18 May, 2024
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Il Consiglio regionale della Sardegna si è riunito negli uffici della Regione sarda a Roma, alla presenza Gianfranco Ganau e dei consiglieri Anna Maria Busia, Roberto Desini, Piermario Manca, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu e Alessandro Unali (Sovranità, democrazia e lavoro); Pierluigi Rubiu, Giorgio Oppi, Luigi Tatti e Giuseppino Pinna (Udc); Alessandra Zedda e Alberto Randazzo (Fi); Attilio Dedoni (Riformatori); Pietro Cocco, Gavino Manca, Luigi Lotto e Salvatore Demontis (Pd); Luca Pizzuto (Sel); Gaetano Ledda (Misto-La Base) e Raimondo Perra (Upc-Socialisti) – la riunione a sostegno della vertenza energetica della Sardegna.

Una vertenza storica aggravata dalla recente decisione assunta da Terna che nega il riconoscimento della “super interrompibilità” e della “essenzialità” per le centrali del Sulcis, di Porto Torres e di Ottana e che potrebbe comportare la chiusura dei tre impianti isolani, con drammatiche conseguenze per il futuro delle residue attività industriali che operano in Sardegna e con ovvie conseguenza per l’occupazione e lo sviluppo.

«L’energia – ha dichiarato il presidente Ganau – resta un tema centrale per la Sardegna e la mobilitazione del Consiglio regionale punta al riconoscimento, da parte del Governo, delle specificità della nostra Regione che sconta un troppo elevato gap infrastrutturale, derivante dalla condizione di insularità e che continua a sostenere un più alto costo dell’energia, a causa della mancanza di approvvigionamento del metano.»

La delegazione del Consiglio regionale si è quindi recata nella sede del ministero dello Sviluppo economico per esprimere massima solidarietà ai lavoratori e pieno sostegno all’azione della Giunta e alle rappresentanze sindacali, impegnate in queste ore in nuovo vertice al Mise per difendere il futuro e i posti di lavori nell’industria sarda.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Il Consiglio regionale si riunirà mercoledì 25 novembre, alle 10,00, con all’ordine del giorno l’esame di mozioni, interpellanze e del disegno di legge n° 273 della Giunta regionale “Adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie”.

La seduta del Consiglio sarà preceduta dalle riunioni della III e della I Commissione. Il parlamentino del Bilancio, presieduto da Franco Sabatini, si riunirà alle 9.30 per il parere finanziario al disegno di legge di riordino degli Enti locali. La Commissione Autonomia, guidata da Francesco Agus, è invece convocata per le 9.45 per l’approvazione finale dello stesso disegno di legge.

Giovedì 26 novembre, alle 9,30, si riunirà la V Commissione. In programma l’audizione dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, sulla situazione dei Consorzi Zir della Sardegna; l’esame della proposta di legge n. 227 (Norme per la riorganizzazione del comparto ippico ed equestre) e il Testo Unico dell’Energia. L’organismo consiliare presieduto da Luigi Lotto dovrà dare inoltre dare il parere sulle parti di competenza del D.L. di riordino degli Enti locali.

Alle 11.30 si riunirà, infine, la VI Commissione “Sanità”, presieduta da Raimondo Perra, per l’esame del D.L, n. 277 (disposizioni in materia di sanità. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse).

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I responsabili regionali del sindacato Fassid-Sinafo Gisella Carrucciu e Paolo Serra hanno partecipato in audizione ai lavori della VI commissione (Sanità) presieduta dall’on. Raimondo Perra.

«Nell’azione di contenimento della spesa farmaceutica, che incide sulla spesa sanitaria regionale per circa 100 milioni annui ed è superiore di 7 punti alla media nazionale – hanno detto -, è necessario valorizzare il ruolo dei farmacisti pubblici.»

«Analizziamo i dati dell’andamento della spesa – ha affermato fra l’altro Paolo Serra – ma con strumenti poco efficaci, in parte perché molti farmaci vengono acquistati fuori prontuario con l’autorizzazione della Regione ed in parte perché il sistema dei controlli, per una serie di ragioni, non funziona come dovrebbe.»

