11 October, 2024
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Lunedì 25 novembre 2019, alle 20.00, avrà inizio presso la Sala Conferenze dell’Hostel Marina di Cagliari, in Piazza San Sepolcro, il primo appuntamento ad ingresso gratuito, dedicato ai biopic musicali, ovvero un film in cui si rievoca la biografia di un artista musicale più o meno rielaborata, di realmente esistito.

Una calendario di 11 proiezioni per ripercorrere le biografie delle più importanti icone della musica, attraversando diversi generi musicali. Dal rock al soul, dal rap al latino-americano. Da Sid Vicious a Ray Charles, passando anche per Bob Dylan e Joan Jett. Grandi autori e interpreti portati sul grande schermo con il volto di star internazionali come Gary Oldman, Joaquin Phoenix, Jamie Foxx, Heat Ledger, Cate Blanchett, Chadwick Boseman.

In concomitanza con gli appuntamenti de La Grande Musica, l’emittente Unica Radio promotrice dell’evento, trasmetterà un omonimo ciclo di appuntamenti legato alle biografie musicali degli artisti protagonisti della rassegna ricreando le atmosfere dei film attraverso i loro più grandi successi.

La Grande Musica è un evento sostenuto dall’ERSU di Cagliari, Università degli studi di Cagliari e dalla Regione Sardegna L.R. 15/2006 “Norme sullo sviluppo del cinema in Sardegna” – Bandi – nnualità 2019.

Calendario degli appuntamenti

1) Lunedì 25 novembre: La Bamba (USA 1987 – 108 min)
Ricardo Valenzuela, un giovane di origine messicana che fa il bracciante a San Fernando Valley in California, coltiva una forte passione per la musica, osteggiato però dalla famiglia, che tuttavia si ricrede quando tre brani rock da lui composti e cantati arrivano in testa alle classifiche. Ma improvvisamente Ricardo muore in un incidente aereo a soli 17 anni. La pur splendida colonna musicale è poco più di un pretesto per un’illustrazione incisiva delle condizioni di vita delle comunità ispanoamericane.

2) Giovedì 28 novembre: Ray (USA, 2004 – 152 min)
La trama ruota attorno alla vita del cantante Ray Charles, scomparso qualche mese prima dell’uscita della pellicola nelle sale americane. Jamie Foxx, grazie alla sua interpretazione del grande artista non vedente, vinse un Golden Globe, un BAFTA e un Oscar come miglior attore protagonista, oltre a molti altri premi.

3) Lunedì 2 dicembre: Sid & Nancy (UK, USA, 1986 -112 min)
Sid Vicious è il secondo bassista dei Sex Pistols, famosa band londinese che diede i natali al punk britannico; proprio nella capitale inglese Sid incontra Nancy Spungen, una groupie di Philadelphia inizialmente interessata a Johnny Rotten, che la presenterà all’amico. Sid e Nancy si innamorano rapidamente l’uno dell’altra ma la loro relazione segnerà tragicamente entrambe le loro vite

4) Martedì 3 dicembre: Across The Universe (USA, 2007 – 131 min)
Liverpool, anni ’60. Jude (Jim Sturgess) decide di lasciare l’Inghilterra per recarsi in America alla ricerca del padre emigrato anni prima verso gli Stati Uniti. Lì conoscerà nuove persone, si innamorerà, e si scontrerà con la realtà della guerra in Vietnam, dei movimenti pacifisti, dei Watts Riots, del mondo della musica. Con le note e i testi dei Beatles (in versione rivista e corretta dai protagonisti) a ispirare la sua storia.

5) Giovedì 5 dicembre: Miles Ahead (USA, 2015 – 100 min) 
Il film si concentra sul periodo in cui Miles Davis si ritirò dalla scena pubblica. Ambientato nel 1979, comprende diversi flashback e dedica ampio spazio alla sua tumultuosa vita matrimoniale con Frances Taylor Davis.

6) Lunedì 9 dicembre: Walk The Line (USA, 2015 – 115 min)
Quando l’amore brucia l’anima – Walk the Line (Walk the Line) è un film statunitense tratto dai libri Man in Black, dello stesso Cash, e Cash: An Autobiography. Nel 1968 il cantante Johnny Cash deve fare un concerto nella prigione di Folsom ma prima osservando una sega circolare rievoca tutta la sua vita.

7) Martedì 10 dicembre: Notorious B.i.G. (USA, 2009 – 122 min)
Il film ripercorre l’intera vita di Notorious B.I.G., dagli inizi all’apice del successo, sino alla misteriosa morte. Il film consente una panoramica sulla vita del rapper, dalla travagliata vita privata ai lustri della vita da star, passando per i suoi trascorsi in prigione e per la strada a spacciare. La faida con Tupac viene raccontato da quando tra i due vi è un rapporto amicale, sino alle misteriose sparatorie che hanno colpito entrambi i rapper, e sulle quali non si è mai saputa la verità.

8) Giovedì 12 dicembre: The Runaways (USA, 2010 – 105 min)
La pellicola è basata sull’omonimo gruppo rock femminile degli anni settanta. Il film segue le due amiche, Jett e Currie, che, da ribelli ragazze di strada di Los Angeles divengono delle rock star nel leggendario gruppo che ha spianato la strada alle future generazioni di band femminili.

9) Lunedì 16 dicembre: Get On Up (USA, 2014 – 139 min)
Un resoconto completo sulla vita di James Brown dentro e fuori dal palcoscenico. La sua infanzia, i grandi successi, le fragilità interiori e gli insuccessi sono gli ingredienti con cui viene raccontata la storia dell’artista che è stato in grado di anticipare decenni di musica.

