27 April, 2024
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Questa mattina, alle 9.30, nella sala Anfiteatro di via Roma 253 a Cagliari, è in programma un seminario sulla legge di riordino delle autonomie locali dal titolo “Il ruolo delle città nella pianificazione strategica per lo sviluppo dei territori”. All’evento, organizzato dall’assessorato degli Enti locali, parteciperanno gli assessori degli Enti locali, Cristiano Erriu, e della Riforma della Regione Gianmario Demuro.

Tra gli interventi più qualificati quello di Roberto Camagni, docente del Politecnico di Milano, che parlerà di “Economia regionale ed economia delle città: Città metropolitane e Reti di città”, un tema che nelle ultime settimane ha dato vita ad appassionati dibattiti in tutta l’Isola. Il presidente di Anci Sardegna, Pier Sandro Scano, illustrerà “Il ruolo dei Comuni nel processo di riforma”, il presidente della Commissione Autonomia del Consiglio regionale Francesco Agus “Il nuovo assetto amministrativo tra riforme e autonomia”, il consigliere regionale Roberto Deriu “Le prospettive di sviluppo nel governo del territorio” mentre il sindaco di Cagliari Massimo Zedda tratterà “La programmazione d’area vasta”. I lavori saranno coordinati da Silvano Tagliagambe.

 

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Francesco Birocchi copia

Da Zingaro a cittadino è il titolo dell’incontro che si svolgerà giovedì tre dicembre prossimo, dalle 9.30 alle 13.30, presso l’aula magna del Seminario Arcivescovile in via Monsignor Cogoni 19, a Cagliari. L’evento, organizzato dalla Caritas e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, rientra nel programma di formazione continua dei giornalisti sardi. Per la frequenza saranno attribuiti sei crediti formativi.

Saranno approfonditi i temi legati ai percorsi di conoscenza e inclusione sociale di rom e sinti, e saranno messi a fuoco i rapporti tra l’informazione e la permanenza di rom e sinti nel territorio italiano, anche in riferimento alla deontologia professionale dei giornalisti.

Dopo l’introduzione di mons. Marco Lai, direttore della Caritas diocesana, dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio, del sindaco Massimo Zedda e dei rappresentanti delle Istituzioni, interverranno: Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna; Carlo Stasolla, presidente dell’associazione “21 luglio” di Roma, impegnata nella promozione dei diritti delle comunità rom in Italia e nella lotta contro ogni forma di discriminazione e intolleranza; Giovanni Maria Bellu, giornalista, presidente dell’Associazione “Carta di Roma”, nata per dare attuazione al protocollo deontologico per una informazione corretta sui temi dell’immigrazione, del diritto d’asilo e delle minoranze; Anthony Muroni, direttore dell’Unione Sarda. Chiuderà i lavori mons. Paolo Lojudice, vescovo ausiliare di Roma, in prima linea nella battaglia contro gli sgomberi indiscriminati dei campi rom che si stanno moltiplicando alla periferia della capitale.

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Cagliari 63 copia

Confcommercio sud Sardegna torna a chiedere a Regione, Comune e Camera di Commercio di Cagliari la riqualificazione e valorizzazione del compendio Marino/Ippodromo/Ospedale traumatologico, proposta che era stata già avanzata nei mesi scorsi. In una lettera inviata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, al sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e al commissario della Camera di Commercio di Cagliari, Paola Piras il presidente di Confcommercio Sud Sardegna, Alberto Bertolotti chiede che l’area venga al più presto recuperata.

«Si tratta di un incredibile patrimonio territoriale, architettonico e urbanistico – spiega Bertolotti – potenzialmente un gigantesco motore di riqualificazione urbanistica e ripresa economica per l’intero territorio, un grande polmone per l’occupazione». Confcommercio sud Sardegna dopo aver lanciato pubblicamente l’idea della riqualificazione del compendio ha intercettato manifestazioni d’interesse da Stati Uniti, Nord Corea, Emirati Arabi, Svizzera. Secondo il presidente di Confcommercio sud Sardegna, Marino, Ippodromo e Ospedale Traumatologico attualmente sono «dei rubinetti di risorse pubbliche costantemente ed infruttuosamente aperti in un contesto che invece certamente esprime eccezionali potenzialità di inestimabile valore turistico e che tutto il mondo ci invidierebbe».