«E’auspicabile quindi – ha proseguito – una maggiore concertazione con la nostra categoria, anche per ottimizzare il rapporto costo-opportunità dei prodotti, attivare rapporti più stretti con le strutture complesse che hanno maggiore casistica e semplificare i meccanismi delle gare di acquisto con una Asl per capofila, perché adesso i tempi sono eccessivamente lunghi.»

Per ottenere i migliori risultati dalla centrale unica di committenza, ha poi osservato il segretario regionale del sindacato Gisella Carrucciu, «sarebbe opportuno introdurre un nucleo di valutazione dei fabbisogni, rivedere gli accordi fra farmacie pubbliche e rete territoriale e potenziare il sistema informatico Sisar, che attualmente non consente un controllo puntuale delle scorte di magazzino e delle giacenze».

«In definitiva – ha concluso – nel momento in cui si sta ridefinendo la nuova organizzazione del sistema sanitario regionale, pensiamo di poter dare con le nostre conoscenze e le nostre esperienze sul campo un contributo importante sia per razionalizzare i costi che per assicurare l’appropriatezza delle prescrizioni».

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Augusto Cherchi (Sdl) e Luigi Ruggeri (Pd).

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Luigi Arru 2

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha presentato stamane davanti alla sesta commissione (Sanità) presieduta dall’on. Raimondo Perra, la delibera della Giunta con cui viene stanziata per il 2015 la somma complessiva di 1.360.000 euro assegnata per il 70% alle Case di accoglienza (9) e per il 30% ai Centri antiviolenza (5).

«In una materia così delicata e di forte impatto emotivo sulle persone – ha detto l’assessore Aru – c’è la particolare necessità di una cabina di regia regionale sia per disporre del maggior numero di dati che per misurare l’efficacia degli interventi e far emergere le nuove domande presenti nella società.»

«Una governance strutturata del settore – ha spiegato Arru – è necessaria non solo per diffondere sul territorio le buone pratiche e le migliori esperienze locali già realizzate ma anche per allargare la rete di protezione delle vittime alla collaborazione di altre Istituzioni e di altri soggetti del privato sociale.»

Nel successivo dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Rossella Pinna, Luigi Ruggeri e Daniela Forma del Pd, Alberto Randazzo di Forza Italia, Luca Pizzuto di Sel, Peppino Pinna dell’Udc e Michele Cossa dei Riformatori sardi.

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Domenica 15 novembre inizieranno lo sciopero della fame gli “invisibili”, i malati seguiti dal servizio di assistenza domiciliare integrata.

«Quindicesimo giorno di sciopero. Due settimane senza assistenza medica e infermieristica. Due pazienti ventilati ricoverati in Rianimazione. Dieci giorni di silenzio dell’Assessore. Questi i numeri dall’avvio del nuovo sistema di assistenza domiciliare. La protesta non si ferma. Chiediamo risposte vere, serie, precise, puntuali e urgenti» si legge in una nota stampa dell’associazione Le Rondini.

«Dopo l’audizione in commissione Sanità dell’assessore Luigi Arru sulla situazione dei pazienti della ASL 7 – si legge ancora nella nota -, sul sito del Consiglio regionale si legge: “Fermo restando questo quadro di riferimento, ha aggiunto Arru, possiamo sperimentare, anche un modo graduale, un modello sardo ancora più adatto alle nostre specificità, senza però avere paura dei cambiamenti”.»

«Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Ignazio Locci e Alberto Randazzo (Forza Italia), Augusto Cherchi (Sdl), Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco e Rossella Pinna (Pd), Luca Pizzuto (Sel) e Fabrizio Anedda (Misto).

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha proposto una moratoria del nuovo modello di assistenza fino al 31 dicembre prossimo, in modo da analizzare in modo puntuale le criticità riscontrate e mettere a punto i necessari interventi migliorativi.

L’assessore Arru ha condiviso la proposta ed il presidente Raimondo Perra, raccogliendo le indicazioni scaturite dal dibattito, ha annunciato che la commissione predisporrà in tempi molto brevi un documento di indirizzo da sottoporre all’assessore.»

