28 March, 2024
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Torna nel territorio del Sulcis Iglesiente e a Guspini la Rassegna Itinerante di Cinema del Reale “L’Italia che non si vede” promossa a livello nazionale da Arci e Ucca – Unione Circoli Cinematografici Arci.
Giunta alla sua dodicesima edizione nel territorio la rassegna è organizzata dal CSC Carbonia della Società Umanitaria insieme a CIC Arci di Iglesias, Circolo Arci di Guspini, Circolo Arci.
Il Calderone di Sant’Antioco, il Circolo Arci La Gabbianella Fortunata di Carbonia e in collaborazione con il Circolo Soci Euralcoop e la Casa del Popolo Carbonia e circuiterà dal 14 marzo al 1 aprile nei comuni di Carbonia, Guspini, Iglesias e Sant’Antioco.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti sarà libero e gratuito.
Primo appuntamento a Iglesias, martedì 14 marzo alle ore 18.30, c/o la sede del CIC Arci al primo piano del Centro Culturale di via Cattaneo con una selezione di cortometraggi vincitori del Premio Zavattini promosso da AAMOD – Archivio Audiovisio del Movimento Operaio e Democratico.
A seguire, giovedì 16 marzo alle ore 21.00 c/o il Circolo Soci Euralcoop in piazza Marmilla a Carbonia, proiezione del film MARCIA SU ROMA di Mark Cousins, che racconta l’ascesa del fascismo in Italia e il suo espandersi in Europa negli anni Trenta contestualizzando la storia attraverso l’osservazione del mondo contemporaneo.
Terzo appuntamento sabato 18 marzo, alle ore 18.30, al Circolo Arci Il Calderone, in via Montegrappa 2/A a Sant’Antioco con ATLANTIDE di Yuri Ancarani, presentato a Venezia 79 – Orizzonti e alla Festa del Cinema di Roma.
Quarto e quinto appuntamento martedì 21 marzo, alle ore 18.30, a Iglesias, con RIMINI di Ulrich Seidl e giovedì 23 marzo alle ore 21.00 c/o il Circolo Soci Euralcoop di Carbonia con ROSSO DI SERA (RED SKY AT NIGHT) di Emanuele Mengotti, premiato al Biografilm Festival con il Premio Ucca L’Italia che non si vede.
La rassegna andrà avanti per altri sei appuntamenti fino al 1 aprile.
Nata nel 2009, la rassegna L’Italia che Non Si vede è promossa da Ucca-Unione dei Circoli Cinematografici Arci ed intende dare visibilità a tutte quelle opere che hanno voluto raccontare l’Italia o il lavoro dei registi italiani all’estero attraverso le varie trasformazioni storiche, sociali e politiche, ma che per ragioni distributive non hanno trovato adeguato spazio presso le sale cinematografiche, nonostante i riconoscimenti dei festival internazionali e le recensioni positive della stampa specializzata.