8 October, 2024
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Enrica Tesio è uno dei casi letterari degli ultimi anni: alcuni anni fa ha iniziato a scrivere in un blog intitolato “Prima o poi l’amore arriva. E t’incula” e in breve tempo ha saputo conquistare una platea di affezionati lettori, i quali hanno continuato a seguirla anche quando la copywriter torinese, nel 2015, ha deciso di esordire in editoria con il romanzo edito da Mondadori “La verità, vi spiego, sull’amore”. «Un titolo che è solo marketing – assicura l’autrice – dal momento che continuo a farmi le domande sbagliate». In ogni caso, titolo e romanzo sono piaciuti molto a tanti lettori e quest’anno la sua storia è diventata un film. Stesso titolo, diretto da Max Croci, interpretato da Carolina Crescentini, Edoardo Pesce ed Ambra Angiolini.

In questi anni, Enrica Tesio ha raccontato la sua storia innumerevoli volte, ma mai in Sardegna: conosce bene l’isola da turista, ma deve ancora confrontarsi col pubblico sardo in qualità di autrice. Venerdì 18 agosto, alle 19.00, al sito archeologico Lu Brandali di Santa Teresa Gallura ci sarà quindi la sua prima presentazione in Sardegna. L’incontro sarà moderato da Pinuccia Sechi ed è stato realizzato in collaborazione con l’associazione “Amici di Lucia”.

L’appuntamento di venerdì chiude l’edizione 2017 della rassegna letteraria “I monumenti incontrano la lettura”, ideata e curata dalla Cooltour Gallura, una cooperativa formata da Alessia Chisu, Stefania Simula e Arianna Riva che si occupa di gestire i siti archeologici di Santa Teresa Gallura. La rassegna è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Banco di Sardegna, il comune di Aglientu, la Delphina Hotels & Resorts, Carlo Delfino Editore, e con il patrocinio dei comuni di Santa Teresa Gallura e Aggius. La manifestazione è iniziata lo scorso giugno con Flavio Soriga, a cui hanno poi fatto seguito le presentazioni dei libri di Franco Mannoni e Jean Marie Comiti, Liliana Scarparo e Giovanni Floris.

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Giornata intensa, domani (venerdì 9) a Cagliari, per la decima edizione di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, in corso fino a domenica 11 (con un’appendice finale il 16).

La mattina, dalle 10.00 alle 13.00, l’aula “Porrino” del Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina” ospita l’ultima delle tre sessioni previste della masterclass sul suono nel cinema. In cattedra, per una lezione sulla presa diretta e la sala mix, Gaetano Musso, fonico di missaggio con all’attivo più di ottanta titoli tra film, documentari, corti, serie televisive e progetti sperimentali, come, tra gli altri, “Lo scambio” di Salvo Cuccia, “Wax” di Lorenzo Corvino, “Poli opposti” di Max Croci, “Gli uomini di questa città io non li conosco” di Maresco e “La scelta” di Michele Placido.

Il pomeriggio prende il via alle 16.00, al MiniMax del Teatro Massimo, con la proiezione di “L’Orchestra – Claudio Abbado e i musicisti della Mozart (’60): seguendo in tournée l’ultimo progetto del grande direttore d’orchestra scomparso due anni fa, il documentario (del 2014) offre uno sguardo privilegiato sul lavoro di Abbado e sugli aspetti artistici e privati di alcuni musicisti dell’Orchestra. Nel film trovano spazio due lunghe interviste inedite ed esclusive al maestro e riprese durante i concerti e le prove di Bologna, Lucerna, Vienna, Madrid e Palermo. A seguire, un incontro con gli autori del documentario, il musicologo e giornalista Helmut Failoni e il regista Francesco Merini, intervistati dal musicista e compositore Riccardo Giagni, uno dei conduttori “storici” delle chiacchierate di fronte al pubblico del festival con gli ospiti di Creuza de Mà.

Un’altra orchestra, testimonianza del potere universale della musica di abbattere i confini geografici, è al centro dello schermo alle 18 con il secondo film in visione, in anteprima per la Sardegna: “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta”, un documentario sul celebre violoncellista cino-americano e sul Silk Road Ensemble, il variegato collettivo di musicisti internazionali da lui fondato nel 2000. Il regista Morgan Neville segue i pellegrinaggi di alcuni di questi artisti dipingendo attraverso le loro storie il ritratto vivido di un coraggioso esperimento musicale fatto di passione, talento e sacrificio. 

Alle 21.00, microfoni e riflettori si trasferiscono all’Auditorium del Conservatorio (in piazza Porrino) per seguire le note del pianoforte di Daniele Furlati che accompagnano dal vivo le immagini in bianco e nero di una serie di pellicole mute degli anni Dieci del secolo scorso in un progetto realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna: “Italien – Napoli” (1911), “A travers les ruines de la Rome antique” (1911), “L’industria dei cappelli di paglia” (1911), “Un giorno con Puccini” (1915), “La città di Rimini” (1912), “Bologna monumentale” (1912), “Chokoladen und Bombonsfabrikation”, i film di Charlie Chaplin “Easy Street” e “The Immigrant” (1917).

