12 May, 2024
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Ignazio Locci 3 copia

«La Regione non dimentichi gli Lsu.» L’appello giunge da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia. «Dopo anni di “utilizzo” negli enti pubblici – aggiunge Locci -, dal 30 giugno prossimo i restanti 74 lavoratori socialmente utili impiegati in 26 amministrazioni pubbliche della Sardegna (ben 56 risultano in “utilizzo” negli enti pubblici della ex Provincia di Carbonia Iglesias) rimarranno improvvisamente senza occupazione. In quella data, infatti, scadranno tutti i progetti di “utilizzo”. Si tratta di lavoratori che, contrariamente agli ex colleghi di sfortune stabilizzati a suo tempo negli enti pubblici, sono stati oggetto di ingiusto trattamento ed evidente discriminazione.»

«Per queste ragioni – conclude l’on. Locci – ho depositato un’interpellanza con la quale chiedo al presidente della Regione e all’assessore regionale al Lavoro se siano a conoscenza della sorte che spetta a questa categoria di lavoratori e, soprattutto, quali provvedimenti intendano assumere per evitare che dal 30 giugno 2014 ulteriori 74 famiglie sarde si trovino senza sostentamento economico.»

Ignazio Locci 7 copia

Durissima presa di posizione del consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) contro qualsiasi ipotesi di chiusura di piccoli ospedali in Sardegna.

«Giù le mani dai presidi sanitari di periferia, spesso centri di eccellenza e non soltanto bersaglio da colpire ad ogni piè sospinto quando si tratta di razionalizzare i servizi, ipocrita eufemismo che in verità nasconde tagli indiscriminati e pericolosi in un sistema così fondamentale per i cittadini – sostiene Ignazio Locci –. Ho il fondato timore che i professori della Giunta Pigliaru abbiano intenzione di sacrificare la sanità di periferia, in particolare dei piccoli ospedali di provincia (Carbonia, Iglesias, Muravera, Ozieri, Ittiri, Sorgono, Ghilarza, San Gavino, Isili, Alghero, Lanusei), a favore dei grandi nosocomi di Cagliari e Sassari, peraltro raggiungibili in modo tutt’altro che agevole dai paesi di provincia, considerato lo stato di abbandono e degrado delle infrastrutture stradali.»

«Un primo tentativo, seppur velato, di operare questo insano progetto – aggiunge Locci – è rinvenibile nella proposta di legge n° 37 avanzata dagli onorevoli Augusto Cherchi e Piermario Manca. E d’altro canto, ad oggi, ancora non si riesce a capire quali idee abbia la Giunta di Francesco Pigliaru per risolvere i numerosi problemi della sanità isolana. Tutto ciò che sappiamo è che sono in ballo continui controlli ai conti del sistema sanitario, tra l’altro già in ordine, e ulteriori razionalizzazioni dei servizi. Risultato: meno posti letto e riduzione del personale negli ospedali (così come ventilato continuamente dal Governo nazionale). 

«Mi impegnerò per evitare la chiusura dei presidi di periferia – conclude Ignazio Locci – ed auspico che il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore alla Sanità Aru si esprimano chiaramente a difesa del diritto dei sardi ad avere una sanità di prossimità. Non possiamo accettare che la buona assistenza di periferia soccomba sotto la spinta di gelidi calcoli ragionieristici. Dobbiamo, invece, garantire livelli di assistenza accettabili.»

Ignazio Locci 7 copia

Stefano Tunis 28 copia

I consiglieri regionali di Forza Italia Ignazio Locci e Stefano Tunis hanno presentato un’interpellanza sull’insufficienza delle risorse finanziarie necessarie all’erogazione dei contributi economici in favore dei familiari delle vittime degli incidenti sul lavoro di cui alla L.R. 30.05.2008, n. 8 . art. 3.

