6 October, 2024
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Ossese-Iglesias 0 a 1, come un anno fa. L’Iglesias si ripete al “Walter Frau” di Ossi, contro una delle capolista di questo primo scorcio di campionato, con un goal realizzato al 72′, quando si trovava in 10 contro 11 per l’espulsione di Francisco Alvarenga, arrivata al 1′ del secondo tempo per doppia ammonizione.
La squadra di Giampaolo Murru s’è presentata all’appuntamento con la ferma intenzione di riscattare l’immeritata sconfitta subita sette giorni prima in casa con il Monastir, e con tante novità in formazione. Recuperato il capitano Gianluigi Illario reduce da un attacco febbrile, in campo dal 1′ Artur Sagitov e Guillermo Rizzi, e due novità assolute, arrivate qualche giorno prima dal mercato: i difensori Stefano Crivellaro e Sasha Giorgetti (Lorenzo Mechetti è squalificato). Di fronte l’Ossese, a punteggio pieno dopo le due vittorie iniziali e il superamento degli ottavi di finale della Coppa Italia, il morale alle stelle.
L’avvio di partita ha visto un’Ossese intraprendente ed un’Iglesias attenta in difesa e a centrocampo. Al 29′ Giampaolo Murru ha perso Nicolas Capellino per un leggero affaticamento e lo ha sostituito con Antony Cancilieri. Le squadre sono andate al riposo sullo 0 a 0, al termine di un primo tempo privo di grandi emozioni.
In avvio di ripresa la doccia fredda per l’Iglesias. Al 1′ il direttore di gara ha espulso Francisco Alvarenga per doppia ammonizione, decisione che ha costretto l’Iglesias a giocare in 10 contro 11 l’intero secondo tempo. L’Ossese ha cercato di approfittare della superiorità numerica e al 63′ ha sfiorato il vantaggio su una conclusione terminata su un palo della porta difesa da Adam Idrissi. L’Iglesias non s’è accontentata di difendere il pareggio e non ha rinunciato a cercare il goal che ha realizzato al 72′, con uno splendido colpo di testa di Artur Sagitov che ha messo alle spalle di Werther Carboni un pallone servitogli dal calcio d’angolo battuto da capitan Gianluigi Illario.
Il goal subito ha scosso l’Ossese che ha cercato di forzare i tempi, ha colpito una traversa e in due occasioni è stato Adam Idrissi a dire di no agli attaccanti di casa. All’82’ l’Iglesias ha sfiorato il raddoppio, su un’azione fotocopia di quella da cui è scaturito il goal, sempre sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto ancora da Gianluigi Illario, questa volta con un grande colpo di testa di Sebastian Lamacchia, neutralizzato da un grande intervento di Werther Carboni. L’Ossese all’83’ perde due calciatori, espulsi, Saba e Mascia, e termina la partita in 9 uomini.
L’Iglesias festeggia una vittoria “pesante” in questo avvio di stagione e con i 3 punti aggancia a quota 6 l’Ossese insieme al Calangianus che ha superato 2 a 1 in rimonta la Ferrini, al terzo posto in classifica, a 1 punto dal Budoni e a 3 dal Tempio, capolista solitaria a punteggio pieno.
Ossese: Carboni, Russu, Scipioni, Fancellu, Tuccio, Pinna (dal 73’ Virdis), Gueli (92’ Nurra), Porcheddu (65’ Vinci), Saba, Franchi (85’ Scanu), Mascia. Allenatore: Giacomo Demartis.
Iglesias: Idrissi, Brailly (77’ Pitzalis), Giorgetti, Lamacchia, Crivellaro, Piras, Rizzi (92’ Grasso), Alvarenga, Capellino (dal 29’ Cancilieri), Illario, Sagitov. Allenatore: Giampaolo Murru.
Arbitro: Riccardo Mattu di Oristano.
Assistenti di linea: Tiberio Deidda di Carbonia e Alexandra Baneu di Oristano.
Marcatori: 72’ Sagitov (I).
Ammoniti: Saba (O), Gueli (O, Nurra (O), Sagitov (I), Alvarenga (I), Crivellaro (I), Pitzalis (I), Rizzi (I), Murru (all. Iglesias).
Espulsi: Alvarenga (I) per doppia ammonizione; Saba (O) all’83’ per doppia ammonizione; Mascia (O) all’83’.
Nella foto di copertina, l’autore del goal partita, Artur Sagitov. Nelle foto sotto Francisco Alvarenga e l’allenatore Giampaolo Murru.

