16 May, 2024
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 E’ tutto pronto, al Palazzetto dello sport di Carbonia, per il 1° Trofeo “Città di Carbonia”, in programma questa sera, alle 20.30, tra Dinamo Banco di Sardegna e Galatasaray. Le due squadre si sono già affrontate sabato sera nella finale per il terzo e il quarto posto del 5° Trofeo “City of Cagliari”, che ha visto imporsi la squadra di Meo Sacchetti al fotofinish, con un finale entusiasmante, nel quale si sono esaltati Petway e Haynes, con ben 7 “bombe” da 3 punti che hanno consentito il sorpasso a pochi centesimi di secondo dalla fine.

Per la Dinamo si tratta di un test importante in vista della Supercoppa in programma sabato e domenica al PalaRuffini di Torino con Reggio Emilia, Milano e Venezia.

Sabato alle 18.15 semifinale tra Sassari e Reggio Emilia, rivincita della finale scudetto, alle 20.45 Milano – Venezia; domenica, alle 18.30, la finalissima.

Ricordiamo che la Dinamo Banco di Sardegna Sassari è la squadra detentrice della Supercoppa, della Coppa Italia e dello Scudetto.

Questa sera, al Palazzetto dello sport di Carbonia, ci sarà il tutto esaurito. Una grande festa, una straordinaria occasione per promuovere il basket in un territorio che ha una grande tradizione ed ha avuto per anni la Sulcispes di Sant’Antioco protagonista nei campionati di serie B ma da qualche anno stenta, soprattutto per ragioni economiche, a ritagliarsi uno spazio adeguato nel panorama regionale e nazionale. Questo evento, unitamente allo splendido Palazzetto di Via Delle Cernitrici, potrebbero rappresentare un punto di partenza per costruire un futuro diverso.

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Stephane Lasme Safak Edge 3 Safak Edge 0 Petway-Dorsey Marquez Haynes 7 Marquez Haynes - Safak Edge 2 Logan-Edge Logan-Edge, la grande sfida di questa sera Joey Dorsey  IMG_8826 IMG_0305 IMG_0274 IMG_0138 IMG_0137 IMG_0055 Haynes-McCollum Haynes - Koksai Errick McCollum (3) e Stephane Lasme (13) Edge-Formenti David Logan 48 David Logan 47 David Logan 44 David Logan 07 Brenton Petway 0 Brention Petway 0 _MG_8848Jarvis Varnado 77

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E’ tutto pronto, al Palazzetto dello sport di Carbonia, per il 1° Trofeo “Città di Carbonia”, in programma lunedì 21 settembre, alle 20.30, tra Dinamo Banco di Sardegna e Galatasaray. Le due squadre si sono affrontate ieri sera nella finale per il terzo e il quarto posto del 5° Trofeo “City of Cagliari”, che ha visto imporsi la squadra di Meo Sacchetti al fotofinish, con un finale entusiasmante, nel quale si sono esaltati Petway e Haynes, con ben 7 “bombe” da 3 punti che hanno consentito il sorpasso a pochi centesimi di secondo dalla fine.

Il Palazzetto dello sport di via delle Cernitrici, come emerge chiaramente dall’album fotografico allegato, si è rifatto il trucco per presentarsi al meglio al grande appuntamento, davanti ad un pubblico trabocchevole. 1.650 i biglietti venduti, quanti i posti disponibili (gli ultimi 100 verranno posti in vendita lunedì pomeriggio, dalle 15.00 alle 15.30), ma almeno 5.000 quelli che sarebbero stati necessari per soddisfare tutte le richieste.

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Il Limoges ha superato la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 77 a 72 (primo tempo 42 a 43) e si è qualificato per la finale del quinto Trofeo “City of Cagliari”, nella quale sabato sera, alle 20.30, sfiderà l’Olympiakos. La Dinamo, alle 18.00, affronterà il Galatasaray nella finale per il terzo e quarto posto, antipasto del primo Trofeo “Città di Carbonia” che lunedì sera le vedrà protagoniste sul parquet del palazzetto dello sport di Carbonia.
Oggi la Dinamo ha giocato bene a tratti, ha condotto anche a lungo nel punteggio ma ha avuto dei cali,  coincisi con le rotazioni dei giocatori nel finale di entrambi i tempi. Nel primo ha vanificato un vantaggio di 11 punti, 41 a 30, in 2’40”, andando al riposo con un solo punto di vantaggio; nel secondo  era avanti di cinque punti, 67 a 62, a 5’15” dalla fine con due “bombe” da 3 punti di Brenton Petway, ma a quel punto Meo Sacchetti ha fatto respirare David Logan (miglior realizzatore dell’incontro con 26 punti, 13 per tempo, con 10/15 al tiro – 7/9 da due, 3/6 da tre e 3/4 ai tiri liberi, seguito dal francese Randy Culpepper, autore di 26 punti) e il Limoges ne ha approfittato, ribaltando il risultato con un parziale di 10 a 0 ed ha poi saputo gestire lo stesso anche quando è rientrato Logan, chiudendo sul 77 a 72.