Dopo aver premesso che i familiari superstiti dei lavoratori residenti in Sardegna, vittime di infortunio sul lavoro avvenuto nella stessa regione, nel territorio nazionale o all’estero; lavoratori, comunitari ed extracomunitari, dipendenti di imprese con sede legale oppure operativa in Sardegna e deceduti a causa di incidenti sul lavoro avvenuti nella stessa regione, possono beneficiare del contributo ed evidenziato che appare sconcertante che la burocrazia possa aggiungere ansia e turbamento nonché danno economico in famiglie già duramente provate, Locci e Tunis sottolineano che appare necessario un intervento del presidente della Regione e del competente assessore regionale al Lavoro al fine di risolvere tale situazione, penosa e non degna per un Paese civile e chiedono di interpellare il presidente della Regione e l’assessore regionale al Lavoro, per sapere se siano a conoscenza di tale sconcertante situazione e quali siano i provvedimenti che intendono assumere al fine di accelerare l’erogazione dei contributi di cui alla L.R. n. 8 del 30.05.2008, art. 3 a favore dei familiari delle vittime di incidenti sul lavoro.

Sede Gal Sulcis a MasainasIgnazio Locci 7 copiaGAL Sulcis

Il consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia), lancia l’allarme sulle conseguenze prodotte dai ritardi di AGEA/Agecontrol, nella liquidazione delle risorse legate alle attività dei Gal, i Gruppi di azione locale, nell’ambito dell’attuazione del Psr, il Piano di sviluppo rurale.

«Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, intervengano al più presto presso l’AGEA/Agecontrol, responsabile dell’inoperatività del Gal Sulcis e fonte di molteplici problemi sia per i soggetti beneficiari dei bandi messi in campo dal Gal, sia per i dipendenti – scrive in una nota Ignazio Locci -. Di tutti i bandi portati a termine, infatti, ancora non è stato messo in pagamento alcunché, sebbene i beneficiari abbiano regolarmente rendicontato dopo essere passati per le forche caudine dei precisi protocolli per l’ammissione ai contributi.»

«Nonostante le numerose sollecitazioni – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – l‘ente pagatore (AGEA/Agecontrol) non ha ancora eseguito nessuna liquidazione. Questo sta rischiando di portare al fallimento gli operatori economici che, facendo affidamento sui contributi e sulla regolarità degli iter di pagamento, si sono rivolti al mondo del credito. E come se non bastasse, a soffrire di questa situazione sono anche i dipendenti del Gal Sulcis.»

«I progetti e i contributi sarebbero dovuti servire per ridare slancio al mondo rurale ed avviare la costruzione di un nuovo segmento turistico, ma si stanno rivelando un incubo per le piccole imprese – conclude Ignazio Locci -. Non possiamo accettare che la burocrazia finisca di soffocare il nostro territorio: il governatore e l’assessore competente debbono urgentemente intervenire per sbloccare la situazione presso Agea-ageacontrol.»

«Il pericolo paventato dall’on. Locci è reale – conferma Luciano Cristoforo Piras, presidente del Gal Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari e presidente di AssoGal – il compito dei Gal si esaurisce con la pubblicazione delle graduatorie dei bandi, dopodiché la rendicontazione e la liquidazione sono di competenza di AGEA/Agecontrol. Questa situazione sta creando grossissimi problemi ai beneficiari dei bandi e potrebbero creare difficoltà agli stessi Gal nel rapporto con i dipendenti. Stiamo chiedendo da tempo un incontro alla Regione per affrontare i problemi e, in particolare, creare un fondo di anticipazione per garantire regolarità all’attività dei Gal, senza avere risposte – conclude Luciano Piras -. Il neo governatore e l’assessore dell’Agricoltura, non ci hanno neppure ricevuto.»

Ignazio Locci 22 copia

«La Regione Sardegna intervenga immediatamente presso il Governo centrale al fine di ottenere i fondi necessari al pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga sia per l’annualità 2013, sia per quella relativa al 2014.»

Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, ha rivolto questo appello al presidente della Regione con una breve nota stampa, nella quale sottolinea che «da alcuni giorni i percettori di mobilità e cassa integrazione in deroga stanno ricevendo un anticipo dell’annualità 2013, grazie ai 52 milioni di euro svincolati dal Patto di stabilità. Fondi che gli aventi diritto attendevano da ben 14 mesi, ma che non saranno sufficienti a coprire l’intero anno: occorrono, infatti, almeno altri 20 milioni di euro, di cui la Regione non dispone. Ma non solo: per riuscire a pagare gli ammortizzatori sociali del 2014, necessitano 230 milioni di euro. E al riguardo sarebbe doveroso che la Giunta Regionale chiarisse se intende anticipare l’intera cifra o quantomeno una parte».

«L’esecutivo Pigliaru – conclude Locci – ha il dovere di coinvolgere le parti sociali e la triade sindacale in tavoli di trattativa con i ministeri del Welfare e dello Sviluppo Economico, affinché la Sardegna possa ottenere la cifra indispensabile per soddisfare l’intera domanda degli aventi diritto agli ammortizzatori sociali.»

«L’assessore regionale della Sanità Luigi Arru verifichi con attenzione le richieste del Comitato 16 novembre onlus e dia seguito agli impegni assunti a suo tempo con l’associazione, guidata dal Segretario Salvatore Usala, affetto da Sclerosi laterale amiotrofica (SLA).»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«In una lettera accorata – aggiunge Locci – Usala annuncia che da quest’oggi (13/05/2014) inizierà lo sciopero parziale della fame, nella speranza che nella riunione odierna della Giunta regionale venga dato corso alle richieste avanzate dal Comitato 16 novembre onlus. Richieste che, come denuncia Salvatore Usala, lo stesso Assessore alla Sanità si era impegnato ad evadere entro il 30 aprile scorso. Ma i portatori di disabilità grave restano ancora senza garanzie sul finanziamento dei progetti “Ritornare a casa”. La Giunta non abbandoni questi cittadini, costretti a vivere in situazioni che necessitano di un livello assistenziale molto elevato.»

Ignazio Locci 7 copia

I diversi prezzi che sarebbero stati praticati ai tifosi di Sant’Elena e Sant’Antioco, le due squadre impegnate ieri pomeriggio a Quartu Sant’Elena nella sfida di play out del girone A del campionato di Promozione regionale (vinta 1 a 0 dalla squadra di casa che si è salvata, mentre il Sant’Antioco è retrocesso in Prima categoria), sta diventando un caso politico.

«Quanto avvenuto ieri al campo sportivo di Quartu Sant’Elena, in occasione della partita tra il Sant’Elena e il Sant’Antioco calcio, spareggio valevole per la permanenza nel campionato di Promozione regionale girone A, ha dell’incredibile – sostiene Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, residente a Sant’Antioco -. Secondo quanto si è appreso – aggiunge Locci – i tifosi della squadra antiochense, gli ospiti, per poter accedere allo stadio e supportare la propria squadra nel match che valeva una stagione, avrebbero pagato il biglietto 10 euro, esattamente la metà di quanto corrisposto dai padroni di casa, il Sant’Elena, che hanno sborsato soltanto 5 euro. In qualità di componente della Commissione regionale allo Sport, mi preme sottolineare che questo increscioso episodio, oltre a rappresentare una scorrettezza è sicuramente una violazione del dovere di ospitalità: una beffa sportiva messa in atto dalla società ospitante nei confronti del Sant’Antioco.»

«Stigmatizzo questo evidente comportamento antisportivo – sottolinea ancora Ignazio Locci – e chiedo un immediato intervento di verifica da parte della Lega nazionale dilettanti, affinché controlli la veridicità dei fatti in questione ed eventualmente, se si rivelasse necessario, apra un’inchiesta per stabilire le responsabilità. Invito, inoltre, la Società Italiana degli Autori ed Editori (SIAE) ad accertare quanto effettivamente sia avvenuto ieri a Quartu Sant’Elena.»

