29 March, 2024
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«Stiamo finalmente facendo un grande passo avanti, dalla tutela passiamo alla messa a valore del paesaggio: se rispettato e regolato, il paesaggio è una risorsa economica straordinaria per i territori costieri e interni della Sardegna.»

Lo ha detto Barbara Argiolas, assessora regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, nell’intervento che ha chiuso ieri, alla Fiera di Cagliari, la tavola rotonda “La valorizzazione del paesaggio (anche costiero) attraverso le nuove direttive tecniche regionali in materia di sentieri (ciclo)escursionistici e ippovie”, organizzata dall’agenzia Forestas nell’ambito delle iniziative ospitate dal Turisport 2018.

L’incontro, molto partecipato, ha riunito funzionari di Forestas, docenti universitari, esperti del Club Albino Italiano, operatori turistici, rappresentanti delle Guide ambientali escursionistiche, con lo scopo di presentare i punti salienti delle Linee guida per la nascita della Rete escursionistica della Sardegna (RES), approvate pochi giorni fa dalla Giunta regionale: la RES, istituita formalmente con la legge regionale 16 del luglio 2017, nasce con circa 1.000 km di percorsi censiti e due obiettivi: accatastare nei prossimi anni all’interno del sistema SIRA dell’assessorato della Difesa dell’Ambiente i 4.000 km stimati di sentieri esistenti e includere nella rete tutti gli attrattori archeologici, culturali, ambientali presenti sul territorio regionale. Inoltre, grazie al progetto INTENSE, cofinanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, si arricchirà la RES connettendola al circuito della vie del cicloturismo su strada grazie ai cosiddetti “hub ciclo-escursionistici”, punti di contatto tra le ciclovie ed i sentieri escursionistici.

Con la delibera approvata dalla giunta, ha sottolineato la titolare del Turismo, «continuiamo a dare gambe alla legge sul turismo del 2017 e portiamo avanti il lavoro su tutti quei segmenti funzionali allo sviluppo di un turismo lento e attivo in Sardegna che si affianchi a un balneare forte e sempre più di qualità. Oltre alla nascita della RES – ha spiegato Barbara Argiolas – abbiamo progetti importanti sulle ciclovie, sul circuito dei Giardini storici, sui borghi, sui cammini minerari e gli itinerari religiosi, oppure legati al turismo enogastronomico, coi quali vogliamo creare nuove stagionalità che amplino il richiamo turistico della destinazione Sardegna oltre i mesi estivi e generino sviluppo col ruolo fondamentale delle imprese, il coinvolgimento attivo delle comunità e la valorizzazione delle loro peculiarità».

«Sulle linee guida – ha continuato Barbara Argiolas – c’è ancora da lavorare e qualche aspetto avrà bisogno di una successiva messa a punto. Ma oggi dobbiamo sentirci soddisfatti perché, nei due livelli di coordinamento regionale e locale, abbiamo dato un ruolo a tutti gli attori coinvolti. Crediamo, infatti, che il ruolo della politica sia quello di infrastrutturare i progetti e creare le condizioni perché le imprese possano operare, ma soprattutto riteniamo che il sistema turismo possa funzionare soltanto attraverso il coinvolgimento, la corresponsabilità e la suddivisione dei ruoli e dei compiti tra tutti i soggetti coinvolti, in una visione unica e sostenibile che superi l’individualismo e sappia mettere a valore la nostra unicità sotto il profilo ambientale e culturale.»

La tavola rotonda si è articolata in due sessioni nelle quali sono state discusse la strategia della Regione e i compiti di Forestas (cui è demandata la gestione operativa della RES), il ruolo delle associazioni e delle guide ambientali escursioniste, la collaborazione con gli operatori turistici e la possibile estensione dei percorsi marini come ampliamento della RES sulle coste, col coordinamento di Alessio Saba dell’Ufficio comunicazione di Forestas. Nella prima si sono confrontati i “tecnici”: PierFrancesco Boy, presidente CAI di Cagliari, Giorgio Argiolas, coordinatore regionale dell’Organo Tecnico CAI escursionismo; Dionigi Secci e Andrea Murgia, funzionari del Servizio Tecnico – DG Forestas; Marco Marrosu, guida escursionistica e dottore naturalista; Italo Meloni, docente del Dipartimento di Ingegneria dei trasporti, Università di Cagliari. Nella seconda, orientata sulla nuova visione turistica e sostenibile della Sardegna, prima delle conclusioni dell’assessore Barbara Argiolas, sono intervenuti Davide Sanna, Club della Vela a Porto Conte; Paolo Insolera, operatore turistico nel trasporto via mare a Cala Gonone e componente tecnico commissione ambiente del Comune di Dorgali; Alessandro Abis, coordinatore regionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); Matteo Cara, geografo ed scrittore; Giuseppe Pulina, Amministratore Unico dell’Agenzia Forestas.

Proprio Giuseppe Pulina, dopo aver portato i saluti dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, ha sottolineato «il lungo percorso, quasi ventennale, compiuto per arrivare oggi alla RES, che nasce anche grazie all’esperienza dell’Ente Foreste della Sardegna portata oggi avanti da Forestas, che gestisce 150 compendi e una superficie di 220mila ettari. La legge del turismo del 2017 ha compiuto, grazie al grande lavoro degli assessorati del Turismo e della Difesa dell’Ambiente, il passo decisivo, quello di dare uno standard unico alla risorsa costituita da sentieri e percorsi e mettere insieme esigenze che finora era parcellizzate. Ma il difficile – ha puntualizzato Giuseppe Pulina – viene adesso: abbiamo finalmente la legge e l’atto di indirizzo, sarà ora necessario fare il salto culturale per rendere questa infrastruttura un’autentica opportunità per tutti i territori».

