26 April, 2024
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L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha presentato ieri a Sassari la programmazione unitaria dei fondi gestita dalla Cabina di Regia regionale.

Piazza d'Italia SassariRaffaele Paci 1

L’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha presentato ieri a Sassari al sindaco Nicola Sanna e agli altri sei dell’area vasta (Alghero, Porto Torres, Castelsardo, Sennori, Sorso, Stintino), insieme al partenariato socio-economico capitanato dalla Camera di Commercio, la declinazione sul territorio della programmazione unitaria dei fondi gestita dalla Cabina di Regia regionale. Con gli stessi principi guida: visione unitaria e strategica dei progetti, individuazione di tutti i fondi disponibili per utilizzarli contemporaneamente, proposte messe a punto da Unioni dei Comuni e non dai singoli. E con un principio di fondo fortemente innovativo: non è la Regione che porta i progetti nei territori ma sono i territori che, attraverso la manifestazione d’interesse che non ha scadenza e può essere presentata fino alla fine della legislatura, dicono alla Regione quali sono i progetti su cui vogliono puntare per lo sviluppo locale. «Perché nessuno meglio degli amministratori locali conosce cosa è meglio per il proprio territorio, quali sono i punti di forza e quelli di debolezza», ha detto il vicepresidente della Regione. All’ordine del giorno della trasferta sassarese anche il confronto finale sull’Investimento territoriale integrato (ITI) da 15 milioni di euro per la riqualificazione urbana e sociale di Sassari, e la conferma ai sindaci dell’area vasta dei 55 milioni disponibili dal Piano Infrastrutture.

«Oggi la Regione è a Sassari per incontrare gli amministratori e il partenariato socio-economico e ragionare su come intervenire nel miglior modo possibile in tutta l’area vasta, individuando le priorità e coinvolgendo in questo progetto i privati e gli imprenditori, passaggio fondamentale. Lo dico subito – ha sottolineato il vicepresidente della Regione -. Noi non faremo promesse irrealizzabili e non firmeremo progetti generici o impegni senza la certezza di portarli a termine, ma da voi devono arrivare progetti strategici e non semplicemente un elenco di opere pubbliche da finanziare. Vogliamo progetti con visione, con idea del futuro, che facciano scommesse sullo sviluppo.»
Il rapporto fra amministrazioni e partenariato economico, che insieme potranno elaborare i progetti della Programmazione territoriale, nel Sassarese è già consolidato. Sindaci dell’area vasta e associazioni di categoria a febbraio scorso hanno infatti costituito un tavolo permanente e sottoscritto un protocollo d’intesa per condividere il progetto “Rete di Reti-Ecosistema per lo sviluppo delle imprese del Nord Sardegna”. Obiettivi di Rete di Reti sono, per esempio, creare un ecosistema di accompagnamento imprese ai servizi reali innovativi, facilitare l’accesso delle aziende ai Fondi Comunitari, creare un sistema urbano, rurale e costiero capace di generare opportunità di sviluppo per le imprese, creare una “Piattaforma di sistema” e di certificazione delle competenze. Una volta elaborati i progetti, la manifestazione d’interesse può essere presentata fino alla scadenza della legislatura: saranno rapidamente esaminati dalla Cabina di Regia regionale e, una volta approvati, saranno programmati con Accordi di Programma Quadro e finanziati solo con risorse certe. I bandi, assicura l’assessore Paci, saranno semplificati e snelliti. Per quanto riguarda invece il Piano Infrastrutture, i 55 milioni serviranno a realizzare interventi nelle aree industriali ma anche nelle zone agricole, passando per le bonifiche fino a Iscol@, «un intervento importante per un’area che rappresenta un rilevante pezzo strategico dello sviluppo della Sardegna».
La firma dell’Iti, Investimento territoriale integrato, è prevista per fine luglio, dopo quella con Cagliari a giugno e con Olbia prevista per ottobre. La proposta progettuale prevede un intervento integrato di riqualificazione urbana della parte bassa del centro storico di Sassari, in particolare nei rioni San Donato, Sant’Apollinare e zone adiacenti, per esempio la valle del Rosello. L’obiettivo dell’investimento è affrontare l’impoverimento delle funzioni urbane di quelle zone rivitalizzandole dal punto di vista sociale, culturale, economico, ambientale e restituendo allo stesso tempo a questa parte di città la sua centralità. In particolare si vuole promuovere l’innovazione sociale e l’aggregazione per creare opportunità di lavoro e combattere l’emarginazione: in programma ci sono per esempio il recupero dell’ex Mercato Civico per realizzare un “Polo civico del gusto, delle arti e dei mestieri manuali” che promuova enogastronomia e artigianato, un nuovo percorso museale “La Festa dei Candelieri”, un parco urbano nelle aree della Valle del Rosello.

«Gli Iti sono strumenti specifici di investimento territoriale – ha concluso l’assessore Paci – nel caso di Sassari si tratta di interventi nel centro storico, di forte impronta e carattere sociale, che puntano alla rivitalizzazione e riqualificazione della zona centrale della città. E su queste tematiche l’Unione Europea sta programmando molte risorse.»

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