5 May, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Dopo l’ingresso in Consiglio regionale di quattro nuovi componenti, è stato costituito il nuovo gruppo dei “Cristiano Popolari Socialisti” al quale, oltre ai consiglieri Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia dell’Upc, hanno aderito anche Raimondo Perra del Psi e, per scelta “tecnica”, Walter Piscedda proveniente dal Pd. Il nuovo gruppo sarà presieduto dall’on. Pierfranco Zanchetta.

Questa la composizione aggiornata dei gruppi consiliari:

Area Popolare Sarda: Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna, Ignazio Tatti, Gianluigi Rubiu (Presidente)

Cristiano Popolari Socialisti: Antonio Gaia, Raimondo Perra, Walter Piscedda, Pierfranco Zanchetta (Presidente)

Forza Italia Sardegna: Ugo Cappellacci, Oscar Cherchi, Giuseppe Fasolino, Ignazio Locci, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco, Stefano Tunis, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis (Presidente)

Misto: Mario Floris, Gianni Lampis, Paolo Truzzu, Gaetano Ledda, Fabrizio Anedda (Presidente)

Partito Democratico: Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Salvatore Demontis, Roberto Deriu, Daniela Forma, Gianfranco Ganau, Luigi Lotto, Gavino Manca, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Francesco Pigliaru, Rosella Pinna, Luigi Ruggeri, Franco Sabatini, Antonio Solinas, Gian Mario Tendas, Pietro Cocco (Presidente)

Partito Sardo d’Azione: Marcello Orrù, Christian Solinas, Angelo Carta (Presidente)

Riformatori Sardi-Liberaldemocratici: Michele Cossa, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni (Presidente)

SEL Sardegna: Francesco Agus, Luca Pizzuto, Daniele Cocco (Presidente)

Soberania-Indipendentzia: Alessandro Collu, Eugenio Lai, Paolo Zedda, Emilio Usula (Presidente)

Sovranità, Democrazia e Lavoro: Anna Maria Busia, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu, Piermario Manca, Alessandro Unali, Roberto Desini (Presidente).

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha illustrato in audizione nella VI commissione, le linee guida della riorganizzazione della rete ospedaliera in Sardegna. Il documento, definito «coraggioso e di straordinaria importanza» dal presidente della commissione, Raimondo Perra, si compone di tre allegati alla deliberazione di Giunta n. 38 del 28 luglio 2015 (Riorganizzazione della rete ospedaliera, metodologia e appendice statistica).

L’assessore Arru, in apertura del suo intervento ha esplicitato quello che – a suo giudizio – è il concetto fondamentale del piano: «Superare il concetto dell’autosufficienza delle singole strutture ospedaliere ed aggregare gli ospedali sardi in un’ottica di rete, tenendo conto delle peculiarità della realtà sarda per ciò che attiene la densità abitativa, le caratteristiche del territorio l’inadeguatezza della rete viaria e l’insularità».

Dopo aver illustrato il contesto regionale e sottolineato le criticità della rete ospedaliera isolana che conta 5.901 posti letto complessivi (5.527 per acuti e 374 per post acuti che equivalgono ad una dotazione di 3.55 posti per 1.000 abitanti) e si caratterizza per una forte polarizzazione dei posti letto in corrispondenza delle aree più popolate dove operano anche le due aziende ospedaliero-universitarie e l’azienda ospedaliera Brotzu, l’assessore ha incentrato il suo intervento sul tema dell’assistenza ospedaliera, denunciando come il livello del ricorso all’ospedale sia attualmente caratterizzato da un troppo elevato grado di inappropriatezza, ad incominciare dall’accesso ai pronto soccorso (il 70% degli accessi è infatti dovuto a disturbi di bassa gravità: codici bianchi e verdi).

L’assessore Arru ha quindi sinteticamente enunciato gli obiettivi che la Regione si propone di raggiungere in ordine all’uso appropriato dell’ospedale; all’aggregazione degli ospedali nella logica della rete; alla definizione delle funzioni e delle discipline dei presidi ospedalieri; per il miglioramento delle cure tra ospedale e territorio, della qualità dell’assistenza ospedaliera, dell’efficienza organizzativa dell’ospedale, del governo delle reti di cura ospedaliere.

