29 March, 2024
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Fabio Aru dà ancora spettacolo al Sestriere, il 98° Giro d’Italia va ad Alberto Contador ma il futuro è suo. Sulla montagna preferita, sulla quale si allena spesso durante la preparazione invernale, il fuoriclasse di Villacidro ha corso da grandissimo campione, confermando di aver ritrovato la forma migliore e bissando così l’impresa di ieri.
Fabio Aru è giunto sul traguardo ancora in perfetta solitudine, dopo aver staccato uno ad uno tutti i protagonisti di questo splendido finale di Giro d’Italia, precedendo Hesjedal di 18″, Uran Uran e il compagno di squadra Mikel Landa di 24″, Kruijswjk di 34″ e, soprattutto, Alberto Contador di 2’25 (ai quali vanno aggiunti i 10″ di abbuono spettanti al vincitore di tappa).
Il campione spagnolo ha vinto questo Giro che si conclude domani con una tappa priva di significato per la classifica generale, con 2’02” di vantaggio su Fabio Aru e 3’14” su Mikel Landa Meana ma esce sconfitto dalla tappa odierna al di là di ogni aspettativa, dopo aver rischiato persino di saltare rovinosamente e di compromettere la vittoria finale.
La svolta della corsa si è avuta a 32,5 km dal traguardo, sulla penultima salita, quando Landa Meana ha tentato l’allungo andando all’inseguimento del fuggitivo Zakarin, poi raggiunto, Contador ha abbozzato la replica ma ha capito di non avere le gambe dei giorni migliori e lo ha lasciato andare, restando in un gruppetto comprendente anche Aru. La maglia rosa non ha saputo rispondere neppure ai successivi attacchi di Aru, Uran Uran, Kruijswjk e Kangert ed è passato sotto lo striscione del Gran Premio della Montagna con 1’27” di ritardo da Landa e 57″ da Aru. Sull’ultima salita, la sua salita, il Sestriere, Fabio Aru ha sferrato il suo attacco, firmando il suo capolavoro. Ha distanziato i compagni di fuga, ha raggiunto e si è lasciato alle spalle anche il compagno di squadra Landa e Katarin ed è andato a vincere a braccia alzate come faceva un certo… Marco Pantani.
Terzo un anno fa, secondo quest’anno, oggi Fabio Aru si candida già come già grande favorito del Giro d’Italia 2016 che non avrà al via Alberto Contador.
Il Sestriere ha consacrato definitivamente un grande campione, una nuova stella del ciclismo mondiale.

Fabio Aru torna grande e nella 19ª tappa, vince in solitudine con 1’18” di vantaggio (oltre ai 10″ di abbuono) su Contador e Landa e riconquista il secondo posto nella classifica generale del 98° Giro d’Italia, a 4’37” dal leader spagnolo e con 38″ di vantaggio sul compagno di squadra dell’Astana Mikel Landa Meana che lo aveva scavalcato al termine della tappa vinta a l’Aprica.

La tappa odierna è stata vivacizzata da Giovanni Visconti, ma soprattutto dall’impresa di Fabio Aru, che ha dimostrato tutto il suo valore e di aver superato le difficoltà emerse sul Mortirolo. La tappa si è decisa a poco meno di 8 km dal traguardo, quando Fabio Aru ha sferrato il suo attacco ed ha staccato sia il compagno di squadra Mikel Landa sia Alberto Contador che non ha risposto ed ha deciso di controllare la situazione, forte del vantaggio di oltre 6’00” sul campione di Villacidro.

Fabio Aru ha guadagnato la testa della corsa, raggiungendo e distanziando anche Hesjedal, scattato 300 metri prima di lui, ed è volato via in splendida solitudine verso il traguardo, dove si è tolto una grande soddisfazione, manifestando apertamente la sua gioia davanti alla fidanzata Valentina, ai genitori e ai molti tifosi arrivati dalla Sardegna per sostenerlo nelle ultime tappe di questo Giro.

