28 March, 2024
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Dopo 6mila chilometri, 20 Regioni e altrettante città attraversate, la Carovana dello Sport Integrato ha portato a termine la sua lunga missione d’inclusione sociale. Lunedì pomeriggio la prestigiosa Aula Giulio Cesare, abituale sede delle riunioni dell’Assemblea Capitolina, è stata la cornice dell’evento conclusivo della kermesse targata Csen. I componenti dei 4 Equipaggi si sono ritrovati in Piazza del Campidoglio, laddove la lunga avventura era partita, e sono stati accolti con grande calore dalle autorità della capitale oltre che dai vertici nazionali Csen.

Dopo l’esecuzione solenne dell’Inno di Mameli da parte della Banda della Polizia locale di Roma, la comitiva ha preso posto nella sala Giulio Cesare. E qui, a fare gli onori di casa, è stato Enrico Stefàno, vice presidente vicario dell’Assemblea Capitolina: «Siamo orgogliosi di ospitarvi. E sono emozionato, perché iniziative come questa riempiono di gioia. Come Roma Capitale siamo ben felici di condividere con voi questi momenti e di darvi tutto il supporto necessario». Breve ma sentito l’intervento del Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni: «Non voglio togliere spazio alle relazioni degli ospiti – ha affermato – dopo aver parlato tanto nel corso della Carovana, mi armo di carta e penna per trarre spunti dalle idee da chi ci ha seguiti». Il presidente Csen Nazionale Francesco Proietti ha invece voluto mettere al centro dell’attenzione il lavoro degli operatori sul campo: «La situazione è nelle mani soprattutto dei comitati periferici, che da anni lavorano in questo settore. Siamo un Ente pieno di risorse e talvolta ce lo dimentichiamo. Queste occasioni, invece, ci consentono di stare tutti insieme e di crescere».

Dopo i primi interventi istituzionali c’è stato spazio per i grandi protagonisti dell’evento, ovvero i quattro Equipaggi, che hanno avuto modo di rivivere le emozioni del loro viaggio e di raccontare quanto la Carovana abbia permesso di realizzare un’inclusione sociale reale grazie anche al supporto degli alunni degli istituti coinvolti nell’alternanza scuola-lavoro. Assieme a loro hanno preso la parola anche i rappresentanti delle istituzioni che hanno sposato l’iniziativa della Carovana dello Sport Integrato. A partire da Cinzia Nava, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, per passare poi a Sergio Cantiani, sindaco di Marsicovetere, Isabella Lettori, assessore dei Servizi sociali del comune di Brindisi, Eddy Tosi, sindaco di Vigasi, Lorenzo Lucarelli, assessore dello Sport del comune di Narni, Luca Santambrogio, sindaco di Meda e Nicola Sassu, primo cittadino di Sennori.

Il vice presidente nazionale Gianfranco Sartini ha sottolineato i notevoli traguardi raggiunti dal progetto, che ha ottenuto delle medaglie da parte del presidente della Repubblica, della Regione Emilia Romagna e della Regione Lombardia: «Dentro questa Carovana c’è un mondo strepitoso e un messaggio importantissimo che abbiamo voluto lanciare tutti assieme – ha dichiarato – il nostro intento è quello di fare rete sul sociale e sul territorio, avvicinando le persone e creando ponti».

