29 May, 2023
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Zero goal ma tanto gioco e tante occasioni tra Carbonia ed Ossese, due squadre che hanno confermato di avere grande qualità, nella partita disputata questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” per la settima giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex presidente della Figc Carlo Tavecchio ed al 21′ è stato osservato un altro minuto di sospensione del gioco per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Nonostante le assai precarie condizioni del terreno di gioco, reso quasi impraticabile dalle piogge delle ultime settimane, Carbonia ed Ossese si sono affrontate puntando su quella che è la loro caratteristica comune: il gioco.

Diego Mingioni per la prima volta dall’inizio della stagione ha avuto l’intera rosa a disposizione (il solo indisponibile è Emmanuele Pintus) con l’imbarazzo delle scelte e ha tenutop inizialmente in panchina il capitano Nicola Serra, l’esterno alto di sinistra Mattia Pitzalis e gli attaccanti Rafael Monteiro e Niccolò Agostinelli. La squadra, com’è nelle sue caratteristiche, ha costruito tanto ma non ha concretizzato (le principali iniziative le ha proposte al 14′ ed al 19′), confermando un limite ormai consolidato (11 squadre hanno fatto meglio); la difesa ha confermato la sua affidabilità, ad iniziare dal ritrovato Adam Idrissi tra i pali, autore di alcuni interventi determinanti (la difesa con 25 goal subiti è la terza del girone, dietro quelle di Budoni e Sassari Calcio Latte Dolce, entrambe con 22 goal subiti).

L’Ossese, da parte sua, ha costruito tanto, soprattutto nel primo tempo (l’occasione migliore al 23′, con una conclusione di Mattia Gueli, respinta da Adam Idrissi, con nuovo tentativo di Alessio Virdis, pallone che ha scheggiato un palo), riuscendo anche a realizzare un goal, al 40′, annullato per una posizione di fuorigioco.

Il Carbonia è andato vicino al goal al 41′ con Andrea Porcheddu, a conclusione di una manovra avviata da Fabio Porru e rifinita da Fabio Mastino, con provvidenziale deviazione in angolo del portiere ospite Davide Cherchi. Prima del riposo, al 43′, Adam Idrissi ha compiuto una delle sue prodezze, negando il goal che sembrava fatto a Giacomo Demartis;

ed al 44′ Davide Cherchi s’è ripetuto, negando il goal a Jesus Prieto, liberatosi al tiro dopo uno scambio con Andrea Porcheddu. Carbonia ancora pericoloso allo scadere del tempo.

   

Nella ripresa l’Ossese è andata vicinissima al goal del vantaggio al 54′ con Alessio Virdis, che ha sciupato da favorevolissima posizione, calciando alto, un assist di Giacomo Demartis che aveva approfittato di un errore della difesa del Carbonia nell’impostazione dal basso.

Risposta del Carbonia quattro minuti dopo, con assist di Fabio Porru per Gabriele Dore e conclusione parata a terra da Davide Cherchi.

Nel finale, girandola di cambi. Diego Mingioni ha inserito prima Niccolò Agostinelli per Gabriele Dore e Nicola Serra per Lorenzo Isaia, poi Rafael Monteiro per Jesus Prieto Prieto.

Nel finale, in un’azione nell’area dell’Ossese, si è sviluppata una mischia con uno scontro tra Ayrton Hundt e Giacomo Demartis, con cartellino rosso estratto dal direttore di gara per l’esperto centrocampista sassarese per un fallo di reazione.

 

A ridosso del 90′ il Carbonia ha avuto la grande occasione per far sua l’intera posta in palio, con Niccolò Agostinelli, smarcato a tu per tu con Davide Cherchi da Nicola Serra, ma l’attaccante classe 2001 non è riuscito a dare alla sua conclusione la giusta angolazione, trovando l’opposizione efficace del portiere.

Il Carbonia, in superiorità numerica, ci ha provato nei 5′ di recupero, ma la partita è rimasta inchiodata sullo 0 a 0, un risultato sostanzialmente giusto per quanto le squadre hanno espresso sul terreno di gioco.

L’Ossese è salita a quota 42, scavalcata al terzo posto dal San Teodoro Porto Rotondo, impostosi con. il punteggio di 2 a 0 sulla Kosmoto Monastir; il Carbonia è salito a quota 37 punti, sempre all’ottavo posto.

Carbonia: Idrissi, Mastino Fabio, Mastino Andrea, Hundt, Prieto (78′ Monteiro), Porcheddu, Dore (71′ Agostinelli), Mancini, Porru, Isaia (71′ Serra), Muscas. All. Diego Mingioni.

Ossese: Cherchi, Bilea, Ubertazzi (87’ Rodriguez), Patacchiola, Sechi, Demartis, Demurtas, Gueli, Zinellu (63’ Conrero), Virdis (78’ Foddai), Mari (51’ Pais). All.: Marco Sanna.

Arbitro: Pasquale Gatto di Lamezia Terme.

Assistenti di linea: Andrea Papalini di Nuoro e Nicolò Pili di Cagliari.

Note: ammoniti Mancini (C), Porcheddu (C), Bilea (O), Gueli (O), espulso all’86’ Demartis (O).

Giampaolo Cirronis

Allegate le interviste ai due tecnici, Diego Mingioni e Marco Sanna, e al centrocampista dell’Ossese Stefano Demurtas, protagonista tre anni fa della promozione in serie D e della conquista della Coppa Italia con il Carbonia.

