16 May, 2024
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«Non possiamo e non vogliamo trasformarci in esattori dello Stato.» E’ l’appello lanciato questa mattina da una delegazione di sindaci dei comuni del Sulcis alla Regione e allo Stato, con il quale si dichiarano pronti a manifestare a Roma davanti a #Palazzo Chigi. Da alcuni anni sono alle prese con le conseguenze della crisi e per i continui tagli di risorse (dal 2010 ad oggi i Comuni hanno perso il 51% dei trasferimenti), non riescono a dare risposte alle richieste dei loro amministrati.

Condivisione e sostegno alla presa di posizione dei sindaci del Sulcis Iglesiente che chiedono un intervento del Governo per arginare il crescente taglio alle risorse trasformando gli enti locali periferici in catalizzatori del malcontento generale, è stata espressa questo pomeriggio da Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«Negli ultimi anni – ha detto Emanuele Cani – la riduzione di trasferimenti del 51 per cento di risorse dallo Stato ai Comuni ha impoverito questi ultimi costringendo gli amministratori a vere e proprie acrobazie per far quadrare i conti e garantire i servizi. Altro aspetto che deve essere risolto è quello relativo al patto di stabilità, perché non è proprio accettabile né pensabile che Comuni come quello di Carbonia – ha concluso il deputato sulcitano – abbiano risorse in cassa notevoli che non possono essere utilizzate per questi vincoli.»

L’assessore regionale dell’Agricoltura ha integrato con un nuovo decreto le disposizioni sull’interruzione temporanea della pesca nelle acque del mare territoriale della Sardegna per le unità abilitate ai sistemi di pesca a strascico, comprendente i seguenti attrezzi: reti a strascico a divergenti, sfogliare rapidi, reti gemelle a divergenti ad esclusione delle unità abilitate alla pesca oceanica che operano oltre gli stretti.

In particolare, ha stabilito che, il periodo di interruzione temporanea obbligatoria dell’attività di pesca nelle acque territoriali disposto dal decreto ministeriale 23 luglio, potrà essere effettuato dal 2 ottobre al 31 ottobre 2014 compreso in alternativa al periodo con decorrenza dal 15 settembre al 15 ottobre 2014 compreso.

Per i pescherecci che scelgono di effettuare l’arresto temporaneo obbligatorio con decorrenza dal 2 ottobre, le misure tecniche si applicano a decorrere dal 1 novembre 2014.

Palazzo della Regione 1 copiaPecore a Gonnesa 2 copia

Un migliaio di pastori hanno partecipato questa mattina, per le strade di Cagliari, alla manifestazione organizzata dal #Movimento Pastori Sardi per denunciare la crisi delle campagne. Il #palazzo della Regione, in Viale Trento, è stato blindato dalle forze dell’ordine e sono stati chiusi gli ingressi centrali.
 «I 
pastori sono preoccupati ed arrabbiati – ha denunciato il leader del Movimento Pastori Sardi, Felice Floris -, si sta perdendo un’occasione storica: a Bruxelles si parla di noi, qui no. Vogliamo ricordare al presidente, Francesco Pigliaru, e alla sua Giunta, che i pastori perderanno 200 milioni di euro.»

«Non possiamo assolutamente permetterci di rimanere indietro: la Regione deve muoversi», ha aggiunto Felice Floris che ha attaccato la Giunta anche sulla lingua blu: «Basta vaccini, ci hanno detto che c’era il vaccino buono. È tutto un business». Felice Floris, infine, ha rivolto un appello alle campagne: «Vi aspettavo due, tre, quattro volte di più, ma le cose le diremo lo stesso».

La delegazione del #Movimento pastori sardi, guidata da Felice Floris, è stata ricevuta dal capo di gabinetto della presidenza della Giunta, Filippo Spanu. La riunione, per motivi di sicurezza, è in corso in una saletta al piano terra del palazzo di viale Trento.

Sulla manifestazione e sui problemi del mondo pastorale, è intervenuta con un comunicato Elisabetta Falchi, assessore regionale dell’Agricoltura.

«Come abbiamo ribadito più volte in questi giorni, manifestare è un diritto e non saremo certamente noi a negarlo a nessuno», ha detto Elisabetta Falchi, che ha ricordato la posizione della Regione: «Da settimane è iniziata la fase di informazione e ascolto sui territori, dove abbiamo incontrato migliaia di operatori del mondo agropastorale – ha aggiunto – ci siamo confrontati sulla nuova Politica agricola comunitaria (Pac) 2014-2020, sul prossimo #Programma di sviluppo rurale (Psr), ma anche sulla lotta alla Lingua blu ed alla #Peste suina africana».