Commoventi le parole del presidente Csen Lazio Giampiero Cantarini, che ha voluto raccontare un episodio che lo ha riguardato in prima persona: «Una mattina, su invito di Andrea Bruni, mi sono recato nel quartiere San Lorenzo di Roma, dove si teneva una manifestazione di Sport Integrato. Dopo la presentazione ufficiale ho tentato qualche approccio in campo. Poi mi si è avvicinata una bimba. Io sono una bambina disabile – ha detto – e mi pare che tu non abbia capito molto di questo gioco. Non ti preoccupare, tanto se sbagli ti applaudiamo lo stesso. L’importante è stare assieme». In quel momento ho capito cosa è l’inclusione sociale. La capitale dello sport siamo noi, e lo abbiamo mostrato a tutta l’Italia”. Henrika Zecchetti, presidente del Csen provinciale di Roma, ha poi voluto accendere un focus sulla Carta dei Valori dello Sport Integrato: «Il Comitato di Roma ha sostenuto fortemente questa nobile iniziativa che pone in primo piano l’inclusione sociale e che ha avuto un’importante cassa di risonanza nazionale. Ne approfitto per invitare tutti voi alla giornata dello sport dedicata a Mario Pappagallo, che vuole ulteriormente sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema».

Riflettori puntati, ovviamente, anche sul mondo della scuola. Nell’Aula Giulio Cesare c’è stato spazio anche per gli studenti e gli insegnanti che hanno contribuito fattivamente alla stesura della Carta dei Valori dello Sport Integrato: «I ragazzi sono stati fantastici – ha evidenziato Piera Di Nisio, insegnante dell’Istituto Tito Acerbo di Pescara – ed hanno tirato fuori tutto ciò che di bello hanno dentro. Inizialmente erano incerti e titubanti, ma poi hanno svolto un lavoro encomiabile. I ragazzi di oggi non sono aridi e non pensano solo alle tecnologie. Sono orgogliosa di loro».

Ha portato la sua preziosa testimonianza anche lo psichiatra Santo Rullo, che ha raccontato ai presenti la sua esperienza con la Nazionale Italiana dei pazienti psichiatrici, che lo scorso maggio a Roma si è laureata Campione del Mondo. Silvia Bracci, responsabile del Distretto Asl Rm 1, ha sottolineato quanto sia importante la pratica sportiva anche per la salute dei più giovani. Presente anche il mondo del pallone professionistico, con una rappresentanza dell’A.C. Chievo Verona e della Virtusvecomp (Serie C): «Stiamo imbastendo un progetto che ha a che fare con il mondo della disabilità – ha detto direttore generale Diego Campedelli – speriamo di poterlo mettere in pratica già dalla prossima stagione agonistica».

Il Vice Presidente Csen Nazionale Giuliano Clinori ha invece sottolineato il grande clima di collaborazione trovato negli istituti scolastici e delle amministrazioni locali per la diffusione dello Sport Integrato: «Questa è una rivoluzione – ha detto – tutti hanno dato la loro massima disponibilità, e solo così è stato possibile dare qualità a questo progetto. Una società che si ferma ad aspettare chi vive una situazione di disagio ci dà fiducia per il futuro. L’Ufficio Progetti Csen ha lanciato un messaggio importante all’Italia intera».

Tra le Regioni che hanno sviluppato meglio il Football Integrato c’è senz’altro la Sardegna, rappresentata nell’Aula Giulio Cesare dal presidente Francesco Corgiolu: «Siamo riusciti a organizzare due campionati regionali e questo grazie alla Regione Sardegna, che su nostra proposta ha finanziato un progetto che per due anni che ha coinvolto circa 140 atleti – ha spiegato – il grosso del lavoro, però, è stato fatto dagli educatori del territorio. Non è finita qui: dal 23 al 29 settembre, a Stintino, si terrà il Campus del Football Integrato. Ciò significa che mentre qualcuno chiede, l’Ente è già avanti e sta pianificando».

C’è stato anche l’intervento, breve ma sentito, di Andrea Borney, considerato il padre del Football Integrato: «Questo è sogno – ha detto – la Carovana rappresenta il successo di chi crede nello sport come strumento di crescita della persona».

La chiosa finale è stata affidata ancora al presidente Francesco Proietti: «Faremo il massimo per dar seguito ai progetti sullo Sport Integrato, anche se il momento è incerto sotto il profilo della politica sportiva. Ad ogni modo faremo tutto ciò che è possibile usando tutte le nostre forze. Stiamo chiedendo al Coni l’inquadramento delle attività di Sport Integrato. Oggi ci ringraziate, ma non abbiamo nessun merito. Stiamo semplicemente assecondando la vostra passione e il vostro entusiasmo».