 

Il Carbonia torna imbattuto da Li Punti, l’Iglesias lotta ma perde 2 a 1 a Monastir un importante scontro salvezza, nella sesta giornata di ritorno del campionato di Eccellenza.
La squadra di Diego Mingioni contro il pericolante Li Punti ha dimostrato ancora una volta il suo valore, oltreché tecnico, anche caratteriale. Contro un avversario che aveva sicuramente maggiori stimoli per il conseguimento del risultato, fondamentale per continuare a sperare nella salvezza, Fabio Mastino e compagni hanno disputato l’ennesima buona partita, nonostante le assenze forzate di Nicola Muscas (dalla scorsa settimana dopo la finale di Coppa Italia) e Niccolò Agostinelli, fermatosi nella fase di rifinitura prepartita insieme al giovane Nicolò Deluna.
Diego Mingioni ha confermato tra i pali il 17enne James Cohen Kirby e, recuperato Fabio Porru dopo le assenze per squalifica con il Budoni in Coppa e con la Kosmoto Monastir in campionato, ha inserito in attacco come secondo fuoriquota Lorenzo Sartini, con Rafael Monteiro inizialmente in panchina.
Dopo un avvio di partita sostanzialmente equilibrato, privo di grandi occasioni da goal da entrambe le parti, il Li Punti ha sbloccato il risultato al 40′, con un goal di Stefano Ruiu. E in avvio di ripresa, al 46′, ha raddoppiato con un goal di Adama Abdulaye Coulibaly. Sotto di due goal contro una squadra motivatissima, sarebbe stato facile, quasi scontato, mollare la presa, ma non è questo lo spirito che anima la squadra di Diego Mingioni che gioca spesso un gran bel calcio, talvolta concede qualcosa agli avversari nei finali di partita, ma sul piano del gioco e della determinazione non s’arrende mai. E’ accaduto anche oggi a Li Punti.
Il tecnico biancoblù al 50′ ha inserito Rafael Monteiro al posto del capitano Nicola Serra e Nicola Mancini al posto di Lorenzo Sartini e al 73′ Lorenzo Isaia al posto di Gabriele Dore. Ed è stato proprio il 20enne jolly romano, dopo soli due minuti dall’ingresso in campo, a dimezzare lo svantaggio. Il goal realizzato ha messo le ali al Carbonia che al 79′ è andato ancora in goal con Andrea Porcheddu, pareggiando i conti, con un Li Punti quasi incredulo che, dopo aver assaporato la gioia della vittoria e di tre punti pesantissimi per la sua anemica classifica, ha iniziato a temere addirittura di perdere la partita.
Nel finale non è accaduto più niente di rilevante e, al termine del recupero, l’arbitro cagliaritano Federico Isu, autore ancora una volta di una direzione eccellente, le due squadre hanno chiuso sul 2 a 2. Il Carbonia sale a quota 36 punti, all’ottavo posto, il Li Punti resta penultimo con 17 punti.
Li Punti: Secchi, Barracca, Ruiu, Val Pablo, Serna, Cardone, Troisi, Olmetto, Lemiechevsky Meles, Fini, Coulibaly. A disposizione: Mannoni, Manca, Pes, Salis, Manca, Mosetti, Garau, Castigliego, Alvarez. All. Cosimo Salis.
Carbonia: Kirby, Mastino Fabio, Serra (50′ Monteiro), Mastino Andrea, Hundt, Porcheddu, Dore (73′ Isaia), Pitzalis, Porru, Prieto, Sartini (50′ Mancini). A disposizione: Idrissi, Orrù, Fidanza, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbitro: Federico Isu di Cagliari.
Assistenti di linea: Sergio Fara di Tortolì e Cristian Puddu di Ozieri.
Marcatori: 40′ Ruiu (LP), 46′ Coulibaly (LP), 75′ Isaia (C), 79′ Porcheddu (C).
Note: espulso Olmetto (LP) per doppia ammonizione.
Trasferta sfortunata per l’Iglesias, sul campo della Kosmoto Monastir, in quello che era un autentico scontro salvezza, con le squadre divise in classifica da quattro punti, con l’Iglesias quint’ultima e la Kosmoto Monastir terz’ultima. La squadra di Antonio Madau ha sbloccato subito il risultato con un goal di Alessandro Sanna ed ha poi raddoppiato con un goal di Tobias Berghmans Garcia.
Sullo 0 a 2, la reazione dell’Iglesias ha portato al goal di Gianluigi Illario ma poi il risultato non è più cambiato. Con i tre punti la Kosmoto Monastir sale a quota 21 punti, scavalcando al quart’ultimo posto l’Arbus, sconfitto 3 a 1 ad Ossi, ad un solo punto dall’Iglesias, ferma a 22, ed ora a quattro punti dalla sest’ultima posizione, occupata a quota 25 dalla Tharros, sconfitta 2 a 1 sul campo della Ferrini, che vale la salvezza diretta senza fare ricorso ai play out.

La maledizione dei calci di rigore si abbatte ancora una volta sul Carbonia nella finale della Coppa Italia con il Budoni, capolista del campionato di Eccellenza. Come nel 2010 nella finale della Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres, a Nuoro; come nel 2016 e nel 2018 nelle finali della Coppa Italia di Promozione, ad Oristano, con il Bosa e la Dorgalese; anche questo pomeriggio la Coppa Italia di Eccellenza è sfuggita al Carbonia nella roulette finale dei calci di rigore. Ma questa volta la mancata conquista del prestigioso trofeo fa ancora più male, perché è sfuggita prima al secondo minuto di recupero del secondo tempo supplementare, quando il Budoni ha pareggiato con un calcio di rigore realizzato dall’ex Giuseppe Meloni, già autore del primo goal che aveva portato in vantaggio la squadra di Raffaele Cerbone al 24′ del secondo tempo.

Il goal del 2 a 2 è maturato sugli sviluppi di un’azione molto contestata dal Carbonia, non tanto per la concessione del calcio di rigore, quanto perché il recupero di oltre due minuti è parso eccessivo per gli sviluppi del secondo tempo supplementare e perché l’azione che lo ha generato è partita da un calcio di punizione concesso dal direttore di gara per un fuorigioco del Carbonia, battuto almeno venti metri più avanti rispetto al punto in cui lo stesso fuorigioco era stato segnalato; e poi al decimo calcio di rigore, quando Ayrton Hundt ha avuto sui piedi il pallone della vittoria, con il Carbonia avanti 4 a 3 dal dischetto, ed il centrale difensivo biancoblù non è riuscito a dare forza alla sua conclusione, consentendo la facile parata a terra del portiere gallurese Antonio Faustico. I tiri dal dischetto sono proseguiti fino al 16°, quando Andrea Mastino ha calciato il suo sulla traversa, ponendo fine alla sfida infinita e consegnando la Coppa Italia, per la prima volta nella sua storia, al Budoni.

