28 March, 2024
HomePosts Tagged "Marcello Serra"

Al termine dell’udienza preliminare tenutasi oggi in Tribunale, a Cagliari, davanti il Gup dott. Roberto Cau, ha patteggiato la pena di sette mesi di reclusione, con la sospensione condizionale, il 58enne di Fluminimaggiore accusato e ora anche condannato per aver investito Antonio Congiu, 85 anni di Iglesias, mentre attraversava a piedi la strada sulle strisce pedonali, causandone la morte. All’imputato il giudice, nella sua sentenza, ha comminato anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un anno.

Il tragico incidente si verificò il 19 febbraio 2021, alle 7.35, a Iglesias, lungo corso Cristoforo Colombo, subito dopo la rotatoria con via Melissa, ed è stato ricostruito dal dottor Paolo Marcialis, il consulente tecnico cui il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale per il reato di omicidio stradale in capo al conducente della vettura, la dott.ssa Rossana Allieri, ha affidato l’incarico di redigere una perizia cinematica per accertarne dinamica, cause e responsabilità: alle operazioni peritali ha partecipato e fornito un prezioso contributo quale consulente tecnico di parte anche l’ing. Stefano Ferrigno messo a disposizione da Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il responsabile della sede di Cagliari, dott. Michele Baldinu, si sono rivolti i congiunti della vittima per essere assistiti nell’iter risarcitorio, unitamente per la parte penale all’avv. Marcello Serra, del foro di Cagliari.

[bing_translator]

Ennesima giornata di folla al Salone internazionale del libro di Torino, grazie anche alla fitta rete di eventi ospitati (anche) nello Stand della Regione Sardegna.

Numerosi gli autori che hanno presentato le loro opere al pubblico e si sono confrontati su temi importanti in diversi dibattiti. Appuntamenti che rientrano in un calendario quanto mai ricco quello presentato dalla Regione Sardegna (in collaborazione con l’Aes, l’Associazione editori sardi) in questa edizione 2018: oltre 30 eventi organizzati direttamente ai quali si aggiungono gli appuntamenti collaterali che hanno interessato gli autori e le case editrici isolane nei diversi spazi del Salone.

Molto apprezzato anche il calendario del Salone OFF, ovvero le presentazioni e i dibattiti ospitati dai teatri, cinema e palazzi storici della città di Torino nelle ore serali (una volta chiuse le porte del Lingotto). Sempre durante il salone OFF sono stati proiettati anche i corti rappresentativi del cinema isolano.

Oggi le presentazioni sono state inaugurate dal libro fotograficoAsinara” di Marco Delogu con Edoardo Albinati (edizioni Punctum). Un libro fatto principalmente di scatti notturni (alla luce della luna piena), come ha spiegato Albinati, che mostrano e illustrano la storia e la bellezza dell’isola sarda.

A seguire “Gramsci nel mondo arabo” (Mulino Edizioni) di Patrizia Manduchi e Alessandra Marchi con Michele Brondino, Paola Caridi e Lucia Sorbera. L’evento, realizzato in collaborazione con “Anime Arabe” ha illustrato come la pubblicazione si divida in due sezioni: da una parte le traduzioni degli scritti tratti dal convegno tenuto al Cairo nel 1990 dedicato a Gramsci e alla società civile. Mentre nella seconda, si trovano gli estratti degli autori più giovani, dal 2000 in poi. Studi che dimostrano come il pensiero di Gramsci sia seguito e studiato anche dalla cultura araba, e con lui un pezzo della cultura sarda arrivi nel mondo.

La conferma arriva anche da altri testi, ad esempio dalla presentazione avvenuta nei giorni scorsi a Casa Gramsci (Salone OFF) “L’albero del riccio e altre favole per la buonanotte” (presentato dall’editore Giovanni Manca). Il libro per ragazzi contiene alcuni dei racconti tratti dalle Lettere dal Carcere, che Antonio Gramsci ha dedicato ai figli Delio e Giuliano, che vivevano in Russia con la moglie Julca. Il testo è stato edito da due case editrici (una sarda e una spagnola) e tradotto prima in spagnolo e poi nelle altre lingue grazie a un progetto della Regione Sardegna. Il testo oggi può essere letto in Catalano, Castigliano, Sardo ed Italiano ed è molto apprezzato in Sudamerica.

E che gli autori sardi siano ambasciatori della cultura isolana nel mondo lo si vede anche da “Le traduzioni internazionali dell’opera di Grazia Deledda” (editore Francesco Cheratzu), presentato questo pomeriggio.

