00) negli stessi spazi del Search. In esposizione le tavole originali dell’omonimo fumetto in uscita prevista per il prossimo inverno: l’opera – con la sceneggiatura di Bepi Vigna, i disegni di Gildo Atzori e la colorazione digitale di Laura Congiu – racconta gli scenari bellici in cui combatterono i “Dimonios” della Brigata Sassari (sul Carso nel 1915, sull’Altopiano di Asiago nel 1917, durante la riconquista dei territori persi dopo Caporetto nel 1918) e la prima esperienza di conoscenza della realtà “al di là del mare” per una generazione di giovani sardi. L’allestimento, a cura di Stefania Costa comprende anche una serie di pannelli che spiegano la realizzazione del fumetto con le vicende descritte, alcune sagome illustrate in grande formato che raffigurano i fanti della Brigata Sassari e la trincea. Il percorso didattico è arricchito da una selezione di libri e fumetti sulla Grande Guerra, consultabili sul posto attraverso un apposito catalogo.