16 April, 2024
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Luca Pizzuto 2 copia

Il capogruppo di Sel Daniele Cocco e i consiglieri Francesco Agus, Eugenio Lai e Luca Pizzuto hanno illustrato questa mattina ai giornalisti i provvedimenti più importanti presentati in Consiglio. Tra questi, la proposta di legge per l’istituzione del reddito di cittadinanza. «E’ il nostro cavallo di battaglia, il tentativo concreto di riformare un sistema sociale ormai superato e restituire speranza ai giovani e ai precari – ha detto Luca Pizzuto – la speranza, una volta individuate le coperture finanziarie, è che la maggioranza riesca a licenziare finalmente la legge».

Sel sta riservando particolare attenzione anche alla lotta per la razionalizzazione degli enti strumentali della Regione e l’eliminazione degli sprechi. Su questo fronte, il gruppo ha presentato una proposta di legge per la soppressione di “#Sardegna Promozione”, alla quale ha fatto seguito la delibera per il commissariamento dell’Agenzia adottata dalla Giunta. «Ancora non basta – ha detto Francesco Agus – serve ora una legge per evitare che il personale rimanga intrappolato nella struttura e perché le competenze vengano affidate, come avviene in altre regioni, a società in house che si occupino di promozione turistica».  Un’altra situazione che preoccupa è quella dell’Ente Foreste. «Si tratta della struttura più pesante della Regione, con quasi 7.000 dipendenti,  che oggi opera in una situazione di emergenza – ha detto Daniele Cocco – con una direzione generale ancora vacante. La campagna antincendi è in ritardo e il personale lamenta violazioni contrattuali. La situazione è ormai insostenibile occorre che la Giunta intervenga al più presto». Non meno grave la vicenda dell’#Arst, azienda di trasporti sulla quale Sel ha presentato in Consiglio un’interrogazione. Il gruppo ha segnalato una situazione che mette a rischio il diritto alla mobilità dei sardi e le storture di una gestione schizofrenica: da una parte pensa ai tagli e dall’altra procede a un cambio di sede che ha provocato un aggravio dei costi di bilancio.

Eugenio Lai, consigliere e vicepresidente del Consiglio, ha segnalato l’iniziativa del gruppo sulle energie rinnovabili («Basta con le speculazioni e i danni ambientali. Serve un piano energetico che restituisca ai sardi il diritto di decidere sugli interventi da realizzare e consenta loro di beneficiare, in termini di riduzioni tariffarie, dello sfruttamento delle risorse») e la proposta di stabilizzazione per i 12 precari dell’Arpas e dei lavoratori Cesil e Csl.

In materia ambientale, invece, la mozione per la difesa della biodiversità sarda. «Oggi assistiamo ad un assalto delle multinazionali che tentano di impadronirsi del nostro genetico vegetale. Il pericolo – ha detto Luca Pizzuto – è che i semi tradizionali usati in agricoltura ci vengano scippati per poi essere brevettati. Per scongiurare questo rischio, Sel chiede l’istituzione di un registro delle biodiversità e il divieto di fornire alle multinazionali le semenze da brevettare».

Ultimo accenno, infine, alla vicenda #San Raffaele. «Il nostro via libera al progetto della #Qatar Foundation – ha sottolineato Pizzuto – è la garanzia che la sanità  pubblica non sarà minata. La delibera della Giunta punta all’integrazione del sistema sanitario regionale e a un potenziamento dei servizi nella Gallura, territorio fortemente penalizzato in passato». Azione della Giunta soddisfacente anche per il capogruppo Cocco: «Ci fidiamo di Pigliaru. Il progetto del San Raffaele darà risposte importanti in campo sanitario e occupazionale con l’assunzione di operatori sardi». 

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E’ slittato a oggi il parere vincolante della #Sesta Commissione del Consiglio regionale sul progetto per l’ospedale #San Raffaele di Olbia. Maggioranza ed opposizione hanno trovato un sostanziale accordo per il via libera all’investimento della #Qatar Foundation ma prima sarà necessario definire meglio alcuni aspetti sulle deroghe governative per superare i limiti dei posti letto e dei tetti di spesa imposti dalla spending review e sull’interpretazione della norma regionale (legge n. 12 del 2011) che affida alla Giunta la possibilità di accreditare una nuova struttura ospedaliera in assenza del Piano Sanitario. Aspetti che saranno chiariti entro domani mattina dai funzionari della Regione e sottoposti a una nuova valutazione della Commissione convocata per le ore 12.00.

A questa conclusione si è arrivati dopo un dibattito andati avanti per quasi quattro ore. Il parlamentino, presieduto da Raimondo Perra, aperto oggi alla partecipazione di tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione, ha sentito in audizione il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il direttore generale dell’assessorato Giuseppe Maria Sechi.

Il presidente Pigliaru ha illustrato nel dettaglio la delibera n.24 adottata dalla Giunta il 26 giugno scorso per l’attivazione dell’ospedale e del polo di ricerca nell’area territoriale della Gallura. Pigliaru, in apertura del suo intervento, ha ricordato i vari passaggi della vicenda cominciata con la firma, nel dicembre del 2013, del Memorandum tra gli investitori della Qatar Foundation e la Giunta  Cappellacci.