Si è tenuta stamane, alla Caserma Trieste di Iglesias, la solenne cerimonia del giuramento e conferimento degli alamari agli allievi carabinieri del 142° Corso formativo per carabinieri effettivi, intitolato alla Medaglia d’oro al Valor militare ed eroe della Resistenza Andrea Marchini, che perse la vita da Eroe a Monte Carchio (Toscana), il 15 dicembre 1944.

La costruzione dell’attuale Scuola allievi carabinieri risale agli anni ’30 del secolo scorso. Il 25 luglio 1946, la Caserma fu denominata Caserma Trieste con una nota illustrativa che richiamava la passione degli italiani per la città redenta, restituita alla Patria nella Grande Guerra. Nello stesso anno, la Caserma passò all’Arma dei carabinieri. Nel giugno 1950, il reparto qui presente, transitò alle dipendenze della Legione allievi carabinieri, divenendo nel novembre dell’anno successivo III Battaglione della Scuola di Roma.  Il 15 luglio 2008 il Battaglione venne elevato al rango di Scuola autonoma, comandata da Ufficiale Superiore nel grado di colonnello, ed il 20 luglio 2017, infine, le è stata conferita la “Bandiera d’Istituto”.

In questa struttura, che nel corso degli anni ha ospitato ben 42mila allievi, si formarono allievi che, con il sacrificio della loro vita, diedero testimonianza del valore dei Carabinieri e dell’attaccamento al dovere ed all’Istituzione. In particolare si ricordano le medaglie d’oro Al Valor militare App. S. Ciriaco Carru e il Car. S. Walter Frau, che persero la vita a Chilivani il 16 agosto 1995 ed il carabiniere scelto medaglia d’oro al valor militare Vittorio Iacovacci, al quale è stata intitolata l’Aula magna della Scuola, deceduto a Goma (Congo) il 22 febbraio 2021.

La cerimonia, che ha visto la partecipazione dei familiari di 411 allievi, tra ragazzi e ragazze, provenienti da tutta Italia, si è svolta alla presenza del Generale di Divisione Carlo Cerrina, comandante della Legione Allievi carabinieri di Roma, a sua Eminenza Reverendissima il cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico e delle massime autorità regionali, provinciali e locali civili, militari e religiose.

Durante la cerimonia, in un segno altamente simbolico, alcune Autorità ed i familiari hanno apposto gli alamari sulle “marsine” degli allievi carabinieri del 142° corso, e a seguire il corale pronunciamento della solenne formula di Giuramento recitata dai frequentatori schierati in formazione al cospetto di Autorità, parenti ed amici.

Ad allietare l’evento, come oramai consuetudine consolidata, la Banda della Brigata Meccanizzata “Sassari”, che al termine della cerimonia ha intrattenuto gli allievi e i parenti, con l’esecuzione cantata in sardo dell’inno “Dimonios”, che richiama al motto di “Forza Paris” e le gesta dei soldati della “Sassari”.

