28 March, 2024
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Anche nell’isola, a quasi tre anni dall’emissione del francobollo dedicato al 50° anniversario della morte di Antonio De Curtis, in arte Totò, il 16 novembre del 2017, Poste Italiane celebra il grande artista napoletano con un nuovo folder. Realizzato in formato A4 a 2 ante, il folder contiene una cartolina e una busta personalizzata e sarà disponibile nei prossimi giorni nei 12 uffici postali con sportello filatelico della Sardegna: Cagliari Centro (Piazza del Carmine), Cagliari 10 (Via San Benedetto 57/a), Iglesias Centro (Corso Colombo), Quartu 2 (Via Verdi), Oristano Centro (Via Mariano IV d’Arborea 14), Nuoro Centro (Piazza Crispi), Macomer (Via Gramsci 2), Sassari Centro (via Brigata Sassari 13), Sassari 5 (via Luna e Sole 8/A), Alghero Centro (Via Carducci 35), Olbia Centro (Via Acquedotto 5) e Arzachena (Viale Costa Smeralda 159).
Sul sito filatelia.poste.it, il nuovo portale dedicato interamente agli appassionati di filatelia, il folder “Antonio De Curtis in arte Totò” è già on line e disponibile all’interno della sezione “Catalogo”.
Sul nuovo folder sono rappresentate alcune immagini tratte da dipinti del maestro Renato Cocozza che ritraggono Totò, mentre sulla quarta di copertina è presente un codice QR tramite il quale si potrà ascoltare la voce dell’artista che recita “A’ livella”, una delle sue opere più famose.
La cerimonia di presentazione della cartella filatelica si è svolta oggi a Napoli nella Sala Matilde Serao della Filiale di Poste Italiane alla presenza di alcuni rappresentanti aziendali e dell’”Associazione Amici di Totò…a prescindere onlus”; in questa occasione è stato realizzato anche un annullo speciale.

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Nel pomeriggio di domenica 11 marzo 2018, nei locali del Circolo Culturale Sardo “Logudoro” di Pavia, è stato presentato il volume “Maestre d’Italia”, ultima fatica letteraria della dott.ssa Bruna Bertolo, piemontese, ma affezionata alla Sardegna perché socia dell’Associazione di Promozione Sociale “Quattro Mori” di Rivoli (Torino).

Miglior combinazione non poteva esserci: a introdurre l’incontro per la tradizionale “Festa della Donna” è stata proprio una donna, Paola Pisano, nella sua veste di nuova presidente del “Logudoro” dallo scorso 17 febbraio, la quale ha tracciato un sintetico percorso delle tappe – piuttosto lente -attraverso le quali si è concretizzata nel Novecento l’evoluzione dell’emancipazione femminile in Italia.

Per quanto riguarda il volume la Pisano si è soffermata sullo stile scorrevole del testo e sulla ricchezza di documentazione prodotta dall’autrice relativamente ai tanti personaggi femminili che hanno provveduto all’alfabetizzazione del popolo italiano (bambini ma anche adulti).

Paolo Pulina, vice presidente vicario del “Logudoro” e vice presidente della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde in Italia), ha portato ai presenti il saluto della donna presidente della Federazione, Serafina Mascia, e ha sottolineato che l’importante e ammirevole studio della Bertòlo, che ha pagine sulle maestre “eroiche” di tutte le regioni italiane (non a caso è stato presentato recentemente alla Camera dei Deputati), si raccomanda per il pubblico pavese e sardo per lo spazio dedicato, da un lato, ad Ada Negri (provincia di Milano per Motta Visconti) e a Maria Giudice (provincia di Pavia per Codevilla) e, dall’altro, alla “resistente” nuorese Mariangela Maccioni e a Maria Giacobbe (la “maestrina” nuorese dal 1958 a Copenaghen, dove sta per compiere 90 anni).

Alle maestre sarde bisogna riconoscere meriti particolari perché, dovendo operare in realtà sociali difficili, dovevano essere non solo insegnanti  ma anche educatrici e psicologhe.

Nel libro sono segnalate le tappe storiche e legislative che hanno portato ad avere strutture di formazione specifiche per le maestre.

Molte pagine sono riservate a Matilde Serao (che però maestra non fu mai ma che studiò come tale e che scrisse abbondantemente di ambienti scolastici nei giornali per i quali lavorò) e ad Ada Negri, che in realtà – anche lei – fu maestra per pochissimi anni ma che nei suoi volumi di poesie e saggi diede sempre grande risalto all’educazione scolastica di base.

Viene approfondita la figura di Maria Montessori, che ha il merito di aver  reimpostato i metodi educativi.

Il volume ricorda anche Rosa Maltoni Mussolini, mamma di Benito, che fu maestra socialista per un breve periodo.

L’autrice con dovizia di particolari descrive le molte e benemerite maestre socialiste che si sono battute vigorosamente per l’abbattimento dell’analfabetismo.

Tra esse spiccano anche dieci maestre socialiste marchigiane che ottennero l’iscrizione nelle liste elettorali grazie a una sentenza della corte d’appello d’Ancona.

Questo volume sulle “Maestre d’Italia”, ricco di dettagli, oltre a ripercorrere la condizione femminile ci offre un ottimo quadro storico della scolarizzazione  degli italiani.

L’autrice ha illustrato il proprio volume ripercorrendo le vicende delle protagoniste più significative.

La proiezione delle slide e le colonne sonore hanno favorito l’attenzione da parte del pubblico.

Dopo la relazione della dottoressa Bertolo, la serata è continuata in amicizia e allegria, allietata dalle musiche di Antonio (Giulio) Putzu, socio del “Logudoro” e musicista per passione.

Giacomo Ganzu