«Si tratta di un investimento di grosse dimensioni – ha detto Pigliaru – per il quale occorre dare risposte credibili e in tempi rapidi.»

«La Giunta – ha proseguito il presidente – ha immediatamente avviato un’interlocuzione con il Governo per chiedere le deroghe necessarie alle normative nazionali che impongono vincoli rigidi sul numero dei posti letto e della spesa ammissibile per le convenzioni con i privati. Il progetto San Raffaele – ha ricordato Pigliaru – prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti). Dal Governo è arrivato l’impegno formale a sostenere il progetto con una lettera di intenti firmata dal Ministro della Salute Lorenzin e dal sottosegretario Del Rio. Si tratta adesso di formalizzare il via libera con una deroga ufficiale”. L’obiettivo dell’intervento è duplice – ha sottolineato Pigliaru – integrare il sistema sanitario regionale e creare un polo di eccellenza nella ricerca. La struttura, oltre a fornire una risposta a un territorio finora penalizzato, avrà un grosso impatto per abbattere i costi dei viaggi della speranza (circa 60 milioni all’anno) effettuati dai sardi per curare alcune patologie e, allo stesso tempo, farà da attrattore per i pazienti che vorranno venirsi a curare in Sardegna. Alcuni lo faranno con le coperture finanziarie garantite dai loro sistemi sanitari, altri pagheranno di tasca propria il costo delle cure (per questi utenti il progetto prevede appositamente 50 posti letto in solvenza erogati senza oneri a carico del servizio sanitario regionale).»  

«Una parte importante – ha precisato il capo dell’esecutivo regionale – sarà poi dedicata alla ricerca: l’ospedale punterà ad ottenere in 5 anni le certificazioni IRCCS con le quali potrà accedere ad importanti finanziamenti nazionali. La Qatar Foundation ha inoltre assicurato una dotazione di 10 milioni di euro all’anno, a disposizione delle università sarde e di altri soggetti come il Crs4 o il Cnr, per le attività di ricerca. L’investimento iniziale sarà di circa 163 milioni di euro per gli interventi strutturali, l’ammodernamento e l’acquisto di attrezzature, i costi di gestione annuali ammonteranno invece a circa 70 milioni di euro. Il costo a carico della Regione per la convenzione si aggira sui 55 milioni di euro.

L’assessore alla Sanità Luigi Arru è entrato invece nel dettaglio del progetto spiegando ai componenti della Sesta Commissione che l’obiettivo della Giunta sarà quello di coprire le specialità assenti nel sistema della sanità gallurese e dell’intera Isola: «Si punterà su settori come la pediatria, la riabilitazione intensiva in campo sportivo, la chirurgia vascolare e oncologica, la cardiologia e la neurologia. Per andare avanti – ha confermato Arru – sarà però necessario ottenere dal Governo le deroghe necessarie. L’ambizione dell’ospedale – ha proseguito Arru – dovrà essere quella di diventare un centro di riferimento a livello internazionale».

Nel dibattito sono intervenuti diversi commissari. Daniela Forma (Pd) ha rivolto un plauso all’approccio della Giunta Pigliaru: «Pro e contro sono stati valutati attentamente – ha detto Forma – il progetto San Raffaele darà risposte a chi ha necessità di curarsi, integrerà il sistema sardo e darà spazio alla ricerca».

Pietro Pittalis (capogruppo di Forza Italia) ha posto alcune questioni pregiudiziali: «Siamo d’accordo con questo progetto – ha esordito – ma c’è la necessità di chiarire meglio tutti gli aspetti giuridici per evitare che la delibera della Giunta si areni nelle secche di qualche tribunale amministrativo». Secondo Pittalis, che ha parlato a nome di tutta l’opposizione, «prima di arrivare al parere vincolante della Commissione occorre precisare meglio le procedure di accreditamento delle nuove strutture sanitarie e le vicende legate alla curatela fallimentare dell’ospedale». Per Pittalis, inoltre, «la lettera di intenti firmata dal Ministro della Salute non è sufficiente. Serve una intervento ad hoc per superare i limiti imposti dalla spending review nazionale e dalla legge regionale n.21 del 2012  sui posti letto e sui tetti di spesa».

L’ex assessore della Sanità Giorgio Oppi (Udc) ha ricordato che «del progetto San Raffaele si parla ormai da oltre 20 anni. Il progetto presentato nel 1991 da Don Verzè non decollò perché mancavano le coperture finanziarie. Anche oggi – ha proseguito Oppi – uno dei partner del progetto, il Bambin Gesù, “non naviga nell’oro”. Da più parti arrivano forti critiche sui progetti avviati in altri parti d’Italia, soprattutto nel Sud. Per questo occorre vigilare sull’affidabilità di tutti i soggetti coinvolti”. Oppi ha poi concluso il suo intervento suggerendo alla Giunta di puntare su specialità effettivamente utili ad un’integrazione del sistema sanitario regionale come l’urologia pediatrica».