 

 

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La Torres si prepara per la nuova stagione calcistica 2020/2021. Questa mattina si è tenuto un incontro tra il presidente del rossoblù, Salvatore Sechi, il sindaco, Pietro Carbini, e il suo vice, Ivan Ledda, che porterà la squadra sassarese ad effettuare la preparazione pre campionato nella la nuovissima struttura sportiva di Santa Maria Coghinas, in programma dal 23 agosto al 5 settembre.
«Felici di poter inaugurare questa struttura con la presenza degli amici della Torres – ha dichiarato Pietro Carbinie di dare così lustro ad un’opera realizzata per offrire un servizio importante nel territorio, con uno spazio finalmente fruibile e adattato alle esigenze sportive».
Gli atleti e lo staff alloggeranno nell’albergo Monti Ruju. Un pre ritiro sarà effettuato, a partire dal 17 agosto, presso “Walter Frau” di Ossi. Nella prima settimana di lavoro saranno aggregati anche numerosi atleti tesserati con la Torres, tra rientri di prestiti e ragazzi provenienti dal settore giovanile, che saranno visionati dal tecnico e dallo staff.
«Vogliamo dare a tutti la possibilità di giocarsi le proprie carte ha aggiunto Salvatore Sechi e in questa fase sarà il tecnico a darci le indicazioni necessarie. Abbiamo tanti atleti di proprietà che hanno fatto bene in questi anni e per loro il pre ritiro rappresenta occasione per confrontarsi con la prima squadra. Dal 23 agosto partirà il ritiro vero e proprio nella splendida struttura di Santa Maria Coghinas. Ringrazio il sindaco Pietro Carbini ed il vice sindaco Ivan Ledda per averci accolto e per averci dato la possibilità di inaugurare questa struttura che diventa un importante punto di riferimento per noi, in previsione del progetto Accademia della Torres, e per tutti gli sportivi locali, ora e in futuro».
Antonio Caria

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Questa mattina è stato celebrato anche a Cagliari, presso il Comando Legione Carabinieri Sardegna, il 206° anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri con una simbolica cerimonia (stanti le note restrizioni dovute alla pandemia Covid-19) in cui il Comandante della Legione, il generale di Divisione Giovanni Truglio, unitamente al prefetto di Cagliari, Bruno Corda, hanno deposto una corona di alloro ai piedi del monumento ai caduti del piazzale della caserma in segno di omaggio e riconoscente ricordo a tutti i Carabinieri di ieri e di oggi che hanno perso la vita nel l’adempimento del dovere.

I carabinieri, infatti, sono spesso protagonisti di azioni anche eroiche a favore dei cittadini. «In questo momento, al riguardo ha detto il generale Giovanni Trugliovorrei ricordare la toccante storia dei fratelli Frau che a distanza di diversi anni sono stati protagonisti di due atti eroici nei quali emergono coraggio e fedeltà sino all’estremo sacrificio. Walter Frau il più grande dei due era di pattuglia con il collega Ciriaco Carru il 16 agosto del 1995. I due militari stavano per arrestare l’autista di una betoniera parcheggiata a bordo strada, in località Perde Semene, agro di Chilivani (SS) quando furono investiti da una pioggia di proiettili, sparati dai banditi nascosti nella macchia. Reagirono, risposero al fuoco. Ma rimasero a terra, uccisi da una banda che stava organizzando un assalto a un portavalori sulla Sassari-Olbia. A questi due eroi, decorati di medaglia d’oro al valor militare, vittime del dovere spinto sino all’estremo sacrificio, è intitolato il cortile interno di questo Comando. Uno dei fratelli di Walter Frau, Roberto anch’egli carabiniere, è stato protagonista a Porto Torres) il 27 aprile 2018 di un altro atto di eroismo che gli è valso la medaglia di bronzo al merito civile ed un Encomio Solenne di Comando Generale, poiché interveniva con determinazione e coraggio in una abitazione dove un individuo aveva selvaggiamente aggredito i genitori. Nell’affrontare l’esagitato per bloccarlo venne colpito all’addome con un coltello tenuto nascosto dall’uomo e benché ferito si prodigava per mettere in salvo i coniugi e precludere ogni via di fuga all’aggressore contribuendo in maniera determinante alla sua cattura e scongiurando più gravi conseguenza. A causa delle gravi ferite riportate il brigadiere Roberto Frau dopo lunghi mesi di convalescenza ha dovuto lasciare il servizio attivo, ma il suo testimone è stato raccolto dal figlio maggiore Walter, anch’egli arruolatosi con fierezza nell’Arma dei Carabinieri.  La famiglia Frau è davvero esempio delle eccezionali qualità morali e militari dei Carabinieri Sardi e le vicende di cui sono stati protagonisti alcuni suoi componenti appartenenti all’Arma hanno dei risvolti umani particolari che esaltano il valore morale e la dedizione al dovere dei carabinieri».

