15 May, 2024
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Centro direzionale ASL 7

La Asl 7, in esecuzione della deliberazione del Direttore Generale n° 2039 del 06/12/2013, ha bandito un concorso pubblico per la copertura a tempo pieno ed indeterminato, di 21 posti di collaboratore professionale sanitario – infermiere Cat. D.

I candidati devono essere in possesso dei seguenti requisiti specifici di ammissione:

1) laurea di 1° livello in Infermieristica (classe SNT/1 – Classe delle Lauree in  professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica), ovvero Diploma Universitario di Infermiere conseguito ai sensi dell’art. 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n° 502, e successive modificazioni, ovvero i diplomi e attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, ai sensi delle vigenti disposizioni, al Diploma Universitario ai fini dell’esercizio dell’attività professionale e dell’accesso ai pubblici concorsi/uffici.
2) Iscrizione all’Albo Professionale.

La domanda di partecipazione al concorso, redatta in carta semplice e secondo lo schema depositato presso gli uffici del servizio personale, deve essere indirizzata al Direttore Generale dell’Azienda U.S.L. n° 7, via Dalmazia, 83 – 09013 Carbonia (CI).

Il termine di presentazione delle domande di partecipazione ai concorsi scade il 10/04/2014, trentesimo giorno successivo a quello della data di pubblicazione dell’estratto del bando di concorso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – IV serie speciale “Concorsi ed esami”.

 

Giovedì 27 marzo 2014, alle ore 18.00, presso i locali al piano terra della Biblioteca Comunale in viale Arsia, si terrà un incontro dedicato all’archeologia, inserito nel più ampio progetto “Carbonia Studia”.

La conferenza, “Mettersi in mostra. Le sculture di Mont’e Prama”, si propone di narrare la storia delle sculture rinvenute nel 1974, in località Mont’e Prama (Cabras). Le indagini che seguirono il ritrovamento portarono al recupero di 5.178 frammenti. Oggi è possibile rivivere l’esperienza artistica offerta dalla visione delle sculture, ricomposte dopo il restauro in una mostra articolata nelle due sedi museali di Cagliari e Cabras. Interverrà l’archeologo Roberto Sirigu.

Consiglio regionale 7 copiaGianfranco Ganau 1 copia

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi giovedì 27 marzo per l’elezione del nuovo Ufficio di Presidenza. L’Aula eleggerà in prima battuta due vice presidenti, tre questori ed un segretario che, insieme al presidente dell’Assemblea, Gianfranco Ganau, faranno parte dell’organismo consiliare deputato a formulare gli indirizzi per la gestione amministrativa del Consiglio. Sarà però necessario procedere all’elezione di altri segretari.

L’articolo 4 del Regolamento stabilisce che tutti i gruppi consiliari devono essere rappresentati nell’Ufficio di presidenza. La votazione avverrà a scrutinio segreto. Ogni consigliere regionale avrà a disposizione una scheda nella quale indicherà un solo nome per la carica di vice presidente, due per quella di questore, uno per il segretario. Il presidente del Consiglio, una volta espletate le operazioni di voto, dovrà informare della sua elezione e della costituzione dell’Ufficio di presidenza il presidente della Repubblica, i presidenti dei due rami del Parlamento, il presidente  del Consiglio dei ministri ed il rappresentante del Governo presso la Regione Sardegna.

L’Ufficio di presidenza sovraintende alla gestione e al buon andamento dell’Amministrazione del Consiglio. Su proposta dei questori approva il bilancio, le eventuali variazioni e il conto consuntivo di entrate e spese. Dal parere dell’Ufficio dipendono, inoltre, gli impegni di spesa straordinari o che incidano su più esercizi finanziari. Tra i suoi compiti anche la definizione delle norme sull’ordinamento degli uffici e sul personale dipendente del Consiglio regionale. La carica di componente l’Ufficio di Presidenza è incompatibile con quelle di presidente di gruppo e presidente di commissione.