Autore della musica di film come “Viva San Isidro!”, “Il vento fa il suo giro”, “L’uomo che verrà” e “Un giorno devi andare”, attualmente impegnato in teatro con Ivano Marescotti nello spettacolo “Bestiale… Quel giro d’Italia!”, Daniele Furlati verrà introdotto da una conversazione con Riccardo Giagni. 

Sabato (10 dicembre) Creuza de Màprosegue con un’altra giornata densa di appuntamenti che si apre nel pomeriggio al MiniMax del Teatro Massimo con due proiezioni accompagnate dal consueto spazio di confronto di Riccardo Giagni con gli ospiti del festival. Si comincia alle 16 con il documentario di Annarosa Morri e Mario Canale “La musica per il cinema (2000, 46′). Alle 18.00, è quindi la volta del film di Peter Marcias “Un attimo sospesi” (2008, 90′), seguito da un incontro con il regista oristanese e l’autore delle musiche del film, il compositore, pianista e arrangiatore Fabio Liberatori. La giornata si chiude all’Auditorium del Conservatorio dove, alle 21.00, l’attore Elio Germano e il musicista Teho Teardo portano in scena Viaggio al termine della notte”, uno spettacolo tra teatro, musica e reading letterario che propone una versione completamente rinnovata dell’omonimo capolavoro di Céline. Affiancano la voce narrante di Elio Germano e la chitarra e i live electronics di Theo Teardo, gli archi di Elena De Stabile al violino, Ambrachiara Michelangeli alla viola e Laura Bisceglia al violoncello.

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Al via domani (mercoledì 7) a Cagliari la tranche conclusiva di Creuza de Mà, il festival di musica per il cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, quest’anno al significativo traguardo della sua decima edizione. Dopo le tre serate di fine ottobre a Carloforte, e dopo la masterclass di composizione musicale per il grande schermo tenuta da Franco Piersanti il mese scorso a Cagliari, il cartellone si completa con cinque giornate di film, concerti, incontri, in programma fino a domenica (11 dicembre), più un’appendice finale venerdì 16.

Tra gli eventi di spicco, le proiezioni di “Limbo” (giovedì), il film per la tv, girato in parte in Sardegna e tratto dall’omonimo libro di Melania Mazzucco, che racconta il lento ritorno alla vita di una donna soldato vittima di un attentato in Afghanistan; l’anteprima per la Sardegna di “Yo-Yo Ma e i musicisti della via della seta (venerdì), un documentario sul celebre violoncellista cino-americano e sul Silk Road Ensemble, il collettivo di musicisti internazionali da lui fondato nel 2000; il concerto del pianista e compositore Daniele Furlati che musicherà dal vivo una serie di pellicole mute degli anni Dieci del secolo scorso (venerdì); “Viaggio al termine della notte” (sabato), concerto/spettacolo liberamente tratto dal capolavoro di Louis-Ferdinand Céline con l’attore Elio Germano e il musicista e compositore Teho Teardo; il concerto conclusivo della Masterclass di composizione musicale intitolata a Sergio Miceli, con l’esecuzione delle migliori composizioni selezionate tra i partecipanti (domenica); e, infine, l’incontro tra due compositori del calibro di Nicola Piovani e Franco Piersanti, per un’autorevole riflessione sullo scrivere musica per il cinema (venerdì 16).

Si comincia, dunque, domani (mercoledì 7) alle 10.00 con la prima delle tre mattinate della masterclass sul suono nel cinema ospitate dal Conservatorio di Musica “Giovanni Pierluigi da Palestrina“. Psicoacustica e narrazione con il suono sono i temi di quella curata da Filippo Porcari, tecnico del suono applicato al cinema che conta collaborazioni con registi italiani e stranieri come Mario Monicelli, Lina Wertmuller, Citto Maselli, Giacomo Battiato, Francesco Nuti, Ferzan Özpetek e Maria Sole Tognazzi, tra gli altri. Mix e rumori, dalla presa diretta alla sala di mixaggio è invece la materia di Gaetano Musso, fonico di missaggio per cinema e televisione con un bagaglio di oltre ottanta titoli tra documentari, corti, serie televisive, progetti sperimentali e film (tra gli ultimi titoli: “Lo scambio” di Salvo Cuccia, “Wax” di Lorenzo Corvino, “Poli opposti” di Max Croci, “Gli uomini di questa città io non li conosco” di Franco Maresco e “La scelta” di Michele Placido).

Alle 18.00 l’epicentro di Creuza de Mà si trasferisce nella Sala MiniMax del Teatro Massimo, spazio di riferimento per questo e i prossimi pomeriggi del festival (tutti con ingresso gratuito). Il primo appuntamento è la visione del film “Orecchie”, presentato quest’anno a Venezia nella sezione Biennale College: una commedia surreale in bianco e nero scritta e diretta da Alessandro Aronadio (al debutto alla regia nel 2010 con “Due vite per caso”, è anche sceneggiatore per il cinema e la televisione) che al termine della proiezione dialogherà in pubblico con Gianfranco Cabiddu e con l’autore delle musiche Santi Pulvirenti (tra le sue esperienze, la lunga collaborazione con Carmen Consoli e la colonna sonora di “La mafia uccide solo d’estate”, il film di Pif e la serie ad esso ispirata). Nel cast di “Orecchie”, Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori e Massimo Wertmüller.

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