 

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La neonata rete escursionistica (RES), quella cicloturistica, le ippovie: la Sardegna costruisce nuove opportunità per il turismo attivo e per la valorizzazione sostenibile dell’ambiente, del paesaggio, dei territori e delle loro bellezze. Se ne parlerà domani, sabato 6 ottobre – al Turisport della Fiera di Cagliari, nello spazio incontri dell’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio all’interno del Padiglione I, con inizio alle ore 15.00 – nella tavola rotonda organizzata dall’agenzia regionale Forestas dal titolo: “La valorizzazione del paesaggio (anche costiero) attraverso le nuove direttive tecniche regionali in materia di sentieri (ciclo)escursionistici ed ippovie”.

«Sarà – spiega Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – il primo incontro pubblico sulla Rete escursionistica regionale dopo l’approvazione delle linee guida per la sua costituzione durante l’ultima seduta della Giunta regionale. La RES e i progetti legati alla rete ciclopedonale e alle ippovie hanno un peso strategico nello sviluppo di quel modello di turismo sostenibile in cui crediamo e che stiamo costruendo insieme ad enti e operatori.»

«Questa – dice Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente – è un’occasione per mettere in vetrina un’isola meravigliosa e confrontarsi su altre opportunità di turismo sostenibile. In questi anni abbiamo infatti sempre puntato sulla sostenibilità, per noi parola chiave per il futuro della Sardegna. Abbiamo investito molte risorse regionali nei parchi e nelle aree protette per tutelare e valorizzare al meglio il nostro ambiente e il suo patrimonio di eccellenza, che è ormai riconosciuto e premiato a livello internazionale. Nel caso della sentieristica regionale, realizzata tramite Forestas, abbiamo voluto coniugare le politiche ambientali con quelle del turismo attivo che per noi è una scelta vincente.»

Durante la tavola rotonda si parlerà della strategia della Regione e dei compiti di Forestas (cui è demandata la gestione operativa della RES), del ruolo delle associazioni e delle guide ambientali escursioniste, della collaborazione con gli operatori turistici e della possibile estensione dei percorsi marini come ampliamento della RES sulle coste. È prevista la partecipazione di PierFrancesco Boy, presidente CAI di Cagliari, Giorgio Argiolas, coordinatore regionale dell’Organo Tecnico CAI escursionismo; Matteo Cara, geografo ed scrittore; Davide Sanna, Club della Vela a Porto Conte; Paolo Insolera, operatore turistico nel trasporto via mare a Cala Gonone e componente tecnico commissione ambiente del Comune di Dorgali; Dionigi Secci e Andrea Murgia, funzionari del Servizio Tecnico – DG Forestas; Alessandro Abis, coordinatore regionale AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) Marco Marrosu, guida escursionistica e dottore naturalista; Italo Meloni, docente del Dipartimento di Ingegneria dei trasporti, Università di Cagliari; Giuseppe Pulina, Amministratore Unico dell’Agenzia Forestas. Le conclusioni saranno affidate a Barbara Argiolas.

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Oltre duecento persone da tutto il Sud Sardegna hanno partecipato venerdì sera, alla proiezione del film “Senza possibilità di errore – Il Corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico” tenutasi a Cagliari e organizzata dal CNSAS della Sardegna con Il Club Alpino Italiano, sezione di Cagliari.

Realizzato dal regista Mario Barberi per GiUMa Produzioni e presentato alla scorsa edizione del Trento Film Festival, il film è stato proiettato a Cagliari in anteprima regionale, in una affollatissima sala conferenze del THotel, con una grande partecipazione di appassionati di montagna, operatori delle attività outdoor e rappresentanti delle istituzioni.

Un susseguirsi di immagini e racconti sulle operazioni di soccorso più rappresentative hanno tenuto con il fiato sospeso i presenti, interessati dal conoscere cosa accade dietro ad ogni intervento, sia esso in alta quota, in grotta o in forra e dalla scoperta delle varie figure professionali facenti parte della complessa macchina del soccorso e indirizzate da un obiettivo comune: quello di salvare la vita.

L’evento è proseguito con l’incontro col pubblico dove, attraverso gli approfondimenti proposti da Rossella Romano, giornalista del TGR Sardegna che ha coordinato l’evento, si è entrati nel vivo dell’attività del Corpo in ambito regionale, con gli interventi del presidente regionale del CNSAS Sardegna, Carlo Taccori, del vice presidente nazionale del CNSAS, Alessandro Molinu, e dell’indissolubile legame con il Club Alpino Italiano, illustrato da Pierfrancesco Boy, presidente della sezione di Cagliari del CAI.

Sul tavolo dei relatori anche i vicepresidenti regionali del CNSAS Sardegna, Gavino Canu e Guido Biavati, il delegato della XXIX Zona Alpina (Sardegna), Simone Perra e il direttore della Scuola regionale alpina, Fabrizio Mei con i quali si è avuto modo di approfondire numerose tematiche legate al soccorso: dalle nuove tecnologie impiegate in intervento alla formazione dei tecnici, senza dimenticare le modalità di attivazione dei soccorsi e i consigli utili per frequentare la montagna in sicurezza.