Per il capogruppo del Psd’Az Christian Solinas nella delibera «non si individuano con precisione i soggetti che manderanno avanti il progetto di cui farà parte la Qatar Foundation né c’è un’attenta valutazione e quantificazione dell’investimento». Solinas ha poi ricordato che il costo della struttura, certificato dal concordato preventivo, è di circa 11 milioni di euro. Mancano però le valutazioni sull’adeguamento dell’ospedale e di quanto si spenderà a fronte di un finanziamento regionale di circa 55 milioni di euro. «Questa operazione – ha detto Solinas – potrebbe farsi senza rischio di impresa. Di solito, prima si fanno gli investimenti e poi si chiede l’accreditamento». L’esponente sardista, infine, ha chiarito che non c’è nessuna ostilità al progetto ma, al contrario, una forte volontà di andare avanti evitando all’iter amministrativo un percorso accidentato.

Attilio Dedoni (capogruppo dei Riformatori) ha espresso parere favorevole all’investimento ma – ha detto – «senza creare traumi che rischino di vanificare l’operazione». E’ necessario – secondo Dedoni – un passaggio in Consiglio per sanare eventuali profili di illegittimità della delibera».

Su questo ed altri punti posti dalla minoranza è intervenuto il direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sech, che ha difeso la scelta di ricorrere alla previsione dell’art 24, comma 6, della legge regionale 12 del 2011 che consente alla Giunta, in assenza del Piano sanitario regionale, di disporre, sentita la commissione competente, l’accreditamento per una sola volta di una struttura ospedaliera. «Si tratta però di un percorso amministrativo puro – ha detto Sechi – la delibera della Giunta non accredita nessun ospedale. La norma è l’unico appiglio in mancanza del Psr. In ogni caso occorrerà ottenere le necessarie deroghe dal Governo e successivamente procedere ad ulteriori atti di programmazione».

Gigi Ruggeri(Pd) ha chiesto espressamente di inserire nel parere della commissione alcuni punti: «Questo progetto – ha detto – dovrà fungere da traino e gratificare l’intero sistema regionale. Nostro dovere sarà vincolare la presenza degli investitori del Qatar nei termini previsti dal progetto, creare una struttura di riferimento per la ricerca e una garanzia perché l’occupazione nella struttura, nell’indotto, nelle forniture e nei piccoli appalti premino i lavoratori sardi». Da Ruggeri, infine, la richiesta che la società di cui faranno parte la #Qatar Foundation e i suoi partner abbia sede in Sardegna e paghi le tasse nell’Isola.

Luca Pizzuto(Sel) ha annunciato il parere favorevole del suo gruppo alla proposta della Giunta. «Questo progetto – ha detto Pizzuto – è la garanzia che la sanità pubblica non sarà smantellata, non saranno ridimensionati i presidi periferici, né ci saranno conseguenze per il personale. Tutto questo, insieme al richiamo ad un’integrazione armonica del sistema sanitario e l’importanza data alla ricerca ci convincono della bontà dell’iniziativa».

Marcello Orrù (Psd’Az) ha invece chiesto espressamente che il progetto non penalizzi altre eccellenze presenti in Sardegna, in particolare a Sassari dove i centri per la sclerosi multipla, la cardiochirurgia e la neurochirurgia rappresentano dei veri fiori all’occhiello. «L’apertura del San Raffaele – ha detto ancora Orrù – non deve causare tagli ai danni delle altre strutture».

Su questi ultimi punti, l’assessore Arru ha dato ampie garanzie, assicurando anche grandi opportunità formative per gli studenti e i medici sardi.

Al termine degli interventi, il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, a nome di tutta la minoranza, ha avanzato la proposta di sospendere i lavori per arrivare a un accordo unanime. Proposta accolta dalla maggioranza e dalla Giunta. La commissione si riunirà domani, alle 12.00, per la votazione finale del documento che accoglierà alcuni suggerimenti scaturiti dalla discussione.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai (Sel), e i consiglieri Efisio Arbau (Sardegna Vera), Luca Pizzuto, Daniele Secondo Cocco e Francesco Agus (Sel), hanno presentato una proposta di legge per stabilizzare il personale precario dell’#Arpas. La proposta prevede la stabilizzazione, presso l’#Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, di personale qualificato, già assunto con contratto a tempo determinato a seguito di procedura ad evidenza pubblica e più volte rinnovato.

«In un ambito particolarmente sensibile – è scritto nel testo di legge – quale è quello della protezione dell’ambiente, la proposta intende dare una risposta all’esigenza di assicurare con continuità lo svolgimento di rilevanti e indispensabili compiti istituzionali dell’Agenzia che hanno, tra gli altri, diretti riflessi sulla salute dei cittadini. Attraverso lo stabile inquadramento di figure professionali qualificate che fino ad ora hanno prestato il loro servizio con successivi rinnovi contrattuali, si eviterebbe, dunque, l’interruzione di fondamentali servizi resi alla collettività e si valorizzerebbero le professionalità sviluppate presso l’Agenzia.»