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I giganti della Dinamo Sassari sono arrivati ad Expo per rappresentare tutte le eccellenze dello sport isolano. Anche oggi la Sardegna al centro degli eventi dell’Esposizione universale con uno degli appuntamenti più attesi: l’inedita amichevole pre-season di alto livello internazionale, tra i campioni d’Italia di basket e l’Aek Atene. Il tutto su un campo ridotto, allestito per l’occasione dalla Federazione pallacanestro. Le due corazzate europee si sono contese il primo trofeo ‘Sardegna Expo Milano 2015’ e, infine, la coppa è stata sollevata ancora una volta dai sassaresi. I divertenti tre contro tre hanno registrato un 52 a 49 per la squadra sarda, con una straordinaria partecipazione del pubblico che ha tifato sino alla fine per gli autori del triplete.
«Siamo orgogliosi che la Dinamo giochi oggi all’interno di una manifestazione importante come Expo, in rappresentanza dello sport isolano e come campioni d’Italia – ha detto l’assessore della Cultura, Claudia Firino – L’auspicio è che lo sport sardo possa sempre essere ambasciatore e protagonista nelle vetrine internazionali.» 
Il match è stato preceduto da una conferenza di presentazione, al Media Centre, con l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, il direttore generale e il responsabile delle relazioni esterne di Padiglione Italia e naturalmente, con le squadre al completo. Meo Sacchetti e Jack Devecchi, per i sassaresi, Dragan e Dusan Sakota per gli ateniesi, hanno risposto alle domande dei giornalisti. «Oggi è stata la giornata dei giganti della Dinamo, ambasciatori nel mondo della qualità della vita in Sardegna – ha detto l’assessore Morandi – nonché testimonianza concreta di come si possano affrontare grandi sfide e raggiungere risultati importanti con obiettivi chiari e misurabili. La squadra sassarese – ha aggiunto l’assessore del Turismo – è anche un veicolo di promozione per il turismo attivo e sportivo: l’isola si propone come terra dove è possibile praticare molte discipline atletiche, in scenari unici, grazie a un clima eccezionale quasi tutto l’anno».
«Con l’iniziativa di oggi abbiamo chiuso il cerchio del claim ‘Sardegna Isola della qualità della vita e dei Giganti’: dalle statue archeologiche di Mont’e Prama, ai campioni d’Italia della Dinamo per arrivare ai nostri Giganti del cibo. Una storia antica di tradizioni e innovazione che con il cannonau e il vermentino, i pecorini e i carciofi, passando per gli olivi millenari e lo zafferano, abbiamo raccontato all’Esposizione universale dedicata al cibo. Le nostre eccellenze agroalimentari sono Giganti nella qualità del made in Italy e lo saranno ancora di più nel promuovere la Sardegna nel mondo», ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi.
È stata anche l’occasione per la presentazione delle nuove divise, realizzate apposta con i loghi Expo 2015, Sardegna “Isola senza fine” e con i profili dei Giganti di Mont’e Prama, che dall’inizio dell’anno campeggiano sulle casacche biancoblu. Simbolo della campagna pubblicitaria della Regione che ha identificato le imponenti statue rinvenute a Cabras con i grandi della pallacanestro. Quindi la passeggiata lungo il Decumano dove gli atleti della formazione isolana si sono intrattenuti con centinaia di tifosi e curiosi. Veri ambasciatori di Sardegna, i cestisti hanno portato in giro per le strade dell’Esposizione l’immagine, il prestigio e l’orgoglio di una regione che presenta le sue eccellenze al mondo.
Si conferma, intanto, il grande successo di pubblico nello spazio Sardegna. L’allestimento a pochi passi dal padiglione Italia è stato visitato, sino alle 18.00, da più di 45mila persone, italiani e stranieri, con il picco di 25mila presenze nei primi due giorni di apertura. Ieri e oggi la media è stata, quotidianamente, di circa 10mila ospiti.

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Dopo l’evento dello scorso fine settimana con “Cortes Apertas” nell’ambito della manifestazione “Autunno in Barbagia”, oggi a Bitti, in Piazza Asproni, si è svolta una giornata dedicata allo sport e alla solidarietà.

Nel corso di una tavola rotonda promossa dall’amministrazione comunale proprio sui valori dello sport e della mutualità, il Direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese, ha consegnato al sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, un assegno di centomila euro, simbolo del contributo di solidarietà erogato dal Banco di Sardegna e dalla sua capogruppo Bper, per il restauro della Scuola dell’Infanzia di via San Tommaso danneggiata dal ciclone Cleopatra nel novembre 2013.