Le due squadre si sono presentate sul terreno di gioco del Comunale di Abbasanta in differenti condizioni. Il Budoni praticamente al completo, con l’ex Giuseppe Meloni, autore del goal partita nella finale di tre anni fa tra Carbonia ed Atletico Uri ad Oristano, e con il morale altissimo per il primato riconquistato recentemente nella classifica del campionato, al fianco del Sassari Calcio Latte Dolce. Il Carbonia privo degli squalificati Jesus Prieto (ex di turno insieme a Rafael Monteiro) e Fabio Porru e senza Diego Mingioni in panchina, alla seconda giornata di squalifica, dopo l’espulsione rimediata nella gara di andata della semifinale con la Tharros.

In tribuna un pubblico numeroso, circa 500 spettatori, con folta rappresentanza di tifosi del Carbonia ed il gruppo ultras caldissimo fin dalle battute iniziali dell’incontro.

L’avvio di gara ha visto un Budoni più vivace ma senza occasioni da goal, mentre il Carbonia alla prim apparizione nell’area del Budoni, è andato ad un passo dal vantaggio, al 9′, con un’azione del giovanissimo attaccante Nicola Muscas (classe 2005) che si è liberato benissimo di due avversari per la conclusione, risultata poi leggermente imprecisa, con pallone fuori di pochi centimetri alla sinistra del portiere gallurese Antonio Faustico.

    

L’occasione mancata non ha demoralizzato il Carbonia che due minuti dopo si è reso ancora pericolosissimo con Rafael Monteiro.

Il doppio pericolo ha scosso il Budoni che ha replicato al 17′ con una conclusione di Giacomo Santoro, neutralizzata dalla difesa del Carbonia con un provvidenziale intervento di Ayrton Hundt, al rientro in squadra dopo un infortunio ed aver scontato una giornata di squalifica.

La partita è andata avanti sul filo dell’equilibrio con continui ribaltamenti di fronte ed al 19′ il Carbonia ha messo ancora paura alla difesa del Budoni con una combinazione Porcheddu-Monteiro. Due minuti dopo il Budoni s’è reso pericoloso con un’azione orchestrata dal tridente Santoro-Meloni-Spano.

Alla mezz’ora il Carbonia ha chiesto il calcio di rigore per un intervento di Sandro Scioni su Andrea Porcheddu ma il direttore di gara non è intervenuto. I primi cartellini gialli sono stati sanzionati prima a Fabio Mastino del Carbonia, poi a Sandro Scioni del Budoni, in una partita ancora equilibratissima fino all’intervallo.

La musica non è cambiata in avvio di ripresa e la prima occasione da goal è arrivata al 49′, quando Adam Idrissi (23 anni oggi) si è disteso in tuffo per deviare in angolo una conclusione di Sandro Scioni.

Al 55′ il Carbonia vicinissimo al goal del vantaggio: Fabio Mastino ha battuto un calcio di punizione concesso per un fallo commesso da Sandro Scioni su Andrea Porcheddu e sul pallone filtrante in area sono arrivati con una frazione di secondo di ritardo sia Rafael Monteiro sia Lorenzo Isaia. Sandro Scioni, già ammonito in precedenza, ha terminato anzitempo la sua partita, al 57′, sostituito da Marco Ortenzi.

Al 69′ il Budoni ha sbloccato il risultato con l’ex Giuseppe Meloni che sul lancio di Nicola Raimo, con un preciso colpo di testa, quasi senza saltare, ha superato Adam Idrissi.

Diego Mingioni, letteralmente scatenato sull’estremo lato destro della tribuna, ha ordinato un triplo cambio al 77′: dentro Niccolò Agostinelli per Rafael Monteiro, Gabriele Dore per Nicola Mancini e per l’equilibrio dei due fuoriquota (essendo uscito quest’ultimo), è stato costretto ad inserire tra i pali James Cohen Kirby per Adam idrissi.

All’80’ occasione per il pareggio per il Carbonia, su un’incursione del nuovo entrato Gabriele Dore, neutralizzata in calcio d’angolo, con ammonizione di Andrea Mastino, per proteste, a seguito di una seconda richiesta di calcio di rigore per un fallo di mano di un difensore del Budoni in area di rigore.

All’83’ il Carbonia ha ristabilito la parità con un goal di capitan Nicola Serra, a conclusione di una splendida iniziativa avviata da Gabriele Dore e rifinita da Mattia Pitzalis.

 

Il pareggio del Carbonia ha scosso il Budoni che ha cercato di riportarsi subito in vantaggio per evitare i supplementari, con Giuseppe Meloni, prima su assist di Samuele Spano all’86’, poi al 2′ di recupero quando James Cohen Kirby è stato bravo ad opporsi al suo tocco da pochi passi spedendo in calcio d’angolo, sugli sviluppi del quale lo stesso centravanti ha spedito sul fondo, sempre a ridosso della linea di porta.

Partita ai tempi supplementari.

L’avvio del primo extra time ha visto il Budoni più intraprendente e James Cohen Kirby subito reattivo sul colpo di testa da pochi passi di Giuseppe Meloni su assist di Idris Zouhair Assoumani, con pallone deviato oltre la traversa. Subito dopo Giacomo Santoro ha spedito il pallone di poco fuori dallo specchio della porta.

Il Carbonia si è rifatto vivo al 99′ con Gabriele Dore che ha prima conquistato un calcio di punizione e poi lo ha battuto impegnando il portiere del Budoni in una parata spettacolare. Fino al termine del primo tempo supplementare non è accaduto più niente di rilevante.

Il primo squillo del secondo tempo supplementare lo hanno dato ancora Giuseppe Meloni (classe 1985), con il portiere del Carbonia James Cohen Kirby (classe 2005), che ha respinto con i piedi la sua conclusione.