E per fermare questa emorragia di risorse e allo stesso tempo ottenere importanti benefici Bertolotti rilancia la proposta di recupero dell’area. «Noi proponiamo, confortati dalle analisi che abbiamo attentamente effettuato, certi del favore della cittadinanza, del tessuto economico che rappresentiamo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e di tutte le altre associazioni di categoria – evidenzia il presidente – una grande operazione di rilancio di un assetto che è da troppo tempo sotto gli occhi impotenti ed increduli di una intera comunità e che necessiterebbe solo di annullare una procedura inutile alla nostra economia e creare tutte le condizioni per rendere veloce e remunerativo l’investimento nella riqualificazione e riconversione. Tutto questo subito, senza protagonismi degli attori amministrativamente coinvolti e uccidendo senza pietà eventuali interessi clientelari e di parte, perché nessuno può più capire e accettare che il nostro sistema stia ancora immobile di fronte a questa incredibile opportunità!».

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Francesco Sanna copia

L’onorevole Civati vorrebbe che i sindaci di centro-sinistra sostenuti dal PD aderissero alla sua idea che bisogna autoaffondarsi o affondare i candidati alla guida delle città, democratici o alleati, per dare una lezione a Renzi e al PD nazionale.

E si arrabbia, elegantemente e nel modo letterariamente piacevole che gli è solito, se qualcuno, come Massimo Zedda, Giuliano Pisapia, Marco Doria, primi cittadini di Cagliari, Milano e Genova, non lo seguono nel suo disegno. Il quale ha un antenato autorevole nella fase oscura della sinistra massimalista che divora il centrosinistra riformista e di governo, o se si preferisce, quello che semplicemente vuole realizzare il più possibile del suo programma, e non solo radicalizzarlo per poi non farne niente. Per essere chiari, lo schema che fece cadere il governo Prodi nel 1998.

Ma perché il centrosinistra che ha ben funzionato nelle città dovrebbe immolarsi al disegno di Possibile o di Sinistra Italiana (che poi sarebbe far vincere il centrodestra a trazione salviniana o i Cinquestelle)? Perché, nella versione di Pippo, tutto quello che si è fatto sino ad oggi in Parlamento ha il marchio dell’errore e del tradimento.

Ma rispetto a cosa? Lui dice ad esempio la riforma costituzionale, che invece somiglia molto alla elaborazione che il centrosinistra (e soprattutto il programma dell’Ulivo) ha inseguito per venti anni. La legge elettorale: si può  avere una preferenza per uno schema diverso, ma sicuramente l’Italicum contiene sia molti elementi di restituzione di potere di scelta ai cittadini, sia di determinazione nelle urne della opzione di governo per il Paese. E’ una inversione ad U la scelta di detassare la proprietà della prima casa, tranne che per quelle di lusso? Abbiamo sempre sostenuto che una componente patrimoniale nel sistema fiscale fosse indispensabile. Ma per necessità finanziaria negli anni trascorsi si era ecceduto e questo eccesso non è stato ininfluente nella crisi dell’edilizia, che ha perso mezzo milione di posti di lavoro in cinque anni. Cerchiamo di invertirne il ciclo anche con forti incentivi fiscali alle ristrutturazioni e alla efficienza energetica.

Si potrebbe continuare con gli esempi, e vedere che forse non c’era nemmeno il tanto per andarsene dal PD. Ma per chi – come Civati – ha preso partito per un’altra avventura politica, l’Errore ed il Maligno allignano comunque in ogni cosa sostenuta dal PD. Come il Visconte di Valmont, per stare alla citazione de “Le relazioni pericolose” questa visione delle cose, in modo automatico ed un poco ossessivo “trascende ogni suo controllo”. In questo, difatti, non ha fatto differenza tra il governo di Enrico Letta e quello di Matteo Renzi.

Però, senza che Pippo si offenda del suggerimento, forse occorre che ne discuta di più anche con i suoi possibili elettori, che invece, in maggioranza molto significativa, sembra non vogliano buttare a mare l’esperienza politica del centrosinistra nelle città italiane, e quantomeno si tengono abbastanza svegli e competenti per decidere di testa loro in ogni comunità.