All’iniziativa di Bitti, hanno partecipato anche il presidente e l’allenatore della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara e Meo Sacchetti, oltre agli atleti e allo staff tecnico. Nella piazza principale del paese, trasformata per l’occasione in un campo da basket, i campioni d’Italia hanno animato il pomeriggio insieme alle scolaresche del paese e ai giovani allievi della società Ichnos di Nuoro.

«Oggi è proprio una “bella” giornata, una festa che vorrei dedicare ai bambini e ai giovani di Bitti e del circondario venuti così numerosi – ha detto il Direttore generale del Banco di Sardegna, Giuseppe Cuccurese -. Sono particolarmente felice che a portare un segnale di serenità e di fiducia siano proprio la Dinamo e il Banco, un sodalizio che guarda al territorio con grande rispetto e attaccamento.»

«Diamo sempre grande valore alle iniziative di carattere sociale e oggi ancora di più perché abbiamo vissuto da vicino i danni dell’alluvione – ha spiegato il presidente della Dinamo Stefano Sardara -. Siamo stati vicino al territorio e siamo doppiamente felici di trovarci insieme al Banco per questo momento così particolare.»

«Grazie Banco di Sardegna e grazie Dinamo per la bella giornata di sport e per la grande solidarietà ricevuta durante l’alluvione del 2013 – ha detto il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini -. E’ una bella occasione per tutta la nostra comunità. I lavori per la scuola stanno per essere avviati, abbiamo approvato i progetti, contiamo di concludere entro quest’anno e di poter aprire ai bambini i nuovi spazi.»

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Fervono i preparativi per la grande partita di basket tra i Campioni d’Italia della Dinamo Sassari e la squadra turca del Galatasaray, in programma il 21 settembre, alle ore 20.30, presso il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici, a Carbonia. L’evento è organizzato dal comune di Carbonia e dalla Federazione Italiana Pallacanestro (FIP) – Comitato Regionale Sardegna. La Dinamo di Meo Sacchetti si presenterà con il nuovo roster al completo.

La prevendita dei biglietti inizierà sabato 5 settembre, presso il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici, nei seguenti orari: mattina dalle 9.00 alle 13.00, pomeriggio dalle 17.00 alle 20.00. La prevendita proseguirà poi a partire da lunedì, con gli stessi orari, sino ad esaurimento dei biglietti disponibili. Il costo del biglietto è di 10,00 euro più 2,00 euro di diritti di prevendita.

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Foto http://www.dinamobasket.com/.

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Nello splendido spazio a bordo piscina allestito al Geovillage Sport&Resort di Olbia, struttura di riferimento per il terzo anno consecutivo del ritiro e della preparazione atletica della Dinamo Banco di Sardegna, le new entry biancoblu hanno incontrato i giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie. Marquez Haynes, Christian Eyenga, Jarvis Varnado, Joe Alexander, Brent Petway, Yuki Togashi, Lorenzo D’Ercole, Denis Marconato e Francesco Pellegrino si sono presentati per la prima volta ai media, lasciando trasparire l’entusiasmo di vestire la maglia biancoblu dei campioni d’Italia nella stagione 2015/2016. Una stagione ricca di sfide e scommesse, con la seconda partecipazione alla Turkish Airlines Euroleague e i trofei del triplete, conquistati nella passata stagione, da difendere. Al tavolo, oltre ai giocatori, anche il general manager Federico Pasquini, architetto del nuovo roster in piena sinergia con il numero uno biancoblu Stefano Sardara e coach Meo Sacchetti.

È stato il general manager Federico Pasquini a fare gli onori di casa: «Buongiorno a tutti, vogliamo anzitutto ringraziare il Geovillage Sport&Resort che anche quest’anno ci accoglie in questa splendida struttura e come da tradizione ci mette in condizione di prepararci al meglio fisicamente e mentalmente per una stagione che ci auguriamo possa essere lunga come quella dello scorso anno».

Con un breve cenno sulla carriera su ognuno di loro i giocatori biancoblu si sono presentati spiegando perché hanno scelto Sassari e quali siano le sensazioni a caldo in questa prima settimana alla Dinamo Banco di Sardegna.

A rompere il ghiaccio è Marquez Haynes che quest’anno vestirà la maglia numero 0: americano di passaporto georgiano, è nato il 19 dicembre 1986 a Irving (Texas). Play-guardia dalle notevoli qualità atletiche, ha ottime capacità sia in fase realizzativa sia nella capacità di coinvolgimento dei compagni. Inizia presto la sua carriera da professionista in Europa, in Francia e poi in Spagna prima di approdare in Italia:  nella stagione 2013/14 in maglia Olimpia Milano e poi con quella Montepaschi Siena, con la Mens Sana ha raggiunto la finale scudetto e ha partecipato all’ All Star Game. La scorsa stagione ha giocato in forza agli israeliani del Maccabi Tel Aviv, con cui ha vinto la coppa nazionale.