«La procedura di stabilizzazione – è scritto nel testo – nel rispetto dei vincoli sulle assunzioni e sulla spesa attualmente vigenti, si dovrà in particolare attenere a quanto disposto a livello statale dalla legge di stabilità per il 2014, la quale prevede una serie di requisiti che evitano all’Amministrazione il rischio di assumere personale in eccedenza rispetto alle effettive esigenze istituzionali.»

La proposta di legge prevede una dotazione finanziaria di 200mila euro per il 2014 e di 395mila euro per gli anni successivi. Fondi che dovrebbero essere aggiunti al bilancio dell’Arpas e tolti al capitolo di spesa del bilancio regionale relativo “Promozione e propaganda turistica”.

Massimo Deiana 5 copia

Il vice presidente del Consiglio regionale Eugenio Lai (Sel), il capogruppo di Sel, Daniele Secondo Cocco e i consiglieri del gruppo Luca Pizzuto e Francesco Agus, chiedono all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, di riferire in aula sulla situazione dell’Arst. In particolare, gli esponenti di Sel chiedono informazioni sull’affitto del palazzo dell’Arst, in via Posada a Cagliari, per cui la società paga un canone di locazione di 1 milione e 135mila euro per sei anni. Ma non solo. Un altro problema molto importante per Lai e Cocco è legato al ritardo nel pagamento dello stipendio ai dipendenti e sul mancato versamento dei contributi previdenziali. Il gruppo di maggioranza chiede notizie all’assessore anche sul perché, a fronte del blocco delle procedure concorsuali, si stiano assumendo lavoratori interinali che inizieranno il primo luglio.

«Per noi – ha affermato Lai – l’Arst è una società molto importante per quanto riguarda i trasporti e i collegamenti tra i vari centri urbani, per questo vorremo capire quali siano le criticità dell’azienda ed eventualmente intervenire.»

Patto d'Iglesias - Fetopatia Alcolica Pieghevole Provincia Amici 2

«Con l’approvazione in Consiglio regionale della legge sulla “Prevenzione della fetopatia alcolica”, la nostra regione si propone al mondo con il primo dispositivo che trasforma la Donna Alcolista, storicamente colpevole, in sofferente bisognosa di diagnosi e terapia e la mamma alcolista in primario obiettivo delle premure: sociali e mediche.» Lo scrive, in una nota, l’associazione #Amici della Vita Sulcis.

«La legge votata all’unanimità dei Consiglieri presenti (50) – si legge ancora nella nota – è frutto di lunghissimo ed appassionante lavoro che ha visto protagonisti il Volontariato, l’Ordine dei Medici, la Provincia Carbonia Iglesias fino all’ultimo giorno del suo mandato, i sindacati, le parrocchie, la Coop. sociale San Lorenzo ed Amministrazioni comunali del Sulcis, le Acli, la Curia, la stampa. I consiglieri regionali del Sulcis di questa legislatura (Gigi Rubiu, Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Ignazio Locci) e della precedente (Paolo Dessì e Giorgio Locci) affiancati dagli “stranieri” Raimondo Perra e Lorenzo Cozzolino hanno avuto il merito di “contagiare” i partiti di appartenenza e motivarli a sostenere in tempi rapidissimi, “olimpionici”, una legge (premura e sensibilità ) per la vita debole che tutti desideriamo salvaguardare. Il risultato finale dimostra che quando una comunità, rimosse le casacche di appartenenza, si riunisce intorno alla solidarietà è capace di risultati straordinari e trasforma la quotidianità spesso rissosa, invidiosa, dozzinale e pettegola in leggenda.»

«Siamo orgogliosi – conclude l’associazione Amici della Vita Sulcis – di aver lavorato al vostro fianco in questa emozionante avventura. Nuovi orizzonti aspettano altrettanto impegno.»

Consiglio regionale 3 copia

Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il testo unificato 20/28 su “Norme per la prevenzione della fetopatia alcolica”. Il presidente dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, ha aperto la discussione dando la parola al relatore Lorenzo Cozzolino (Pd). Nel suo intervento, il consigliere ha messo l’accento sulla gravità della patologia di cui si occupa il provvedimento, perché «l’assunzione di alcol nel delicato periodo della gravidanza può creare sia complicazioni per gestante che, nei casi più estremi, aborti prematuri». «Il fenomeno – ha aggiunto Cozzolino – è purtroppo molto diffuso fra le giovani donne, molte della quali consumano alcolici mettendo a rischio la propria salute e quella del bambino. La disciplina della materia è inoltre particolarmente utile, ha proseguito il consigliere, perché «spesso la presenza di queste patologie non è riconoscibile e diagnosticabile, né esiste una sorta di soglia minima di sicurezza». I dati più recenti dell’Istituto superiore di sanità, ha affermato Cozzolino, «sono del 2001e ci dicono che il 7% dei nascituri è esposto alcol materno, mentre in Sardegna sono stati segnalati ben 650 casi di aborti spontanei riconducibili alla fetopatia». La nuova legge regionale, secondo Cozzolino, affronta il problema sotto un duplice aspetto: «Quello medico attraverso la diagnosi precoce ed una serie di test mirati, quello sociale, con percorsi di accompagnamento e sensibilizzazione sulla importanza della prevenzione, con l’obiettivo di arrivare a gravidanze responsabili e analcoliche».