Francesco Sanna

Deputato del Partito Democratico

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Luca Pizzuto 5 copia

Oggi l’assemblea regionale di SEL apre le porte a un grande processo di costruzione di sinistra, autonomista e sovranista, che abbia l’ambizione di governare per migliorare la vita delle nostra gente dentro la coalizione di centrosinistra e stando all’interno del  processo nazionale sancito da SEL nell’assemblea del 24 ottobre scorso, con cui avvieremo un processo di federazione. Su questo tema alcuni compagni, di cui rispetto profondamente l’opinione e il dissenso, hanno deciso di non partecipare alla votazione. Su altri temi importanti vi è stata, invece, la piena condivisione: l’assenso all’alleanza di centrosinistra nel governo della regione e la volontà di vincere le prossime amministrative. Tutti quanti insieme, con forza e determinazione, lavoreremo per la riconferma del centrosinistra e del sindaco Massimo Zedda a Cagliari, unico sindaco delle città capoluogo di regione, ad essere iscritto a SEL.

Il centrosinistra sardo e sovranista è per noi imprescindibile e lo è il rapporto con tutti gli alleati, sia nella preziosa relazione con il Partito Democratico, con cui amministriamo in molte città della Sardegna, sia con gli altri partiti della coalizione.

Mi preme di dire, rispetto a notizie errate diffuse da alcuni organi di stampa, che il rapporto con il Partito dei Sardi e il Centro Democratico non è in discussione e ha per noi un grande valore. I suoi esponenti negli organismi di governo sono importanti partner con cui intendiamo continuare a lavorare per cambiare la Sardegna.

Oggi lanciamo un appello alle forze e ai partiti della sinistra sarda, alle associazioni, ai movimenti, ai singoli cittadini che hanno l’ambizione di voler creare una sinistra di governo sarda, euromediterranea e nonviolenta, che metta al centro il tema del lavoro, dell’uscita dalla povertà e del diritto alla felicità per tutti.

Luca Pizzuto

Segretario Regionale Sinistra Ecologia e Libertà

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto ieri alla chiusura della Conferenza regionale su “La rete ospedaliera nella riforma sanitaria regionale”, organizzata dall’assessorato della Sanità.

«La riforma radicale e profonda del sistema della Sanità va nella direzione giusta, ce lo ha detto anche oggi chi, in Italia, conosce i migliori sistemi sanitari. Dobbiamo avere il coraggio di proseguire su questa strada e di farlo insieme – ha detto Francesco Pigliaru -. Abbiamo una sanità non all’altezza di ciò che meritiamo e non per colpa di chi ci lavora, ma perché siamo male organizzati, da una parte abbiamo sprechi e dall’altra una qualità dei servizi non sufficiente. Dobbiamo migliorare e per farlo occorre spendere bene i nostri soldi: costerà sempre di più avere servizi veri, ogni spreco è un crimine nei confronti dei cittadini. Dobbiamo fare molto meglio, in questi anni si è lavorato male nella sanità. Per noi questa riforma e quella degli Enti locali, rappresentano passaggi vitali, su cui ci giochiamo tutto. Siamo nella direzione giusta, consapevoli che le riforme si fanno insieme e non con diktat.»

Alla Conferenza, con il Presidente Pigliaru e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, sono intervenuti il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il Direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Sechi (che ha illustrato le Linee guida della nuova Rete territoriale) Mario Braga, dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Mondo Perra, il Rettore dell’università di Cagliari, Maria Del Zompo, e quello dell’Ateneo di Sassari, Massimo Carpinelli, il presidente dell’Anci Sardegna, Piersandro Scano, la coordinatrice della Rete del Tribunale per i Diritti del Malato, Maria Laura Maxia, il presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi, Luigi Presenti.