Un vero e proprio nuovo modello regionale che prevede una gestione condivisa delle cure (comprende anche case della salute e ospedali di comunità) e che dovrà configurarsi in una rete ospedaliera regionale, articolata in otto aree omogenee,  composta da 2 presidi pubblici di II livello, 7 presidi pubblici di I livello, 2 presidi pubblici di base e 11 ospedali privati con compiti complementari e di integrazione (compreso Mater Olbia).

Particolare rilevanza viene attribuita alla nuova rete dell’emergenza-urgenza, alle azioni di efficientamento del sistema e alla loro stima.

L’assessore ha quindi riconfermato “piena disponibilità al confronto e al dialogo” con tutti i soggetti interessati dal piano di riorganizzazione, ad incominciare dalla commissione consiliare che, con tutta probabilità, entro la prossima settima si riunirà in audizione con l’assessore per approfondire e sviluppare un appropriato confronto sul tema.

Su invito del presidente Perra, l’assessore Arru ha illustrato, dunque, la delibera n. 40/25 del 7 agosto 2015, relativa ai criteri per il riparto delle risorse destinate al finanziamento indistinto del servizio sanitario regionale (2015-2016-2017), e sulla quale il parlamentino della Sanità è chiamato ad esprimere il parere di competenza.

Luigi Arru ha evidenziato che “per la prima volta” le risorse del 2015 sono di importo uguale al finanziamento del Cipe (2.816.104.000 euro) ed ha rimarcato che una quota pari al 5.3% delle disponibilità complessiva sono destinate all’”assistenza collettiva” (sanità veterinaria); alla cosiddetta assistenza distrettuale è assegnata invece una quota pari a 50.7%, mentre il 44% è riservato all’assistenza ospedaliera.

Luigi Arru 2

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La Sesta commissione, presieduta dal socialista Raimondo Perra, ha sentito oggi in audizione l’assessore regionale della Cultura e dello Sport, Claudia Firino, in merito alla pubblicazione del bando in base alla legge n. 17/05/1999, sui provvedimenti a favore dello sviluppo dello sport in Sardegna.

La commissione ha lamentato un’errata procedura dal punto di vista legislativo, oltre che di rispetto istituzionale, visto che ancora mancava il parere da parte della Commissione e l’approvazione definitiva del programma annuale da parte della Giunta. Il presidente Perra, a nome di quasi tutti i componenti della commissione, ha chiesto il ritiro del bando perché suscettibile di impugnazione e di ricorsi e, quindi, di possibili danni per le stesse società sportive.

L’assessore Firino ha evidenziato che non c’è stata alcuna volontà di tenere in poca considerazione le prerogative della commissione e del Consiglio, ma soltanto la volontà di rendere disponibile la modulistica per le società. L’assessore non ha però ritenuto errata la procedura.

Claudia Firino copia

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La sentenza del Consiglio di Stato (n. 3612/2015) che ha dichiarato decaduti i consiglieri regionali Gavino Sale, Efisio Arbau, Michele Azara e Modesto Fenu, ai sensi dell’articolo 20 del regolamento interno del Consiglio regionale, a partire dal 23 luglio scorso ha fatto venire meno i gruppi consiliari “Sardegna” e “Sardegna Vera”.

I consiglieri regionali Gaetano Ledda e Raimondo Perra (già “Sardegna Vera”) hanno comunicato l’adesione al gruppo consiliare “Misto”. I consiglieri regionali Mario Floris, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu (già gruppo “Sardegna”) sono confluiti al gruppo “Misto” ai sensi dell’articolo 20 comma 5 del regolamento interno mentre il consigliere Alessandro Collu (Pd) ha comunicato l’adesione al gruppo consiliare “Soberania e Indipendentzia”.

Alla luce delle modifiche, dal 23 luglio scorso, la nuova composizione del gruppo “Misto” è la seguente: Fabrizio Anedda (presidente), Mario Floris, Gaetano Ledda, Raimondo Perra, Edoardo Tocco e Paolo Truzzu. Il gruppo “Soberania e Indipendentzia” è invece formato da Emilio Usula (presidente), Paolo Flavio Zedda, Eugenio Lai e Alessandro Collu.

