19 April, 2024
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“Forza Dinamo! Sono veneto, però tenevo questa squadra”. È quasi una dedica ai giganti di Gianmarco Pozzecco quella dell’attore Roberto Citran, per il premio ricevuto dal Sardinia Film Festival sul palco del Cinema Miramare di Alghero. Nella serata conclusiva, a Citran è stata assegnata la Menzione speciale per l’interpretazione nel cortometraggio “Mon clochard”, di Gian Marco Pezzoli. È la storia di un insegnante frustrato le cui abitudini sono sconvolte dall’arrivo di un misterioso vagabondo.

L’artista ha ricevuto il riconoscimento dal produttore Giannandrea Pecorelli, componente della prestigiosa giuria internazionale formata inoltre dal direttore dell’Ufficio promozione culturale SIAE, Danila Alda Confalonieri e dal giornalista marocchino Abdelkarim Oakrim.

Il vincitore assoluto del festival organizzato dal Cineclub Sassari, miglior cortometraggio della 14esima edizione, è “My Tyson” di Claudio Casale, già detentore nei giorni scorsi del Premio Villanova Monteleone per il Miglior documentario italiano. L’opera racconta la storia di Alaoma Tyson, pugile di origini nigeriane divenuto campione italiano di boxe. Sua madre Patience è il cuore narrante della storia di famiglia, del viaggio migratorio e delle difficoltà incontrate. Come ha raccontato Casale, la donna è stata vittima di un terribile caso giudiziario, condannata ingiustamente a sei anni di prigione per poi essere scagionata.

Il giovane regista romano ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica dalle mani di Angelo Tantaro, presidente del festival. Al suo fianco la presentatrice Rachele Falchi e la project manager Marta Manconi. Casale, che a Villanova Monteleone aveva dedicato la vittoria alla “capitana” Carola Rackete, ha dedicato questo ulteriore successo ai due protagonisti del suo film.

Miglior Vetrina Sardegna – Premio Obus, è andato a “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara. Miglior fiction italiana a “Solstizio d’inverno” di Alessandra Pescetta; miglior fiction internazionale a “Beetween the lines” del francese Frederic Farrucci; e miglior documentario internazionale a “The European Dream: Serbia” del regista spagnolo Jaime Alekos, che conquista anche il premio Giuria Ristretta maschile. La Giuria Ristretta femminile è stata assegnata a “Ian, a moving story” di Abel Goldfarb (Argentina).

La Medaglia del presidente della Camera, Premio scuola under 18 è andata a “Giustino, uccellino coraggioso” di Mena Solipano, mentre il Premio Diari di Cineclub a “Noi soli” di Francesco Alessandro Cogliati.

Tra gli altri premiati, il Miglior Cortometraggio sperimentale va a “4664” dell’argentino Federico Robles (Argentina), e Miglior Video art a “Orbit” dell’olandese Martin Tess. Il Bosa Animation Award a “Mercurio” di Michele Bernardi.

Tra i protagonisti sul palco del Miramare anche gli attori Marit Nissen e Paolo Sassanelli. Quest’ultimo ha parlato del suo progetto “La grande fuga”, un’esperienza di volontario per portare il cinema all’interno delle carceri. Un’esperienza che da Regina Coeli si vorrebbe replicare nelle carceri di tutta Italia, e tra queste nella struttura di Bancali.

Nell’incontro, moderato dal giornalista napoletano Alberto Castellano, assieme a Paolo Sassanelli sono intervenuti Mario Dossoni, garante dei diritti delle persone detenute e coordinatore delle “giurie ristrette”, Lia Camboni, volontaria del carcere di Bancali (SS) per la sezione femminile, e quindi Vittorio ed Alessandro Gazale, che hanno presentato il progetto “Dalle carte alle storie liberate”, e proiettato il video-clip dell’omonimo brano di Piero Marras.

Il Cineclub Sassari ormai da tempo coinvolge la casa circondariale di Bancali all’interno del Sardinia Film festival, organizzando un vero e proprio Premio “Giuria ristretta” per le sezioni femminile e maschile.

Nei giorni scorsi gli autori e gli ospiti hanno inoltre visitato l’ex colonia penale di Tramariglio, nel corso una location scouting organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission, che li ha portati a scoprire il meraviglioso territorio di Alghero, la cultura e la gastronomia locale.

