23 April, 2024
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Ieri il comune di Portoscuso ha ricordato il Brigadiere dei carabinieri Gerardo Sergi, una delle 335 vittime delle Fosse Ardeatine

Ieri, nel giorno in cui si commemorano le 335 vittime della furia nazista alle Fosse Ardeatine, il comune di Portoscuso ha ricordato il Brigadiere dei carabinieri Gerardo Sergi, nato a Portoscuso nel 1917, ucciso a Roma il 24 marzo 1944.

Gerardo Sergi aveva preso parte alla seconda guerra mondiale, impegnato nella campagna di Grecia. Rientrato in Italia era stato assegnato, a Roma, alla Compagnia Comando dell’VIII Battaglione Carabinieri. Dopo l’8 settembre 1943 era riuscito a sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi e si era impegnato nel Fronte della resistenza militare, attivo nella Capitale. Caduto nelle mani dei nazifascisti fu sottoposto a tortura, ma non si piegò. Fu fucilato alle Fosse Ardeatine.

Venne insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” con la seguente motivazione: «Sottufficiale dei Carabinieri, appartenente al fronte della resistenza, si prodigava senza sosta nella dura lotta clandestina contro l’oppressore tedesco trasfondendo nei suoi compagni di lotta il suo elevato amor di Patria ed il suo coraggio. Incurante dei rischi cui si esponeva, portava a compimento valorosamente le numerose azioni di guerra affidategli. Arrestato dalla polizia nazi-fascista, sopportava stoicamente, durante la detenzione, le barbare torture ed affrontava serenamente la fucilazione, pago di aver compiuto il suo dovere verso la Patria oppressa, con l’olocausto della vita».

 

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