«La mia prima impressione è stata molto positiva, Sassari mi sembra una grande famiglia e dai primi giorni mi sono sentito a casa. Ho scelto di venire qui perché credo sia la miglior scelta che potessi fare per la mia carriera, sia per gli obiettivi della società che per il coach e la piazza.» 

Denis Marconato non ha certo bisogno di presentazioni: il centro ex azzurro vestirà il numero 11 biancoblu. Nato a Preganziol (Treviso), il 29 luglio del 1975, è un centro di grandissima esperienza, il giocatore italiano più titolato ancora in attività. Giocatore dal palmares infinito, nel corso della sua carriera ha vinto nei club 4 scudetti, 7 Coppe, 4 Supercoppe Italiane, 1 Coppa del Rey, 2 Coppa Saporta, 1 Coppa Italia di serie B. Con la maglia della nazionale italiana un argento alle olimpiadi di Atene nel 2004, agli europei oro in Francia nel ‘99, argento in Spagna nel ‘97, bronzo in Svezia nel 03. Nel 2000 è stato MVP delle Final Eight di Coppa Italia e MVp della Supercoppa 1997. Denis vanta 589 presenza in Serie A e per 11 stagioni è stato pilastro della Benetton Treviso che dominava in Italia e protagonista in Europa.

«Sono molto contento di aver abbracciato il progetto Dinamo: per me giocare con i campioni d’Italia è importante, con una società che vuole fare bene ed è in continua crescita. Sono qui per mettermi a disposizione e fare bene insieme. Mi hanno colpito le aspirazioni e la fame di pallacanestro che c’è qui.»

Christian Eyenga è noto al campionato italiano, l’anno scorso era a Varese e quest’anno indosserà il numero 31. Nato a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) il 22 giugno del 1989, è un’ala piccola dalle grandissime qualità atletiche e fisiche, conosciuto per le sue giocate spettacolari ad alta quota. Il suo marchio di fabbrica è sicuramente il gioco in velocità, con importanti doti di salto e un istinto naturale nell’attaccare il canestro anche senza palla. Ha fatto parte della cantera dello Joventut Badalona (uno dei più floridi vivai in Europa), facendo la spola tra prima squadra e il team satellite del Cb Prat: nel 2009 viene scelto al primo giro dai Cleveland Cavaliers e l’esordio in NBA è nel 2010 con i Cavs; nel 2012 veste anche la prestigiosa casacca dei Los Angeles Lakers. Nel 2013-2014 sbarca in Europa (passando per la Cina-2012/13 con lo Shanxi Zhongyu) e con lo Stelmet Zielona Gora gioca anche all’Eurolega. Arriva poi l’esperienza in Italia, a novembre 2014 a Varese, dove è stato fondamentale nella risalita della squadra allenata da Attilio Caja dalla zona retrocessione fino al sogno playoff. E’ stato MVp dell’All Star Game 2015.

«La ragione per cui ho scelto di venire a Sassari è che ho visto una società ambiziosa e seria, ho parlato con giocatori che sono stati qui e tutti mi hanno parlato del grande gioco di squadra che c’è. Mi ha colpito subito, come ha detto Marquez, questa sensazione di famiglia, di gruppo molto unito. Il mio contributo alla squadra? Ogni volta che scenderò in campo darò il massimo delle mie energie.»

Yuki Togashi, aggregato al roster, è il primo giocatore giapponese a sbarcare in Italia. Nato a Nigata, Giappone, il 30 luglio 1993, è un playmaker di grande intensità, rapidissimo con la palla tra le mani e molto abile nel coinvolgere i compagni. Ama giocare in velocità, non disdegna la giocata personale potendo contare su un tiro da 3 punti molto affidabile e di astuzia nelle percussioni a canestro. Si trasferisce negli Stati Uniti nel 2009 , nel 2011 viene selezionato per l’ ESPN Rise National School, partita che vede la squadra di Yuki prevalere al termine di due overtime sulla Oak Hill Academy. Fa rientro in Giappone, dove nel 2013 firma con gli Akita Northern Happinets squadra del massimo campionato nipponico. E’ uno dei migliori esordienti del campionato e si classifica al secondo posto nella top degli assist, guadagnando il primo posto l’anno successivo (sempre in maglia Akita). Vince il torneo della sua Conference e arriva in finale nel campionato nazionale. L’exploit nell’estate 2014 i Dallas Mavericks lo inseriscono nel proprio roster per la Summer League di Las Vegas dove, grazie a una prestazione da 11 punti in 12 minuti contro gli Charlotte Hornets, i riflettori di mezzo mondo si accendono su di lui. Viene poi assegnato alla squadra affiliata dei Mavericks nella Lega di sviluppo NBA con la maglia dei Texas Legends dove prende parte al torneo della D-League.

