16 April, 2024
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Si è svolto ieri al #Mise il primo incontro sulla proroga della essenzialità per le centrali elettriche, al termine del quale, l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha affermato che è stato raggiunto un primo importante risultato in merito alla richiesta avanzata dalla Regione ed è stato intrapreso un percorso comune per arrivare all’obiettivo da noi auspicato.
All’incontro hanno partecipato il viceministro del #MiseClaudio De Vincenti, una delegazione di sindaci, i proprietari della centrale #Ottana Energia ed i rappresentanti sindacali.
«Il Mise ha riconosciuto le nostre ragioni – ha sottolineato Maria Grazia Piras – ed attuerà la sua moral suasion nei confronti di Terna perché recepisca le richieste della Sardegna di parametrare i costi energetici con il resto d’Italia.»
«La questione dell’essenzialità, che riguarda anche le altre centrali sarde, è fondamentale per il tessuto economico e produttivo dell’isola e lo è, soprattutto, per le aziende della Sardegna centrale. La Giunta – ha concluso l’assessore Piras – sta velocizzando il processo che porterà alla metanizzazione della Sardegna e sta procedendo sul piano energetico regionale.»
Il prossimo incontro tecnico si terrà a Roma il 29 settembre. Il tavolo unitario con il #Mise sarà riconvocato entro fine ottobre.

 

Riparte, dopo una breve pausa estiva, la mobilitazione dei lavoratori Igea. Le segreterie sindacali di categoria hanno chiesto un incontro urgente con il commissario straordinario nominato dalla Giunta regionale, Antioco Gregu, con il presidente, Francesco Pigliaru e con l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ed hanno organizzato un presidio che si terrà domani, mercoledì 10 settembre, dalle ore 9.00, davanti al palazzo della Giunta regionale, in viale Trento, a Cagliari.

Sindacati e lavoratori sono fermamente convinti che le prospettive future della società passino attraverso le attività di bonifica e chiedono alla Regione che vengano avviate nel più breve tempo possibile.

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I rappresentanti sindacali della #Fiom Cgil sono stati sentiti in audizione dalla commissione Attività produttive, presieduta da Luigi Lotto (Pd), sulla vertenza dei dipendenti della società Akhela srl. I sindacalisti hanno illustrato la grave situazione in cui versano i 160 dipendenti, per 49 dei quali è stata avviata una procedura di mobilità e per altri 16 è a forte rischio il rinnovo del contratto. Secondo Samuele Piddiu, rappresentante della #Fiom Cgil Cagliari, la situazione è molto grave perché l’azienda, specializzata nel settore Itc, ceduta dalla #Saras alla #Solgenia nel 2012, sta lentamente scomparendo.

«Quando la società è stata costituita dal gruppo #Saras – ha spiegato Samuele Piddiu – aveva quasi 400 dipendenti e commesse importanti come #Ferrari, #Bmw, #Fiat, #Bnl, mentre oggi molti rami d’azienda sono stati ceduti e la tenuta occupazionale è seriamente a rischio. Piddiu ha chiesto la massima attenzione della Commissione e di tutto il Consiglio regionale verso una realtà di alta professionalità della Sardegna, creata dalla #Saras, 15 anni fa,  grazie a ingenti finanziamenti europei, circa 70 milioni di euro, che sta subendo uno smembramento sistematico che porterà alla scomparsa dell’azienda e con essa di decine di posti di lavoro.»

I sindacati hanno chiesto, in particolare, di intervenire sui vertici societari, anche attraverso Saras, rimasta tra i clienti, affinché si possa prima avviare il contratto di solidarietà e non si facciano uscire i dipendenti dal circuito occupazionale e poi, come secondo step, la Regione si attivi per verificare la disponibilità di altre società a rilevare e rilanciare un’azienda capace di produrre reddito e con professionalità di elevato livello.

Samuele Piddiu ha evidenziato che la situazione è già all’attenzione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ma ha chiesto anche alla Commissione di lavorare affinché altre famiglie sarde non restino senza lavoro per dinamiche prettamente finanziarie.

Il presidente Lotto ha sottolineato che si tratta di un argomento all’esame dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, ma che la Commissione collaborerà con l’esponente dell’esecutivo per risolvere nel miglior modo possibile e in tempi rapidi la grave situazione dei dipendenti #Akhela.

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«Che fine ha fatto il progetto di dismissione della miniera di Nuraxi Figus (#Carbosulcis)?». Lo chiede in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«Sono ormai due mesi e più che attendiamo con pazienza che il presidente della Regione Sardegna e l’assessore dell’Industria si sveglino dal torpore e ci comunichino lo stato di attuazione del piano di chiusura della Miniera di Nuraxi Figus (Carbosulcis) – scrive Ignazio Locci -. Sono trascorsi oltre sessanta giorni da quando con i colleghi del Gruppo di Forza Italia Sardegna in Consiglio regionale abbiamo presentato un’interpellanza per conoscere la reale situazione della #Carbosulcis (controllata regionale al 100%). Ma nessuna risposta è pervenuta da parte di Francesco Pigliaru e Maria Grazia Piras. Nemmeno un “Tranquilli, stiamo lavorando”, così come solitamente dice l’assessore Piras per togliere le castagne dal fuoco.»