Sulla riforma della rete ospedaliera si è soffermato l’assessore Arru, spiegando che una riorganizzazione mancava dall’ultimo Piano sanitario del 2006. «Quella di luglio è una delibera di approvazione preliminare, che abbiamo aperto al dibattito pubblico. Abbiamo raccolto, in giro per tutti i territori, più di quaranta osservazioni e valuteremo quante possono essere in linea con la struttura generale della riforma. Stiamo proponendo un metodo, poi spetterà al Consiglio regionale decidere. Il nostro obiettivo – ha detto ancora Arru – è cambiare per migliorare. Nessuno sta tagliando ospedali, dobbiamo però avere il coraggio di fare scelte, dando garanzie di salute e non confondendo il posto-letto con la garanzia di servizi». L’assessore ha sottolineato il ruolo importante dell’Università nel riordino della rete e aggiunto che «la nostra scommessa è creare servizi per tutti i cittadini della Sardegna». In chiusura l’invito al mondo della sanità: «Diamoci del noi, non continuiamo con una mentalità che non ci fa vedere oltre il nostro ombelico. Miglioriamo e facciamolo insieme».

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Due titoli per Israele, due per la Francia, uno per l’Italia e uno per la Grecia. E nel medagliere spazio anche a Giappone, Spagna e Russia. Il Campionato mondiale della classe Techno 293 disputato a Cagliari si è chiuso stasera con la cerimonia di premiazione nell’anfiteatro di Marina piccola, al termine di una lunga giornata in cui cielo grigio e un po’ di pioggia non sono riusciti a guastare la festa.

Festeggiano i vincitori, quelli già annunciati e quelli che hanno conquistato la medaglia solo all’ultima prova, magari con tanta paura dopo il traguardo, in attesa di una conferma semi-ufficiale. Festeggia il Windsurfing Club Cagliari, che – oltre ad aver organizzato un bel Mondiale in tempi brevissimi e con risorse limitate – porta a casa tre delle quattro medaglie italiane. E festeggia Cagliari, che si conferma ancora una volta degno scenario per eventi velici importanti. Con il sogno – confermato dal sindaco Massimo Zedda alla premiazione – di poter ospitare le prove della vela se Roma dovesse ottenere le Olimpiadi del 2024.

In mare non c’è stato modo di annoiarsi, per colpa di un maestrale ballerino che ha costretto più volte il Comitato di regata a spostare i campi per seguirne i salti. Alla fine l’ultima prova degli Under 15 Silver (dal 44° posto in giù) è stata annullata dopo interminabili discussioni in giuria perché buona parte della flotta, ingannata da un salto del vento, aveva tagliato il campo, puntando direttamente sulla seconda boa. Solo i migliori avevano completato il percorso intero, arrivando ovviamente dietro agli altri, e convalidare l’ordine d’arrivo si è rivelato impossibile.

I duelli da seguire erano tanti. Nell’Under 17 le due medaglie d’oro erano gia assegnate da venerdì sera, ma gli israeliani Katy Spychakov e Yoav Cohen hanno voluto comunque onorare l’impegno. (Katy non era molto soddisfatta per il piazzamento della prima prova, solo nona, e nella seconda si è data da fare per chiudere con un altro primo posto.) Fra le ragazze Giorgia Speciale (Stamura Ancona) ha messo al sicuro l’argento con una vittoria nella prima prova di giornata. Restava il bronzo.

Enrica Schirru (Windsurfing Club Cagliari) e Aikaterini Divari sono arrivate pari alla prova decisiva e per il gioco dei peggiori punteggi da scartare non era facile impostare una strategia. La greca ha scelto di marcare l’avversaria, spingendola sulla parte meno favorevole del campo di regata, pur di arrivare davanti a lei. Ma ha esagerato: l’ha preceduta di due posizioni sul traguardo, però i piazzamenti troppo alti (35-33, entrambi scartati) hanno fatto saltare ogni calcolo. Nella classifica finale Enrica è terza, con quattro punti di vantaggio, anche se prima di arrivare a terra era convinta di aver buttato via la medaglia. Fra le altre italiane, la migliore è Rosanna Stancampiano (Canottieri Di Lauria Palermo), undicesima.

Nella prova maschile, il francese Tom Arnoux non ha fatto calcoli per prendersi l’argento: partenza e via, primo posto finale, e gli iniziali due punti di ritardo dallo spagnolo Fernando Lamadrid Trueba diventano due punti di vantaggio. Primo degli italiani Federico Ferracane (Canottieri Marsala), tredicesimo. Riccardo Renna (Circolo Surf Torbole) ha chiuso al primo posto la regata della flotta Silver.