«Da parte della Giunta e del presidente Pigliaru abbiamo proposto di fissare un incontro per il prossimo 27 settembre e ci è stato detto che era troppo tardi. Siamo sempre stati disponibili all’ascolto, anche il 10 luglio, quando il signor Felice Floris ha partecipato, come rappresentante della sua organizzazione di produttori, a un incontro sul nuovo Psr. Poteva presentare proposte e suggerimenti, ma così non ha fatto. La disponibilità – conclude l’assessore Falchi – per lavorare nell’interesse del mondo delle campagne c’è tutta ed è una disponibilità inserita in un clima di reciproca fiducia e di rispetto.»

Tuerredda 18

Prende il via alle 15.00 da Pula la #“Granfondo ciclistica dei trapiantati”, tradizionale corsa ciclistica non competitiva organizzata dall’Associazione “Amici del trapianto di fegato onlus” di Bergamo.

La Granfondo, cui partecipano numerosi trapiantati di fegato, ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione e i giovani sul tema della donazione degli organi e dimostrare che il “trapianto è vita”.
Nell’occasione, il Coordinamento locale dei trapianti della ASL 7 di Carbonia organizza una manifestazione che prevede l’accoglienza dei bikers nel nostro territorio lungo il percorso Pula-Carbonia-Guspini. Varie staffette di bikers locali, con le associazioni ciclistiche territoriali incontreranno e accompagneranno i trapiantati nei vari centri attraversati nel percorso fino all’arrivo a Carbonia.
Il programma è suddiviso in due giornate:
23/09/2014 percorso Pula-Carbonia km 80
Le associazioni di bikers e volontariato locali, insieme ad una rappresentanza di medici e infermieri della Rianimazione di Carbonia, scorteranno il gruppo ciclistico lungo tutto il percorso della S.S. 195 Sulcitana.
Orari previsti:
h. 15,00 spiaggia Tuerredda: accoglienza dei ciclisti trapiantati provenienti da Pula;
h. 16.00 transito nel comune di Sant’Anna Arresi;
h. 16,15 transito nel comune di Masainas e Giba;
h. 16,30 breve sosta nella frazione di Palmas Suergiu per consentire ad altri partecipanti di unirsi alla carovana;
h. 16,40 transito nel comune di San Giovanni Suergiu;
h. 16,50 altra breve sosta presso il campo sportivo di Is Gannaus dove si uniranno al gruppo gli amanti delle due ruote di Carbonia;
h. 17,00 ingresso a Carbonia passando per il centro intermodale e la via Roma.
h. 17,10 arrivo in piazza Roma dove le Associazioni dei trapiantati, volontari, bikers, cittadini, medici e infermieri e istituzioni incontreranno la carovana.

24/09/2014

h. 8,30/10,00 incontro con gli studenti del Liceo Amaldi-Gramsci di Carbonia (via delle Cernitrici);
h. 10,00 breve percorso cittadino del gruppo ciclistico: via Costituente, via Gramsci, via Manno, via Roma, Grande Miniera di Serbariu, S.S. 126.
h. 10,15 transito a Cortoghiana;
h. 10,35 transito a Gonnesa;
h. 11,45 attraversando il territorio Nebida- Masua arrivo a Buggerru dove saluteremo la carovana che dopo una breve sosta pranzo a San Nicolò, proseguirà verso Guspini.

Franco Meloni 0 copia

«Con il lancio dell’operazione della #Bper per incorporare il #Banco di Sardegna, la nostra Isola perde la banca di riferimento ed il presidente della Regione non stia a guardare.»

L’appello è dell’ex consigliere regionale Franco Meloni, oggi rappresentante del #Centro studi dei Riformatori sardi.

«Si diffondono voci sempre più preoccupanti sul futuro del Banco di Sardegna, l’unica banca con le radici in Sardegna, anche se ormai controllata da una banca emiliana che tutto ha a cuore fuorché aiutare l’isola e la sua economia – attacca Franco Meloni -. L’ultimissima ci giunge dalle autorevoli colonne di Milano Finanza e riporta notizie circa la possibilità di uno “swap” a favore della Bper, in poche parole un’operazione che consentirebbe a quest’ultima di incorporare il Banco di Sardegna e di diventarne l’assoluto padrone. E la Fondazione Banco di Sardegna, che detiene quasi il 49 % delle azioni del Banco ne ricaverebbe in cambio una quota importante di azioni della Bper, titoli – ci dicono le cronache – liquidi ed apprezzati dal mercato.»

«La Fondazione – aggiunge Meloni – è una proprietà dei sardi, nata per ereditare un grande patrimonio frutto del sudore pluridecennale dei sardi e per sostenere l’economia e lo sviluppo della Sardegna. Non può comportarsi come un qualunque pescecane di Wall Street e disperdere tutto davanti ad una prospettiva di guadagno puramente economica: ha obblighi morali che non può scordare.