Al 108′ il Carbonia si è portato in vantaggio: lancio sulla destra di Gabriele Dore per Niccolò Agostinelli che si è liberato sulla destra e ha inventato una parabola di destro straordinaria, con il pallone che ha terminato la sua corsa sotto l’incrocio dei pali di destra della porta del Budoni! Entusiasmo alle stelle tra i biancoblù e sulla tribuna, con il gruppo ultras letteralmente scatenato.

 

Raffaele Cerbone ha tentato gli ultimi cambi per riacciuffare il risultato di parità, inserendo al 111′ Ndyaye Bara Mamadou Lamine per Giacomo Santoro ed Alessio Pio Rossi per Idris Zouhair Assoumani, ma il Carbonia s’è difeso con ordine fino al 120′ quando è stato indicato il recupero, prima 1′, poi 2′. E al termine del secondo minuto di recupero, l’arbitro ha fischiato un fuorigioco al Carbonia, i calciatori del Budoni hanno avanzato il pallone di una ventina di metri dentro il cerchio di centrocampo, l’arbitro non ha ascoltato le proteste della panchina e dei calciatori del Carbonia e sugli sviluppi dell’azione, ha fischiato un calcio di rigore per il Budoni, per un intervento ai danni di Marco Ortenzi. Inutili ancora le proteste dei calciatori del Carbonia.

 

L’arbitro ha segnalato che il tiro dagli undici metri avrebbe messo fine ai tempi supplementari e Giuseppe Meloni ha trasformato con grande freddezza e precisione il penalty, spiazzando James Cohen Kirby ed allungando così la sfida infinita ai calci di rigore.

I primi sei rigori sono stati impeccabili, Lancioni, Farris e Meloni per il Budoni, Porcheddu, Mastino e Agostinelli per il Carbonia. Il settimo rigore, calciato per il Budoni da Ndyaye Bara Mamadou Lamine è terminato sul palo alla destra di James Cohen Kirby! Gabriele Dore ha realizzato il suo senza esitazione alcuna, rendendo decisivi gli ultimi due rigori. Danilo Greco ha trasformato il suo per il Budoni e sul dischetto si è portato Ayrton Hundt, per il Carbonia, per il rigore che, se realizzato avrebbe consegnato la Coppa Italia 2023 al Carbonia. Rincorsa e tiro debole tra le braccia di Antonio Faustico che ha fatto suo il pallone facilmente, quasi incredulo!

Rigori ad oltranza. Altri quattro rigori impeccabili, Esteban De Goicoechea e I Ruiz Edgar Caparros per il Budoni, Nicola Muscas e Mattia Pitzalis per il Carbonia.

La svolta decisiva al 15° e 16° rigore. Nicola Raimo ha trasformato il suo per il Budoni mentre Andrea Mastino ha spedito il suo sulla traversa, facendo esplodere la gioia dei calciatori del Budoni che hanno raggiunto quella Coppa Italia tanto inseguita che, ad un certo punto, prima nel finale dei tempi supplementari, poi al 10° tiro dagli ultimi metri, hanno temuto di aver perso nell’infinita sfida con il Carbonia.

Al termine, la cerimonia della consegna delle medaglie e della Coppa Italia al Budoni, al Carbonia restano, purtroppo, solo i complimenti per una splendida prestazione da applausi, come spesso è accaduto quest’anno. Vedersi sfuggire la Coppa Italia, che sarebbe tornata a Carbonia dopo soli tre anni, per quel rigore di Giuseppe Meloni al 122′ e poi per l’errore di Ayrton Hundt al decimo calcio di rigore decisivo, fa male, molto male, al Carbonia dei giovani di Diego Mingioni contro la corazzata Budoni.

Carbonia: Idrissi (77′ Kirby), Mastino Fabio, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Monteiro (77′ Agostinelli), Porcheddu, Pitzalis, Isaia, Mancini (77′ Dore), Muscas. A disposizione: Orrù, Fidanza, Sartini, Pintus, Cocco. All. Diego Mingioni.

Budoni: Faustico, Caparros, Raimo, Greco, Farris, De Goicoechea, Assoumani (111′ Rossi), Scioni (56’ Ortenzi), Meloni, Spano (96′ Lancioni), Santoro (111′ Ndiaye). A disposizione:; Riccio, Steri, Diaw, Lamacchia, Diop. All. Raffaele Cerbone.

Arbitro: Salvatore Fresu di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari e Daniele Marcello Bognolo di Olbia.

Marcatori: 69′ Meloni (B), 83′ Serra (C), 3′ 2° ts Agostinelli (C), 17′ 2° ts Meloni (B) su calcio di rigore.

Spettatori: 500.

Ammoniti: Mastino Fabio (C), Scioni (B), Mancini (C), Hundt (C), Raimo (B).

Giampaolo Cirronis

 

 

E’ finita senza goal, al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, la prima partita del 2023 per Carbonia e Villacidrese. Un risultato sostanzialmente giusto, per quanto espresso dalle due squadre nell’arco dei 95′ di gioco, con la squadra di Graziano Mannu (alla prima da avversario in panchina contro la squadra della sua città, che ha allenato ad inizio carriera per sette stagioni consecutive e con la quale ha giocato ben nove campionati) più pericolosa nel corso del primo tempo, ed il Carbonia più aggressivo e vicino al goal del vantaggio nella ripresa.

La squadra biancoblù è stata fortemente condizionata dalle assenze. Non c’era in panchina Diego Mingioni, squalificato dopo l’espulsione per proteste rimediata il 23 dicembre nel corso della partita persa sul campo della Ferrini; non c’erano i quattro squalificati, tre espulsi a Cagliari (Adam Idrissi, Andrea Mastino ed Andrea Porcheddu) ed uno fermato per recidività in ammonizioni (Fabio Porru); e non ha giocato neppure Ayrton Hundt, fermato precauzionalmente per un fastidio accusato nella fase di riscaldamento e rimasto per tutta la partita in panchina. Tenuto conto di tutte le assenze il Carbonia (in difesa totalmente inedita la coppia dei centrali formata da due centrocampisti, Jesus Prieto e Lorenzo Isaia) non ha per niente sfigurato, come ha sottolineato a fine partita Federico Cocco, andato in panchina perché anche l’allenatore in seconda Matteo Crobeddu era indisponibile per un piccolo problema di salute.

