30 April, 2024
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«Fatti, non parole. Invece siamo alle solite: tante parole, rassicurazioni, promesse e fatti zero. L’assessore alla Sanità Nieddu oggi ci fa sapere che “i lavori del tavolo tecnico stanno proseguendo” e che confida che si possa ritornare alla normalità nei pagamenti in tempi brevissimi. Personalmente mi chiedo quale sia la concezione del tempo del nostro assessore, parrebbe non rendersi conto di quale sacrificio facciano i lavoratori, privati della dovuta remunerazione da quasi un anno; anche un solo giorno di attesa in più pesa come un macigno nella loro economia domestica e familiare e, intanto, continuano a svolgere il proprio lavoro con abnegazione e senso di responsabilità verso i pazienti. Assessore, visti i tempi, viene difficile continuare a credere che ci sia una volontà nel risolvere la vertenza Aias, dal momento che perfino gli interventi consiliari parrebbero cadere nel vuoto. Ho presentato due interpellanze in Consiglio regionale, la prima il 26 aprile, la seconda il 16 luglio, e ancora sono lì, in attesa di risposte. Non mi pare questo il modo di lavorare e di portare rispetto ai lavoratori e alle loro famiglie.»

Carla Cuccu (M5S), segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, commenta così le ultime dichiarazioni dell’assessore della Sanità Mario Nieddu sulla vertenza Aias.

«La Giunta ed il presidente Solinas avrebbero dovuto, già da tempo e responsabilmente, provvedere a porre in essere tutte le misure previste dalla normativa vigente in materia anziché continuare a temporeggiare sino ad oggi – aggiunge Carla Cuccu –. L’assessore Nieddu ha dichiarato che sono emerse criticità che non consentono all’Ats di pagare direttamente i lavoratori Aias. Quindi, come intende superare questo ostacolo – conclude Carla Cuccu -? Oltre alle rassicurazioni, qual è la strada che intende percorrere per giungere ad una soluzione in tempi brevi?»

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«Abbiamo esplorato la possibilità che i dipendenti Aias venissero pagati direttamente da Ats, ma sono emerse criticità tali che renderebbero inefficace ogni sforzo in questa direzione. Peraltro, questa ipotesi riguarderebbe solo gli stipendi correnti, lasciando comunque irrisolto il problema delle mensilità arretrate.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, interviene sulla vertenza Aias, a seguito dell’impegno preso con lavoratori e sindacati.

«Inoltre, Ats potrebbe procedere solo a fronte delle della trasmissione dei cedolini da parte di Aias, allungando notevolmente i tempi – aggiunge l’esponente della Giunta Solinas -. Un altro limite riscontrato deriva dal fatto che Ats potrebbe sostituirsi ad Aias nell’erogazione degli stipendi nella misura delle fatture emesse dall’associazione per le prestazioni erogate. Una soluzione complicata, ma che non avremo alcuna remora a mettere in atto se avessimo la certezza di portare benefici ai dipendenti di Aias, lavoratori che, insieme agli utenti, restano la priorità, e che stanno sopportando questa situazione drammatica con grande senso di responsabilità.»

«In seguito all’intervento del Tribunale di Sassari – sottolinea l’assessore Mario Nieddu  i nodi sul contratto sono stati sciolti e Ats ha ripreso regolarmente i pagamenti verso l’associazione. Confidiamo che questo possa riportare alla normalità in tempi brevissimi la situazione relativa ai pagamenti correnti, considerando anche l’impegno su questa priorità, preso da Aias al tavolo della Prefettura a Cagliari. Non siamo fermi, i lavori del tavolo tecnico stanno proseguendo nella ricostruzione della situazione crediti/debiti fra Ats ed Aias e, man mano che la verifica procede, l’Azienda sanitaria sta disponendo la liquidazione dei crediti riconosciuti. Si tratta di un’indagine non semplice, ma è uno strumento imprescindibile per fare definitivamente chiarezza su una vertenza che si trascina da troppo tempo. Ai lavoratori intendiamo dare risposte serie, non pacche sulle spalle – conclude l’assessore regionale della Sanità -. Continuiamo a lavorare nella direzione che abbiamo tracciato, con la massima apertura al confronto.»

