25 April, 2024
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Palazzo della Regione 2 copia
La Giunta regionale ha deliberato la spesa di 39 milioni di euro per la proroga dei piani personalizzati della legge 162. Nel corso della riunione di questa mattina, la Giunta ha approvato anche una delibera che istituisce il Tavolo regionale per il miglioramento della sicurezza degli interventi chirurgici.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato la costituzione di un Comitato Tecnico di monitoraggio e di controllo del programma di chiusura della Carbosulcis. Il Comitato, di cui fanno parte i direttori generali della Presidenza e dell’Industria e i direttori del Servizio Partecipate e del Servizio Attività estrattive, avrà il compito di verificare l’attuazione del piano di chiusura della miniera di Nuraxi Figus, prevista entro il 2027.
Approvata una rimodulazione di fondi PILS-POIC del Fondo Sociale Europeo 2007-2013. La delibera, proposta dall’assessore Virginia Mura, prevede di destinare 6 milioni di euro al Fondo per il Microcredito. Sempre su proposta dell’assessore Mura, la Giunta ha approvato una delibera sui contributi per l’integrazione dei fondi rischi dei Consorzi Fidi del settore cooperazione, riferiti alle annualità dal 2008 al 2014.
Tra le delibere approvate, anche quella che, su proposta dell’assessore Paolo Maninchedda, concede il nulla osta all’immediata esecutività della delibera del commissario dell’AREA (Agenzia regionale edilizia abitativa) che proroga l’esercizio provvisorio dal 1 marzo al 30 aprile 2015. La delibera invita AREA ad approvare quanto prima il bilancio 2015.
Via libera alla delibera che modifica lo Statuto della Film Commission e nomina il Consiglio di Amministrazione della stessa Fondazione. I componenti del CdA sono: Antonio Luigi Grimaldi, Marco Benoni, Susanna Diliberto, Sergio Scavio e Andrea Contu.
L’attuale sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi, è stato nominato Commissario straordinario dell’Ente di Governo dell’Ambito della Sardegna. La Giunta, infine, ha designato i rappresentanti regionali nel Collegio dei Revisori dei Conti della Camera di Commercio di Oristano: sono Rita Casu e Maria Rosaria Brisi.

Stazione Marittima di Cagliari copia

La sala congressi dell’Hotel Regina Margherita, a Cagliari, ha ospitato oggi la conferenza internazionale sul tema “La crescita dei Trasporti marittimi merci tra l’Europa e le regioni del #Medio-Oriente: una sfida per la Sardegna, la Catalunya e il Libano”.

«Un imprenditore sardo che vuole inviare merci in Siria deve mandarle a Genova. Lì, stanno ferme fino a che il cargo non è a pieno carico. La totale incertezza dei tempi è letale». Paolo Fadda, pro rettore, responsabile scientifico per Optimed, al lavoro con il centro specialistico Cirem, braccio operativo dell’Università di Cagliari, taglia corto: «Il sistema deve garantire affidabilità, costi e tempi certi e ridotti rispetto ai trasporti via terra, relazioni stabili tra i Paesi coinvolti e un insieme di servizi efficienti. Da qui, la nostra piattaforma che prevede simulazioni e test virtuali e su mare. La sfida? Rispondere adeguatamente alle indicazioni dell’Unione Europea tese a svuotare le autostrade e incrementare i traffici marittimi». Una partita aperta. Il professor Fadda – ordinario di Progettazione di sistemi di trasporto, pioniere del comparto e a capo di una scuola che ai laboratori di Ingegneria CentraLabs della #Cittadella di Monserrato conta una quarantina di allievi superspecializzati – fa due esempi: «Per spedire merci dalla Turchia alla Spagna occorrono 31 giorni. Via mare da 3 a 5. Eppure, dati abbastanza recenti dicono che il 94 per cento dei traffici va sui Tir e il resto per nave. La ragione è semplice: i camion garantiscono il door to door, ovvero consegnano al minuto, nel giorno e nel luogo chiesto da chi vende e chi compra. Le navi no». 

«Stiamo studiando una piattaforma con due porti Hub, Porto Torres, per la direttrice “Tirreno” Valencia-Salerno, e l’area delle coste Sud mediterrane, (Beirut, Mersin in Turchia e Alessandria d’Egitto). I test valutano l’efficienza delle strutture portuali e la catena della logistica. Attualmente, oltre a certezze operative su tempi e consegne e relazioni forti tra gli operatori, spesso, i servizi portuali sono carenti: per ottimizzare gli scambi – ha detto Paolo Fadda – occorre un network che dia continuità».

Il progetto #Enpi – Optimed si è aperto il 30 dicembre scorso e si chiude il 30 dicembre 2015. Gli interventi rientrano nell’ambito del programma europeo Enpi-Cbc Med. L’obiettivo punta a creare infrastrutture materiali e immateriali per attivare e sviluppare una serie articolata di attività utili per rafforzare i traffici e le connessioni tra i porti e le aree del Mediterraneo. In pratica si parla di «ottimizzazione dei traffici e utilizzo delle strutture, identificazione delle opportunità per operatori e – spiega Gianfranco Fancello (Università di Cagliari, Cirem) – istituzioni, un piano di intervento sul lancio del network portuale, lo sviluppo di relazioni tra gli stakeholder basate sulla creazione di nuove opportunità innescate dal network» Con un budget è di circa due miliardi di euro, Optimed ha avuto il plauso dell’assessore regionale ai trasporti, Massimo Deiana: «I test e le simulazioni sono fondamentali, anche perché, nel tempo, lasciano know how e servizi potenziali sul territorio. Oltre ai partner di progetto saranno coinvolte anche le aziende locali che scambiano nelle due aree. Da qui, il lavoro di rifinitura delle problematiche logistiche con la valorizzazione dei mercati». Il progetto prevede circa sette mesi di studio prima dell’attivazione della piattaforma e dei test di simulazione nelle due aree con i rispettivi porti Hub. «L’Unione Europea – spiega Susanna Diliberto (progetti Enpi, regione Sardegna) – ci chiede progetti e processi di cooperazione virtuosa, armonica e sostenibile con la valorizzazione dei contesti locali». In sostanza, fino al 2020 sono in ballo 200 miliardi di euro con quattordici paesi coinvolti, 95 progetti e quattro aree territoriali.

Il progetto Enpi-Optimed coinvolge la direzione generale della presidenza della Giunta regionale sarda, l’ateneo di Cagliari con il Cirem, l’Autorità portuale del #Nord Sardegna, l’Ascame (associazione Camere di commercio del Mediterraneo),la scuola europea di Navigazione (Spagna), la Camera di commercio di Beirut (Libano), il ministero dei Trasporti e dei lavori pubblici (Libano). Il budget a disposizione è di un milione novecentonovantamila euro. Mentre i fondi globali, gestiti fino al 2020 dalla Regione su tematiche comunitarie, ammontano a circa 200 milioni di euro.