Nell’Under 15 maschile andava in scena un doppio Grecia-Francia per il podio. Una vittoria a testa: con due primi posti, Leonidas Tsortanidis ha difeso la medaglia d’oro dall’assalto di Yun Pouliquen, mentre Fabien Pianazza ha tenuto a bada Charalampos Kogias per il bronzo. Nessuna possibilità per Edoardo Tanas (Fraglia Vela Malcesine, 9-8 nella giornata finale), quinto e migliore degli italiani, davanti a Giorgio Stancampiano (Canottieri Di Lauria Palermo).

Fra le ragazze Under 15, successo netto per la francese Heloise Macquaert, prima anche nella prova finale. Sembrava che la sua avversaria più temibile dovesse essere Linoy Geva, ma l’israeliana ha rovinato tutto con due prestazioni mediocri (16-22) e anziché giocarsi l’oro è finita già dal podio, quarta. Argento per una seconda francese, Enora Tanne, che aveva dominato la prima parte del Mondiale, e – a parità di punti – ha preceduto la russa Dana Bekmuratova grazie allo scarto migliore. Tre italiane nella top ten: sesta Marta Monge (Circolo Nautico Loano), settima Gaia Busetta (Canottieri Marsala) e decima Aurora De Felici (LNI Civitavecchia).

Nella Plus Cup maschile l’Italia conquista l’oro degli Over 17 con Michele Cittadini (Windsurfing Club Cagliari), che nell’ultima giornata (1-2) non ha concesso agli avversari il minimo spiraglio. Sul podio assieme a lui due giapponesi, Yuta Mori e Yuta Iwasaki. Fra le ragazze, la francese Lucie Pianazza, mondiale Under 17 nel 2014, ha passeggiato verso una medaglia d’oro prenotata con largo anticipo e si è portata dietro la connazionale Jeanne Penfornis, argento. Elena Vacca (Windsurfing Club Cagliari) dopo un nono posto da scartare nella prima prova di oggi ha saputo gestire il vantaggio in classifica sulla giapponese Momoka Hara e tagliando il traguardo subito di lei ha conquistato il bronzo.

Le medaglie

Under 17 maschile

1) Yoav Cohen (Israele)

2) Tom Arnoux (Francia)

3) Fernando Lamadrid Trueba (Spagna)

Under 17 femminile

1) Katy Spychakov (Israele)

2) Giorgia Speciale (Italia)

3) Enrica Schirru (Italia)

Under 15 maschile

1) Leonidas Tsortanidis (Grecia)

2) Yun Pouliquen (Francia)

3) Fabien Pianazza (Francia)

Under 15 femminile

1) Heloise Macquaert (Francia)

2) Enora Tanne (Francia)

3) Dana Bekmuratova (Russia)

Plus Cup maschile

1) Michele Cittadini (Italia)

2) Yuta Mori (Giappone)

3) Yuta Iwasaki (Giappone)

Plus Cup femminile

1) Lucie Pianazza (Francia)

2) Jeanne Penfornis (Francia)

3) Elena Vacca (Italia)

Il medagliere (oro, argento, bronzo)

Francia 2, 4, 1

Israele 2, -, –

Italia 1, 1, 2

Grecia 1, -, –

Giappone -, 1, 1

Spagna -, -, 1

Russia -, -, 1

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Ospedale Brotzu Cagliari2

L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, ha partecipato all’incontro con la Conferenza dei sindaci della ASL 8, convocata nella sede di via Piero della Francesca dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda. Illustrando la riforma della rete ospedaliera, l’assessore ha puntato l’attenzione sull’area di Cagliari, classificata come II livello dalla riforma.

«Non abbiamo deciso noi che il sud Sardegna serva, dal punto di vista sanitario, 700mila persone. La realtà della zona di Cagliari e’ consolidata e centri come Oncologico, Brotzu, Microcitemico, sono già riferimenti regionali». Luigi Arru ha confermato l’importanza del Policlinico di Monserrato nella riorganizzazione del sistema sanitario sardo e ribadito che la classificazione attuale non è certamente un declassamento per ciò che la struttura ospedaliero-universitaria rappresenta nel sistema della sanità.