«Il Sardinia Film Festival si conferma sempre più un evento dal respiro internazionale, grazie anche alla collaborazione dei Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e di importanti partner privati – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì -. Ciò che è emerso in tanti giorni trascorsi insieme è la volontà di comunicare, all’insegna dello scambio culturale, della tolleranza, dell’accoglienza. Valori tipici della nostra terra che si fanno così bandiera di democrazia e di interscambio nel mondo intero.»

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Molti la ricorderanno nel ruolo di “Eva”, la moglie di Ercole Preziosi nel film “C’era un cinese in coma”, diretto ed interpretato da Carlo Verdone con la partecipazione di Beppe Fiorello. L’attrice Marit Nissen domenica 7 luglio, dalle 18.30, sarà al Cinema Miramare di Alghero, accanto al marito Paolo Sassaneli, per la serata conclusiva e la cerimonia di premiazione del Sardinia Film Festival – XIV edizione.

L’artista di origini tedesche è un’attrice affermata nel mondo del cinema, della televisione e soprattutto del teatro, per il quale ha esordito a Roma con Nino Manfredi, frequentando al contempo l’Accademia d’Arte drammatica.

Ha preso parte a film come “Un viaggio chiamato amore” di Michele Placido, “Non ti muovere” di Sergio Castellitto, “Caterina va in città” di Paolo Virzì, “…e se domani” di Giovanni Laparola e “L’amore non basta” di Stefano Chiantini.

Il suo volto è noto per la partecipazione a diverse fiction televisive, tra cui “Donna detective”, “Provaci ancora prof!”, “Il commissario Manara”, “L’ispettore Coliandro” e ha fatto parte del cast della soap opera di Canale 5 “CentoVetrine”.

 

Cinzia Crobu 2014 2

La Grande Prosa del CeDaC al Teatro Massimo
Stagione 2013/2014

CAGLIARI – Teatro Massimo 22 – 26 gennaio 2014

Gli Ipocriti e Associazione REP/ la Compagnia di Repertorio

Servo per due
(One Man, Two Guvnors)
di Richard Bean (liberamente tratto da Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni)

traduzione e adattamento Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen, Simonetta Solder

con Pierfrancesco Favino e gli attori del Gruppo Danny Rose elaborazioni musicali  Orchestra “Musica da Ripostiglio”

scene Luigi Ferrigno – costumi Alessandro Lai – luci Cesare Accetta- coreografie Fabrizio Angelini

regia Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli

Gruppo Danny Rose – In scena al Teatro Massimo di Cagliari:

Bruno Armando, Gianluca Bazzoli, Haydée Borelli, Claudio Castrogiovanni, Pierluigi Cicchetti, Ugo Dighero, Pierfrancesco Favino, Stefano Pesce, Pietro Ragusa, Marina Remi, Diego Ribon, Chiara Tomarelli, Valentina Valsania

Lo spettacolo è realizzato con la partecipazione della Fondazione Teatro della Pergola di Firenze.

Le parole della canzone Tomorrow looks good from here sono state scritte da Richard Bean e Grant Olding.

-Come da comunicato stampa-

 

 

Una riflessione diversa su un classico del teatro, Il servitore di due padroni di Carlo Goldoni, Servo per due (One Man, Two Guvnors) nell’adattamento del noto commediografo inglese Richard Bean riadattato nella versione italiana da Pierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli, Marit Nissen e Simonetta Solder, si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso e interagiscono con il pubblico. Ciò che ha reso (in Inghilterra) e renderà (in Italia – dove debutta per la prima volta) lo spettacolo un vero successo è la sua combinazione di commedia visiva e verbale. La musica sarà parte integrante dello spettacolo e verrà eseguita dal vivo sul palcoscenico da una piccola orchestra composta da 4 elementi.

La trama

Negli anni Trenta a Rimini, Pippo, il nostro moderno Arlecchino ha appena perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza la possibilità di poter mangiare. Essendo ossessionato dal cibo è disperato, comincia a cercare un nuovo mestiere e dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, trovando così il modo di raddoppiare il suo salario e i suoi pasti. Uno è Rocco, un piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere 6.000 lire dopo aver concluso un affare con Bartolo, padre della sua fidanzata Clarice; l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro; dovrà ricordare quali ordini e da chi gli verranno impartiti. Dopo un po’ di tempo, frequentando le due case, Pippo scoprirà che in realtà “Rocco”, sotto mentite spoglie, non è altro che la sua sorella gemella: Rachele. Il vero Rocco, infatti, è stato ucciso dal fidanzato di Rachele, Lodovico (l’altro suo padrone). Destino vuole che questi, ricercato dalla polizia, sia nascosto a Rimini e stia aspettando di riunirsi a Rachele. Pippo, quindi, dovrà evitare che i suoi due padroni si incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per qualcun altro…

