4 May, 2024
HomeAmbienteBonificheIgnazio Locci denuncia ancora una volta i ritardi nell’avvio delle bonifiche nelle aree ex Sardamag di Sant’Antioco.

Ignazio Locci denuncia ancora una volta i ritardi nell’avvio delle bonifiche nelle aree ex Sardamag di Sant’Antioco.

La Sardamag prima dell'avvio delle demolizioni.

La Sardamag prima dell’avvio delle demolizioni.

«Ancora una volta sono qui a ricordare alla Giunta dei professori che le bonifiche nelle aree ex Sardamag di Sant’Antioco (affidate a Igea Spa per un importo di 5,5 milioni di euro), non sono ancora partite. E non hanno preso avvio a causa della loro indecisione, della totale assenza di politiche ambientali (e quelle messe in campo, poi, sono il peggio che si potesse programmare), di annunci in pompa magna svaniti nel nulla.»

A dirlo è Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«L’esecutivo Pigliaru – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco -, ieri, ha dato il via libera alla programmazione della spesa di 300mila euro per il completamento degli interventi di custodia, gestione e messa in sicurezza permanente del sito di Santu Miali, a Furtei (i lavori saranno svolti dall’Igea). Altri 60mila euro, invece, sono stati destinati a coprire i costi della convenzione con la stessa Igea per la proroga dei lavori di messa in sicurezza e di recupero ambientale a Monteponi. Prendo atto, quindi, del tentativo, seppur tardivo e insufficiente, di rilanciare l’Igea, oggi in stato di amministrazione controllata. Tuttavia mi chiedo perché gli assessori regionali dell’Ambiente e dell’Industria non abbiano ancora messo la controllata regionale nelle condizioni di avviare le bonifiche nelle aree ex Sardamag, per le quali sono stati stanziati a suo tempo svariati milioni di euro. Quanto ancora dovranno attendere gli antiochensi per riappropriarsi di quegli ettari di terreno e poterli riconvertire a fini turistici? I fondi necessari per le operazioni di recupero ambientale, del resto, sono in cassa, dunque restano un mistero le ragioni per cui gli assessorati competenti non abbiano ancora dato il via ai lavori. Forse al presidente Francesco Pigliaru non è abbastanza chiaro che i cittadini sono stufi di una politica che non sa assolvere al proprio dovere.»

«Ricordo alla Giunta regionale che quelle aree sono indispensabili per il rilancio del turismo portuale e residenziale del Sulcis Iglesiente. Auspico – conclude Ignazio Locci – che gli assessorati regionali competenti diano una scossa alle procedure affinché riparta una volta per tutte un processo di risanamento atteso sia dalla comunità antiochense, che dall’intero territorio sulcitano.»

Venerdì sera, a San
Sono in corso, a Car

giampaolo.cirronis@gmail.com

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