La Villacidrese è arrivata a Carbonia memore della pesante sconfitta subita nella partita del girone d’andata (0 a 3 e rigore sciupato da Jesus Prieto) e non s’è illusa per le assenze del Carbonia. Ha iniziato con grande aggressività, impegnando subito seriamente il giovanissimo portiere del Carbonia James Cohen Kirby, e quando è stato necessario s’è difesa con grande attenzione. In avvio di ripresa ha sofferto le manovre avvolgenti del Carbonia che ha impegnato severamente in un paio di occasioni il portiere campidanese Alejandro Quiriti, ma poi è venuta fuori nel finale, cercando di vincere la partita.

La Ferrini ha interrotto la serie positiva dell’Iglesias che si è fermata a due vittorie. La partita al Monteponi è stata decisa da un goal realizzato nella ripresa da Lorenzo Camba su calcio di rigore. La Ferrini si conferma in grande ripresa, con la quinta vittoria nelle ultime sei giornate, che le hanno permesso di dimenticare la striscia negativa precedente (5 punti in 10 partite, con 5 pareggi e 5 sconfitte) e con 31 punti torna vicina alla zona play-off, all’ottavo posto, a cinque lunghezze dal San Teodoro Porto Rotondo che occupa la quinta posizione solitaria, dopo la vittoria per 2 a 1 sul Lanusei ed il pareggio del Carbonia con la Villacidrese. L’Iglesias resta quint’ultima ma ora ferma a quota 20 punti, la salvezza diretta è distante ben 4 punti, perché il Sant’Elena superando la Tharros 4 a 2 ha agganciato la stessa squadra oristanese ed il Lanusei a quota 24 punti.

Il 2023 non è iniziato bene per la capolista Sassari Calcio Latte Dolce che sul campo del Bosa, al Chicchito Chessa di Bonorva, ha perso 3 a 2 la seconda partita stagionale dopo quella interna con il Carbonia ed è stata raggiunta in testa alla classifica dal Budoni, impostosi 2 a 0 sul Li Punti. Al terzo posto c’è ora il Taloro Gavoi che ha battuto 2 a 1 la Kosmoto Monastir ed ha scavalcato l’Ossese che ha riposato.

Bella vittoria della Nuorese sul Calangianus, 2 a 1. Squillante impresa esterna per il Ghilarza ad Arbus, 3 a 0.

Nella foto di copertina la formazione del Carbonia che ha pareggiato 0 a 0 con la Villacidrese.

Giampaolo Cirronis

Allegate le interviste all’allenatore della Villacidrese Graziano Mannu, e a Federico Cocco, componente dello staff tecnico del Carbonia, ieri in panchina per le assenze di Diego Mingioni e Matteo Crobeddu.

 

L’occasione per chiudere il girone d’andata con un’altra vittoria, a quota 30 punti, era troppo ghiotta contro una Tharros arrivata a Sant’Antioco (la partita è stata giocata al Comunale antiochense per le condizioni precarie del terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli”) in formazione largamente rimaneggiata, priva dei tre calciatori più rappresentativi, Alberto Atzori, Simone Calaresu (presente a referto ma indisponibile) ed Andrea Sanna, ed il Carbonia non se l’è lasciata sfuggire. 2 a 0 il risultato finale che, seppur ampiamente meritato, non è stato per niente di facile raggiungimento.
Diego Mingioni ha dovuto rinunciare al portiere titolare, Adam Idrissi, squalificato per una giornata per recidività in ammonizioni, ed ha impiegato, come già ad Oristano in Coppa Italia, ma in quella occasione per scelta, il 17enne James Kirbi. Per il resto, ha inserito nell’undici iniziale Mattia Pitzalis, assente mercoledì con il Sant’Elena per squalifica, Gabriele Dore e la coppia d’attacco Rafael Monteiro – Nicola Muscas, con Jesus Prieto e Niccolò Agostinelli inizialmente in panchina.
Dopo soli 2 minuti di gioco il Carbonia è andato subito vicinissimo al goal del vantaggio con Mattia Pitzalis che, servito splendidamente in area da Andrea Porcheddu, solo davanti a Filippo Stevanato, lo ha graziato spedendo sul fondo alla sua sinistra.
 
Il Carbonia ha preso in mano il comando del gioco, con una manovra a largo respiro, ma priva della velocità necessaria per mettere in difficoltà la difesa oristanese e le occasioni per impensierire Filippo Stevanato sono state poche. Ci hanno provato nell’ordine Gabriele Dore, Rafael Monteiro e di Nicola Muscas.
 
La Tharros, ordinata e per niente intimorita è sembrata non risentire psicologicamente della pesante batosta subita in Coppa Italia sul proprio campo, sconfitta 5 a 2 ed eliminata, e poco oltre la mezz’ora s’è fatta viva dalle parti di James Kirbi, con una conclusione di Marco Lonis, terminata sul fondo.
Squadre al riposo sullo 0 a 0.
Il Carbonia, evidentemente ben istruito da Diego Mingioni nello spogliatoio, è tornato in campo determinato a sbloccare il risultato ed ha creato tante occasioni. Mattia Pitzalis, dopo una conclusione di Andrea Mastino, ha trovato la via del goal da pochi passi ma l’arbitro, Rosanna Barabino (ottima la sua direzione), l’ha annullato per fuorigioco.
La pressione del Carbonia è andata via via crescendo sempre più e ci ha provato Ayrton Hundt, autore del goal partita mercoledì a Mulinu Becciu con il Sant’Elena al 93′ con un perentorio colpo di testa, questa volta con un destro terminato di poco alto. Appena oltre l’ora di gioco Fabio Porru ha affondato sulla fascia sinistra, traversone al centro sul quale Nicola Muscas è arrivato con una frazione di secondo di ritardo.
Al 62′ Diego Mingioni ha gettato nella mischia Nicola Mancini per Nicola Muscas e Niccolò Agostinelli per Fabio Porru, ed il 21enne attaccante di Carbonia ha impegnato subito Filippo Stevanato, disimpegnatosi in calcio d’angolo. Il goal del vantaggio a quel punto è sembrato maturo e puntuale è arrivato al 65′, autore Gabriele Dore: azione avviata da Fabio Mastino, proseguita da Nicola Mancini, pallone in area sul quale si è avventato Gabriele Dore che ha battuto imparabilmente Filippo Stevanato: 1 a 0!
La Tharros ha reagito orgogliosamente e in un paio di occasioni si è resa pericolosa dalle parti di James Kirbi, su una di queste il giovanissimo portiere biancoblù si è disimpegnato in due tempi su un calcio di punizione di Antonino Lai.
    