L’Agenzia Regionale Laore Sardegna, attiva un’iniziativa sperimentale in collaborazione con l’Agenzia Regionale Agris Sardegna finalizzata a verificare, in funzione delle tecniche locali di pesca, l’efficacia del sistema di apertura temporizzata galvanica delle nasse.
L’attività sperimentale comporta il coinvolgimento di operatori di imprese sarde del settore della piccola pesca costiera in possesso dei seguenti requisiti:
– avere sede legale nella Regione Sardegna;
– essere regolarmente iscritte alla Camera di Commercio e attualmente in attività;
– essere in regola per quanto riguarda gli aspetti contributivi e la tracciabilità dei flussi finanziari;
– essere in possesso o disponibilità di imbarcazioni con regolare licenza di pesca, relativa autorizzazione alla pesca con le nasse, come attrezzo principale o secondari.
-essere in regola con la normativa sulla sicurezza anche per quanto attiene l’imbarco del tecnico di riferimento;
– la dimensione dell’imbarcazione non deve essere inferiore ai 7 metri di LFT (lunghezza fuori tutto).
All’attività potrà partecipare un numero massimo di 20 imprese di piccola pesca costiera dislocate nelle diverse marinerie della Sardegna e un numero massimo di tre operatori per marineria.
A ciascun operatore che collaborerà alle prove dimostrative con l’imbarcazione da pesca, l’Agenzia Laore Sardegna consegnerà 20 nasse del prototipo sperimentale ad apertura galvanica e di 100 metri di lenza madre.
Una volta terminata la sperimentazione le nasse rimarranno alle imprese di pesca che hanno
partecipato all’iniziativa e agli operatori convenzionati, a conclusione dell’attività, verrà riconosciuto un compenso complessivo totale pari a 500 euro.
La manifestazione di interesse, redatta utilizzando la modulistica appositamente predisposta,
dovrà pervenire entro il 7 aprile 2014 e potrà essere inoltrata secondo le seguenti modalità:
– tramite fax ai numeri 070 60262408 o 070 60262222;
– tramite servizio postale all’Agenzia Regionale Laore Sardegna, Servizio Risorse Ittiche, Via Caprera, 8 – 09123 Cagliari;
– consegnata a mano all’Ufficio Protocollo dell’Agenzia in Via Caprera, 8 Cagliari, nell’orario dalle ore 8,30 alle ore 14.00 dal lunedì al venerdì (esclusi festivi) e nell’orario pomeridiano dalle ore 16.00 alle ore 18.00 tutti i martedì (esclusi festivi);
– inviata per posta elettronica all’indirizzo risorseittiche@agenzialaore.it.

Scadono domani, 25 marzo, i termini per la presentazione delle domande di tirocini formativi gratuiti della Fondazione Sardegna Film Commission.

I tirocini, di durata compresa tra un minimo di 2 mesi e un massimo di 3 mesi, sono focalizzati sulle seguenti competenze:
1. produzione;
2. montaggio (video/foto);
3. location scouting;
4. amministrazione campagna social media e new media;
5. organizzazione eventi/rassegne/convegni;
6. raccolta fondi e compilazione bandi europei.

I tirocinanti saranno di supporto alla Fondazione nelle aree di:
– amministrazione e rendicontazione;
– assistenza alle produzioni;
– sviluppo progetti;
– campagna social media e stampa;
– archiviazione multimediale;
– organizzazione eventi;
– segreteria di direzione di Film Commission,
affiancando i coordinatori di area nelle attività previste.

I candidati devono essere iscritti a corsi ancora in fase di svolgimento e per i quali sia obbligatorio il riconoscimento dei crediti formativi, di:
– laurea (o titolo analogo) preferibilmente in Economia, Giurisprudenza, New Media e Cinema, Arti e Fotografia, Scienze Multimediali, Architettura e Design, Lettere e Filosofia, con preferenza per gli indirizzi attinenti alle aree pre-scelte;
– master (o analoghi titoli di specializzazione)
e in possesso di buona conoscenza di almeno una lingua straniera.