«È assolutamente inaccettabile – conclude Ignazio Locci – che negli ambienti sportivi dilettantistici si tenga un comportamento di questo genere.»

Alcoa ingresso

«Dopo 5 giorni di presidio dei lavoratori ex Alcoa davanti allo stabilimento di Portovesme, il Governatore Francesco Pigliaru si è ricordato di convocare le rappresentanze sindacali, lunedì mattina nel palazzo di Viale Trento a Cagliari.»

Lo scrive, in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Sebbene ritenga che l’incontro sia un primo, seppur flebile, segnale di interesse verso la vertenza Alcoa – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – mi auguro non si riveli semplicemente la celebrazione dei 52 milioni di euro sbloccati nei giorni scorsi per il pagamento degli ammortizzatori sociali. Una cifra insufficiente per soddisfare tutte le domande degli aventi diritto. Confido invece nell’impegno di Pigliaru – conclude Locci – affinché sappia fornire rassicurazioni rispetto all’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali (30 giugno prossimo) e spero abbia la forza per farsi garante delle istanze degli operai sulcitani presso il Governo centrale in merito alla trattativa tra Alcoa e Klesch per la cessione della fabbrica.»

Sagra 655ª

“La Sagra di Sant’Antioco Patrimonio dell’Umanità, bene immateriale da salvaguardare e trasmettere alle generazioni future. Sono sicuro che, al di là del successo riscosso dalla 655esima edizione appena conclusa, ricca di senso cristiano e di devozione verso il Martire Antioco, la festa per il Patrono della Sardegna possa ambire a riconoscimenti ben più prestigiosi”.
Lo sostiene il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci, in una nota diffusa questa sera, nella quale, “da antiochense, invita l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco a promuovere presso il ministero dello Sviluppo economico tutte le procedure necessarie al fine di candidare, in collaborazione con la parrocchia di Sant’Antioco Martire, la Sagra più antica della Sardegna come Patrimonio dell’Unesco”.

“Per proporre la candidatura de “Sa Festa manna” – aggiunge Locci – si potrebbero mettere a frutto tutti gli studi compiuti fino ad oggi sul Martire. Riuscire a far parte della preziosa Lista costituirebbe un riconoscimento a livello globale dello straordinario valore culturale della Sagra antiochense.p”.

Alcoa ingresso

Nuova critica del consigliere regionale Ignazio Locci (Forza Italia) al governatore Francesco Pigliaru sulla vertenza Alcoa.

«A distanza di 4 giorni dall’inizio del presidio dei lavoratori ex Alcoa davanti allo stabilimento di Portovesme – scrive Locci in una nota -, Francesco Pigliaru non si è ancora degnato di pronunciare una sola parola di conforto e rassicurazione, o anche solo di incoraggiamento e solidarietà per questi padri di famiglia che lottano per il posto di lavoro. Una condotta deprecabile che la dice lunga sullo stato di attuazione, o per meglio dire di inattuazione, delle misure necessarie per ridare speranza al polo industriale del Sulcis Iglesiente.»

«Due giorni fa – aggiunge Locci – mi sono recato al presidio dei lavoratori per portare il mio sostegno e ho toccato con mano la preoccupazione di chi teme per il proprio futuro: il 30 giugno prossimo scadranno gli ammortizzatori sociali previsti per legge e a partire da quella data saranno tutti potenzialmente  licenziabili. Gli operai non hanno minimamente idea di quale sia lo stato della trattativa per la vendita dell’impianto industriale tra Alcoa e Klesch (ammesso che questa trattativa esista) e, cosa ancor più grave, non conoscono quali progetti abbia in animo la Giunta Regionale per risolvere la vertenza industriale Alcoa e quelle dell’intero polo di Portovesme.»

«Il Presidente – conclude Locci – dica molto chiaramente se è intenzionato o meno a sostenere la battaglia per il posto di lavoro degli operai ex Alcoa: i tempi sono decisamente maturi.»