«Appare decisamente grave che ad oggi – aggiunge Locci -, nonostante gli adempimenti legislativi cui è tenuta la Giunta, non si conosca nei dettagli il piano di dismissione del giacimento minerario e quale sorte spetti alle maestranze impiegate nella #Carbosulcis, concessionaria di #Monte Sinni.»

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La Portal attende il via libera della Giunta regionale per l’installazione di tre aerogeneratori, necessari ed indispensabili per l’attuazione dei piano di rilancio dell’attività produttiva, ed Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia, sollecita l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras.

«L’assessore regionale all’Industria – scrive Ignazio Locci in una nota – deve immediatamente attivarsi per dare certezza ai progetti di rilancio della Portal di Portovesme (Ex Ila), interessata da un importante piano di investimenti messo sul piatto dall’imprenditore iglesiente Ninetto Deriu, ma fermo al palo a causa di una burocrazia incancrenita e di una Giunta regionale poco interessata ai lavoratori del Sulcis Iglesiente. Se entro breve tempo la Giunta non autorizzerà il funzionamento dei tre aerogeneratori rientranti nel progetto, gli operai in forza alla fabbrica potrebbero perdere ogni tipo di ammortizzatore sociale. E certo non possiamo accettare passivamente che un figlio del nostro territorio, desideroso di investire in questa terra, sia costretto a tirare i remi in barca. Soprattutto, perché abbiamo steso tappeti rossi ad imprenditori esteri che faranno grandi affari in Sardegna (vedi l’operazione San Raffaele di Olbia), ma non mostriamo la stessa attenzione nei confronti degli imprenditori locali.»

«Lavoro e sviluppo devono essere al centro dell’agenda politica. Ma le priorità di questo esecutivo, concentrato esclusivamente sulla sanità, non sembrano contemplare questi due capisaldi della politica. I professori del centrosinistra, tutto occupazione e crescita in campagna elettorale – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – si guardino allo specchio e si chiedano se sono sempre gli stessi.»

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Dopo la dura critica del consigliere regionale Ignazio Locci (FI) che in una nota diffusa ieri ha dichiarato che «è vergognoso che la Giunta regionale non abbia avvertito l’esigenza di salutare il rientro della gloriosa #Brigata Sassari da Herat», stamane sul sito della Regione Sardegna è stata pubblicata una nota, datata 24 agosto 2014, nella quale si legge che «l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, delegata dal presidente Francesco Pigliaru, era oggi ad Alghero per rappresentare la Giunta nel saluto di rientro dall’Afghanistan della Brigata Sassari. All’aeroporto militare ha dialogato con il comandante della Brigata, generale Manlio Scopigno, sulle attività dei sassarini».

 

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L’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, ha incontrato oggi il commissario straordinario della #Keller, l’avvocato Nicola Maione, per la prima volta in Sardegna per visitare lo stabilimento di Villacidro.

«Con il commissario Maione – ha detto l’assessore Piras – condividiamo l’urgenza di riavviare al più presto l’attività della #Keller, azienda fondamentale per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nel Medio Campidano.»

«La Regione – ha aggiunto Maria Grazia Piras – è disponibile a sostenere il commissario liquidatore nell’esame delle opzioni in campo e a valutare tutti gli strumenti, anche di natura finanziaria, che accompagnino la ripresa produttiva della Keller. I tempi sono stretti ma confidiamo nel buon esito dell’operazione.»

La nomina del commissario, infatti, è del 5 agosto scorso, e spetterà a lui, entro trenta giorni, depositare davanti al giudice la relazione contenente la descrizione particolareggiata delle cause dello stato d’insolvenza della#Keller e la valutazione motivata circa l’esistenza delle condizioni previste dalla legge per ammettere l’azienda alla procedura di amministrazione straordinaria.