Domani c’è l’ultima tappa di montagna, penultima del Giro, con l’arrivo al Sestriere, la sua montagna preferita, dove si allena spesso durante l’anno, nella quale Fabio Aru promette di essere ancora protagonista, con l’obiettivo di fare il bis di tappa e di conservare il secondo posto in classifica che costituirebbe un grande passo avanti rispetto a un anno fa, quando concluse sul terzo gradino del podio. E dopo un terzo posto, se arrivasse anche il secondo posto, il prossimo anno potrebbe completare la crescita con la conquista del Giro d’Italia. Fabio Aru ha la classe di un grande e chi lo conosce bene è convinto che sia un predestinato, per vincere sia il Giro d’Italia sia il Tour de France.

Fabio Aru Sardegna 5Fanio Aru 3 Fabio Aru sul podio 5  Fabio Aru champagne Classifica 19ª tappa

 

Alberto Contador AAru - Ladna 1

Alberto Contador è sempre più il padrone del Giro d’Italia. Nella 18ª tappa che ha registrato la seconda vittoria di tappa di Philippe Gilbert, dopo quello sul Monte Berico, il leader della corsa ha compiuto molto probabilmente segnato in maniera definitiva la classifica, ipotecando al 99% la maglia rosa del 98° Giro d’Italia. Mentre tutti aspettavano gli attacchi dei due leader dell’Astana, Mikel Landa Meana e Fabio Aru, sulle strade dalla Svizzera (Melide) a Verbania, il fuoriclasse spagnolo ha dato l’ennesima straordinaria dimostrazione di forza, aumentando il suo vantaggio sui due principali avversari di 1’13”.

Oggi è stato Contador ad approfittare di un episodio sfortunato che ha colpito Mikel Landa Meana, vittorioso due giorni fa nella tappa del Mortirolo con arrivo a l’Aprica, coinvolto in una caduta a circa 49 chilometri dal traguardo. Ha attaccato, ha distanziato i due avversari ed ha allungato ancora in classifica, in misura, a questo punto, quasi incolmabile.

La tappa è stata caratterizzata dalla lunga fuga di un gruppetto guidato da Philippe Gilbert, Alberto Contador ha acceso la corsa a circa 45 km dall’arrivo. Ha iniziato la sua azione sulla salita di Monte Ologno, accumulando un vantaggio diventato presto incolmabile. Mikel Landa Meana è riuscito a recuperare sul gruppetto di Fabio Aru ma il campione di Villacidro, non più in forma come all’inizio del Giro, non è riuscito limitare il distacco da Contador che è riuscito anche a neutralizzare un incidente meccanico (il salto della catena), riuscendo ad evitare persino il cambio della bicicletta.

Alberto Contador ha lasciato spazio ai fuggitivi, tra i quali non c’erano uomini di classifica, e si è preoccupato solo di tenere lontani da sé Landa e Aru. Nel gruppo di testa, a 19 km dal traguardo, Philippe Gilbert ha tentato la fuga solitaria, ha fatto il vuoto ed è andato a prendersi la seconda tappa di questo Giro, il Giro di Alberto Contador.

Mikel Landa Meana e Fabio Aru negli ultimi chilometri hanno recuperato qualcosa, riuscendo a limare il ritardo da 2′ a 1’13” ma il loro ritardo da Alberto Contador è ora rispettivamente di 5’15” e 6’05”. Alla fine mancano ancora tre tappe, due durissime di altissima montagna, domani e sabato, ma con un Alberto Contador così, non c’è più spazio per i sogni rosa dei due portacolori dell’Astana. Il Giro ha già il suo Re: Alberto Contador.

 