Resta grande l’incertezza, intanto, sulla nomina del quarto nuovo consigliere che dovrà il posto lasciato vacante dalla decadenza di Modesto Fenu, dopo che la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che i seggi di Gavino Sale, Efisio Arbau, Michele Azara verranno occupati dai tre consiglieri che avevano presentato il ricorso, Antonio Gaia, Pier Franco Zanchetta e Gianfranco Congiu.

Consiglio regionale 31

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

I tempi lunghissimi sul riconoscimento dell’invalidità civile all’esame della VI commissione del Consiglio regionale.

Un anno e mezzo di attesa per vedere riconosciuta l’invalidità civile, contro i 4 mesi previsti dalla legge, 10 mesi di attesa per la prima visita contro i 15-30 giorni della norma, 120mila i cittadini che ogni anno chiedono l’accertamento dell’invalidità civile in Sardegna. Sono i dati forniti ieri dai rappresentanti dell’Inps regionale, sentiti in audizione dalla Sesta commissione, presieduta dal socialista Raimondo Perra. Le Commissioni mediche delle Asl, secondo gli auditi, sono 110 e costano ognuna 300.000 euro l’anno, quindi complessivamente 33 milioni di euro. L’Inps invece ha a disposizione soltanto 16 medici per tutta la Sardegna e non riesce a coprire le sedute delle commissioni, oltre, hanno spiegato, al fatto che si riuniscono il pomeriggio e i medici Inps lavorano la mattina.

A fronte di 19.695 visite effettuate dal 1 gennaio al 4 maggio 2015 soltanto a 3948 ha partecipato il medico Inps. Se poi si escludono le Asl di Cagliari e Sassari, la situazione è ancora più grave: nella Asl di Nuoro il medico Inps non ha partecipato mai alle 2093 visite, stessa situazione a Olbia (0 su 1832), Lanusei (0 su 628), Oristano va poco meglio con 19 su 2807 e Sanluri con 73 su 1541.

Il procedimento non si completa fino a quando il paziente non viene visitato dal medico dell’Istituto, quindi delle circa 20mila persone visitate, 16mila dovranno essere richiamate dall’Inps per completare la procedura.

Una situazione molto complessa che grava sui pazienti e sulle loro famiglie, che già vivono il disagio quotidiano dovuto alla patologia. «I dati forniti dall’Inps, se confermati, sarebbero davvero inquietanti e allarmanti – ha affermato il presidente Raimondo Perra -. I tempi d’attesa per le famiglie sono 4-5 volte superiori a quanto stabilisce la legge. Anche il numero di cittadini sottoposti a visita, 120mila persone, ogni anno è allarmante e richiederebbe un deciso intervento per capire in che modo alleviare da un lato le sofferenze dei malati e dall’altro ridurre in modo deciso la spesa. Trentatre milioni di euro l’anno sono infatti una cifra enorme che bisogna ridurre immediatamente perché la Sardegna non può sostenere un costo così elevato che va ad aggravare il bilancio già in rosso della Sanità. Mi attiverò – ha proseguito Perra – per convocare i responsabili delle Asl, ad iniziare da quella di Cagliari, per verificare i dati forniti dall’Inps, e studiare con loro un piano di razionalizzazione della spesa e di maggior celerità dell’iter di accertamento». Secondo Perra la strada da percorrere dovrebbe essere quella di «ridurre il numero delle commissioni e innalzare il numero delle visite per seduta in modo da dare risposte più celeri ai pazienti ed economizzare la spesa».

Il presidente della Sesta commissione ha poi proseguito: «Sono d’accordo che 16 medici Inps per tutta la Sardegna siano un numero troppo esiguo per soddisfare quanto previsto dal DL n. 78 del 2009, che stabilisce “ai fini degli accertamenti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali sono integrate da un medico dell’Inps come componente effettivo”». Anche riducendo il numero delle Commissioni, se possibile, sarà necessario un ragionamento complessivo con l’Ente di previdenza per riuscire a snellire l’iter. «Non si può accettare però la richiesta di far lavorare le commissioni delle Asl in orario di lavoro, perché i componenti delle Commissioni verrebbero meno al loro impegno istituzionale».

 Ospedale Brotzu Cagliari2Ospedale Microcitemico copiaOspedale Businco

La commissione Salute e politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra, ha sentito in audizione l’assessore dell’Igiene, sanità e assistenza sociale, Luigi Arru, sulla Delibera n. 31/9 del 2015 – Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Incorporazione presidi ospedalieri. Direttive e linee di indirizzo. L.R. n. 23/2014.