Diego Mingioni ha effettuato altri due cambi, Prieto per capitan Serra, ammonito fin dai minuti iniziali, e  Lorenzo Isaia (appena arrivato dall’Ilvamaddalena) per Gabriele Dore. Lorenzo Isaia, classe 2002, centrocampista adattabile anche a coprire il ruolo di centrale difensivo, ritorna a Carbonia per la seconda volta. Arrivò alla corte di Marco Mariotti nell’estate del 2020 in serie D, all’inizio della scorsa stagione si accasò al Rimini ma a metà stagione decise di tornare a Carbonia, con David Suazo, rendendosi protagonista di una buona stagione. Passato alla neopromossa in serie D Ilvamaddalena la scorsa estate, ha trovato poco spazio e, nonostante la categoria inferiore, non ci ha pensato su neppure un istante quando il Carbonia gli ha proposto un nuovo ritorno.
Fiutato il pericolo, il Carbonia si è riproposto in avanti e a 6′ dal 90′ Fabio Mastino ha impegnato Filippo Stevanato, sugli sviluppi dell’azione Mattia Pitzalis ha trovato la via del goal ma l’arbitro ha annullato anche questo per fuorigioco.
Anche in questa fase il secondo goal era nell’aria e puntuale è arrivato all’89’: incursione di Niccolò Agostinelli sulla fascia sinistra, superato il diretto avversario l’attaccante biancoblù ha calciato con forza in diagonale, Filippo Stevanato ha respinto come ha potuto ma per sua sfortuna sul pallone s’è avventato come un falco Andrea Porcheddu che ha firmato il 2 a 0, settimo goal personale in campionato, decimo in stagione con i tre realizzati in Coppa Italia.
A quel punto, la partita non ha avuto più storia come i minuti di recupero concessi dal direttore di gara, ed è esplosa la gioia dei calciatori che sono andati a ringraziare il gruppo dei tifosi Carbonia ultras che hanno accompagnato la squadra con i loro cori ed il loro entusiasmo, dall’inizio alla fine.
Carbonia: Kirby, Mastino Fabio, Pitzalis, Serra (dal 70′ Prieto), Hundt, Mastino Andrea, Dore (dal 75′ Isaia), Porru (dal 62′ Agostinelli), Porcheddu, Monteiro, Muscas (dal 62′ Mancini). A disposizione: Billai, Fontana, Deluna, Sartini, Cocco. All. Diego Mingioni.
Tharros: Stevanato, Sardo, Enna, Lai Antonino, Boi, Spiga, Fadda, Foddis, Usai, Sanna Cristian. A disposizione: Lai Massimiliano, Peterle, Sergi, Lonis, Calaresu, Grinbaum, Uliana, Matta. All. Maurizio Nulchis (squalificato).
Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari.
Assistenti di linea: Nicola Graziano Sechi di Sassari e Cristian Puddu di Ozieri.
Marcatori: 65′ Dore (C), 89′ Porcheddu (C).
Giampaolo Cirronis
Intervista a Federico Cocco, collaboratore tecnico di Diego Mingioni

Il campionato di serie D, girone G, è giunto all’ultimo atto della stagione regolare. Il Carbonia di David Suazo deve vincere contro il Gladiator (fischio d’inizio ore 14.00, dirige Michele Maccorin di Pordenone) per sperare di agganciare il treno dei play out. In caso di vittoria, i biancoblù dovranno seguire con il cuore in goal le altre partite che, eccezion fatta per Muravera-Aprilia che inizia alle 14.30, sono in programma tutte alle 16.00.

I 20 convocati di David Suazo: Adam Idrissi, Edoardo Adamo, Tristan Ganzerli, Nicola Serra, Joaquín Suhs, Mauro Pitto, Alessandro Aloia, Mirco Carboni, Cristian Padurariu, Alessio Murgia, Niccolò Agostinelli, Valerio Bigotti, Federico Bellu, Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu, Gabriele Dore, Lorenzo Isaia, Fabio Porru, Ador Gjuci. Marco Russu.

Nella zona alta della classifica sono già decise sia la promozione diretta in Lega Pro del Giugliano, sia le quattro squadre che disputeranno i play off (Torres, Team Nuova Florida, Arzachena ed Afragolese) ma resta forte l’interesse per le prime tre, racchiuse in 2 punti (Torres e Team Nuova Florida appaiate a quota 63 punti, l’Arzachena a quota 61 punti), per la griglia dei play off.

Le due squadre sarde sono attese dai derby casalinghi con Atletico Uri e Sassari Calcio Latte Dolce, squadre impegnate nella lotta per la salvezza, alle quali, evidentemente, non potranno concedere niente, come è emerso anche domenica per l’Arzachena, impostasi 3 a 1 nel derby di Uri. Team Nuova Florida ed Afragolese chiuderanno con lo scontro diretto ad Ardea.

L’Atletico Uri, tra le quattro squadre sarde impegnate nella lotta per la salvezza, è l’unica che può ancora raggiungere l’obiettivo senza fare ricorso ai play out. Per riuscirvi dovrebbe terminare davanti al Real Monterotondo Scalo che ha un punto in più e gioca sul campo della Vis Artena, ed al Cassino, che ospita il Lanusei. Quest’ultima, deve assolutamente fare risultato per evitare una delle ultime due posizioni che condannano direttamente alla retrocessione e tenere sotto gli 8 punti il ritardo dalla 13ª o 14ª (alla vigilia sono 7 i punti di ritardo da Cassino ed Atletico Uri).