«E’ sempre stato il mio sogno giocare in Europa e credo che questa possa essere una grande occasione per me. Il coach e la società mi hanno dato questa opportunità: sono forse il secondo giapponese a giocare in Europa e ne sono molto orgoglioso.»

Brent Petway è già l’idolo dei fans biancoblu, grazie anche all’intensa attività sui social network. Americano, è nato a Warner Robins il 12 maggio del 1985: è un’ala-centro, mancino, conosciuto per l’atletismo debordante, è il terrore dei difensori fronte a canestro, per la sua spiccata confidenza con il tiro da 3; letale quando attacca il ferro in progressione. Spettacolari le sue incursioni in area, chiuse con potenti schiacciate, così come spettacolari sono le sue temibili stoppate. Nella sua carriera oltre al gran numero nella squadra del college, due su tutti, come miglior difensore e vincitore dello Slum Dunk Contest nel 2007, poi gioca per due anni nella Lega di sviluppo NBA di cui sarà All Defensive Player nel 2009, mentre nel 2008 vince il titolo con gli Idaho Stampede.  Esordisce in Europa nel 2009 prima in Grecia e poi in Francia, nel 2010/11 è membro degli Harlem Globetrotters e prende parte al tour mondiale dei “saltatori di Harlem”.  Dalla stagione 2011/12 è protagonista in Grecia, fino a conquistare l’Olympiacos con cui ha giocato le ultime due stagioni e con cui lo scorso campionato ha vinto la coppa nazionale e ha raggiunto la Final Four di Eurolega.

«Ho scelto Sassari perché ho visto che questa società ha le mie stesse ambizioni per la stagione, io farò il massimo e darò il mio contributo alla squadra.»

Lorenzo “Lollo” D’Ercole è un volto noto della massima serie italiana, ex capitano della Virtus Roma dove ha trascorso le ultime tre stagioni. Nato a Pistoia l’11 febbraio del 1988 è una play-guardia, ha grandi doti tecniche che potranno essere particolarmente utili sul perimetro. Uomo squadra di sicuro affidamento, di grande attitudine al lavoro e in continua crescita. Prodotto del vivaio di Montecatini, fa il suo esordio tra i professionisti con i rossoblu in Legadue nel 2004-2005. Poi (nella stagione successiva) l’ingaggio alla Mens Sana Siena e il debutto in Serie A. Vince anche il campionato Under 18 eccellenza, convincendo coach Simone Pianigiani ad inserirlo nel roster della prima squadra nella vittoriosa stagione 2006-2007, in cui mette nella sua scheda 17 presenze, il suo primo scudetto e la partecipazione all’Eurocup. Dopo gli importanti passaggi a Livorno e Udine, nella stagione 2009-2010 torna a Siena, dove vince Supercoppa, Coppa Italia e scudetto e fa il suo esordio anche in Eurolega. Nell’estate 2010 firma a Cremona per due stagioni per approdare poi nel 2012 alla Virtus Roma, l’anno successivo disputa l’Eurocup e raggiunge la semifinale scudetto. Nell’estate 2014, dopo avere rinnovato il contratto per il suo terzo anno in maglia Acea, viene nominato capitano della squadra.

«Sono venuto qui perché penso che la Dinamo sia una società seria, circondata da un grande entusiasmo come si può vedere anche oggi, con obiettivi importanti. È stato semplice decidere di venire qui, credo sia la squadra giusta per me e io porterò grande impegno ed energia in campo. Mi impegnerò al massimo per migliorare nel corso della stagione e sollevare sempre di più l’asticella.»

Joe Alexander sarà invece il numero 9 della Dinamo 2015/2016: nato a Koushung (Taiwan) il 26 Dicembre 1986, ma di nazionalità americana, Joe è un ala-centro molto versatile, ha forza e potenza di un giocatore con fisicità superiore. Gioca indistintamente fronte e spalle a canestro, è in grado di colpire da 3 punti e attaccare il canestro, agevolato da un trattamento di palla davvero notevole, altrettanto pericoloso quando si trova a giocare in area dove può dare sfogo a un vasto bagaglio tecnico e una moltitudine di soluzioni. Negli anni del liceo si trasferisce negli Stati Uniti  (frequenta prima l’ High School di Frederick nel Maryland, per iscriversi poi all’Università di West Virginia). Viene scelto dai Milwaukee Bucks con l’ottava chiamata assoluta nel 2008. Gioca l’ultima stagione con la maglia degli Charlotte Hornets. Nel 2011-2012, dopo una breve passaggio in Russia, gioca una stagione e mezzo di altissimo livello in D-League con la maglia dei Santa Cruz Warriors. A metà della scorsa stagione firma per il Maccabi Tel Aviv, in tempo per vincere la coppa nazionale con il compagno di squadra che ritrova in biancoblu Marquez Haynes.