La delibera stabilisce i tempi e le linee di indirizzo per arrivare entro il 31 dicembre di quest’anno all’incorporazione del Microcitemico e dell’Oncologico-Businco nell’Azienda Brotzu di Cagliari e del Santissima Annunziata nell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari.

Il processo avrà una tappa intermedia il 30 giugno prossimo, data in cui è prevista l’approvazione, per entrambe le procedure, del Piano di incorporazione che dovrà essere redatto dai Commissari delle Aziende. Nei Piani, in particolare, dovranno essere individuate le strutture sanitarie che dovranno passare dalla Asl 8 di Cagliari e dalla Asl 1 di Sassari, nell’ottica di un riassetto complessivo della rete ospedaliera e di potenziamento delle cure post acuti nel territorio. Una volta predisposti i Piani, dovranno essere poste in essere le azioni necessarie per la successione delle aziende ospedaliere nella titolarità dei rapporti giuridici esistenti, per individuare le strutture organizzative che dovranno transitare e definire l’elenco del personale dipendente a tempo indeterminato, determinato, e a contratto. Avranno necessità di un ragionamento più complesso le psichiatrie e le neuropsichiatrie e l’ex Complesso pediatrico Macciotta.

L’assessore Arru ha spiegato che con questa delibera si sta dando seguito alla legge 23 del 17 novembre scorso, sempre nell’ottica di garantire il servizio di assistenza sanitaria a tutti i cittadini e in tutti i territori, ma riordinando le specialità per zone e riducendo i giorni di ricovero e di conseguenza anche i costi. Arru ha spiegato che la diagnosi della sanità sarda non è rosea: l’Isola è agli ultimi posti per indice di case-mix, ossia la complessità dei casi trattati dagli ospedali sardi, e per indice di mortalità, oltre a una dispersione della casistica che aumenta i rischi per i pazienti. Bisogna unificare alcune specializzazioni per aumentare la casistica e ridurre i costi, anche accorpando strutture complesse ed eliminandone altre. La Commissione ha preso atto che i lavori stanno proseguendo, apprezzando il valore della delibera.

Critiche all’operato della Giunta sono arrivate poi dall’opposizione ma anche dalla maggioranza. Giorgio Oppi (Area popolare sarda) ha chiesto di avere i dati della situazione delle Aziende sanitarie e ha evidenziato la grave situazione che vivono gli anziani che devono accedere alle Rsa. Oppi ha chiesto che la Regione si faccia carico almeno del 60 per cento dei costi, perché molti anziani bisognosi di un ricovero non possono sostenere la quota a loro carico. L’esponente della minoranza ha anche sollevato il problema dei trapianti, sottolineando che quest’anno, con 7 trapianti di fegato e 9 di rene, la Sardegna ha registrato il numero minimo dei trapianti dal 1989 e ha chiesto all’assessore Arru un immediato intervento per evitare che i tanti pazienti in attesa di un fegato o un rene non siano costretti a lasciare la Sardegna per farsi operare. Per Lorenzo Cozzolino (Pd) è ora che dalle parole si passi ai fatti, con tagli decisi da fare sulla base di criteri univoci e definiti, oltre a capire in che modo deve essere inquadrato il personale.

L’assessore Arru ha ribadito che sta portando avanti le azioni necessarie per applicare quanto stabilito dalla legge 23, si è detto disponibile a valutare l’incremento della quota regionale per quanto riguarda le Rsa. Sui trapianti, ha concluso Arru, ha spiegato che c’è stato un forte aumento delle resistenze da parte dei familiari che avrebbero dovuto dare il via libera all’espianto degli organi e sta affrontando la situazione assieme con i responsabili dei reparti di Rianimazione degli ospedali sardi.