Il capogruppo di FI Pietro Pittalis, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha sottolineato l’anomalia dell’assenza dell’Assessore competente «al quale sarebbe stato utile porre alcune domande» ed ha chiesto alla presidenza chiarimenti sulle motivazioni dell’inversione dell’ordine del giorno del giorno, «visto che al punto due c’era l’esame delle disposizioni urgenti in materia di edilizia scolastica». Pittalis ha quindi chiesto una breve sospensione della seduta per una riunione dei capigruppo.

Il presidente Ganau, ha chiarito che il ritardo del provvedimento sull’edilizia scolastica è dovuto al mancato deposito presso gli uffici delle relazioni di maggioranza e minoranza. «Se dovessero arrivare – ha aggiunto – l’Aula inizierà immediatamente la discussione». Per quanto riguarda la presenza dell’Assessore della Sanità, il presidente ha spiegato che i membri della giunta in Aula hanno la delega a rappresentare l’esecutivo.

Il capogruppo Pd, Pietro Cocco, si è detto convinto della necessità di proseguire i lavori. In un successivo intervento, il capogruppo di Fi Pittalis ha affermato di non voler alimentare polemiche, aggiungendo che nel merito la legge ha il sostegno del suo gruppo. «Però – ha precisato – va rispettata la regola secondo la quale per ogni legge ci vuole interlocuzione dell’Assessore competente. Se c’è la necessità di spostare il dibattito per un’ora, ha suggerito, «possiamo farlo ma qui c’è una questione di rispetto per il Consiglio, ci vuole serietà e dignità per l’Assemblea».

Il consigliere Pietro Cocco, capogruppo del Pd, si è detto favorevole ad una breve sospensione. Il consigliere Michele Cossa (Riformatori) ha dichiarato la posizione favorevole del suo gruppo, ma ha detto di ritenere necessaria la sospensione, dato che «un problema così specifico, sul piano sostanziale, non può essere affrontato senza la presenza dell’assessore».

Alla ripresa dei lavori, il presidente Ganau ha dato la parola a Rossella Pinna (Pd), la quale ha espresso viva soddisfazione per l’approvazione in Commissione di questa legge, tema importantissimo per la salute delle donne e dei nascituri.

L’esponente della maggioranza ha evidenziato che i dati sui danni causati dal l’alcool e sulle patologie alcol-correlate sono allarmanti in Europa, in Italia e in Sardegna. Secondo alcune ricerche, ha proseguito Pinna, quasi il 60 per cento dei sardi fa uso di alcool, con un’incidenza allarmante tra i giovani e i giovanissimi, con un età che tende vistosamente ad abbassarsi: un giovane su tre fa uso di queste sostanze. Nel mondo il 38,3 per cento consuma alcolici, in Italia 17mila sono i decessi causati dall’utilizzo di queste sostanze. La consigliera ha ricordato che dagli studi scientifici effettuati le donne sono maggiormente esposte ai rischio di patologie alcol-correlate rispetto agli uomini, oltre al fatto che i danni causati dalla fetopatia alcoolica è invalidante e non può essere curata, ma si può prevenire con gli interventi previsti in questa legge, soprattutto all’articolo 4.

Soddisfatto per la condivisione che si è creata tra maggioranza e opposizione su questo tema il consigliere Luca Pizzuto (Sel), uno dei proponenti delle due proposte di legge inserite nel Testo unico. L’esponente della maggioranza ha evidenziato come questa legge punti sulla prevenzione, come atto fondamentale, e riconosca l’importante lavoro svolto da oltre diciotto anni da diverse associazioni. Il particolare, Pizzuto ha proposto all’Aula di rinominare la legge con “Legge degli Amici della vita”, nome dell’associazione che da 18 anni si occupa di queste problematiche. Il consigliere di Sel ha rilevato in modo positivo, infine, che con il provvedimento di oggi «questo Consiglio si sta riavvicinando in modo trasversale alla gente e alle sue necessità».

Voto favorevole è stato espresso anche dal presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra (Psi), che ieri ha approvato il Testo unico oggi in discussione. Perra ha sottolineato che si tratta di una legge importante «per noi socialisti», un provvedimento che va nella direzione di tutelare la salute delle donne e dei nascituri. «Si va nella direzione della prevenzione – ha detto – e non in quella della cura. Con questi interventi, oltre a diminuire l’incidenza delle patologie alcoolcorrelate, si riduce anche l’aggravio per la spesa sanitaria, tra l’altro con un investimento modesto di 150mila euro». Per Perra questa legge punta sul migliorare l’informazione data alla donne in gravidanza attraverso l’utilizzo delle strutture sanitarie preposte e dei medici di base.