«Per questo – conclude Meloni – invitiamo il presidente Pigliaru a vigilare con attenzione e ad esercitare tutta la sua autorevole influenza sulla Fondazione il cui organo di controllo, tra l’altro, è notoriamente vicino al suo partito.»

Il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha stanziato 15 milioni di euro per rinnovare il parco mezzi delle imprese di trasporto con mezzi ecologici che rispettino le nuove normative europee.

«E’ un’occasione per modernizzare il parco circolante – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – anche in un momento difficile come questo. Tutti possono usufruirne chi effettua piccoli e grandi trasporti oppure chi opera con i semirimorchi. Ma attenzione: bisogna acquistare solo mezzi nuovi.»

L’agevolazione, attivata dal decreto del 3 luglio, appena entrato in vigore, è destinata alle imprese in regola con i requisiti di iscrizione al #Registro Elettronico Nazionale, ovvero all’Albo Nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi.

Il contributo massimo concesso ad ogni impresa è di 500mila euro finalizzati all’acquisto di autoveicoli nuovi per il trasporto merci di massa complessiva da 3,5 a 7 tonnellate e per quelli con massa fino a 16 tonnellate ma sempre con trazione alternativa a gas naturale o biometano. Oppure si possono acquistare semirimorchi per il trasporto combinato ferroviario o per quello marittimo, dotati di ganci nave rispondenti alla normativa IMO.

Le domande potranno essere inviate, ai fini dell’ammissione, entro e non oltre il 30 novembre prossimo e verranno prese in considerazione in base all’ordine di arrivo.

Buggerru 64 copiaIl Poetto d'inverno

L’era “2.0” si apre anche per le coste della Sardegna. Grazie a una nuova tecnologia oggi è possibile assottigliare i fondali marini e difendere le spiagge dall’erosione, risparmiando una quantità notevole di denari pubblici e nel pieno rispetto dell’equilibrio ambientale.

Per buona parte dei 1.850 chilometri di coste sarde, dalla spiaggia cagliaritana del Poetto al porto di Buggerru, dalla Marina di Sorso a quella di Oristano, passando per il porticciolo di Carloforte o il porto di Olbia, le attività turistiche legate al mare potrebbero essere rilanciate, e l’ambiente tutelato, grazie a una nuova concezione del  dragaggio dei fondali e della ricostruzione degli arenili. Artefice della nuova tecnologia, già definita rivoluzionaria e presentata anche dall’attivista per l’ambiente Jacopo Fo al recente festival delle ecotecnologie e dell’autocostruzione “Ecofuturo”, è la #Decomar, un’azienda di Pontedera, con sede operativa a Massa.

La tecnica messa a punto prevede l’uso di una sorta di aspirapolvere sottomarino, e si basa su una tecnologia a ricircolo che permette di operare in totale assenza di contatto con il fondale, cosa questa di estrema importanza poiché, effettuando direttamente l’asportazione dei sedimenti, la separazione granulometrica degli stessi e la differenziazione dei materiali inquinanti  viene ridotta anche l’invasività ambientale.

In questo modo circa l’83% della sabbia dragata, già libera dalle sostanze inquinanti, diventa subito disponibile per altri usi (non vi è quindi bisogno  di aprire nuove cave di sabbia e distruggere ancora ambiente). Il sistema di sfangamento permette  infatti di  ridurre il volume dell’eventuale frazione da destinare a trattamento successivo.

Da questa prospettiva, sono tanti i vantaggi in vista per la Sardegna, che vedrebbe rifiorire diverse attività legate alla presenza del mare, salvaguardando al contempo l’ambiente: solo per citare alcuni esempi,  si potrebbe rispondere al problema dell’erosione costiera nella spiaggia del Poetto, a Cagliari. Problema, questo, presente anche nella Baia di Porto Frailis, a Tortolì. Ancora: si darebbero risposte all’insufficienza del fondale della Marina di Oristano, dove la crisi per il comparto turistico è stata aggravata dalla mancanza di lavori di dragaggio, attesi da anni. Anche a Olbia da anni si attendono lavori di assottigliamento del fondale. E così pure nel porticciolo di Carloforte, dove di recente i traghetti  hanno incontrato qualche difficoltà nelle manovre da effettuare. Di lotta all’insabbiamento si parla anche nella costa di Buggerru, dove le attività del porto sono state fortemente ridimensionate proprio per via della sua inutilizzabilità.