10) Martedì 17 dicembre: Velvet gold mine (USA, UK 1998 – 123 min)
Londra, 1974. Brian Slade, icona della musica rock all’apice della popolarità, durante un concerto simula il proprio omicidio; ma quando la sua messinscena viene scoperta, Slade scompare dalla circolazione. Dieci anni dopo il giornalista Arthur Stewart, che da giovane era stato un grande fan del cantante, viene incaricato di condurre un’inchiesta sulla vita di Slade e sul mistero legato alla sua fine.

11) Lunedì 23 dicembre: Io non sono qui (USA, 2007 – 135 min)
Un ragazzino di colore salta sui treni come Woody Guthrie e si fa chiamare Woody Guthrie ma non è Woody Guthrie. Jack Rollins è un cantante folk che scuote le menti, finché non sente di essere un cliché e si converte al cristianesimo. Robbie è un attore che interpreta Jack Rollins e un inguaribile seduttore. Jude Quinn è una rockstar geniale e consapevole di esserlo e tallonata da un giornalista che vuole sbugiardarla. Billy the Kid è un fuorilegge del Far West vicino alla resa dei conti. Ma forse, in qualche modo, sono tutti Bob Dylan.

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Una fitta serie di appuntamenti caratterizza anche la quarta giornata di Time in Jazz, il festival ideato e diretto da Paolo Fresu, in corso da martedì 8 fino a mercoledì 16 tra Berchidda e gli altri quattordici centri del nord Sardegna coinvolti in questa edizione numero trenta. Giornata con tanta musica, naturalmente, quella di domani, venerdì 11 agosto, ma non solo.

Il primo appuntamento in scaletta è come sempre a metà mattina: alle 11.00 la serie dei concerti fa tappa a San Teodoro con Gianluca Petrella e Marco Bardoscia. Reduci dai rispettivi impegni dei giorni precedenti, il trombonista barese e il contrabbassista salentino daranno vita nella chiesa di San Teodoro a un inedito duo che si annuncia carico di groove e con ampio ricorso all’elettronica.

Per Marco Bardoscia altra sortita in programma nel tardo pomeriggio, alle 18.00, stavolta in compagnia di altri due artisti già di scena nei giorni scorsi: la cantante Ada Montellanico e il sassofonista Raffaele Casarano. Il Pozzo nuragico di “Sa Testa” a Pittulongu, nei pressi di Olbia, è la preziosa e suggestiva cornice della loro esibizione, che si presenta come un omaggio alle trenta edizioni di Time in Jazz attraverso le note di un celebre incontro musicale fra jazz e rock di trent’anni fa: quello di Gil Evans e Sting al festival Umbria Jazz del 1987 (poi consegnato alle tracce del disco “Last Session”. 

Alle 21.30, si accendono per la prima volta in questa edizione i riflettori sul “palco centrale” del festival, quello allestito in Piazza del Popolo a Berchidda. Il compito di inaugurare la serie di concerti spetta a Francesco Bearzatti con il Tinissima Quartet, ovvero Giovanni Falzone alla tromba, Danilo Gallo al basso e Zeno De Rossi alla batteria, con il repertorio di “This Machine Kills Fascists”, l’album pubblicato due anni fa che rende omaggio a Woody Guthrie, il grande e radicale cantautore popolare americano. Dopo Tina Modotti (2008) e Malcom X (2010, album pluripremiato con il Top Jazz ed altri riconoscimenti), il sassofonista e clarinettista friulano ritorna a raccontare in musica la vita, l’arte e i tempi di un altro ribelle e irregolare, che ha cantato l’America delle Grande Depressione, delle lotte sindacali, delle speranze del New Deal. L’altra America del folk e del blues. Intellettuale, romanziere e attivista politico, Woody Guthrie ha raccontato gli operai e gli emarginati, schierandosi contro le ingiustizie di politici e capitalisti, lasciando un’eredità che ha influenzato tutta la canzone popolare e di protesta venuta dopo, da Bob Dylan a Joan Baez, a Bruce Springsteen, fino a Billy Bragg e ai Clash. Tra blues dolenti e brani frenetici, “This Machine Kills Fascists” è un viaggio in musica che parte dal paese natale di Guthrie in Oklahoma per muoversi tra tempeste di sabbia, vagabondaggi in treno, abiti stracciati, New York, Sacco & Vanzetti.

Nel secondo set della serata il pubblico di Time in Jazz ritrova Uri Caine (già protagonista la sera prima alla torre di San Giovanni a Posada del concerto in duo con Paolo Fresu); il pianista di Filadelfia si presenta in trio sul palco di piazza del Popolo con due compagni di viaggio del calibro di Mark Helias al contrabbasso e Clarence Penn alla batteria, con cui ha firmato, lo scorso settembre, il cd “Calibrated Thickness”. Con uno sguardo che ruota a 360 gradi sul mondo musicale, trenta album e svariati premi all’attivo, tante e prestigiose collaborazioni con protagonisti del jazz e della musica classica internazionali, il pianista è da iscrivere tra le figure che hanno contribuito maggiormente ad ampliare e ridefinire il linguaggio jazzistico degli ultimi trent’anni: un geniale alchimista che compone in modo originale ripartendo dal passato prossimo del grande jazz come da quello più remoto della musica classica, capace di rileggere i repertori di ogni epoca con intelligenza, cultura e humour.

Con la prima serata sul palco di Piazza del Popolo si inaugurano anche gli appuntamenti dopoconcerto nello spazio jazz club allestito nella “piazzetta degli incontri”, davanti al Centro Culturale “Pietro Casu”: protagonista una formazione ad hoc, il Rent A Trio composto da Matteo Cara (pianoforte, tastiere), Edoardo Meledina (basso) e Vito Cauli (batteria), più ospiti di volta in volta differenti.