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha annunciato il sostegno alla proposta di legge e ha ricordato come nella passata legislatura un provvedimento analogo aveva superato l’esame della competente commissione ma non era approdato in Aula. L’esponente della maggioranza ha inoltre sottolineato come la legge sia la prima sulla delicata materia varata da una Regione in Italia e ha ribadito l’efficacia degli interventi previsti in particolare per quanto attiene la prevenzione, l’informazione e la gratuità dei relativi test medici. A giudizio del consigliere, Pietro Cocco, con le disposizioni contenute nel testo si possono ipotizzare anche ulteriori benefici in termini di riduzione del costo sanitario complessivo della Sardegna.

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha evidenziato che «in Europa il terzo fattore di rischio di morte prematura è rappresentato dall’uso di alcolici, dopo il fumo e l’ipertensione». L’esponente della minoranza ha ricordato le misure previste nel testo all’esame dell’Aula e rimarcato come l’obiettivo della legge è rappresentato dallo scoraggiare l’uso di alcol per tutto il periodo della gravidanza. Luigi Rubiu ha poi fatto cenno ad alcuni interventi promossi al livello europeo per migliorare la prevenzione e limitare la vendita degli alcolici. Tra gli esempi citati quello del divieto alla vendita di bevande alcoliche per chi non ha raggiunto la maggiore età e una particolare etichettatura in cui siano riportati con chiarezza i rischi che derivano dall’abuso di alcolici per le donne in gravidanza e per il feto. Il capogruppo Rubiu ha concluso dichiarando il suo voto a favore della proposta di legge.

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha dunque concesso la parola all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per la replica della giunta. L’esponente dell’esecutivo ha espresso il formale parere favorevole della giunta alla proposta di legge e sottolineato come il provvedimento, oltre che per la sostanza, meriti apprezzamento anche per il significato simbolico del sostegno alla prevenzione e al “lavoro in team”. Il responsabile della Sanità ha inoltre evidenziato come la legge per la prevenzione della fetopatia alcolica rappresenti una risposta adeguata, in un particolare momento di crisi sociale, «verso quelle fasce che più soffrono una condizione di disadattamento sociale». Apprezzamento è stato inoltre rivolto per i previsti test gratuiti «si potrà così valutare compiutamente anche l’efficacia degli eventuali percorsi di accompagnamento».

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha dunque posto in votazione il “passaggio agli articoli” che il Consiglio ha approvato per alzata di mano.

Sull’art.3 del Testo Unico è intervenuto il dell’Udc Giorgio Oppi che ha espresso parere favorevole sull’esenzione dal ticket per le donne in gravidanza. Dubbi invece sulla somministrazione di un questionario anonimo tipo alle pazienti a rischio. «La patologia – ha detto Oppi – può essere riscontrato solo al termine della gravidanza. Il questionario potrebbe rivelarsi inutile. La prevenzione, inoltre, si fa da tempo con un altro questionario predisposto da ricercatori qualificati e finanziato dal Ministero in distribuzione in tutte le Asl sarde».

Gianni Tatti (Udc) ha chiesto di fare chiarezza sui soggetti beneficiari dell’esenzione dal ticket. «Dall’art 3 – ha detto Tatti – non si evince che solo le donne in stato di gravidanza possono avere l’esenzione per il dosaggio della Transferrina desialata. Se a una donna viene ritirata la patente per abuso di alcolici può comunque ottenere l’esenzione. E’ una discriminazione nei confronti degli uomini«  Tatti ha poi segnalato all’aula la presenza in alcune Asl di laboratori non in grado di fare l’esame. «La Regione se ne faccia carico – ha affermato l’esponente dell’UDC – se ci sono esami in più da fare ben vengano ,ma occorre scongiurare il rischio che in Sardegna ci siano cittadini di seria A e Serie B”.

Edoardo Tocco (Forza Italia), ha auspicato che il Consiglio in futuro possa approvare altri provvedimenti con la stessa celerità con cui si è arrivati all’esame del Testo Unico sulla fetopatia alcolica. Il consigliere “azzurro”  ha poi stigmatizzato il mancato coinvolgimento dei consultori e delle associazioni di volontariato nella discussione del provvedimento.

Per Angelo Carta (Psd’Az), la legge in esame «è una prima risposta ad un problema forte vissuto dai territori dove è più presente la piaga dell’alcolismo». In alcune zone dell’isola – ha ricordato Carta –  «il volontariato è l’unico baluardo contro l’abuso perché i comuni sono senza strumenti. La prevenzione è sempre più necessaria per affrontare il problema in modo radicale. Servono strumenti e risorse per il volontariato e una task force nelle Asl per sostenere associazioni e centri d’ascolto».

Robero Deriu (Pd) ha rivolto apprezzamento per il lavoro svolto dal collega Cozzolino annunciando il suo voto a favore del provvedimento

Luca Pizzuto (Sel), rispondendo al precedente intervento del consigliere Edoardo Tocco, ha ricordato che non c’era nessun intento di far trovare una legge già pronta alle associazioni ma i soggetti interessati hanno avuto un ruolo importante per il varo del provvedimento.

