23 April, 2024
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Franco Marras, 59 anni, dal 2019 presidente regionale delle ACLI in Sardegna è stato rieletto con 34 voti a favore e 2 astensioni da un consiglio regionale rinnovato per oltre il 50%. Insieme a Mauro Carta, nuovo vicepresidente delegato, Salvatore Sanna e Daniela Masia, saranno i 4 rappresentanti sardi nel Consiglio Nazionale delle Acli che questo venerdì in modalità a distanza, eleggerà la presidenza e la direzione nazionale.

La candidatura di Franco Marras è stata proposta da numerosi dirigenti regionali e rappresenta la prosecuzione di un forte lavoro di rilancio e riorganizzazione dell’associazione e dei suoi servizi che sono stati messi a dura prova dalla pandemia e dalle forti innovazioni legislative degli ultimi anni. Anche nei mesi di lockdown le Acli non hanno mai chiuso ma lo sforzo di innovazione e modernizzazione rappresenta la strada maestra per i prossimi anni.

Il bilancio sociale dell’ultimo anno racconta le Acli sarde come un movimento capace di organizzare quasi 30.000 iscritti tra l’associazione madre e le associazioni specifiche, US Acli, AcliTerra e FAP le più diffuse, e da servizi ogni anno a 100.000 persone nelle 30 sedi associative e dei servizi nell’isola.

Il consiglio regionale eletto in Sardegna da 30 componenti e 7 di diritto, è composto da Silvia Angioi, Antonello Caria, Mauro Carta, Valeria Casu, Gianluca Chelo, Silvia Chelo, Cristian Fancello, Giuseppe Fresu, Carlotta Loi, Stefania Matta, Fabio Meloni, Francesco Micillo, Franca Monni, Domenico Murgioni, Fabiola Nucifora, Giuseppe Pintus, Francesco Pisano, Bastiana Pischedda, Claudia Puddu, Simone Pusceddu, Umberto Ruggiu, Franco Sabatini, Luca Sannio, Fabrizio Satta, Luca Sechi, Brunilde Sini, Luciano Turini, Gianfilippo Veneruso, Giacomo Carta, Salvatore Floris, Daniela Masia, Salvatore Sanna, Benedetta Iannelli (Ipsia), Enrica Orrù (Us Acli) Sebastiano Sanna (Fap Acli). Sono inoltre invitati permanenti in qualità di past president Ottavio Sanna, Silvio Lai e Valter Piscedda.

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Dallo scorso 25 maggio anche le associazioni sono tenute ad adeguarsi al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, il cosiddetto “GDPR 18” che ha sostituito in Italia il Codice della Privacy. Il Regolamento introduce regole più chiare e semplici in materia di informativa e consenso, puntando a garantire maggiori tutele per i cittadini in maniera omogenea in tutta l’Unione, sebbene gli stati membri possano introdurre ulteriori regole e condizioni. 

Ma cosa devono fare le organizzazioni di volontariato per adeguarsi al nuovo regolamento? Come si costruisce il registro dei trattamenti privacy? Chi è tenuto a nominare il responsabile della protezione dati? Quali sono gli obblighi e le procedure?

Questi ed altri interrogativi saranno approfonditi nel seminario di studio organizzato da Sardegna Solidale e in programma mercoledì 18 luglio, a Donigala Fenughedu (frazione di Oristano), a partire dalle 16.00, presso il Centro di spiritualità “Nostra Signora del Rimedio” delle Suore Giuseppine. Nell’occasione, verrà anche consegnata ai partecipanti una pubblicazione sull’argomento, edita da Sardegna Solidale insieme al Centro di Servizio per il volontariato di Padova.

All’incontro, che sarà coordinato dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, interverranno il presidente del Centro di servizio per il volontariato di Padova Emanuele Alecci, gli avvocati Davide Cester e Luca Sannio (rispettivamente consulenti del Csv di Padova e di Sardegna Solidale), il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau ed il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

 

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Dallo scorso 25 maggio anche le associazioni sono tenute ad adeguarsi al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, il cosiddetto “GDPR 18” che ha sostituito in Italia il Codice della Privacy. Il Regolamento introduce regole più chiare e semplici in materia di informativa e consenso, puntando a garantire maggiori tutele per i cittadini in maniera omogenea in tutta l’Unione, sebbene gli stati membri possano introdurre ulteriori regole e condizioni.

Ma cosa devono fare le organizzazioni di volontariato per adeguarsi al nuovo regolamento? Come si costruisce il registro dei trattamenti privacy? Chi è tenuto a nominare il responsabile della protezione dati? Quali sono gli obblighi e le procedure? 

Questi ed altri interrogativi saranno approfonditi nel seminario di studio organizzato da Sardegna Solidale e in programma mercoledì 18 luglio a Donigala Fenughedu (frazione di Oristano) a partire dalle 16.00, presso il Centro di spiritualità “Nostra Signora del Rimedio” delle Suore Giuseppine. Nell’occasione, verrà anche consegnata ai partecipanti una pubblicazione sull’argomento, edita da Sardegna Solidale insieme al Centro di Servizio per il volontariato di Padova.

All’incontro, che sarà coordinato dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, interverranno il presidente del Centro di servizio per il volontariato di Padova Emanuele Alecci, gli avvocati Davide Cester e Luca Sannio (rispettivamente consulenti del Csv di Padova e di Sardegna Solidale), il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau ed il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

Per motivi organizzativi, chi volesse partecipare al seminario è invitato a iscriversi entro il 13 luglio, sul sito di Sardegna Solidale (www.sardegnasolidale.it).