La nascita del progetto

Alcuni incontri di lavoro durante il mese di ottobre u.s. con l’attore Pierfrancesco Favino su una eventuale collaborazione con il Gruppo Danny Rose ha dato immediatamente inizio a questo progetto. Da tempo la Compagnia Gli Ipocriti desiderava mettere in scena uno spettacolo sulla Commedia dell’Arte rivisitata in chiave moderna, quando si è trovata a discuterne con Pierfrancesco Favino che, a sua volta, insieme al suo Gruppo Danny Rose, era intenzionato a realizzare un progetto analogo, utilizzando, però, nuove tecniche e tecnologie sia per le prove che per l’allestimento, quale migliore occasione poteva presentarsi? Abbiamo messo insieme alcune sinergie, abbiamo unito i preventivi alle idee artistiche, il rigore alla fantasia e, grazie anche alla disponibilità del Teatro Ambra Jovinelli di Roma, abbiamo così deciso di dare inizio alla collaborazione. Con Paolo Sassanelli ed alcuni componenti del Gruppo, si sono elaborati i vari punti del progetto: i laboratori ed i relativi docenti, i collaboratori alla regia, il periodo di lavoro per la preparazione, l’adattamento del testo ed il gruppo di lavoro formato da circa 40 elementi. Nel frattempo è partita la distribuzione ed è stata definita la tournèe.

Agli inizi di maggio dei 40 partecipanti ai laboratori, è stato selezionato il gruppo di 23 attori ed alcuni collaboratori alla regia che prenderanno parte ad ulteriori laboratori ed allo studio del testo durante i mesi di giugno e luglio alla sala prove Fonderie del ‘900 di Roma.

Le prove effettive dello spettacolo inizieranno il 15 settembre; saranno effettuate da tutto il gruppo di lavoro e proseguiranno fino alla data prevista per il debutto ovvero il 1° novembre. Successivamente, ad esclusione di alcuni attori tra cui Pierfrancesco Favino ed i musicisti, che saranno sempre presenti, si formeranno due gruppi formati da 13 elementi che si alterneranno nel corso delle recite; il “primo cast” effettuerà la tournée fino al debutto a Roma dove si avrà l’avvicendamento con il “secondo cast” che completerà la tournée fino a metà febbraio.

Il debutto nazionale è fissato per il giorno 26 novembre al Teatro della Pergola di Firenze.

A partire dal primo giorno di incontro, Dominick Tambasco sta riprendendo tutte le fasi dei lavori con telecamere e macchine fotografiche; al debutto dello spettacolo, con tutto il materiale raccolto, verrà realizzato un dettagliato reportage che sarà proiettato nei ridotti dei teatri che ospiteranno lo spettacolo, durante la tournèe.

 

WORK IN PROGRESS

I lavori di preparazione dello spettacolo sono iniziati al Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 3 aprile e la prima fase è terminata entro la fine del mese di maggio 2013; i 35 attori del gruppo Danny Rose hanno partecipato ai seguenti laboratori: Acrobatica condotto da Massimiliano Dezi, docente con esperienza trentennale specializzato nell’insegnamento per attori, danzatori, amatori ed atleti; Utilizzo della maschera con il Maestro Fabio Mangolini, pluripremiato e con esperienze di livello internazionale; Il Clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, ultimo discendente di una delle più antiche famiglie italiane di tradizione clownesca che collabora da oltre 50 anni con prestigiosi cineasti e produttori di film a livello mondiale. Canto a cura del Maestro Gabriele Foschi esperto di canto corale.

A partire da metà giugno sono iniziati i laboratori di Movimenti e gesti coreografici a cura di Fabrizio Angelini e di Analisi del testo a cura di Pierfrancsco Favino e Paolo Sassanelli i quali, insieme a Marit Nissen e Simonetta Solder, hanno effettuato il lavoro di traduzione ed adattamento dell’opera originale di Richard Bean (ONE MAN, TWO GUVNORS) liberamente tratto dall’intramontabile opera di Carlo Goldoni.

mercoledì 22 gennaio 2014 – ore 20.30 / Turno A

giovedì 23 gennaio 2014 – ore 20.30 / Turno B
venerdì 24 gennaio 2014 – ore 20.30 /Turno C
sabato 25 gennaio 2014 – ore 20.30 / Turno D
domenica 26 gennaio 2014 – ore 19.00 / Turno E

 

 

(C.C.)