«Pur essendo evidente che i tempi della politica sono ben distanti da quelli dei malati, non possiamo fare a meno di considerare che si sta profilando un aspetto ben più grave quale quello della mancata assunzione di impegno da parte dell’assessore Arru, non nuovo a questo genere di comportamenti che, ricordiamo, ha già messo in atto nel mese di agosto. Tante parole ma pochi fatti o, per meglio dire, fatti che non coincidono con le parole. Intanto, il rinnovato sistema del commissario Antonio Onnis ha già messo in luce le prime crepe: non esiste alcuna organizzazione per la gestione delle urgenze come denunciato nei giorni scorsi dalla figlia di un paziente affetto da SLA, tutt’oggi ricoverato in Rianimazione. E a dimostrazione di quanto viene sottovalutata la gravità dei pazienti in ventilazione meccanica domiciliare vogliamo richiamare la dichiarazione del direttore sanitario dottor Maggetti, il quale, nel corso dell’incontro in assessorato del 27/10/2015, ha ammesso, senza vergogna, che un medico del nuovo servizio non possiede competenze specifiche. Non possiamo accettare tanta superficialità; non vogliamo che passi il concetto che l’assistenza ai malati ventilati sia un gioco da ragazzi perché noi che da anni viviamo situazioni critiche sappiamo bene che “NELLE URGENZE NON SI IMPROVVISA”. I nostri cari sono a tutti gli effetti OSPEDALIZZATI A DOMICILIO e hanno tutto il diritto di pretendere un’assistenza qualificata.»

«Così come pretendiamo serietà e coerenza istituzionale da parte dell’Assessore nel dare seguito agli impegni assunti rendendo operativa la proroga del vecchio sistema perché NON SIAMO FIGLI DI UN DIO MINORE. Da più parti la nostra protesta viene criticata nella sua metodica applicativa; rifiutare l’assistenza medica e infermieristica non è lo strumento giusto, ci dicono che il sistema si può contestare diversamente. Ma i nostri familiari possiedono un unico strumento di lotta: la propria vita, e metterla a repentaglio è il solo modo per veder riconosciuti i propri diritti. Ed è per questo che, Vincenza Tiddia, Elena Scanu, Antonella Gabbia, Riccardo Zara, Salvatore Zedda e Massimiliano Collu, per tramite dell’Associazione Le Rondini, annunciano che da domenica 15 Novembre inizieranno lo sciopero della fame, riducendo l’alimentazione al 50% per passare in breve tempo al 100% fino allo sciopero della sete. E questa, per chi non l’avesse capito – conclude l’associazione Le Rondini -, si chiama ASSUNZIONE DI IMPEGNO!»

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Raimondo Perra

«Il disavanzo tendenziale di 399 milioni registrato dalla sanità sarda per il 2015 non è frutto di maggiori spese ma di una manovra più articolata finalizzata all’adozione di un piano di rientro che dovrà essere negoziato con il Ministero.»

Lo ha dichiarato il presidente della commissione Sanità, Raimondo Perra, rappresentando la necessità di spiegare «quello che a volte i numeri non dicono». «In realtà – ha aggiunto Perra – ha Sardegna ha deciso di ridurre i fondi della Sanità relativi al 2015 allineandoli agli standard nazionali, pur non essendo obbligata a farlo perché i costi del settore sono interamente a suo carico».

«Dopo questo primo intervento – ha aggiunto Perra – è emerso che sui conti per l’anno in corso la spesa è cresciuta ma questo è dovuto al fatto che il budget di partenza era inferiore, al netto di alcune spese eccezionali come quelle dei farmaci per il contrasto all’epatite C e dell’incremento dell’Irap.»

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Riprenderanno domani, martedì 10 novembre, i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale.

In mattinata, alle 11.30, si riunirà la Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca per l’esame del D.L. n.176 sul riordino del sistema degli Enti locali. In programma anche due audizioni sulla situazione dei beni culturali della Sardegna: alle 11.30 saranno sentiti i rappresentanti del mondo della cooperazione (AGCI, Confcooperative, Legacoop Sardegna),  alle 15.30 il Comitato “Nessuno a casa”.

Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30, si riuniranno altre quattro commissioni.

La Prima (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta da Francesco Agus, si occuperà del D.L. n. 176 sul riordino del sistema degli Enti locali; del Documento n.10 (Richiesta di parere sul disegno di legge costituzionale n. 1895 relativo a “Modifica degli articoli 18 e 43 dello Statuto speciale per la Sardegna, di cui alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3, in materia elettorale e di ordinamento degli enti locali”); del Doc. n.13 (Richiesta di parere sulla proposta di legge costituzionale n. 3212 recante “Modifiche alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 – Statuto speciale per la Sardegna -”); del D.L. n. 192 (disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili) e del D.L. n.273 (Adeguamento del Bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del Bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni e disposizioni varie).