Roberto Desini (Centro Democratico) ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto. «Sono orgoglioso – ha detto – perché la Sardegna arriva prima di altre regioni italiane. Si tratta della prima legge in materia sanitaria approvata da questo Consiglio. Per raggiungere gli obiettivi  non serve un grande dispendio di risorse. Con la prevenzione si risolvono i problemi delle persone e si creano le condizioni perché i neonati abbiano una vita normale».

Per Daniele Cocco (Sel), «la legge che il Consiglio si appresta ad approvare è un segnale di grande civiltà che certifica l’attenzione della Giunta per i problemi dei cittadini». Secondo Cocco, l’esenzione dal ticket deve essere estesa anche ai disoccupati.

Christian Solinas (Psd’Az)  ha chiesto all’Aula di mostrare in futuro, per altre problematiche,  la stessa attenzione riservata al Testo Unico sulla fetopatia alcolica. «Stiamo parlando di una legge che impegna 150mila euro – ha detto Solinas – mentre fuori si discute di una questione come il “San Raffaele” per la quale c’è in ballo un investimento di un miliardo di euro. Sarebbe opportuno che Pigliaru riferisse in Consiglio per capire se i sardi devono essere solo mediatori di questioni che interessano il Governo nazionale».

Modesto Fenu (Zona Franca), dopo aver espresso soddisfazione per l’esito della discussione, ha annunciato il suo voto favorevole al provvedimento.

Stessa valutazione dal consigliere del Partito dei sardi Augusto Cherchi, che ha annunciato il voto a favore del gruppo “Soberania e Indipendentzia”  per una legge importante che «pone una pietra nel percorso di prevenzione».

Efisio Arbau (La Base), rispondendo al consigliere Christian Solinas, si è detto sicuro del fatto che la Commissione Sanità saprà esaminare con stessa celerità il progetto “San Raffaele”.

Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha rivolto un grazie al mondo dell’associazionismo e del volontariato da sempre in prima linea sul fronte della lotta all’alcolismo. «Grazie alle loro iniziative e a quanto hanno saputo seminare – ha detto Pittalis – oggi si può raccogliere il frutto di un impegno per la salvaguardia della vita. La politica scrive una bella pagina».

Il presidente Ganau ha quindi posto ai voti il provvedimento che è stato approvato all’unanimità.

Assalto al traghetto 2 copia

Il Consiglio regionale ha approvato stamane il disegno di legge n. 25/A su “Copertura oneri continuità territoriale isole minori”, presentato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana. Il provvedimento stanzia 16 milioni di euro per garantire i collegamenti marittimi con le isole di Carloforte e La Maddalena per tutto il 2014.

Il presidente ha dato la parola ai relatori di maggioranza e di opposizione che non sono intervenuti preferendo fare riferimento alle relazioni scritte già depositate. Il presidente ha quindi aperto la discussione generale. Il primo intervento è stato quello di Edoardo Tocco (Forza Italia), il quale ha voluto sottolineare che l’oggetto del disegno di legge è lo stesso dell’interrogazione da lui presentata  da tempo all’assessore Deiana. Tocco si è detto, quindi, assolutamente d’accordo con l’incremento del finanziamento di ulteriori 8 milioni di euro per la continuità territoriale con le isole minori, ma ha evidenziato anche la necessità impellente di risolvere il problema delle tariffe troppo elevate. Il consigliere di Forza Italia ha sollecitato l’assessore a portare avanti questa battaglia a Bruxelles.

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha garantito il sostegno al disegno di legge approvato in Terza commissione. L’esponente del Pd, come il collega Tocco, ha sostenuto la necessità di risolvere il problema delle tariffe.

Il consigliere Luca Pizzuto (Sel) ha dichiarato il proprio sostegno e quello del suo gruppo consiliare al disegno di legge e ha espresso apprezzamento per l’impegno della giunta in materia di trasporti e in particolare riguardo alla Saremar. L’esponente della maggioranza ha auspicato una soluzione per quanto riguarda le tariffe nei collegamenti con le isole minori. A giudizio di Pizzuto, sono troppo elevate quelle riferite ai sardi che non risiedono né alla Maddalena, né a Carloforte («43 euro per due persone con auto al seguito sono cifre non sostenibili per molte famiglie»).

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha espresso il favore del gruppo per il disegno di legge («è importante per i cittadini e le imprese che transitano spesso da e per Carloforte e La Maddalena»). L’esponente dell’opposizione ha evidenziato alcune criticità in riferimento alla Saremar per quanto attiene le difficoltà nel reperire gli abbonamenti mensili.

