18 April, 2024
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Sulla vicenda della gravissima emergenza presente all’ospedale Sirai di Carbonia, che ha ieri ha portato tre dirigenti medici (Antonio Tuveri, Viviana Lantini e Mauro Mantega), a chiedere un intervento immediato per evitare il trasferimento delle attività al CTO di Iglesias e quindi la chiusura del presidio, interviene oggi il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai, con un’interrogazione inviata all’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu.«Da molti anni assistiamo ad un progressivo depotenziamento della sanità nel nostro territorioscrive Fabio Usai nell’interrogazione -, con la chiusura e il trasferimento di interi reparti ed il depotenziamento di servizi sanitari spesso fondamentali per la vita dei cittadini. Uno fra i tanti, quello di Emodinamica ridotto drasticamente nella sua funzionalità e ormai disponibile solo 5 giorni alla settimana e per 1/3 della giornata. È notizia di questi giorni, inoltre, l’ipotesi di chiusura del servizio di “dialisi notturna”, ossia uno straordinario protocollo terapeutico in grado di migliorare l’aspettativa e la qualità di vita dei pazienti da esso assistiti. Disservizi e depotenziamenti che hanno coinvolto e coinvolgono anche altri reparti e fondamentali servizi come quelli del “pronto soccorso”, della chirurgia, dell’ortopedia, dell’urologia e dell’attività nelle sale operatorie in entrambi gli ospedali CTO di Iglesias e Sirai di Carbonia.»
«Tra le principali cause del depotenziamento dei servizi sanitari – ha sottolineato il consigliere regionale sardista –, c’è di sicuro quella della carenza negli organici e il mancato turnover del personale medico e infermieristico negli ultimi anni. Una situazione già grave ma ulteriormente peggiorata con l’entrata in vigore della riforma pensionistica sulla “quota 100”. Ho sollecitato fortemente l’assessore regionale Mario Nieddu ad illustrare le iniziative adottate dal suo assessorato, nelle more del processo di assunzione di nuovo personale sanitario avviato dalla Regione Sardegna, per destinare parte dei nuovi assunti nelle strutture sanitarie del Sulcis Iglesiente allo scopo di soddisfare le esigenze di organico dell’ASSL.»
«La grave situazione dell’ospedale Sirai di Carbonia evidenzia Fabio Usaiche in questi giorni si trova ad affrontare due distinti focolai di Covid-19 che hanno provocato il contagio di decine tra operatori sanitari e pazienti ricoverati nella struttura, nonché il decesso di alcuni di essi, ha portato tre medici a prendere posizione con una missiva indirizzata alla dirigenza sanitaria, nella quale si chiedono immediati interventi per mettere in sicurezza la struttura, evitare pericolosi e ingestibili sovraccarichi di lavoro per il personale ivi impiegato (non risultato positivo al Covid-19) e garantire così le prestazioni urgenti all’interno dei reparti. Anche su questa preoccupante situazione, ho sollecitato l’assessore della Sanità, affinché intervenga con tutto ciò che è nel suo potere per garantire il contenimento e spegnimento dei focolai epidemici e, nel contempo, le prestazioni sanitarie all’utenza e per preservare l’incolumità degli operatori medici, infermieristici, delle pulizie e delle manutenzioni, e ovviamente dei pazienti ivi ricoverati e quelli che si potrebbero recare in ospedale per essere curati per le proprie patologie.»
«Sulla vicenda dell’ospedale Sirai l’assessore Mario Nieddu intervenga rapidamente, coinvolgendo e sollecitando a sua volta il management della ATS, e se si ravvisassero negligenze, sottovalutazioni, inadempienze o inadeguatezze, anche da parte di coloro che avrebbero dovuto prevedere e gestire questa situazione in ambito dirigenziale, evitando che sfuggisse di mano, si intervenga sanzionando i responsabiliconclude Fabio Usai -. Chi ha responsabilità reali e concrete, stavolta, si assuma le proprie responsabilità.»