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Trascorso il Ferragosto, i lavoratori #Alcoa attendono la svolta nella vertenza per il rilancio della produzione di alluminio primario, nel presidio allestito ormai da oltre 100 giorni all’ingresso dello stabilimento di Portovesme.
Dopo la conferma dell’interesse della multinazionale #Glencore per l’acquisizione dello stabilimento e la disponibilità fornita da Enel a valutare tariffe compatibili con le condizioni poste dal potenziale acquirente, i lavoratori attendono l’avvio della trattativa vera e propria che auspicano possa essere breve, per recuperare almeno in parte il tempo trascorso dall’abbandono di Alcoa.
«La Giunta regionale segue costantemente la vertenza degli operai di Alcoa ed anche in questo periodo è quotidianamente impegnata a trovare una soluzione che sia la migliore e più rapida possibile per la ripresa della produzione dell’alluminio primario a Portovesme», ha dichiarato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ha voluto rassicurare gli operai che hanno deciso di trascorrere il Ferragosto in tenda davanti allo stabilimento e le loro famiglie, ricordando che fra agosto e settembre al #ministero dello Sviluppo Economico a Roma verrà esaminata la situazione complessiva dell’industria in Sardegna, per cercare soluzioni positive per la ripresa di tutta la produzione del comparto. 
«Alcoa è sicuramente una priorità di questa Giunta – ha aggiunto Maria Grazia Piras – e viene seguita con grande impegno non solo da parte mia, ma dal primo momento anche del presidente Pigliaru in prima persona: siamo infatti assolutamente consapevoli che far ripartire Alcoa significa rimettere in moto tutto l’indotto e, dunque, rilanciare l’economia della zona con effetti positivi sull’intera Sardegna. Agli operai ed alle loro famiglie – conclude l’assessore Piras – voglio dire che stiamo lavorando anche in questi giorni senza mai allentare l’attenzione.»
Entro la fine di agosto, la Regione punta alla sottoscrizione di una prima intesa tra investitori ed istituzioni, alla quale potranno immediatamente seguire la manifestazione di interesse ad #Alcoa ed il conseguente avvio del confronto diretto tra i soggetti imprenditoriali.

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«E’ necessario garantire alle centrali elettriche sarde l’essenzialità energetica. La Regione Sardegna auspica che il Governo nazionale prenda in considerazione in tempi rapidi il ripristino dell’essenzialità delle nostre centrali, almeno sino alla messa a regime della metanizzazione.»
Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras, riferendosi al dl competitività che al Senato, con un articolo, ha escluso la Sardegna e le sue centrali dal regime di essenzialità, salvando invece la Sicilia.
«Lo scorso 13 maggio, con la delibera n. 17/14, la Giunta regionale ha dato mandato al gruppo di lavoro di monitorare e accelerare i progetti di intervento di realizzazione delle reti di distribuzione del gas – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – e di avviare un confronto immediato con il Governo per il mantenimento del regime di essenzialità energetica vigente in Sardegna, proprio in vista del processo di metanizzazione dell’isola.»  L’esclusione delle centrali della Sardegna dal regime di essenzialità incide negativamente sul sistema socio economico. «Non essendoci ancora fonti energetiche alternative come il metano – ha detto l’assessore dell’Industria – la Sardegna paga un costo complessivo, tra imprese e famiglie, eccessivo rispetto ai costi del resto della penisola. E’ evidente, dunque, che servano sforzi da parte del Governo nazionale per colmare questo ritardo ed evitare maggiori e ulteriori costi per la Sardegna». «La prima occasione per ribadire con decisione l’importanza di questa condizione per le centrali dell’isola – ha concluso l’assessore Piras – sarà l’incontro convocato per l’8 settembre prossimo a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per affrontare il tema di Ottana Energia.»

 

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«È un primo passo ma la Regione si impegnerà con determinazione per agevolare il ritorno alla produzione della Keller e salvaguardare i posti di lavoro»: Maria Grazia Piras, assessore regionale dell’Industria, e Virginia Mura, assessore regionale del Lavoro, commentano con fiducia la sentenza che ha scongiurato il fallimento dell’azienda e aperto il capitolo dell’amministrazione straordinaria. 
«È una vicenda che abbiamo seguito dal primo giorno – ha commentato la titolare dell’Industria – e sembrava una partita persa quando la New Sardinian Railways si era tirata indietro: la fine della Keller era praticamente decretata dalla messa in liquidazione e dal licenziamento dei lavoratori». Invece, «la Regione ha aperto una trattativa serrata con il Ministero dello sviluppo economico e per prima ha ventilato la possibilità di chiedere la procedura di amministrazione straordinaria, in virtù anche dell’interessamento di alcune società nei confronti dell’azienda». «Adesso si può aprire un altro capitolo: la vita dell’azienda continua e avremo il tempo per sondare l’attendibilità delle proposte di acquisto in campo – l’assessore Piras -. «Se queste offerte si dimostreranno valide, la giunta non farà mancare il suo appoggio per agevolare la ripartenza della produzione». 
«La decisione del tribunale di Cagliari va nella direzione che auspicavamo – ha detto l’assessore Virginia Mura -. Si tratta di un primo passo, attendiamo novità soprattutto sul futuro dei lavoratori». «La #Keller – aggiunge l’assessore del Lavoro – è una realtà produttiva che può stare sul mercato: lavoreremo perché ciò avvenga nel più breve tempo possibile». La Regione auspica ora che «l’impegno del governo prosegua anche in questa nuova fase: il principale cliente della #Keller è #Trenitalia – conclude Maria Grazia Piras – contiamo che il governo apra ora un’interlocuzione con Trenitalia, affinché l’azienda possa tornare sul mercato e le maestranze possano tornare al lavoro». 
La Regione, infine, sottolinea l’impegno del Mise, della Regione Sicilia (dove si trova l’altro stabilimento aziendale) e delle organizzazioni sindacali nazionali, regionali e territoriali, per l’attività svolta in questo periodo a sostegno della vicenda.