Ha quindi preso la parola l’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana. «Oggi approviamo un provvedimento che sana una piccola incomprensione legislativa – ha detto l’esponente dell’esecutivo –  nella finanziaria era stata prevista una proroga della convenzione con Saremar per tutto il 2014 ma lo stanziamento copriva solo i primi sei mesi dell’anno». Deiana ha poi chiarito il perché della mancata applicazione delle tariffe agevolate per i residenti. L’assessore ha ricordato che la Regione ha previsto in bilancio risorse per un milione e mezzo di euro. «Il provvedimento è stato notificato a Bruxelles – ha affermato Deiana – aspettiamo il via libera dell’Unione Europea che su questa materia, in passato, ha recapitato diverse contestazioni alla Regione Sardegna. In attesa delle decisioni di Bruxelles, per le quali saranno necessari 90 giorni, lo sconto tariffario per i residenti non può entrare in vigore. Faremo di tutto – ha concluso Deiana – per avere risposte in tempi rapidi».

Subito dopo l’intervento dell’assessore, il presidente Ganau ha messo in votazione il disegno di legge n. 25/A che è stato approvato con 49 voti favorevoli e un solo astenuto.

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I consiglieri regionali di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto, Francesco Agus, Daniele Cocco ed Eugenio Lai ed il consigliere regionale di IRS Gavino Sale, hanno presentato una mozione sulla preservazione e tutela delle semenze sarde.

La mozione, se verrà approvata dal Consiglio regionale, impegnerà la Giunta regionale ad applicare le normativa europea contenuta nel Trattato Internazionale sulle risorse fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura della FAO; a mettere in atto tutti gli strumenti e le azioni possibili e necessarie per non fornire le semenze alla multinazionale Rijk Zwaan; a brevettare e campionare tutte le semenze endemiche del territorio in possesso delle agenzie sarde; e, infine, a dare mandato all’assessorato alla Difesa dell’ambiente ed alla Giunta stessa, di creare un registro tutte le biodiversità presenti sull’Isola entro i prossimi sessanta giorni.

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L’associazione “Amici della Vita” e l’Amministrazione comunale di Iglesias hanno organizzato un convegno sulla fetopatia alcolica per sabato 7 giugno, alle 10.00, presso la Sala Remo Branca di  Iglesias. Sono stati invitati i consiglieri regionali del Sulcis (Luca Pizzuto, Pietro Cocco, Ignazio Locci e Gigi Rubiu ) e la Commissione Sanità (interverranno il presidente Raimondo Perra e il consigliere-pediatra Lorenzo Cozzolino) che recentemente ha approvato la proposta di legge sulla prevenzione della fetopatia Alcolicae  nelle prossime settimane andrà alla valutazione dell’intero Consiglio regionale per la definitiva approvazione. Si tratta della prima legge al mondo che tutela la Vita Debolissima (il bambino dell’alcolista) e la Vita debole della madre alcolista, per la prima volta considerata malata da accogliere, sostenere e affiancare verso  una nuova esistenza. Interverranno, inoltre, il vescovo di Iglesias, monsignor Giovanni Paolo Zedda; CGIL-CISL-UIL del Sulcis Iglesiente; le ACLI; Tore Cherchi, Giorgio Locci, Elvira Usai, Mario Crò, Fabio Enne, Roberto Puddu, Giuseppe Madeddu, i sindaci Emilio Gariazzo (Iglesias), Paolo Dessì (Sant’Anna Arresi), Learco Fois (Giba), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Marco Antonio Piras (Tratalias), Ivo Melis (Masainas), numerose associazioni e parrocchie che sostengono la proposta di legge sulla fetopatia alcolica, nella speranza che in tempi stretti diventi realtà.

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«Gli ostacoli che stanno impedendo il perfezionamento delle prove di guida relative al concorso per l’assunzione di 800 autisti dell’Arst devono essere immediatamente rimossi.»

E’ la richiesta dei consiglieri Daniele Secondo Cocco (Sel, Francesco Agus (Sel), Eugenio Lai (Centro democratico Sardegna), Luca Pizzuto (Sel).

I quattro consiglieri, questa mattina, hanno presentato un’interrogazione urgente, con richiesta di risposta scritta, per avere, dall’assessore ai trasporti e dal presidente della Regione, immediate risposte sui tempi necessari per la conclusione delle prove di guida del concorso bandito dall’Arst nel 2013.

«Al concorso – si legge nell’interrogazione – hanno partecipato 2800 candidati. Gli aspiranti autisti che hanno superato le prime due prove sono  800. Queste persone  aspettano di poter affrontare la prova di guida ma da  circa due settimane, sulla data dell’ultima prova, è calato il silenzio.»

Sul sito istituzionale dell’Azienda è anche apparsa la comunicazione che la prova è rinviata a data da destinarsi.

«Questa situazione è inaccettabile – ha detto il primo firmatario Daniele Secondo Cocco – vogliamo sapere dall’assessore ai trasporti quali sono le azioni che intende assumere per tutelare i candidati che hanno il diritto di completare le prove d’esame. Le aspettative di chi cerca un lavoro non possono infrangersi davanti al silenzio dell’azienda che, senza dare nessuna spiegazione, ha rinviato a data da destinarsi le prove di guida e, quindi, le assunzioni degli idonei.»