I candidati dovranno assicurare propensione al lavoro di gruppo, buona disponibilità ad un calendario flessibile di lavoro (a distanza e di presenza in ufficio) ed eventuali spostamenti in ambito regionale e nazionale.
Le domande dovranno pervenire via e-mail all’indirizzo di posta elettronica: filmcommission@regione.sardegna.it.

Luca Murgianu.

Luca Murgianu.

Sono oltre 17mila le imprese giovanili registrate in Sardegna nel 2013, incluse le 680 società a capitale ridotto.

«Il perdurare della crisi, anche nella nostra Isola – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Luca Murgianuporta sempre più under 35 a “mettersi in proprio”; che si tratti di “voglia” o “necessità”, in tantissimi hanno deciso di tentare la carta dell’impresa soprattutto nel commercio, nell’edilizia e nella ristorazione

Le due facce del “fare impresa”, quello dell’obbligo, perché espulsi dal sistema produttivo, o quello dell’essere indipendenti, sono state fotografate dall’Ufficio Studi di Confartigianato, che ha rielaborato i dati di UnionCamere e Istat del 2013.

Sono 17.519 le imprese giovanili registrate negli Albi provinciali delle Camere di Commercio l’anno passato. In termini assoluti, la maggior parte si trovano a Cagliari (6.938), segue Sassari (5.610), poi Nuoro (3.436) e chiude Oristano (1.535). In termini percentuali, in testa Nuoro (12,5%), seguita da Oristano (10.5%), Sassari (10.1%) e Cagliari (9,9%), con una media regionale 10.75%, cifra superiore alla media nazionale (10.5%). Sempre in Sardegna, tra le 680 “imprese giovanili a 1 euro”, 167 sono state registrate come “Società a responsabilità limitata a capitale ridotto” (successivamente abrogate) e 513 come “Società a responsabilità limitata semplificata”.

 

«E’ facile, e per certi verso entusiasmante, poter aprire una impresa “a 1 euro” – continua Murgianu – ma i problemi da capire sono due: quante resisteranno dopo 3-4 anni e, soprattutto, quante di queste nuove imprese nascondono false partite iva o addirittura dei prestanome?.»

«Sempre più aziende – denuncia il presidente – scaricano su questi “nuovi giovani finti imprenditori” tutti gli oneri di un lavoro non in regola nel quale l’unica cosa che conta è tagliare i costi.»

«Non abbiamo ancora le percentuali della nati-mortalità – continua Murgianu – però un fatto è certo: questi giovani non si sono rassegnati a lasciare l’Isola o arresi: si sono rimboccati le maniche e guardano con coraggio al domani”.“Tanti di loro rappresentano la generazione che vuole farcela con le proprie forze – prosegue – e che ha trovato l’energia di puntare su un’idea e sulle proprie competenze. A loro dobbiamo ispirarci per creare le migliori condizioni affinché i progetti di impresa possano crescere e svilupparsi.»

Un sondaggio, di ottobre 2013, dell’agenzia per il lavoro Openjobmetis, ha evidenziato come il 23% di un campione di intervistati (il 70% di questi possedeva la laurea o addirittura un Master) avrebbe preferito una professione artigiana, con conseguente pratica “sul campo”, come il tirocinio o l’apprendistato, rispetto al conseguimento di una specializzazione accademica.

Ciò dimostra come il momento di difficoltà del mercato del lavoro porti a preferire mestieri per i quali è richiesta un’elevata specializzazione tecnica e manuale. Insomma, oggi l’ambizione di gran parte di coloro che hanno risposto al sondaggio è saper fare bene un mestiere manuale, più che una professione.

«Dobbiamo puntare sugli investimenti nella formazione “on the job” – rimarca Murgianuovvero tirocini e apprendistato, la cui percentuale in Sardegna è ancora bassa; per fare un esempio, gli imprenditori artigiani della Sardegna, nel 2011 investirono solo 107 milioni di euro (tra rimborsi spesa nei tirocini e retribuzioni e oneri nell’apprendistato) contro i quasi 400 dell’Emilia Romagna (dati dell’Osservatorio Confartigianato Emilia Romagna)”.

«In ogni caso, della crisi – conclude il presidente Murgianu – si esce soprattutto con la preparazione e con le competenze giuste.»