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Mentre il Sirai di Carbonia è in piena emergenza per i contagi da Coronavirus e l’ospedale è ormai a rischio chiusura, come emerge dalla nota inviata da tre dirigenti medici (Antonio Tuveri, Viviana Lantini e Mauro Mantega) ai vertici aziendali, contenente proposte organizzative per la ASSL di Carbonia, al CTO di Iglesias si è festeggiato oggi il via alle prime vaccinazioni per il contrasto e la prevenzione dal Coronavirus.

«Questo giorno di festa ha portato in dono le prime vaccinazioni nel nostro territorio.»
Lo scrive, in una nota, Michele Ennas, consigliere regionale della Lega che oggi ha visitato l’ospedale CTO di via Cattaneo.
«Le prime somministrazioni sono state ovviamente riservate al personale sanitario dei nostri presidi ospedalieriaggiunge Michele Ennas -. E’ una giornata molto importante, per questo ho voluto personalmente ringraziare tutti loro per il grande lavoro svolto in questi mesi durissimi, e per tutto quello che ancora faranno da qui in avanti. Le vaccinazioni proseguiranno nei prossimi giorni e riguarderanno in questa prima fase tutte le persone che a vario titolo ruotano attorno al mondo della sanità, sancendo mi auguro l’avvio di quel percorso che ci accompagnerà verso una ritrovata normalità.»

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Si fa di ora in ora più delicata l’emergenza Coronavirus all’ospedale Sirai di Carbonia. I focolai presenti in diversi reparti, due dei quali, Medicina e Traumatologia, sono di fatto già chiusi, hanno portato tre dirigenti medici, Antonio Tuveri Direttore Dipartimento Area Chirurgica Direttore SC Chirurgia PO CTO, Viviana Lantini Direttore Dipartimento Area Medica Direttore SC MCAU e Mauro Mantega Responsabile FF SC Medicina PO Sirai, ad indirizzare una nota contenente “proposte organizzazione ASSL Carbonia”, ai vertici dell’Azienda (dott. G. Carboni, dott. S. Pili, dott. G. Casu, dott.ssa G. Gregu), dalla quale emerge drammaticamente la gravità della situazione che porta con sé un serissimo rischio di chiusura dell’ospedale già dall’inizio della prossima settimana.

«Come noto, attualmente sono presenti presso il PO Sirai pazienti Covid positivi che interessano le UU.OO. di Medicina, di Chirurgia e di Ortopedia e Traumatologia si legge testualmente nella nota dei tre dirigenti medici -. Contemporaneamente sono stati riscontrati numerosi casi positivi tra il personale sanitario che ha complicato una già precaria situazione di carenza di organico.»

«Considerata questa grave condizione che sta determinando un notevole sovraccarico lavorativo, si propone, in primo luogo, il trasferimento di tutti i pazienti positivi che, attualmente, riscontrano numerose difficoltà a causa della carenza di PL presso i Presidi Covidprosegue la nota di Antonio Tuveri, Viviana Lantini e Mauro Mantega -. Qualora il trasferimento non dovesse essere possibile entro lunedì 11 gennaio, in via del tutto straordinaria e in assenza di altre valide alternative, sono state elaborate le seguenti proposte:

• Temporanea sospensione di tutte le attività del PS Sirai e centralizzazione di tutte le attività urgenti al PS CTO con potenziamento dell’organico medico ed infermieristico proveniente dal PS Sirai.

• Sospensione di tutte le attività ordinarie e programmate.

• Trasferimento dei medici ed infermieri della chirurgia, ortopedia, urologia e del blocco operatorio presso la piastra chirurgica del PO CTO.

• Presenza di un cardiologo h24 al PO CTO per eventuali urgenze e consulenze.»

«Presso il PO Sirai verranno garantite le attività di un medico e infermiere di PS, di un chirurgo, un medico internista e un ortopedico fino al trasferimento completo dei pazienti positivi – concludono Antonio Tuveri, Viviana Lantini e Mauro Mantega -. Si resta in attesa di vostre disposizioni in merito al suggerimento organizzativo.»