“Da ieri il nuovo reparto di Rianimazione dell’ospedale CTO di Iglesias è operativo. Un traguardo importante, atteso dalla città e da tutto il territorio, anche perché più volte annunciato durante la Giunta precedente e sempre rinviato.” Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale della Lega. “Ho visitato il nuovo reparto – aggiunge il consigliere regionale – e portato i saluti dell’assessore Mario Nieddu al personale, ai quali vanno i nostri auguri di buon lavoro. C’è tanto da fare, considerata la condizione critica che abbiamo ereditato. Ogni giorno è una giornata che usiamo per affrontare problematiche e pianificare azioni per il futuro. Sulla sanità l’impegno della Lega è massimo.

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«La riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale Delogu è una buona notizia, non solo per la città di Ghilarza, ma per tutti gli abitanti del Guilcer e del Barigadu.»

Così l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, commenta la ripresa delle attività del Pronto soccorso del nosocomio.

«L’intero sistema sanitario regionale – aggiunge l’assessore della Sanità – è in sofferenza per la carenza di medici specialisti. Una situazione che, nell’immediato, ci sta obbligando a tamponare le emergenze per ridurre i disagi ai cittadini. In particolare, per affrontare il periodo estivo, abbiamo aperto alla possibilità di reclutare medici attraverso contratti liberi professionali. Per garantire la continuità dei servizi al Delogu questo non è stato sufficiente, ma non abbiamo mai smesso di cercare alternative e grazie a una collaborazione su più fronti siamo riusciti prima a scongiurare la chiusura del reparto di Medicina interna e ora a riaprire anche il pronto soccorso, con due settimane di anticipo rispetto alla prospettiva iniziale.»

I rinforzi al Delogu arrivano da San Gavino e Carbonia. «La nostra sanità – spiega Mario Nieddu – raccoglie un’eredità pesante in cui la riorganizzazione si è fatta solo con i tagli. Nei territori, specie nelle aree rurali, le difficoltà che stiamo attraversando alimentano il senso di abbandono ed è per questo che il segnale che diamo ogni acquista un significato ancora più forte. Stiamo lavorando per dare risposte strutturali il più rapidamente possibile, ma nell’emergenza non lasceremo indietro nessuno. Non posso che ringraziare, ancora una volta, chi si è speso in prima persona per conseguire questo risultato, in particolare il presidente della commissione Sanità, l’onorevole Domenico Gallus, il direttore dell’ospedale San Martino, Sergio Pili e tutti i medici che hanno dato la propria disponibilità a coprire i turni, nonché tutto il personale sanitario del Delogu.»

Una notizia, quella di Ghilarza, che fa il paio con la riapertura del reparto di Rianimazione a Iglesias.

«Dopo la chiusura del vecchio reparto ospitato al Santa Barbara – conclude l’assessore Mario Nieddu – ormai mancano pochi giorni alla riapertura della Rianimazione al CTO. Una risposta importante alle tante preoccupazioni dei cittadini di Iglesias, anche nel Sulcis si continua a lavorare con la massima attenzione alla sicurezza dei pazienti, nel rispetto dei diritti e con l’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi.»

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«La Sardegna sarà fra le prime Regioni in Italia a superare l’incompatibilità tra il Reddito di Cittadinanza e le misure regionali di inclusione sociale.»

È il commento dell’assessore della Sanità e Assistenza sociale, Mario Nieddu. Ieri sera la giunta regionale ha approvato la delibera che dispone le variazioni alle linee guida del Reis 2018.

«Le modifiche introdotte – spiega l’assessore della Sanità – consentiranno ai Comuni, che ancora non avevano concluso l’erogazione del Reis 2018, di mandare avanti i pagamenti rimasti in sospeso.»

Un problema, quello delle code del Reis 2018, emerso con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza nei primi mesi del 2019, misura che di fatto ha superato il Reddito di Inclusione.