 

Cagliari dall'alto e Carcere Buoncammino 2

«Il carcere di Buoncammino, nonostante le carenze di carattere strutturale, è considerato dai cittadini privati della libertà, in particolare da quelli dell’alta sicurezza che hanno sperimentato la realtà di altre strutture penitenziarie, una “Casa Famiglia” per il senso di umanità di quasi tutti gli operatori.»

Lo afferma Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, che in proposito ha ricevuto alcune lettere di detenuti di AS trasferiti dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in vista dell’apertura del “Villaggio Penitenziario” di Cagliari-Uta. Significativa a questo riguardo anche la lettera che Alfio Sofia Diolosà, trasferito da Buoncammino a Parma un mese fa, ha scritto all’associazione.

«Quando per la prima volta ho varcato la soglia della porta carrabile di Buoncammino, non ho potuto fare a meno di notare – ricorda il detenuto catanese in regime di Alta Sicurezza che attende la declassificazione – la lastra di marmo con su inciso il testo dell’art. 27 della nostra Costituzione italiana. Non nascondo che avevo subito pensato a un’ulteriore offesa all’intelligenza dei condannati. Invece mi sono sbagliato. Ho avuto modo di constatare e posso testimoniare che al di là di una struttura vecchia di 150 anni, operavano e operano tutt’oggi persone degne del rispetto di quell’articolo. Ciò fa onore a tutta la categoria del Corpo di Polizia Penitenziaria e di tutti coloro che all’interno lavorano con abnegazione e senso di responsabilità rendendo quella “vecchia struttura” alla pari di una “Casa Famiglia” attenta a tutti i bisogni e alle esigenze di chi è ospite. Si tratta di persone con “sistemazione provvisoria” così come sempre diceva Mons. Mani, arcivescovo di Cagliari, tutte le volte che veniva a trovarci. Tutto questo fa onore anche a quella piccola parte che ancora non ha il coraggio di guardare al cambiamento. C’è sempre tempo per convertirsi e chi non lo farà nella vita terrena – conclude nella lettera – dovrà rendere conto al Padre Eterno.»

«Un’attestazione che, in questa stagione di gravi difficoltà per le carceri italiane a causa del sovraffollamento, rende giustizia all’operato del Direttore della Casa Circondariale cagliaritana Gianfranco Pala e della Comandante Barbara Caria ai quali il detenuto – conclude la presidente di SDR – rivolge un particolare ringraziamento.»

 

L’assessorato regionale alla Sanità ha pubblicato le graduatorie dei progetti ammessi ai finanziamenti per interventi di ristrutturazione, completamento, nuova costruzione e arredo delle strutture per la prima infanzia.

Le graduatorie sono così distinte:
– graduatoria progetti per lavori
– graduatoria progetti per arredi
– progetti ammessi ai finanziamenti per lavori
– progetti ammessi ai finanziamenti per arredi

L’assessorato, inoltre, ha reso disponibile l’elenco dei progetti non ammessi.
Gli interventi proposti potranno essere finanziati fino all’80% dell’importo massimo ammissibile, la parte restante sarà a carico dell’Amministrazione che richiede il finanziamento regionale, quale quota di compartecipazione.

La Monteponi ha travolto il CUS Cagliari, 4 a 0, centrando l’11esima vittoria consecutiva e conserva 6 punti di vantaggio sul Guspini a 5 giornate dalla fine del campionato di Prima categoria. La squadra di Vittorio Corsini sembra non conoscere ostacoli, come confermano i numeri dei goal segnati, 75, e di quelli subiti, 12. A questo punto, solo un improvviso crollo potrebbe riaccendere le possibilità del Guspini che confida sul confronto diretto in programma sul proprio campo all’ultima giornata.
La giornata ha registrato il successo della Fermassenti sul campo del Gonnesa, 3 a 2, ed il pari interno del Tratalias con l’Escalaplano, 2 a 2. Pesanti sconfitte per il Carloforte sul campo della Ferrini Quartu, 4 a 2, e per il Portoscuso in casa con l’Andromeda, 5 a 0.