«Grazie ai fondi Por Regione Sardegna 2014/20 per l’internazionalizzazione – ha spiegato Francesco Cheratzu – siamo riusciti a tradurre due testi di Grazia Deledda in portoghese/brasiliano e a rivedere le versioni spagnole già esistenti per diffondere la conoscenza dell’autrice sarda nei paesi dove meno è nota, ovvero in Sud America.» Le traduzioni hanno riguardato “La madre” ed “Elias Poltolu”, testi scelti con cura in base ai temi forti trattati, adatti al pubblico latino.

Oggi c’è stato spazio anche per il dibattito prendendo spunto dal testo di Marcello Serra “Sardegna quasi un continente”. Relatori: Francesco Bachis, Annamaria Baldussi, Simonetta Castia e Salvatore Ligios. «È vero, la Sardegna è un’isola, e questo viene spesso interpretato come un limite. Ma dipende da come si viene educati. È necessario capire che non è solo isolità ma noi sardi possiamo volgere il nostro sguardo ovunque – ha detto Annamaria Baldussi -. Lo dimostrano l’antichità della nostra terra, le stratificazioni delle presenze culturali (punici, romani, pisani etc). Non si deve pensare al sardo chiuso. La Sardegna è terra d’Italia, terra di Europa e per ciò stesso del mondo. Ecco perché è quasi un continente».
Tra gli altri appuntamenti di oggi:
Storie di alberi. Alberi di storie”,  spettacolo di narrazione creato e raccontato da Enedina Sanna con l’accompagnamento musicale di Maria Vicentini (viola e violino), “La mano destra della storia” di Fiorenzo Caterini (Carlo Delfino Editore) e “Florence’s Diary” di Maria Manca Pulino (TAPHROS Edizioni).

Gli ultimi due appuntamenti del Salone sono in programma domani mattina, alle 11.00, quando nello Stand Sardegna sarà presentato Nevralgie affettive” di Anna Steri con Mario Baudino (CUEC Editrice) mentre, alle 12.00, Giuseppe Culicchia racconterà una “Sardegna insolita”. L’autore parlerà del racconto Neoneli con Marzia Cambuli (vice sindaco di Neoneli).

 

 

 

[bing_translator]

Sabato 5 maggio, dalle 18,30, nel museo Magmma di Villacidro, si svolgerà la finale del Premio Marchionni, concorso rivolto ad artisti di tutto il mondo, ideato per ricordare Dino Marchionni, incisore sopraffino ed insegnante di educazione artistica, che nel 1954 lasciò la sua Urbino per insegnare a Villacidro. dove rimase fino alla fine della sua vita.

L’iniziativa è del MAGMMA (il Museo d’Arte Grafica del Mediterraneo Marchionni, con sede nel Palazzo Vescovile di via Vittorio Emanuele 15, a Villacidro) che, con l’organizzazione della Fondazione Estetica & Progresso ed il sostegno della Fondazione di Sardegna, vuole così promuovere e valorizzare l’arte grafica contemporanea.

Dei 900 lavori arrivati in questi mesi da tutto il mondo, sabato saranno esposti i 50 finalisti: 20 per la sezione grafica, 20 per la pittura e 10 per il Premio Rossopassione, concorso multidisciplinare (pittura, grafica, fotografia, scultura) concomitante al Marchionni.

La giuria composta da sei esperti (Umberto Palestini, direttore Accademia belle arti di Urbino, Alessandra Redaelli, giornaliasta e curatrice d’arte, Adriano Corsi, direttore Archivio Lazzaro di Milano, Vittorio Spampinato, direttore museo Museale Cà La Ghironda di Bologna, Giorgio Sorrentino, galleria Artesanterasmo Milano, Vitaliano Angelini, presidente Incisori Urbinati) nominerà il vincitore assoluto delle due sezioni principali, la Grafica e la Pittura, a cui andrà un premio a scelta tra 2.500 euro o 1.500 euro più la possibilità   di esporre la propria opera nell’Archivio Lazzaro di Milano e di avere con la prestigiosa istituzione artistica una collaorazione.

I primi dieci classificati di ogni sezione potranno inoltre esporre il proprio lavoro in una mostra itinerante che da settembre toccherà il Museo Ca’ la Ghironda di Bologna, il Palazzo del Collegio Raffaello di Urbino e l’hotel Le Palme di Porto Cervo.

Al vincitore del Premio Rossopassione sarà invece offerta la possibilità di vedere una sua mostra personale esposta nell’hotel Le Palme di Porto Cervo.

Sino al 31 luglio le 50 opere finaliste dei due premi resteranno al museo Magmma dove sarà possibile visitarle dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 19.00.