Una legge per la montagna da inserire all’interno della riforma degli Enti locali in Sardegna. E’ la proposta presentata questa mattina dai consiglieri di “Sardegna Vera” che, con in testa il capogruppo, Efisio Arbau, hanno illustrato ai giornalisti le norme rivolte alle comunità che vivono e operano nelle zone montane dell’Isola. Una realtà fatta di 215 Comuni,  la gran parte dei quali a rischio spopolamento, e che conta circa 800mila abitanti ma dove è in atto, ormai da tempo, un costante ridimensionamento dei servizi, frutto delle politiche incentrate sui tagli. «Sono territori e comunità – ha spiegato Arbau – che tutelano l’identità della Sardegna, ad iniziare dalla salvaguardia della lingua, e che custodiscono i più estesi polmoni verdi d’Europa nonché le fonti da dove sgorga l’acqua che viene utilizzata in tutta la Regione». «Tra le aree metropolitane di Cagliari e Sassari – ha insistito il capogruppo della maggioranza – ci deve essere posto, dunque, per la “grande città di campagna” dove vivono i sardi delle aree montane».

Tra le principali misure proposte: i Comuni a burocrazia zero; la costituzione degli albi locali delle imprese montane per gli appalti pubblici; esercizi commerciali polifunzionali; specifiche classificazioni per le strutture di ospitalità diffusa del comparto turistico; il recupero dei terreni incolti, abbandonati e inutilizzati; un piano di gestione per il pastoralismo e una serie di premialità per chi sceglie di vivere e lavorare in uno dei paesi montani dell’Isola.

«Il tutto con una programmazione – ha concluso Efisio Arbau – fatta con i territori, come stabilito dall’articolo 3 della proposta di legge, e con l’impiego di risorse stimate in meno di 50 milioni di euro.»

Il consigliere Raimondo Perra ha sottolineato l’importanza di misure che incentivino i cittadini a scegliere i paesi della montagna ed ha ipotizzato l’istituzione di un apposito albo per la valorizzazione dei prodotti tipici.

«Una legge vicina ai problemi e alle questioni dei territori e delle nostre comunità – ha dichiarato Michele Azara – una proposta che affronta un tema centrale per l’Isola, quale è quello dello spopolamento, un argomento che merita almeno la stessa attenzione che si riserva alla questione delle aree metropolitane.»

Il consigliere Gaetano Ledda ha ricordato l’esempio del Goceano («vent’anni fa si contavano 25mila residenti, oggi a male pena si raggiungono i 9mila») per auspicare l’approvazione della legge sulla montagna, colmando così il vuoto che sul tema si registra nella legislazione regionale.   

Efisio Arbau 1 copia

La commissione Salute e politiche sociali, presieduta dal socialista Raimondo Perra, si riunirà giovedì, 25 giugno, alle 10.00. All’ordine del giorno: l’audizione dell’assessore dell’igiene, sanità e assistenza sociale, Luigi Arru, sulla delibera n. 31/9 del 2015 – Norme urgenti per la riforma del sistema sanitario regionale. Incorporazione presidi ospedalieri. Direttive e linee di indirizzo. L.R. n. 23/2014 e  sulla razionalizzazione della rete ospedaliera. Il parlamentino sentirà in audizione anche il presidente del Comitato regionale INPS Sardegna sulla situazione inerente l’attività accertativa delle invalidità civili da parte delle commissioni mediche ASL. Se sarà necessario, i lavori proseguiranno nel pomeriggio.

Il presidente della commissione Sanità Raimondo Perra.

Il presidente della commissione Sanità Raimondo Perra.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Conclusa questa mattina la seduta del Consiglio regionale, riprendono domani mattina i lavori delle Commissioni permanenti.

La seduta della Quinta Commissione (Attività Produttive) inizialmente prevista per domani è stata anticipata a questo pomeriggio. Il parlamentino presieduto da Luigi Lotto (Pd) esaminerà il P/ 59 (modifica articolo 19 delle direttive di attuazione della legge regionale 14 settembre 1993, n. 40, “Interventi a favore dell’industria alberghiera”); il Testo Unico sull’apicoltura e il disegno di legge n. 102 (trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna Ricerche”. La Commissione sarà inoltre chiamata ad esprimere un parere sul D.L. 218 (legge forestale della Sardegna). I lavori potrebbero proseguire anche domani mattina con il medesimo ordine del giorno.

Per domani (giovedì 18 giugno) sono state convocate due Commissioni. Si comincia alle 9.30, con la seduta della Sesta (Salute e politiche sociali) presieduta da Raimondo Perra (PSI). In programma l’audizione dell’Assessore della sanità Luigi Arru sul  P/58 “Istituzione della Consulta generale di cittadinanza e delle Consulte locali di cittadinanza” e sul P.L. 182 “Programma di riabilitazione protesica odontoiatrica in età geriatrica”. Qualora si rendesse necessario, è prevista la prosecuzione dei i lavori nel pomeriggio.