«Il quadro normativo – precisa Mario Nieddu – modificato dall’introduzione del Reddito di Cittadinanza ha determinato subito delle criticità, a partire dal fatto che l’erogazione forfettaria del Reis in combinazione con il Rei, così come prevista nelle linee guida del 2018, non sarebbe stata possibile immediatamente senza innescare meccanismi che avrebbero portato una riduzione dello stesso Reddito di cittadinanza. Altre Regioni, che si sono ritrovate in una situazione analoga alla nostra, hanno disposto lo stop delle misure regionali. Noi abbiamo risposto attivando immediatamente un’interlocuzione con i Comuni. Il 29 luglio abbiamo riunito il Tavolo permanente regionale per l’attuazione delle misure di contrasto alla povertà e siamo arrivati a una soluzione ponte che permetterà ai Comuni di concludere i progetti in corso, mantenendo l’efficacia del Reis.»
Sul futuro l’assessore chiarisce: «Siamo già al lavoro per la definizione delle linee guida del Reis 2019, con l’obiettivo di non vogliamo creare un doppione del Reddito di cittadinanza».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, la Giunta ha dichiarato la sussistenza dello stato di emergenza, in conseguenza degli eccezionali e gravissimi incendi verificatisi dallo scorso mese luglio e ha deliberato di richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. La direzione generale della Protezione civile regionale predisporrà ora una relazione tecnico illustrativa da inviare a Palazzo Chigi.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, è stato deciso il trasferimento all’ANCI Sardegna, per l’annualità 2019, della somma di 200 mila euro destinata a promuovere, attraverso pubblicazioni e strumenti divulgativi, l’offerta turistico culturale dei comuni sardi, in un’ottica di rete con gli operatori locali e in armonia con gli strumenti di comunicazione messi in campo dalla Regione e particolarmente con quelli dell’assessorato del Turismo.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta ha stabilito di incrementare con ulteriori 450 mila euro il capitolo destinato agli aiuti a favore delle micro, piccole e medie imprese per la loro partecipazione alle più significative manifestazioni fieristiche nell’ambito del settore agro alimentare.

Via libera anche alle direttive per l’attuazione dei diversi interventi di promozione agro alimentare inseriti nella legge regionale di stabilità 2019.

Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, l’Esecutivo poi ha approvato le direttive d’attuazione sui finanziamenti, previsti dalla norma sulla suinicoltura, a favore dei comuni per gli interventi volti a delimitare o infrastrutturare aree idonee all’allevamento suinicolo.

Su proposta dell’assessore del Turismo Gianni Chessa, la Giunta ha deciso di sostenere ulteriori iniziative, rispetto a quelle già previste, capaci di far emergere il valore “esperenziale del viaggio” in Sardegna; in particolare si tratta di eventi che supportano il prodotto turistico balneare e sono capaci di attrarre nuovi flussi nel corso di tutto l’anno, specie nei mesi cosiddetti di spalla. La cifra stanziata è di 381 mila euro.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, la Giunta ha approvato il programma delle attività per il 2019 della sezione sarda del Comitato Italiano Paralimpico, già destinatario di uno stanziamento di 100 mila euro.

Sempre su proposta dell’assessore Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha autorizzato la riapertura dei termini per la presentazione della rendicontazione dei contributi concessi dalla Regione nell’ambito degli interventi a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari per il 2018. Previsto anche che la documentazione, alla luce delle difficoltà incontrate e segnalate dagli organismi beneficiari, possa essere inviata, non solo via P.E.C., ma anche attraverso posta ordinaria o consegna a mano. La nuova data di scadenza è stata fissata per il 12 settembre 2019.

Sempre in materia di Pubblica istruzione, la Giunta ha stabilito i criteri e le modalità per la ripartizione delle risorse, per il 2019, in materia di tutela delle minoranze linguistiche. L’importo totale a disposizione è pari a poco meno di 700 mila euro.

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, ha approvato le modifiche alle linee guida del Reis 2018, rese necessarie per superare le incompatibilità emerse con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza e consentire ai Comuni di proseguire l’erogazione della misura regionale sino all’esaurimento delle code del 2018.

Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, la Giunta ha impartito gli indirizzi per l’avvio delle procedure legate all’affidamento del servizio di trasporto marittimo in continuità territoriale con l’isola dell’Asinara, sulla linea Porto Torres – Cala Reale.

Sempre su proposta dell’assessore dei Trasporti, l’Esecutivo ha dato il via libera allo schema di convenzione fra Ministero, Regione, Enac e Sogaer, per l’avvio di lavori di adeguamento delle infrastrutture di supporto all’assistenza al volo all’interno dell’aeroporto Mario Mameli di Elmas. L’importo totale dei lavori è di circa 23 milioni di euro.