La tappa “terribile” che avrebbe potuto mettere in difficoltà Alberto Contador, sotto i colpi dell’Astana di Fabio Aru e Mikel Landa Meana, la squadra più forte del giro, alla fine ha segnato la crisi della stella del ciclismo sardo, la conferma del leader della classifica generale e del 25enne connazionale, alla seconda vittoria di tappa ed ora secondo in classifica davanti al suo capitano.
Alberto Contador è il più forte e oggi lo ha confermato ancora una volta. Ha avuto un momento di difficoltà quando ha forato in discesa ed è stato attaccato dall’Astana di Aru e Landa, rimanendo distanziato di 51” sulla maglia rosa ma proprio in quei momenti, quando è iniziata la scalata del Mortirolo, la montagna che nel 1994 rivelò al mondo il fenomeno Marco Pantani, Alberto Contador si è letteralmente scatenato all’inseguimento di Aru e del gruppo dei migliori, completando l’inseguimento a 42 km dal traguardo e proseguendo la sua azione ha raggiunto il fuggitivo Steven Kruijswijk, andando a formare un terzetto con Mikel Landa che, nel frattempo, ha avuto il via libera da Aru, in evidente difficoltà, per giocare le sue carte. In cima al Mortirolo, Fabio Aru è transitato con un ritardo di 1’50”. Quando in discesa stava iniziando a recuperare qualcosa, è stato sfortunato, costretto a cambiare la bicicletta per un problema alla catena, perdendo 20″, e da lì in avanti, quando è iniziata l’ultima salita per raggiungere il traguardo dell’Aprica, rimasto solo, ha dovuto pensare a limitare i danni, riuscendovi da campione.

Mikel Landa Meana, in smaglianti condizioni di forma, ha tentato l’allungo su Contador e Kruijswijk, riuscendo a guadagnare rapidamente una trentina di secondi di vantaggio, diventati 38 sulla linea del traguardo, sulla quale ha preceduto, nell’ordine, Kruijswijk e Contador, infliggendo 2’51” a Fabio Aru (3’01” con i 10″ di abbono). Ora, in classifica, Alberto Contador guida con 4’02” su Mikel Landa Meana, 4’52” su Fabio Aru e 5’48” sul costaricano Andrey Amador.

Alberto Contador ha compiuto un altro sensibile passo avanti verso la nuova vittoria al Giro d’Italia ma il Giro nei prossimi giorni proporrà ancora tante grandi montagne e tutto potrà accadere. Il Giro promette ancora spettacolo e se l’Astana dovesse decidere di cambiare capitano, da Aru a Landa, o quantomeno dovesse porre i due sulla stessa linea, per Alberto Contador difendersi dagli attacchi che sicuramente gli arriveranno, potrebbe non essere un gioco da ragazzi.

Alberto Contador 1 Mikel Landa Meana 1 Fabio Aru 1

Alberto Contador respinge il primo assalto di Fabio Aru sulle grandi montagne. Sul traguardo di Madonna di Campiglio tutti aspettavano l’attacco del campione di Villacidro, dopo la tappa a cronometro di Valdobbiadene che ha riportato il campione spagnolo in maglia rosa, ma è stato proprio Aru a doversi difendere, nel finale, sugli scatti del leader della corsa che poi ha “accettato” che a vincere la tappa fosse il connazionale Mikel Landa Meana, compagno di squadra del rivale, quarto nella classifica generale. E alla fine della corsa tanto temuta, Contador ha persino guadagnato 7″ su Aru, 2″ in un traguardo volante, 1″ al traguardo e 42 con l’abbuono per il terzo classificato, alle spalle oltre che di Landa, del russo Jurij Trofimov. Sono usciti di scena ai vertici della classifica finale, due dei grandi favoriti della vigilia del Giro, il colombiano Rigoberto Uran (Etixx Quickstep), giunto al traguardo con un ritardo di 8’ e l’australiano Richie Porte (Sky) che ha accusato addirittura un ritardo di 27’04”.

Alberto Contador è sempre più il grande favorito per la vittoria finale ma il Giro è ancora lungo e tutto può accadere. Fabio Aru sa che oggi lo spagnolo è più forte ma tutto potrebbe ancora accadere, magari con una giornata di crisi di Contador e per Aru è fondamentale rimanere a contatto in classifica, magari per difendere alla fine il secondo posto che sarebbe comunque un grande risultato e ulteriore passo avanti verso il gradino più alto del podio, dopo il terzo posto di un anno fa. Considerato che Alberto Contador ha già annunciato che questo sarà il suo ultimo Giro, nel 2016 senza di lui e con un anno d’esperienza in più sulle spalle, il campione sardo potrebbe presentarsi al via del Giro d’Italia e magari anche del Tour de France, con maggiori possibilità di centrare la vittoria finale.
Contador - Aru 2