«Ho scelto Sassari per la grande organizzazione e grandi obiettivi. Sono qui per dare il massimo e vincere.»

Francesco Pellegrino, aggregato al roster, è nato a Vittoria in provincia di Ragusa il 6 agosto 1991. Riparte dai campioni d’Italia dopo il lungo infortunio: Francesco è un centro dalle importanti qualità fisiche, che sa utilizzare la sua fisicità nel pitturato ed è dotato di un buon tocco fronte a canestro. In difesa fa valere la sua stazza e non disdegna la stoppata. Muove i primi passi a Gela in Serie D, prima di approdare alla Pallacanestro Trapani dove lavora con l’attuale assistant coach biancoblu Massimo Maffezzoli. Nel 2011 passa all’Orlandina Capo d’Orlando. nel corso della sua seconda stagione con i siciliani, dove subentra come allenatore Gianmarco Pozzecco, è costretto a fermarsi a causa di un virus che lo mette ai box. Resta fermo per due stagioni prima di accettare con grande entusiasmo la chiamata della Dinamo. Grande appassionato di libri e videogames, si è iscritto quest’anno alla facoltà di Economia.

«Sicuramente la serie A è sempre stato uno dei miei sogni, e farlo con Sassari è un onore. Riparto dopo un lungo stop dovuto a qualche problema fisico con una società serissima e competente.»

Last but not least è Jarvis Varnado a chiudere il gruppo dei nuovi arrivati in casa Dinamo: di nazionalità statunitense, il centro biancoblu è nato il 1° marzo del 1988 a Brownsville, Tennessee. Elemento di grande esperienza, sia negli Usa sia in Europa, ha un’importante presenza in NBA, dove ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers. Mix di atletismo e forza, è un centro dalle spiccate qualità difensive, ha un istinto innato per la stoppata, per la rapidità di movimento, timing e senso della posizione. Impressionante la sua un’apertura alare, che gli consente di arrivare a vette impressionanti. in attacco è abile a giocare il Pick’n roll e ed è migliorato sensibilmente nel gioco in post basso. Jarvis ha letteralmente sbriciolato tutti i record alla voce stoppate:  detiene il record per numero di stoppate all’interno di una singola stagione, superando Shaquille O’Neal, per numero di stoppate nel corso dei 4 anni universitari e numero di stoppate di media complessivo. Per due anni è stato eletto miglior difensore nella sua conference e nel 2009 ne è stato l’MVP. Selezionato dai Miami Heat al draft NBA del 2010 con la chiamata numero 41 inizia però in Italia la sua carriera da professionista, con la Tuscany Pistoia con cui stabilisce il nuovo record per le stoppate anche nella Legadue italiana. E’ ancora in Italia nel 2012 con la Virtus Roma. Nelle tre stagioni successive si divide tra NBA, dove esordisce nel Novembre 2012 e la D-League. Anche nella Lega di sviluppo si attesta come miglior stoppatore. In NBA ha vestito le maglie di Miami Heat, Boston Celtics, Chicago Bulls e Philadelphia 76ers.

«Ho grandi aspettative per questa stagione, sento già Sassari come una famiglia e cercherò di dare il massimo ogni giorni giorno, portando al gruppo la giusta energia.»

 

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Il play giapponese Yuki Togashi e il centro trevigiano Denis Marconato sono gli ultimi due acquisti della Dinamo Banco di Sardegna per la nuova stagione 2015/2016..

Ieri la Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato la firma dell’accordo che porterà in casa biancoblu Yuki Togashi. Il play-guardia, nato a Niigata (Giappone), il 30 luglio del 1993, arriverà presto a Sassari per una fase di training che concretizzerà il progetto biancoblu di apertura all’Oriente e di costruzione di un importante impianto di sperimentazione e verifica di compatibilità tra il modello europeo e quello dei campioni emergenti del Sol Levante. Togashi, 167 centimetri per 70 chilogrammi, si è già fatto notare sulla ribalta del grande basket: nel 2009 dal Giappone si trasferisce negli Stati Uniti, dove frequenta il Montrose Christian School di Rockville, nel Maryland, il liceo da cui provengono Kevin Durant, Terrence Ross e Greivis Vasquez. Nel 2012 sceglie la bj-league, dove con gli Akita Northern Happinets nell’ultima stagione mette a statistica, come giocatore più giovane nel quintetto ideale del torneo, 16.3 punti e 7.6 assist di media, e conquista il titolo di MVP dell’All-Star Game giapponese con 23 punti e 5 assist. Nella finale per il titolo, conquistato dagli avversari del Ryukyu Golden Kings, il suo bottino personale è di 30 punti. Lo scorso anno la chiamata in Nba con i Dallas Mavericks che lo firmano all’indomani della straordinaria performance che il piccolo nipponico aveva messo a segno per loro durante la Summer League di Las Vegas quando nel match contro gli Hornets, Togashi segna 12 punti in 11 minuti, infiammando il Cox Pavilion e mettendosi in luce sulla scena del grande basket mondiale. Qualche mese dopo viene selezionato dai Santa Cruz Warriors in DLeague e successivamente entra in casa Texas Legend con cui gioca 25 gare.