Approvate anche le nuove linee guida che dovranno seguire i comuni per la redazione dei regolamenti sull’esercizio dei servizi di taxi e noleggio con conducente, alla luce delle recenti nuove norme nazionali in materia, nonché del parere sulla loro applicazione resa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Sempre su proposta dell’assessore Giorgio Todde, la Giunta ha inoltre deliberato la rimodulazione e la ripartizione delle risorse, previste all’interno del POR FESR 2014-2020, destinate al completamento e all’avvio di nuovi interventi previsti dall’azione “sistemi di trasporto intelligenti”. Gli interventi si concretizzeranno, in particolare, nel completamento dei sistemi di interoperabilità fra vettori con la bigliettazione automatica e nel monitoraggio dell’intera flotta del trasporto pubblico locale, attraverso il sistema AVM. L’importo totale previsto dal programma è di 10 milioni di euro.

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«La riforma del sistema sanitario sardo non potrà prescindere dal confronto col territorio.»
Sono le parole dell’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi ha partecipato alla speciale seduta del Consiglio comunale di Bosa, a cui hanno preso parte anche i sindaci dei comuni della Planargia, rappresentanti della sanità e dei cittadini. Il futuro dell’ospedale “Mastino” al centro dell’assemblea, che si è tenuta nella sala del seminario diocesano di Bosa.

«Le criticità che affliggono il presidio – spiega l’assessore Nieddu – rispecchiano i problemi oggi diffusi su tutto il territorio. All’ospedale di Bosa ho trovato una struttura in buone condizioni, ma che necessita di nuove tecnologie per i servizi erogati ed è in sofferenza per la carenza di personale sanitario. Raccogliamo un’eredità pesante dove le logiche della ragioneria sono state messe davanti a tutto. Dal primo minuto ci siamo messi al lavoro per un cambio di passo. In quattro mesi abbiamo cercato, a livello regionale, di aumentare le borse di studio per i medici specialisti. Già da quest’anno abbiamo puntato a dieci borse di studio in più, siamo riusciti ad aumentarle di tre unità, non una rivoluzione, ma volevamo comunque dare un segnale e puntiamo ad incrementare il numero per l’anno prossimo. Nell’ambito dell’emergenza urgenza – aggiunge Mario Nieddu – riusciremo a portare sessanta medici nel 118, dando risposte che il territorio aspettava da più di un decennio. Investiremo in salute e il risparmio sarà generato dalla prevenzione e non più dal taglio della produzione dei servizi e del personale”.

«Per quanto riguarda l’ammodernamento tecnologico – precisa l’assessore della Sanità – abbiamo approvato in Giunta un programma di spesa da 136 milioni di euro, che coinvolgerà anche gli ospedali dell’Assl di Oristano.»

Sul futuro del “Mastino”, Mario Nieddu rassicura: «L’ospedale di Bosa riveste un’importanza strategica per la Planargia e zone limitrofe, la chiusura è da escludere. Nella riorganizzazione delle reti ragioneremo insieme al territorio, attraverso gli Stati generali della Salute. L’obiettivo è ridare vita a un sistema lasciato in agonia da una riforma che ha depauperato la sanità dell’Isola».

 

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«Ancora una volta, grazie a un impegno corale, siamo riusciti ad attivare sinergie in grado di dare risposte alle emergenze.»

L’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, esprime soddisfazione per la scongiurata chiusura dell’Unità di Medicina Interna dell’ospedale Delogu di Ghilarza. «La carenza di medici sta mettendo a dura prova i nostri presidi su tutto il territorio. In questo caso specifico il quadro si è complicato a causa di alcune assenze per malattia. Una situazione che, al momento, non consentirà di garantire la continuità al servizio di pronto soccorso, ma che non ci ha fatto desistere dal mettere in campo ogni strumento a disposizione, tra cui un piano delle emergenze per il reclutamento di personale attraverso contratti libero professionali. Oggi, evitando la chiusura temporanea del reparto di Medicina Interna, riusciamo a dare una risposta positiva ai cittadini e continueremo a cercare soluzioni per anticipare la riapertura del pronto soccorso. Il mio ringraziamento va a chi si è impegnato in prima persona per la soluzione di questa emergenza, al presidente della commissione Sanità, l’on. Domenico Gallus, al direttore dell’AOU Sassari, Nicola Orrù, al commissario del Brotzu, Paolo Cannas, e ai direttori delle strutture complesse da cui arriveranno i rinforzi al presidio di Ghilarza, al direttore dell’Assl di Oristano, Mariano Meloni, e ai direttori degli ospedali San Martino e Delogu, Sergio Pili e Serafino Ponti, nonché a tutti i medici che presteranno servizio per garantire la copertura dei turni».