La Terza (Bilancio e Programmazione), presieduta da Franco Sabatini e la Quarta, presieduta da Antonio Solinas si riuniranno in seduta congiunta per l’esame del  P/81 (Istituzione di un Fondo per il finanziamento della progettazione e/o della realizzazione delle opere di competenza degli enti locali in attuazione dell’articolo 5 della L.R. n. 5/2015. Criteri di riparto e modalità di funzionamento).

I lavori delle due commissioni proseguiranno poi separatamente. Il parlamentino del Bilancio discuterà il D.L. n.192/A (disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili); il D.L. 273 (adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015 -2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche e integrazioni, e disposizioni varie) e il P/80 (disciplinare per il Fondo unico per l’integrazione dei fondi rischi dei consorzi di garanzia fidi e disciplinare dell’organizzazione e del funzionamento dell’Osservatorio dei confidi. Legge regionale 19.06.2015, n. 14, articoli 2 e 5).

La Quarta Commissione invece si occuperà del D.L. n. 218 (legge forestale della Sardegna). Nel pomeriggio, alle ore 16.30, è in programma l’audizione dell’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano, sulle bonifiche ambientali e sulla problematica della partecipazione regionale ai parchi nazionali. La seduta proseguirà mercoledì 11 novembre alle ore 10.00. Due gli argomenti all’ordine del giorno:  il D.L. n. 218 (legge forestale della Sardegna) e il parere sulle parti di competenza del D.L. 273 (Adeguamento del bilancio regionale alle disposizioni del D.Lgs. n. 118/2011).

All’attenzione della Quinta (Attività produttive), presieduta dal Luigi Lotto, il Testo Unico sull’Energia, la proposta di legge n. 227 (“Norme in materia di danni all’agricoltura da fauna selvatica. Modifiche alla legge regionale 7 gennaio 1977, n. 1 e alla legge regionale 29 luglio 1998, n. 23  e interventi per la lotta alla peste suina”, i pareri, sulle parti di competenza del D.L. n.176 (Riordino enti locali) e del D.L. 273 (adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011 e successive modifiche ed integrazioni e disposizioni varie). I lavori proseguiranno mercoledì 11 novembre alle 9.30 con l’audizione delle organizzazioni sindacali sulla vertenza dei Consorzi Zir della Sardegna.

Giovedì 12 novembre, alle ore 10.00, si riunirà la Sesta Commissione “Salute e politiche sociali”, presieduta da Raimondo Perra. All’ordine del giorno, l’audizione dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, su D.L. 277 (disposizione in materia di sanità. Prime misure per la copertura delle perdite pregresse) e il parere sulle parti di competenza del D.L. 273 (adeguamento del bilancio per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015-2017 alle disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, e successive modifiche ed integrazioni, e disposizioni varie).

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La VI commissione del Cionsiglio regionale ha sentito oggi in audizione l’assessore della Sanità sulle modalità di erogazione del servizio Adi nella Asl 7.

«L’assessorato sta seguendo con il massimo impegno la situazione dei pazienti della Asl 7 – ha detto Luigi Arru – ed è disponibile ad un intervento di mediazione per rassicurare le famiglie ed introdurre nuovi miglioramenti del servizio.»

Nel suo intervento Arru ha ricordato che «il nuovo modello di assistenza multidisciplinare curato da una equipe composta da diversi specialisti è quello definito dalla conferenza Stato-Regioni ed ha l’obiettivo quello di prevenire le crisi oltre che di gestirle, accompagnando questa tipologia di pazienti particolarmente complessa in un percorso in cui gli operatori, fra i quali il medico di famiglia, lavorino a stretto contatto con l’ambiente famigliare».

«Fermo restando questo quadro di riferimento – ha aggiunto Arru – possiamo sperimentare, anche un modo graduale, un modello sardo ancora più adatto alle nostre specificità, senza però avere paura dei cambiamenti.»

Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Ignazio Locci e Alberto Randazzo (Forza Italia), Augusto Cherchi (Sdl), Gianluigi Rubiu (Udc), Pietro Cocco e Rossella Pinna (Pd), Luca Pizzuto (Sel) e Fabrizio Anedda (Misto).