Martedì mattina, negli impianti sportivi del Centro Italiano Paralimpico si è tenuta un’ulteriore festa di sport, con i quattro Equipaggi che si sono sfidati in un quadrangolare disputato su due campi. E’ stata, ovviamente, l’occasione per salutarsi con allegria e spiensieratezza, anche se non sono mancati interventi toccanti e spunti di riflessione. A partire da quelli offerti dal Sottosegretario di Stato Vincenzo Zoccano, che ha raccolto il libro delle sottoscrizioni alla Carta dei Valori dello Sport Integrato (giunto a 1400 firme) e ha preso l’impegno di incontrare il responsabile del progetto al fine di pianificarne la continuità: «L’Italia è il paese delle idee, dei cervelli, ma anche del cuore – ha sottolineato – può insegnare tanto al mondo intero e quello che sta facendo Csen è emblematico, perché rivela l’alto valore sociale che riveste lo Sport Integrato. Mi piace veder esibire la disabilità, perché non è una malattia ma solo condizione. Mi ha colpito la meccanica di assegnazione del ruolo, perché si basa sulle abilità. Si tratta di un esempio che tutti dovrebbero cogliere. Sono le abilità residue che ci rendono uomini e donne dignitosi all’interno di un Paese civile. Dove vive meglio una persona con disabilità viviamo meglio tutti». A cimentarsi in pantaloncini e maglietta all’interno del quadrangolare anche l’assessore dello Sport del comune di Roma Daniele Frongia: «Sono molto contento della presenza del Sottosegretario – ha esordito – ringrazio e faccio i complimenti a Csen per aver costruito un progetto importante per chi è portatore di disabilità, ma anche per i normodotati. Ricordiamoci che senza una crescita culturale da parte di tutti non si arriva da nessuna parte».

A far calare il sipario sulla Carovana dello Sport Integrato le parole del Responsabile Ufficio Progetti Andrea Bruni: «Quando tanta bella gente si incontra non è facile capire dove si andrà a finire – ha detto – il progetto è finito, e ora siamo su una grande piazza. C’è chi terrà emozioni e ricordi per sé e chi continuerà a condividere. Noi siamo tra questi ultimi. Sono molto fiducioso sul futuro di questa pratica sportiva».

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E’ andato in archivio con grande successo il penultimo atto della Carovana dello Sport Integrato. A Narni, in provincia di Terni, i ragazzi dell’Equipaggio 4 hanno vissuto una due giorni caratterizzata da un clima di grande festa.

Lasciata la Toscana, la comitiva Csen ha raggiunto dopo un lungo viaggio la sede municipale di Narni, dove è andata in scena la caldissima accoglienza da parte della comunità locale. A fare gli onori di casa l’assessore dello Sport del comune di Narni, Lorenzo Lucarelli: «Siamo felici e orgogliosi ospitare la Carovana – ha detto – è doveroso da parte delle istituzioni sostenere progetti come quello promosso da Csen. E’ particolarmente bello accogliere questa festa di sport e integrazione sociale proprio nei giorni in cui si celebra La Corsa dell’Anello, ovvero l’evento principale della città. L’inclusione deve diventare la base della nostra società. Siamo felici che a essere coinvolte siano state le scuole. Il nostro liceo, del resto, è sempre attento alle iniziative nobili. La volontà è quella di porre le basi per far sbocciare questo progetto. Ci piacerebbe avere nella nostra città un’attività permanente di Football Integrato».