Denis Marconato è l’ultimo tassello della squadra che si prepara ad affrontare una nuova stagione di grandi sfide tra campionato ed Eurolega. La Dinamo Banco di Sardegna ha annunciato oggi l’accordo con il centro classe 1975, originario di Preganziol (Treviso), che metterà a disposizione della Dinamo e di coach Meo Sacchetti tutta l’esperienza maturata in una carriera ricca di successi e spesa sui palcoscenici più importanti della palla a spicchi europea. «Denis non ha certo bisogno di presentazioni – ha commentato il general manager della Dinamo Federico Pasquini – è un giocatore che ha vinto tutto in carriera e sarà un valore aggiunto per questo roster al di là delle sue qualità come giocatore. Il suo inserimento può avere un importanza notevole all’interno dello spogliatoio, può fungere da chioccia e guida per questo gruppo, potrà essere di esempio in campo, grazie al suo grande carisma e all’esperienza maturata in carriera. Ha manifestato da subito grande entusiasmo davanti alla nostra proposta di venire a Sassari l’idea di lottare ancora per traguardi importanti lo stimola molto, vede come un sogno l’opportunità di prendere parte a una competizione affascinante come l’Eurolega, consapevole di quello che sarà il suo ruolo, ma pronto a dare ancora battaglia sotto le plance».

211 centimetri per 115 chilogrammi di peso, Marconato ha all’attivo 589 presenze in serie A e vanta un ricco palmares. Dal 1993 al 2005 è uno dei pilastri della Benetton Treviso, tra le cui fila esordisce nella stagione 1993/1994 e con cui vince tutto in Italia ed è protagonista in Eurolega. Nel 1995/1996 viene girato in prestito per una stagione al Petrarca Padova in A2 per poi fare rientro alla base sotto la guida tecnica di coach Mike D’Antoni nella stagione 1996/97, viene inserito in pianta stabile in prima squadra. Dalla stagione 1998/1999 è una delle pedine fondamentali del gioco dell’allora coach Zelimir Obradovic. Con la maglia biancoverde vince 3 scudetti (’96/’97, ’01/’02, ’02/’03) 6 Coppe Italia (’94/ ’95/ ’00/ ’03/ ’04/’05), 3 Supercoppa italiana (’97/’01/’02), oltre a 2 Coppa Saporta (’94/ ’95 – ’98/’99). Ha al suo attivo due partecipazioni alle Final Four di Eurolega (’02/ ’03). Con la Pallacanestro Treviso riceve il premio di MVP alle Final Eight di Coppa Italia nel 2000 e per la Supercppa italiana del 1997. Nel 2003 partecipa alla Summer League NBA con la franchigia dei Washington Wizards. Nel 2007 si trasferisce in Spagna: qui gioca tre stagioni con la maglia blaugrana dell’FC Barcelona, durante le quali vince una Coppa del Rey (2007). Disputa anche la stagione 2008/2009 in Spagna, questa volta con i baschi del Bruesa San Sebastian. Rientra in Italia per disputare i playoff con la maglia dell’Armani Jeans Milano. Nel 2009/10 firma per i campioni d’Italia della Montepaschi Siena con cui firma uno storico triplete vincendo Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Dal 2010 al 2012 è alla Bennet Cantù dove dà un ottimo apporto al raggiungimento della finale Scudetto del 2011, persa con Siena. Con i brianzoli prende parte all’Eurocup durante la sua prima stagione e disputa l’Eurolega il secondo anno. Fa parte del roster dell’EA7 Milano durante la preseason 2012/13, prima di firmare un contratto con l’Umana Reyer Venezia per il resto della stagione. Nel Dicembre 2013 fa un gradito ritorno nella squadra che raccolse l’eredità della precedente Pallacanestro Treviso, la De Longhi Treviso Basket in DNB. Nel gennaio 2014, dopo appena un mese, lascia i biancoverdi per rispondere alla chiamata della Pallacanestro Cantù. Nella passata stagione ha militato nella Contadi Castaldi Montichiari con cui ha vinto la Coppa Italia di Serie B. Con la maglia della Nazionale ha vinto una storica medaglia d’argento ai giochi olimpici di Atene nel 2004, medaglia d’oro agli europei in Francia nel 1999, argento in Spagna nel 1997 e bronzo in Svezia nel 2003. E’ stato nazionale U20 e protagonista nel 1996 con la nazionale U22 degli Europei di categoria disputati a Istanbul.