Un segnale importante non solo per Ghilarza, ma per tutti i comuni del Guilicier e del Barigadu. «Le criticità che stiamo affrontando in ambito sanitario sono profonde. Scontiamo i problemi di una pesante eredità – precisa l’assessore della Sanità – ma l’attenzione per il territorio resta alta. Dopo aver scongiurato l’interruzione delle attività dei reparti di Ortopedia e Ginecologia dell’ospedale di Lanusei e della Neurochirurgia, a Nuoro, rispondiamo ancora una volta con lavoro e impegno per garantire i diritti dei cittadini sardi. Oggi interveniamo per tamponare le emergenze, ma siamo già al lavoro per portare quelle risposte strutturali che consentano di non dover rivivere più situazioni come quelle che la sanità sarda sta attraversando oggi».

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«I sopralluoghi della Commissione Sanità del Consiglio regionale negli ospedali della Sardegna sono il presupposto per creare quella riforma del settore tanto attesa dai sardi che, per essere efficace, deve essere improntata sulle reali esigenze dei pazienti.»

Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale Michele Pais che, questa mattina  ha partecipato, insieme alla Sesta commissione, alla visita nel Presidio ospedaliero Santissima Annunziata di Sassari.

Michele Pais ha ringraziato il presidente della commissione Domenico Gallus ed i componenti della stessa per il grande lavoro di monitoraggio della situazione dei nosocomi isolani e ha confermato  il pieno e totale sostegno da parte della Presidenza del Consiglio nei confronti di questa iniziativa.

«L’attenzione del Consiglio regionale – ha aggiunto il presidente Michele Pais – è massima. In Sardegna vogliamo una sanità che superi le attuali criticità e che offra al paziente cure all’avanguardia. Quindi, grande attenzione dell’Assemblea, di concerto con l’assessore Mario Nieddu, alle necessità  dei singoli territori.»

Sulla situazione specifica della sanità sassarese il presidente Pais è stato chiaro: 1Sono necessarie più risorse economiche e l’acquisizione di nuovo personale medico e paramedico. E’ necessario incrementare le scuole di specializzazione di 6 o 7 unità perché Sassari sia a livello degli altri Atenei d’Italia, potenziando anche gli Hospice e le strutture di lungodegenza post acuzie. E’ urgente inoltre prevedere  posti letto di riabilitazione e neuro-riabilitazione  fino ad ora assolutamente insufficienti».

«Quella di oggi è stata una visita importante, abbiamo incontrato le eccellenze della sanità della città di Sassari – ha detto Domenico Gallus (Udc), presidente della commissione Sanità -. Abbiamo ascoltato le problematiche e le criticità anche della sanità di Sassari, dopo quelle riscontrate nel Medio Campidano, nel Sulcis Iglesiente, nell’Oristanese e nei presidi ospedalieri del Sassarese. Abbiamo raccolto informazioni importanti che utilizzeremo per la riscrittura del Piano sanitario regionale che non può fare a meno della complementarietà tra il territorio e gli ospedali. Questi sopralluoghi e questi incontri – ha concluso il presidente Gallus – sono stati importanti per ricordare a tutti noi l’importanza che riveste la medicina territoriale.»

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Domenico Mantoan ha deciso di rinunciare alla nomina a nuovo commissario straordinario dell’ATS Sardegna.  La notizia è stata pubblicata questa mattina dal quotidiano “Il Mattino” di Padova. La decisione sarebbe maturata a seguito delle difficoltà che sarebbero insorte nella copertura del doppio incarico di direttore dell’Area Sanità e Sociale della regione Veneto e quello di commissario straordinario dell’ATS Sardegna.

Domenico Mantoan, 62 anni, era stato nominato mercoledì 1° agosto dalla Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessore della Sanità, Mario Nieddu. Avrebbe sostituito il dimissionario Fulvio Moirano. L’incarico avrebbe avuto la durata di 60 giorni. Domenico Mantoan, regolarmente inserito nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina, avrebbe ricoperto l’incarico per il tempo strettamente necessario all’approvazione della riforma del sistema sanitario regionale e, in particolare, della legge istitutiva dell’Azienda unica e, comunque, per un massimo di 60 giorni.

Secondo quanto riporta il quotidiano padovano, Domenico Mantoan avrebbe dedicato all’incarico di commissario straordinario dell’ATS Sardegna, due giorni la settimana.