La nuova tecnologia si presenta come un sistema di selezione controllata, selettiva e personalizzabile: è possibile ottenere il livello di granulometria desiderata in uscita, per il sito in oggetto, con l’estrazione e il recupero dei corpi estranei e dando la possibilità di inserire in cascata processi di trattamento per i materiali contaminati attraverso una impostazione predittiva in grado di meglio rispondere alle esigenze dei trattamenti a valle. Altresì importante è il risparmio che questo sistema permette: rispetto alle tecniche tradizionali (con la benna) si ha un abbattimento dei costi di circa il 30%, se si considera la vita totale dei sedimenti che finora venivano solo spostati da un posto a un altro per poi essere trattati o, peggio ancora, dimenticati per carenza di fondi.

Per la sua innovatività, la nuova metodica è stata inserita tra i tre progetti premiati dal #Sogesid, società in house del ministero per l’Ambiente e tutela del territorio e del mare che fornisce supporto tecnico alle strutture regionali/locali attraverso azioni e interventi che concorrono a risolvere le criticità ambientali (bonifiche, emergenza e gestione rifiuti, dissesti idrogeologici, etc.).

Una prima fase applicativa di questa tecnologia, nata due anni fa e per ora utilizzata solo in Italia, nei mesi scorsi si è avuta nelle aree portuali di La Spezia e di Livorno. E’ stata inoltre utilizzata in alcune fasi  della rimozione dei detriti nell’ambito delle operazioni di recupero della nave Costa Concordia. In quest’ultimo caso l’esperienza ancora non si è conclusa, ma anzi si appresta a divenire ancora più interessante dato che ora possibile avviare le operazioni di ripulitura dal fondale  dai detriti (milioni di tonnellate) lasciati non solo dalla nave, ma anche dalle operazioni per il suo recupero.

Insomma, una tecnologia che permette alle spiagge di diventare sostenibili, perché non sposta l’inquinamento da un sito all’altro, come  è spesso accaduto in passato, e dà risposte durature a costi decisamente inferiori rispetto alle tecnologie convenzionali.

«Bonificare in maniera innovativa vuol dire cambiare un paradigma sul concetto delle risorse – afferma il presidente di Decomar, Davide Benedetti -. Oggi sappiamo che queste non sono infinite:  guardarle come un elemento da preservare vuol dire avere a cuore il nostro futuro.»  Questa tecnologia, inoltre,  dà un senso al termine bonifica, aggiunge Benedetti, perché «si va a recuperare i sedimenti già al momento del prelievo senza andare a realizzare perturbazioni ambientali ed eliminando il fine della discarica».

Il  nuovo sistema rappresenta una svolta anche per lo sfangamento di dighe e bacini idroelettrici, permettendo di utilizzare tutta la capienza dei laghi e di aumentare, di conseguenza, i volumi di energia prodotti.

Questa tecnologia è sotto brevetto:  il trattamento in mare dei sedimenti, a loro separazione in varie granulometrie, la separazione delle parti inquinate, sino alla pompa a riciclo integrale e chiuso dei materiali con l’uso di acque a circuito chiuso.

Oltre che alla fiera “Ecofuturo”, questo sistema è già stato presentato a Carrara, a Follonica, dove è avvenuta una dimostrazione del sistema di ripascimento delle spiagge, a Levane, in Valdarno, dove si è potuto osservare come funzionano i  sistemi di estrazione dei fanghi che intasano le dighe dell’Arno, a Livorno nel congresso internazionale delle università rivierasche europee e dei CNR, dove ha avuto una sessione interamente dedicata e illustrata da Giuliano Gabbani, del dipartimento Scienze della Terra della università di Firenze.

Brian Sacchetti Dinamo a Cagliari

E’ in programma giovedì sera, alle 20.30, al Palasport di Via Rockfeller, a Cagliari, il #4° City of Cagliari di basket, tra la #Dinamo Sassari e la matricola #Orlandina Capo d’Orlando.

Dopo un ottimo precampionato disputato nel nord Sardegna e dopo le due amichevoli disputate in Puglia, la #Dinamo Banco di Sardegna Sassari che prepara la nuova stagione ufficiale che la vedrà in corsa in ben 4 competizioni (campionato, Eurolega e le possibili “Final 8” di Coppa Italia, manifestazione di cui è detentrice) a partire dal 4 e 5 ottobre. quando a Sassari si disputerà la Supercoppa italiana, arriva a Cagliari per disputare la #4ª edizione del City Of Cagliari.

Nell’occasione, la Dinamo povrebbe presentare anche l’ultimo acquisto, Marco Cusin, Ex Cantù. Intanto, come comunica la Fip Sardegna, la prevendita procede e si va verso il Sold Out, il tutto esaurito. Gli ultimi tagliandi si possono acquistare presso il Box Office, a Cagliari, e sul sito http://www.boxofficesardegna.it/dettagli-evento/?evento=1497 

Le due squadre disputeranno una seduta di allenamento mercoledì sera, sempre al PalaRockfeller: la Dinamo dalle 17.00 alle 19.00; l’Orlandina dalle 19.00 alle 21.00.

Fabio Murru