Alle 10.00 si riunirà, invece, la Quarta (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta da Antonio Solinas (Pd).

All’ordine del giorno le audizioni dell’Anci e dei sindacati SUNIA, SICET, UNIAT, HABITAT Sardegna sul Disegno di legge di riforma dell’Agenzia AREA e sul P.L. 181 (Organizzazione dell’intervento regionale nel settore abitativo e modifiche alla legge regionale 8 agosto 2006, n. 12).

I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle 16.00, con le audizioni del commissario straordinario e del direttore generale di AREA.

Venerdì all’Exmà di Cagliari verrà inaugurata la mostra fotografica di Roberto Murgia dal titolo “Malattie senza dignità”. Da Cagliari parte così una campagna nazionale di comunicazione sociale tesa alla sensibilizzazione sulle problematiche legate alle malattie reumatiche, ancora oggi poco conosciute e che, contrariamente a ciò che si pensa, colpiscono la popolazione giovane molto più rispetto a quella di età avanzata.

Organizzata dal Collegio Reumatologi Ospedalieri Italiani, con l’allestimento curato dall’associazione culturale Puntila, l’esposizione presenta  50 scatti realizzati da Murgia (reumatologo e fondatore nel 2011 del gruppo internazionale FB Hipstamatic Sardinia) con tecnica fotografica non convenzionale, cioè utilizzando l’app esclusiva per iPhone Hipstamatic, fra le più premiate degli ultimi anni.

Attraverso sette sezioni (Sofferenza, Malinconia, Abbandono e poi Energia, Ottimismo, Fiducia e Senso di futuro) che ripercorrono idealmente le diverse fasi emozionali con cui il paziente vive la malattia reumatica, il visitatore viene preso per mano verso la conoscenza del vissuto delle persone affette da queste patologie, fatto spesso di sofferenza, isolamento, incomprensione e mancato riconoscimento. Quasi fossero malattie “senza dignità”.

Quella di Cagliari (che si affianca al convegno “Real Life Rheumatologists”, organizzato per venerdì dal Croi sempre negli spazi di via San Lucifero 71) è la prima tappa di un percorso che vedrà la mostra viaggiare in diverse città italiane in occasione dei convegni di sensibilizzazione sulla malattia reumatica organizzati dal Croi per gli anni 2015 e 2016.

Un’anteprima dell’esposizione (che ospita anche alcuni contributi dei co-fondatori di Hipstamatic Sardinia, Maria Columbu e Simone Muresu e degli hipstafotografi Nicola Casamassima, Adelino Marques e Roberto Ursino) è stata presentata la scorsa settimana a Roma, nella biblioteca del Senato della Repubblica in occasione dell’inaugurazione dell’EULAR, il congresso europeo della reumatologia.

“Malattie senza dignità” non è solo una mostra, ma anche un libro, edito da Auxiliatrix, che in 108 pagine raccoglie gli scatti di Murgia accompagnati da brevissimi testi curati dal presidente del Croi, Stefano Stisi.

Una pubblicazione il cui ricavato della vendita sarà destinato dal Croi all’acquisto di attrezzature diagnostiche e per sostenere ore di specialistica di reumatologia presso quelle ASL ed ospedali che – con un preciso progetto a favore dei malati reumatici – ne faranno richiesta.

Il libro e la mostra itinerante sono gli elementi attraverso cui raccontare tante storie per dare più dignità alla reumatologia, ai reumatologi, ai malati reumatici.

All’inaugurazione di venerdì, oltre all’autore delle foto, interverranno: Stefano Stisi (Presidente nazionale Croi), Luigi Arru (Assessore regionale alla Sanità), Raimondo Perra (Presidente commissione Sanità Regione Sardegna), Luigi Minerba (Assessore Politiche Sociali e della Salute comune di Cagliari), Ivo Picciau (Presidente Asmar) e Raimondo Ibba (Presidente Ordine dei medici della Provincia di Cagliari).

L’esposizione sarà visitabile sino al 5 luglio, tutti i giorni (escluso il lunedì), con orario continuato dalle 10.00 alle 20.00.

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