L’occasione è stata comunque propizia per un bilancio consuntivo sulle diverse attività dell’istituzione in questa regione (segue situazione di riepilogo a livello regionale del Comando Legione) e, in particolare in questa provincia, di cui segue dettaglio di sintesi.

I primi mesi del 2020 sono stati segnati in tutta Italia (e nel mondo) dall’emergenza Coronavirus che, anche dal punto di vista statistico, ha portato a una significativa oscillazione, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dei dati percentuale relativi all’attività di di prevenzione e contrasto dell’illegalità portata avanti da questo Comando Provinciale Carabinieri.
Infatti, le varie articolazioni (Comandi Stazione, Compagnie) dell’Arma territoriale, in stretta sinergia con i reparti della linea speciale e mobile (Ris, Nas, Noe,Tpc, Ros, Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna, 9* Battaglione Sardegna, 11 Elinucleo CC Elmas, Squadre antiterrorismo, Motovedette, ecc.) sono state impegnate oltre che nella consueta attività di controllo del territorio, anche in quelle legate alla prevenzione, informazione e verifica del rispetto delle norme entrate in vigore per frenare la diffusione del Covid-19.
Su questo fronte, complessivamente, i militari dipendenti dal Comando provinciale hanno controllato oltre 33mila persone, sanzionandone quasi 900. Importante l’aiuto fornito dai carabinieri alla popolazione in difficoltà di varia natura a causa del lockdown. In particolare:
⁃ con l’ausilio della Scuola Allievi carabinieri di Iglesias sono state distribuite 17 sim card ad altrettanti studenti dell’Istituto Superiore Azuni, 25 device e 10 tablet sono stati consegnati invece agli alunni del Liceo Scientifico Statale Pacinotti e altri 11 device agli studenti dell’istituto Statale di Via Stoccolma a Cagliari.
⁃ sempre con l’ausilio della Scuola Allievi di Iglesias sono state distribuite e raccolte numerose derrate alimentari per l’Emporio della solidarietà di Iglesias;
⁃ i militari dell’Arma, seguendo il protocollo d’intesa firmato con Poste Italiane, hanno anche recapitato a casa le pensioni ad alcuni anziani.
I carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari, da giugno 2019 a giugno 2020, hanno perseguito quasi 16mila delitti, arrestando 683 persone e denunciandone 4.146.
In linea di massima i reati registrano un calo del 12 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Sette gli omicidi commessi, tutti risolti con l’arresto dei responsabili; tre i tentati omicidi anche in questo caso tutti scoperti.
116 le rapine consumate, 51 quelle scoperte.
In leggera crescita, verosimilmente per l’aumento di operazioni via Internet a causa del lockdown, le truffe e le frodi “informatiche” passate da 2.176 a 2.331, con un incremento del 7 per cento, 262 i reati informatici scoperti.
Quasi 150 gli interventi eseguiti per maltrattamenti in famiglia o violenza di genere: 25 le persone arrestate, 114 quelle denunciate.
Sul fronte della lotta al traffico e allo spaccio di droga, i carabinieri del Comando provinciale hanno sequestrato quasi 27 chili di cocaina, 2 di eroina, 471 di hascisc, quasi 2.500 chili di marijuana e oltre 3 chili di droghe sintetiche. Complessivamente sono stati eseguiti oltre 130mila controlli con l’identificazione di oltre 160mila persone.

Tante le indagini portate a termine dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale e dai militari delle citate articolazioni dipendenti (Compagnie e Stazioni).