Componente fondamentale della tappa umbra, assieme alla tutor regionale Giulia Servi, i ragazzi del Liceo Sportivo “Gandhi” di Narni coordinati dall’insegnante di Scienze Motorie Maria Gabriella Brizzi: «Il nostro Liceo ha, tra le sue missioni, quella di preparare i ragazzi a ad affrontare le diversità. Lavoriamo per dare una preparazione specifica sul mondo dello sport, e anche su tutte le dinamiche collaterali legate ad esso. La collaborazione e l’inclusione devono diventare due presupposti fondamentali per la nostra società. Tutti siamo diversi a prescindere dalle nostre abilità».

Presente anche Jacopo Tommaso Strinelli, delegato per la Provincia Terni del Comitato Italiano Paralimpico: «Abbiamo accolto il progetto della Carovana con grande attenzione – ha affermato – perché permette realmente di far stare insieme persone con e senza disabilità sullo stesso campo di gioco. La pratica sportiva è da sempre motivo di socializzazione. Lo Sport Integrato ha in comune con il Cip l’obiettivo di tirar fuori persone dalle case. Vogliamo allontanare la segregazione negli istituti e nelle case, e far sì che le persone con disabilità possano fruire facilmente dei benefici dello sport. Come sostiene il responsabile Csen Progetti Andrea Bruni, quando troviamo di fronte a noi un ostacolo che non ci permette di uscire di casa, dobbiamo cercare di superarlo con tutte le nostre forze. E prima o poi riusciremo a farlo».

E’ stato applaudito dai presenti anche l’intervento di Deborah Ferlazzo, Educatrice Professionale ed Educatrice Sportiva con il Csen nella terza e, parzialmente, anche alla quarta frazione della Carovana: «Questo progetto ha rappresentato una meravigliosa esperienza di vita e di crescita – ha dichiarato – ho avuto l’opportunità di accompagnare in questo viaggio tre ospiti del Centro Diurno “Il Giardino dei Sorrisi” di Aprilia, in provincia di Latina. Per loro si è trattato di una sfida del tutto lontana dagli schemi e dai ritmi cui erano abituati. E i risultati, devo ammettere, sono stati sorprendenti. Tutti e tre si sono messi in gioco senza esitazioni, hanno organizzato le loro giornate, preso decisioni e affrontato tutte le difficoltà del caso. Anche a livello relazionale. Si è trattato di un’esperienza magica, e i progressi sono stati possibili anche grazie a un gruppo che li ha accolti bene, senza mai assumere un atteggiamento giudicante. C’era chi aveva costantemente lo sguardo rivolto verso il basso, ma che durante questo viaggio ha trovato il coraggio di parlare di fronte a una telecamera o a delle persone sconosciute. Si tratta di obiettivi importanti. Il mio plauso va a Il Giardino dei Sorrisi, perché ha saputo cogliere l’opportunità racchiusa nella mia proposta e l’ha poi sostenuta in fase organizzativa. Di recente c’è stato un incontro tra il Responsabile Csen Progetti Andrea Bruni, i rappresentanti del Centro Diurno e l’azienda che la gestisce al fine di porre delle basi di continuità rispetto allo Sport Integrato. La Carovana può essere stata, in estrema sintesi, un trampolino di lancio per le loro nuove vite. Sono onorata di essere stata testimone di tutto questo: ringrazio il Csen e tutti coloro i quali hanno condiviso con me un’esperienza così affascinante, sia nel terzo che nel quarto Equipaggio».

Venerdì mattina, nel Palasport Comunale di Narni, gli atleti della Carovana sono stati accolti in grande stile, e hanno dato vita a un incontro avvincente in cui, ad avere la meglio, è stata la squadra rossa.

Dopo aver assaggiato le prelibatezze locali, nel pomeriggio i ragazzi hanno quindi potuto godere delle affascinanti bellezze architettoniche di Narni Sotterranea. Dopo di che, nella mattinata di sabato, hanno chiuso le valigie con destinazione Roma, dove martedì si terrà il grande evento conclusivo che chiamerà a raccolta tutti e 4 gli Equipaggi che hanno dato vita alla Carovana dello Sport Integrato.