Il capogruppo del Pd Pietro Cocco, in particolare, ha proposto una moratoria del nuovo modello di assistenza fino al 31 dicembre prossimo, in modo da analizzare in modo puntuale le criticità riscontrate e mettere a punto i necessari interventi migliorativi.

L’assessore Arru ha condiviso la proposta ed il presidente Raimondo Perra, raccogliendo le indicazioni scaturite dal dibattito, ha annunciato che la commissione predisporrà in tempi molto brevi un documento di indirizzo da sottoporre all’assessore.

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I consiglieri del gruppo Upc-Socialisti (Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra) hanno chiesto ufficialmente al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, di «commissariare l’Ente Parco e rilanciarne le attività con il pieno coinvolgimento del Comune della Maddalena». La richiesta, anticipata nel corso di una conferenza stampa, verrà formalizzata con la presentazione di un’apposita mozione consiliare.

«Serve l’intervento della Regione presso il ministero dell’Ambiente – ha spiegato il capogruppo Pierfranco Zanchetta – perché si ponga fine alla fallimentare gestione dell’Ente parco e si restituisca ruolo alla comunità maddalenina attraverso il coinvolgimento del Comune, per realizzare insieme un grande e condiviso progetto di sviluppo dell’intero Arcipelago.»

L’esponente della maggioranza ha rivolto dunque pesanti critiche alla gestione Bonanno («ha trasformato il parco nazionale in un protettorato da repubblica delle banane e l’Ente è ormai diventato un autentico verminaio») e nell’auspicare l’avvio di una gestione commissariale ha sottolineato come il ruolo di garanzia e di traghettamento dell’ente potrebbe essere svolto con successo dal sindaco della Maddalena («sarebbe un segnale importante in tempi in cui si discute del ruolo degli Enti Locali ed è bene non dimenticare che quello dell’Arcipelago è l’unico parco al mondo costituito dal territorio di un unico Comune»).

Puerfranco Zanchetta ha lamentato inoltre la mancata vigilanza del ministero sulla gestione dell’ente parco e nel ribadire la necessità di un pieno coinvolgimento della Regione e dell’amministrazione locale non ha mancato di fare riferimento alle recenti polemiche del “caso Budelli”. «Lo scandalo – ha affermato il capogruppo Upc – non è rappresentato dal fatto che un privato proponga un progetto di salvaguardia e valorizzazione dell’isola di Budelli ma dallo stato di abbandono in cui è lasciata l’unica isola dell’Arcipelago che è di proprietà pubblica: Caprera».

Pierfranco Zanchetta ha quindi ricordato come fin dal 1972, con il piano di fabbricazione approvato allora dal comune della Maddalena, sia stato introdotto il divieto assoluto di edificabilità su tutte le isole ricomprese nell’Arcipelago maddalenino e come tale divieto sia stato rafforzato dai vari provvedimenti che nel corso degli anni si sono susseguiti al livello regionale, nazionale e comunitario. «Budelli – ha insistito il consigliere del centrosinistra – è un falso problema che viene utilizzato, oggi, per tentare di coprire l’inadeguata e deleteria gestione dell’Ente parco».

L’esponente del centrosinistra ha quindi concluso preannunciando la presentazione di un’apposita mozione sull’argomento che contenga anche l’impegno per il presidente della Giunta ad inserire il rilancio del Parco e un piano di sviluppo per la Maddalena, nell’agenda del confronto tra Regione e Governo («il G8 mancato, le bonifiche mancate e l’occasione persa con il parco nazionale sono solo gli ultimi esempi di come l’isola della Maddalena sia stata sempre “gabbata” dallo Stato»).

Arcipelago de La Maddalena

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Il gruppo “Upc-socialisti” del Consiglio regionale terrà domani mattina una conferenza stampa sulla «gestione fallimentare del Parco nazionale dell’Arcipelago della Maddalena». I consiglieri Pierfranco Zanchetta, Antonio Gaia e Raimondo Perra, proporranno il commissariamento dell’Ente, «anche alla luce dei recenti sviluppi del “caso Budelli”».

La conferenza stampa si terrà alle 11.00, nella sala stampa del Consiglio regionale, in via Roma, a Cagliari.

Arcipelago de La Maddalena