17 May, 2024
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Si è svolto ieri pomeriggio negli uffici dell’assessorato dell’Agricoltura di via Pessagno, a Cagliari, l’incontro convocato dall’assessore Elisabetta Falchi, con la partecipazione, il direttore generale dell’assessorato, Sebastiano Piredda, il funzionario Loredana Melis, le organizzazioni dei produttori, i consorzi di tutela dei pecorini (Romano e Sardo), le organizzazioni professionali agricole, il mondo della cooperazione, i rappresentanti di Confindustria e Confapi, per affrontare i temi nodali del comparto ovino.
«Il momento è favorevole per continuare sulla strada del dialogo e per costruire una strategia organizzativa dall’intera filiera – ha detto l’assessore Falchi -, così da individuare uno strumento che permetta di governare il mercato lattiero-caseario. Siamo soddisfatti dell’andamento della campagna di quest’anno, soprattutto in termini di prezzo del latte, e lavoriamo affinché il suo valore resti stabile e non subisca preoccupanti flessioni al ribasso. In quest’ottica abbiamo operato nei mesi scorsi, con i vari interlocutori, su programmazione e disciplinare delle produzioni, qualità latte e internazionalizzazione.»
Per continuare a discutere di tali tematiche, in maniera organizzata con tutti gli attori della filiera, lo strumento proposto dalla Regione Sardegna potrebbe essere quello dell’Interprofessione, prevista dai regolamenti comunitari. Il recente recepimento a livello nazionale, legge del 2 luglio 2015, è nato sostanzialmente dall’esigenza di regolamentare il comparto del latte vaccino, dopo la fine del regime delle quote. «Vogliamo essere i primi ad adottarlo per il nostro settore ovino – ha aggiunto Elisabetta Falchi – così da superare le criticità del passato.»
Le proposte messe sul tavolo dall’assessore sono state accolte favorevolmente dall’assemblea, a cui hanno partecipato oltre 50 rappresentanti. «Il bilancio dell’incontro è positivo – ha concluso Elisabetta Falchi – e proseguiremo con l’istituzione di un comitato tecnico rappresentativo, che ci permetterà di affrontare al meglio le proposte del Governo in Conferenza Stato Regioni».
Gregge di pecore 2

 

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha presentato un progetto virtuoso per consentire la partecipazione delle imprese a Expo 2015, nato da un lavoro di confronto costante tra assessorato dell’Agricoltura, Agenzie regionali e organizzazioni di produttori. Obiettivo del programma Rete di imprese “Eccellenze alimentari di Sardegna” è promuovere l’agroalimentare sardo. Presenti al tavolo, oltre a Falchi, il direttore generale, Sebastiano Piredda, Loredana Melis, funzionario dell’assessorato, il direttore territoriale di Argea Oristano, Roberto Meloni, i rappresentanti di Copagri e delle quattro organizzazioni di produttori (S’Atra Sardigna, Opas terrantiga, Unione dei pastori di Nurri e Ortosestu) interessate dall’iniziativa. «Le aziende – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – hanno portato e porteranno nei prossimi mesi a Expo la specificità delle nostre eccellenze agroalimentari, rappresentando i territori della Sardegna nel suo insieme».
«Con la Finanziaria abbiamo messo a disposizione i fondi (500mila euro) ed emanato i bandi in tempi brevi, dopo averli calibrati e costruiti attraverso un percorso continuo di interlocuzione – ha ricordato Elisabetta Falchi -. Abbiamo costruito il bando in base a una modalità operativa di sinergia costante e di ascolto delle esigenze delle aziende, nel rispetto delle norme. A maggio le domande finanziabili ammontavano a oltre 343mila euro. Le risorse non ancora impegnate sono state quindi rimesse a disposizione e le imprese potranno usufruirne grazie alla riapertura del bando con modalità a sportello, al fine di favorire la partecipazione di un maggior numero di operatori, utilizzando tutte le risorse stanziate.» 
«Essere riusciti a dare uno strumento economico che ha favorito la creazione di una rete tra organizzazioni di produttori – ha concluso l’assessore dell’Agricoltura – è un ottimo risultato. Un’attività che ha consentito di costruire una buona pratica che funziona e che può essere presa in considerazione anche per il futuro.»
Expo eccellenze alimentari di Sardegna
Elisabetta Falchi 11