Scudetto Dinamo 7

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Ora è ufficiale: il 21 settembre 2015, alle ore 20.30, il Palazzetto dello Sport di via Delle Cernitrici ospiterà il “Primo trofeo Città di Carbonia”, con l’incontro tra i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e la squadra turca del Galatasaray. La manifestazione è organizzata dal comune di Carbonia e dal Comitato regionale della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP).

«Siamo molto contenti di ospitare i campioni d’Italia della Dinamo Banco di Sardegna – ha detto l’assessore dello Sport e spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus -. Siamo sicuri che gli sportivi della città e del territorio apprezzeranno questo importante avvenimento. A breve daremo ulteriori informazioni.»

La Dinamo Banco di Sardegna sarà al gran completo, dopo i recenti acquisti Joe Alexander, Jarvis Lamar Varnado, Lorenzo D’Ercole, Marquez Haynes, Christian Eyenga, Rok Stipcevic, e le conferme di David Logan e Matteo Formenti. E il 21 settembre la società guidata dal presidente Stefano Sardara avrà definito anche l’ultimo acquisto programmato con il coach Meo Sacchetti, quello di un lungo italiano.

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Altro grande colpo sul mercato per la Dinamo Banco di Sardegna che ha tesserato Brent Petway. Nato a Warner Robins (Georgia), il 12 maggio del 1985, di nazionalità statunitense, ala grande di 205 centimetri per 102 chilogrammi. Un vero e proprio colpo di mercato quello portato a terminare dal general manager Federico Pasquini, che assicura alla compagine biancoblu un giocatore dalle grandissime qualità atletiche, che nel corso degli ultimi due anni ha maturato un’esperienza significativa in un club di grande prestigio come l’Olympiacos. Con la firma di Petway si chiude lo starting five della Dinamo che vedrà la formazione allenata da coach Meo Sacchetti affrontare per il secondo anno consecutivo l’Eurolega oltre che impegnata a difendere lo scudetto appena conquistato nel campionato di Serie A.

«Fino a un mese fa non pensavamo neanche di poter avvicinare un giocatore del calibro di Brent – spiega il gm biancoblu Federico Pasquini – .Quando abbiamo capito che ci poteva essere una reale possibilità abbiamo iniziato a lavorare intensamente al nostro obiettivo, pur mantenendo altri contatti. La volontà del ragazzo era quella di disputare ancora l’Eurolega, una competizione di grande fascino per il giocatore, e questo ci ha dato una marcia in più in fase di trattativa rispetto ad altri team, che seppur con offerte più remunerative, non potevano mettere sul tavolo la possibilità di disputare la massima competizione continentale. Quando è in campo sembra avere il fuoco dentro – aggiunge Pasquini – ha grande faccia tosta, e anche grazie a questo è riuscito a imporsi ai massimi livelli in Europa. Nel corso delle ultime due stagioni ha maturato una significativa esperienza a livello professionale in una squadra come l’Olympiacos: non si capita per caso in contesi del genere. Siamo davvero felici della sua firma. Volevamo la ciliegina sulla torta ed è arrivata.»

Brent Petway è un giocatore che ha nelle sue spiccate qualità atletiche uno dei suoi punti di forza: sa rendersi utile alla squadra in molti aspetti del gioco, allo stesso tempo è molto pericoloso anche con giocate individuali. E’ un ottimo tiratore da 3, è molto produttivo nel gioco senza palla e nelle fasi di transizione, tutte qualità che si sposano appieno con l’identità di gioco biancoblu. In difesa ha la capacità di stare con chiunque e ha grandi doti di intimidazione e dice la sua a rimbalzo grazie alla sua verticalità.

L’ingaggio di Brent Petway arriva pochi giorni dopo la conferma di David Logan e gli ingaggi dell’ala centro statunitense Jarvis Lamar Varnado, classe 1988, 206 centimetri di altezza per 104 kg; Lorenzo D’Ercole, play guardia di 27 anni, 193 centimetri per 88 kg, reduce da tre stagioni con la Virtus Roma; il play statunitense Marquez Haynes, 191 cm, 28 anni, in arrivo dal Maccabi Tel Aviv; l’ala congolese Christian Eyenga, 201 cm, 26 anni, in arrivo da Varese; il play sloveno Rok Stipcevic, 186 cm, 29 anni, in arrivo dalla Virtus Roma; e, infine, la conferma di Matteo Formenti, 33 anni, guardia-ala di grande esperienza.

All’appello per il completamento del nuovo roster mancano ancora due lunghi, per la scelta dei quali stanno lavorando a tempo pieno il general manager biancoblù Federico Pasquini e il coach Meo Sacchetti.

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