Sul San Giovanni di Dio, l’esponente della Giunta ha proposto di farlo diventare una casa della salute: «Possiamo pensarci, ovviamente insieme a tutti i soggetti interessati al futuro dell’ospedale cagliaritano». Arru ha ancora una volta chiarito che «nessun posto letto verrà toccato finché non sarà operativa l’Agenzia regionale dell’emergenza urgenza. Spero che per giugno si possa partire col nuovo sistema di elisoccorso». La rete delle case della salute, infine, verrà affrontata con i sindaci, così come la nuova rete territoriale.

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Il Poetto d'inverno

Cagliari e il Poetto ospitano fino al 31 ottobre il Campionato Mondiale della Classe Techno 293, affidato all’organizzazione del Windsurfing Club Cagliari. Un’impresa che il circolo cagliaritano ha accettato «con una certa dose di incoscienza», come ha spiegato il presidente Giuseppe Marghinotti nella conferenza stampa di presentazione. «Dopo aver dedicato tempo e risorse alla regolarizzazione della concessione sull’area che ospita la nostra sede, eravamo impegnati a ricostruire le  strutture e riorganizzarci. Quando ci hanno proposto il Mondiale Techno 293 (originariamente in calendario in Argentina), abbiamo accettato, per portare a Cagliari un altro importante evento. In fondo quel che determina il successo di Mondiale non è l’abbondanza di strutture a terra ma la qualità e il fascino del campo di regata, assieme all’esperienza, alle capacità e all’impegno di chi gestisce l’evento, a terra e in mare».

«Certo, non siamo Luna Rossa – ha aggiunto Marghinotti – ma il Mondiale Techno 293 garantirà comunque a Cagliari e alla Sardegna un grande ritorno di immagine. Avremo 350 ragazzi impegnati nella regata e siamo certi che – assieme ai loro allenatori e alle famiglie che li accompagnano, in arrivo da tutto il mondo – sapranno raccontare che la nostra città è una sede perfetta per fare vela. Da parte nostra crediamo che con una programmazione intelligente potremmo ospitare ogni anno un grande evento internazionale.»    Un obiettivo ambizioso, in linea con le strategie della Regione Sardegna (che per questi Mondiali mette a disposizione risorse essenziali, attraverso l’Assessorato del Turismo e l’Assessorato dello Sport) e soprattutto del Comune di Cagliari. L’assessore allo Sport Yuri Marcialis ha confermato l’impegno dell’Amministrazione per la promozione delle attività sportive di base e degli eventi capaci di far crescere l’immagine della città: «Cagliari deve inserirsi stabilmente in un circuito di eventi nazionali e internazionali, specie nello sport giovanile, puntando sugli sport legati al mare e alla spiaggia, discipline che valorizzano la nostra vocazione».

Come aveva fatto notare Daniele Ciabatti, coordinatore del comitato organizzatore, i Campionati Techno 293 portano a Cagliari per almeno dieci giorni, in bassa stagione, 6-700 persone, tra atleti in gara (si va verso quota 350 iscritti, da 27 nazioni di cinque continenti), allenatori (una cinquantina quelli già registrati) genitori e accompagnatori. Al di là delle settemila presenze stimate, sarà un grande evento promozionale: ne è convinto anche il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che ha apprezzato i risultati ottenuti dal Windsurfing Club Cagliari e dagli altri circoli cittadini impegnati assieme alla FIV nella promozione della vela, dalle scuole fino ai campi di regata. «Cagliari sta lavorando per ricostruire un rapporto stretto con il mare e vediamo all’orizzonte obiettivi importanti. Abbiamo già chiesto al presidente del CONI Malagò di poter ospitare gli eventi velici, nel caso le Olimpiadi del 2024 fossero assegnate a Roma. Per meritare d’essere sede olimpica dovremo crescere, dovremo valorizzare l’area di Marina Piccola con la creazione di un grande polo velico – ha aggiunto Zedda -. Un impegno che dovrà continuare a coinvolgere la Federvela e tutti i circoli».