Lottano per lo stesso obiettivo del Lanusei il Sassari Calcio Latte Dolce Di Mauro Giorico ed il Carbonia di David Suazo, distanziate rispettivamente di 1 e 2 punti dalla squadra di Oberdan Biagioni. Il Sassari Calcio Latte Dolce domani gioca ad Arzachena, il Carbonia ospita il Gladiator. Per tutte si profilano 90 minuti di grande passione.

L’altra squadra in lotta per la salvezza, l’Insieme Formia, gioca ad Ostiamare.

Completano il programma dell’ultima giornata, le partite Muravera-Aprilia e Cynthialbalonga-Giugliano.

Archiviata la sconfitta casalinga subita con l’Ostiamare che ha interrotto la più lunga serie positiva di questa complicata stagione, il Carbonia affronta oggi una delle trasferte più difficili, sul campo del Team Nuova Florida, terza forza del girone G, reduce dalla sconfitta interna per 3 a 2 subita sette giorni fa con l’Arzachena (dirige Giuseppe Vingo di Pisa, assistenti di linea Mattia Piccinini di Ancona e Zef Preci di Macerata).

Il Team Nuova Florida è una delle più belle rivelazioni stagionali. Partita con l’ambizione di una salvezza tranquilla, la squadra laziale ha iniziato a spron battuto, inserendosi fin dalle prime giornate nelle prime posizioni, che non ha più lasciato.

Nel girone d’andata, il Team Nuova Florida si impose nettamente a Sant’Anna Arresi sul Carbonia di David Suazo per 3 a 0, con goal di Riccardo Capparella su calcio di punizione al 30′, raddoppio di Lorenzo Persichini al 41′ e terzo goal di Sebastiano Svidercoschi al 32′ del secondo tempo.

Rispetto alla partita del 28 novembre dello scorso anno, il Carbonia è cambiato profondamente nell’organico ed è cresciuto nel rendimento, ma continua ad avere un’impellente necessità di punti per conquistare un posto utile per entrare in zona play-out salvezza. Rispetto ad allora non vestono più la maglia biancoblù Mirko Atzeni, Mohamed Sory Camara, Juan Dellacasa, Kassama Sariang, Alessandro Murtas, Pietro Scanu e Tamirr Berman. Per contro, sono arrivati Mauro Agustín Pitto, Alessandro Aloia, Mirko Carboni, Cristian Padurariu e Lorenzo Isaia.

I 20 convocati da David Suazo per la partita di oggi: Idrissi (2000), Adamo (2004), Ganzerli (2003), Serra, Suhs, Pitto, Piras (2005), Carboni, Padurariu, Murgia, Aloia, Bigotti (2002), Bellu (2003), Porcheddu, Basciu (2004), Dore (2001), Isaia (2002), Porru (2000), Gjuci, Russu.

Nella tarda mattinata David Suazo ha annunciato la formazione iniziale: Idrissi, Bellu, Ganzerli, Serra, Suhs, Carboni, Porcheddu, Isaia, Murgia, Padurariu, Isaia, Russu. In panchina: Bigotti, Adamo, Pitto, Piras, Basciu, Dore, Porcu, Aloia, Gjuci.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia è vivo, espugna il campo del Latte Dolce e lo scavalca al terz’ultimo posto, agganciando la quota playout. Il derby del “Peppino Sau” di Usini è finito 2 a 1, con doppio vantaggio della squadra di David Suazo nel primo tempo, firmato dai goal di Lorenzo Isaia ed Alessio Murgia, al 33′ ed al 48′, e goal su calcio di rigore di Alfredo Saba al 19′ della ripresa per la squadra di Pierluigi Scotto.

Il derby, recupero della prima giornata del girone di ritorno, era di importanza vitale per entrambe le squadre, divise da due soli punti in classifica, con il Latte Dolce 16° con 16 punti ed il Carbonia 17° con l’Insieme Formia, a quota 14. Il Carbonia è arrivato al derby in crescita, con il rammarico di alcune occasioni perse per risalire la china, nelle ultime settimane. Il Latte Dolce, viceversa, vive uno dei periodi più complicati dall’inizio del campionato.

L’avvio di gara è stato equilibrato. Il Latte Dolce ci prova al 4′ con Altea, bravo Adam Idrissi a deviare in angolo. Il primo squillo del Carbonia al quarto d’ora con un lancio di Alessio Murgia per Alessandro Aloia, sul quale è uscito in anticipo l’ex Werther Carboni. I biancoblù sono cresciuti con il trascorrere dei minuti, alla conclusione intorno alla mezz’ora prima con una nuova combinazione Murgia-Aloia, poi con il centravanti rumeno Cristian Padurariu che ha sciupato da favorevolissima posizione. Il goal è arrivato al 33′, con Lorenzo Isaia, pronto a deviare alle spalle di Werther Carboni un assist dello stesso Cristian Padurariu.

Il Latte Dolce ha provato a replicare subito, con l’ex Cristiano Palombi ma è stata ancora la squadra di David Suazo a sfiorare il goal con Lorenzo Isaia. Pierluigi Scotto al 41′ ha dovuto sostituire Lorenzo Di Marco per infortunio, inserendo Carlo Nurra. Dentro anche Bilea al posto di Piga. Subito dopo Adam Idrissi ha spedito in angolo una conclusione di Luca Tedde.

In pieno recupero, al 48′, il Carbonia ha raddoppiato: assist di Alessandro Aloia e grandissima conclusione a giro di un attivissimo Alessio Murgia. Squadre al riposo con il Carbonia avanti 2 a 0!

In avvio di ripresa il Carbonia è parso ancora motivato a chiudere i conti e Werther Carboni ha negato il goal del 3 a 0 a Tristan Ganzerli. Pierluigi Scotto al 56′ ha inserito Damir Bartulović al posto di Cristiano Palombi e di lì a poco il Latte Dolce è rientrato in partita: Edoardo Adamo ha fermato fallosamente Alessio Grassi e l’arbitro ha concesso il calcio di rigore che Alfredo Saba ha trasformato: 1 a 2.