Sulla disponibilità della Federazione nessun dubbio: l’ha ribadito Piero Sacchetto, coordinatore tecnico per la III Zona – Sardegna, che ha insistito anche sull’importanza del lavoro di promozione nella scuola, con il supporto dei circoli. Dopo una breve presentazione dell’attrezzatura Tecno («una tavola adatta ai ragazzini di 6 anni ma anche ai più grandi che a 17 anni vorrebbero inseguire un sogno olimpico»), Sacchetto ha ceduto la parola a Ceri Williams, segretario esecutivo dell’International Windsurfing Association. «Questa sarà la mia quinta regata internazionale a Cagliari – ha detto Williams -. Nel 2011 avevamo portato al Poetto gli Europei Techno 293, e il fatto che dopo quattro anni ritorniamo con i Mondiali conferma l’apprezzamento per la qualità di questo campo di regata e per le capacità organizzative del Windsurfing Club Cagliari. La Techno 293 è la Classe preolimpica, ma la nostra forza è data soprattutto dal numero di praticanti in tutto il mondo e dal numero di paesi in cui siamo presenti».

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L’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura, ha proposto oggi la stipula di un protocollo d’intesa tra Regione e Liantza per rafforzare la rete
degli operatori dell’immigrazione in Sardegna, nel corso del convegno conclusivo del progetto, “L’altra faccia dell’immigrazione”, svoltosi a Cagliari, al quale è intervenuto in collegamento via Skype anche l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, insieme a rappresentanti istituzionali, esperti e operatori impegnati nel settore.
«Credo che il progetto Liantza che si chiude, vada in realtà considerato solo l’inizio di un percorso comune – ha detto l’assessore Mura -. Propongo di stipulare un Protocollo d’Intesa con la rete che è stata costituita in Sardegna: è una realtà preziosa per la Consulta regionale per l’Immigrazione, l’organo istituzionale che si occupa dell’integrazione dei migranti, che per certi versi ancora più difficile della prima accoglienza. Lavorando insieme potremo limitare la frammentarietà della progettazione e della spesa delle risorse finanziarie, che non sono poche». Dall’esponente della Giunta anche una “comunicazione di servizio” attesa dai tanti mediatori culturali presenti e salutata da un applauso della platea: «A novembre uscirà il bando per queste figure, che verranno inserite nell’Agenzia regionale del Lavoro».
«Il 15 ottobre – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru – sono state presentate a Bruxelles le buone pratiche attive in Europa, e due regioni italiane, una era la Toscana, l’altra la Sardegna, sono state citate come modelli. Siamo riusciti a gestire gli sbarchi con grande umanità e professionalità. I medici sardi hanno garantito assistenza immediata in porto, ambulatori di strada per i migranti, centri di orientamento per servizi sanitari. Dopo il grande lavoro sulla prima accoglienza, ora dobbiamo farne uno altrettanto importante sull’integrazione. Liantza vuol dire rete e per l’integrazione serve proprio questo: lavorare insieme. Se riusciamo a dare una risposta di civiltà, contrastiamo il razzismo.»
Finanziato dall’assessorato regionale del Lavoro con risorse del Fondo sociale europeo 2007-2013, il progetto da quando ha preso avvio, ad aprile 2014, ha messo a confronto sul territorio operatori, istituzioni, rappresentanze degli immigrati. “Liantza” (“legame” in sardo) ha realizzato 171 incontri in tutte le province sarde, ha prodotto 52 schede progetto ed elaborato 12 protocolli d’intesa. Un percorso partito dal basso e fondato sull’ascolto per costruire, concretamente, una nuova politica dell’immigrazione.
Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e dal Prefetto della provincia di Cagliari Giuliana Perrotta. Sono poi intervenuti Mario Argentero (Direttore del progetto Liantza), Riccardo Rosas (Assessorato del Lavoro), Stefania Congia (Ministero del Lavoro) e Mauro Carta (ricercatore Iares). Ha chiuso i lavori la Tavola rotonda sul tema “Quali politiche migratorie europee, nazionali e locali tra diritti di cittadinanza, necessità di accoglienza e complessità sociali” con gli interventi, oltre che degli assessori Mura e Arru, del sottosegretario del ministero degli Interni con delega all’immigrazione Domenico Manzione, del deputato Khalid Chaouki, relatore della proposta di legge di riforma della cittadinanza, e di don Marco Lai, direttore della Caritas Sardegna. L’europarlamentare ed ex ministro per l’Integrazione Cécile Kyenge ha partecipato con un videomessaggio al dibattito, arricchito anche dalle testimonianze di alcuni immigrati integratisi in Sardegna. I lavori sono stati coordinati dal giornalista Nicola Scano.