Il goal ha acceso d’entusiasmo il “Peppino Sau” ed il Latte Dolce si è riversato nella metà campo mineraria, alla ricerca del goal del pareggio. Il Carbonia ha sofferto ed Adam Idrissi è stato protagonista di alcuni interventi determinanti. Il primo su Federico Altea, il secondo su Damir Bartulović. Il Carbonia si è rifatto vivo dalle parti di Werther Carboni che si è superato sulla conclusione di Cristian Padurariu.

All’83’ il Latte Dolce è rimasto in dieci per l’espulsione di Tedde, reo di un fallo di reazione sul capitano biancoblù Nicola Serra (ammonito). La squadra di casa ci ha provato anche con l’uomo in meno con Damir Bartulovic ed Federico Altea ma il risultato non è più cambiato.

Il Carbonia ha centrato la terza vittoria stagionale, seconda esterna, ed è salito a quota 17 punti (18 conquistati sul campo, 1 perso per una penalizzazione), ora a 2 punti dalla coppia Lanusei-Real Monterotondo Scalo. Il Latte Dolce, alla nona sconfitta casalinga su dodici, è rimasto fermo a quota 16. Domenica il campionato resterà fermo per consentire la partecipazione della rappresentativa di categoria al Torneo di Viareggio, e riprenderà sabato 26 marzo con il Carbonia impegnato in casa con il Cynthialbalonga, mentre il Latte Dolce domenica 27 marzo ospiterà il Real Monterotondo Scalo.

Latte Dolce Sassari: Carboni, Salvaterra (dall’81’ Pireddu), Di Marco (dal 41′ Nurra), Piga (dal 41′ Bilea), Gianni, Medico, Saba, Tedde, Altea, Palombi (dal 56′ Bartulović), Grassi. A disposizione: Casillo, Cassini, Piredda, Palmas, Zecchinato. All. Pierluigi Scotto.

Carbonia: Idrissi, Adamo, Ganzerli, Serra, Suhs, Carboni, Padurariu, Murgia (dal 71′ Porcheddu), Aloia (dall’88’ Gjuci), Isaia, Porru. A disposizione: Bigotti, Pitto, Mastino, Bellu, Agostinelli, Basciu, Russu. All. David Suazo.

Arbitro: Valerio Bocchini di Roma 1.

Assistenti di linea: Salvatore Barbanera di Palermo ed Alessandro Gennuso di Caltanissetta.

Marcatori: 33′ Isaia, 48′ Murgia, 63′ Saba (rigore).

Espulso: all’83’ Tedde.

Ammoniti: Piga, Suhs, Ganzerli, Gjuci, Adamo, Serra, Pireddu.

Un calcio di rigore trasformato dal centravanti del Cassino Simone Sorgente al 90′, ha negato al Carbonia di David Suazo la seconda vittoria esterna stagionale che avrebbe abbondantemente meritato e l’avrebbe portato in un colpo solo dall’ultimo al terz’ultimo posto in classifica, nella giornata in cui hanno perso tutte le dirette concorrenti.
Il Carbonia era passato in vantaggio al 19′ del secondo tempo con un goal di Cristian Padurariu (al secondo centro stagionale), dopo aver colpito un palo a portiere battuto con Lorenzo Isaia nel primo tempo e sfiorato in più occasioni il goal. Nel finale ha controllato il risultato senza correre particolari pericoli ed all’83’ ha sfiorato il raddoppio con Niccolò Agostinelli, fermato da un miracoloso intervento del portiere del Cassino, fino all’ultimo minuto, quando l’arbitro ha concesso il calcio di rigore al Cassino, trasformato da Simone Sorgente.
Con il punto conquistato oggi, il Carbonia aggancia al penultimo posto l’Insieme Formia, battuto in casa 3 a 2 dall’Afragolese (nel primo tempo conduceva 2 a 0) a due punti dal Latte Dolce, battuto nell’anticipo di ieri nel derby di Uri. E venerdì prossimo, alle 15.00, si recupera il derby Latte Dolce-Carbonia.
Sugli altri campi: Torres-Team Nuova Florida 1 a 1; Ostiamare-Muravera 2 a 0; Real Monterotondo Scalo-Arzachena 0 a 1;Giugliano-Gladiator 1 a 0; Cynthialbalonga-Vis Artena 0 a 0; Insieme Formia-Afragolese 2 a 3.
Classifica: Giugliano 57, Torres 49, Team Nuova Florida 47, Arzachena 46, Afragolese 43, Cynthialbalonga ed Aprilia 40, Ostiamare 38, Muravera 35, Vis Artena 34, Atletico Uri 30, Cassino 25, Gladiator 24, Real Monterotondo Scalo 19 e Lanusei 19; Latte Dolce 16, Carbonia ed Insieme Formia 14.
Giampaolo Cirronis

Sono 20 convocati i calciatori convocati da David Suazo per la partita odierna, in programma alle 14.30, sul campo dell’Insieme Formia (dirige Marco Di Loreto di Terni), una diretta concorrente nella lotta per la salvezza. Tra i convocati c’è anche Lorenzo Isaia, il centrocampista 19enne romano tesserato a metà settimana, al rientro in maglia biancoblù, dopo le 32 partite giocate nello scorso campionato: Idrissi, Bigotti, Adamo, Ganzerli, Serra, Suhs, Pitto, Carboni, Mastino, Murgia, Aloia, Padurariu, Curreli, Porcheddu, Dore, Isaia, Porru, Camara, Gjuci, Russu. Non convocati: Piras, infortunato; Niccolò Agostinelli, riabilitazione; Federico Bellu, infortunato; Alexandre Kore riabilitazione; Lorenzo Basciu; Cohen Kirby, terzo portiere; Nicola Mancini.

Ricordiamo che nel girone d’andata, a Sant’Anna Arresi, Carbonia ed Insieme Formia pareggiarono 3 a 3. Il Carbonia chiuse il primo tempo avanti di 3 goal e si fece rimontare negli ultimi 28′. La squadra di David Suazo è reduce dalla sconfitta nel recupero di Artena, disputato mercoledì e terminato 3 a 1 per la squadra laziale.