9 May, 2024
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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, hanno presentato stamane la nuova rete ospedaliera.
Molti ed ambiziosi gli obiettivi: ripensare l’offerta ospedaliera, programmare gli investimenti per la riqualificazione degli ospedali, disciplinare la distribuzione dei posti letto e valutare l’appropriatezza dei ricoveri, dando continuità alle cure e all’assistenza tra nosocomi e territorio, riduzione della spesa. La riorganizzazione, secondo i programmi della Giunta, nel triennio 2015-2018 porterà ad un risparmio di 134 milioni di euro.
La nuova rete ospedaliera nasce da diversi atti regionali che hanno disposto quanto poi condiviso a livello nazionale, con la proposta di Regolamento approvato dalla Conferenza Stato Regioni del 5 agosto 2014, successivamente tradotto nel decreto ministeriale n. 70 del 2 aprile 2015. Gli ospedali regionali devono essere organizzati secondo parametri gerarchici di complessità crescente, per questo sono previste strutture classificate su tre livelli. I presidi sanitari di base, con un bacino di utenza pari o superiore a 80mila abitanti, quelli di primo livello (150mila abitanti) e di secondo livello (600mila abitanti).
«La nuova rete ospedaliera punta a un servizio di qualità per il paziente-cittadino. Non solo restituisce territorialità alle cure evitando la migrazione sanitaria, ma aumenta le probabilità di successo nella risoluzione del problema», ha spiegato il presidente Pigliaru, che ha inoltre sottolineato come la razionalizzazione comporti notevoli tagli alle spese.
«Dal punto di vista della qualità, l’obiettivo è rientrare negli standard nazionali di maggiore eccellenza, migliorando l’efficienza del sistema nel suo complesso: ciò significa mirare all’appropriatezza dei ricoveri, evitare sovrapposizioni e ripetizioni di prestazioni negli ospedali, garantire la specializzazione degli interventi.» 
Nella nuova riorganizzazione sono individuate due aree sede di una struttura ospedaliera di tipologia più complessa, con almeno un presidio di secondo livello (Hub). Altre cinque aree, con 150mila abitanti, potranno ospitare un presidio di primo livello (Spoke), di cui uno (Nuoro) con funzioni potenziate, e un’area geograficamente isolata (Ogliastra) nella quale si prevede un presidio ospedaliero di base (Spoke) arricchito di alcune specialità, in particolare per la cura di patologie tempo-dipendenti. Oltre a Cagliari, dove è presente un polo di riferimento regionale altamente specialistico, rappresentato da Oncologico e Microcitemico, nell’area nord ovest ci sarà un presidio di II livello e uno di base, a sud est un distretto di II livello e uno di I livello. «Questa scelta assicura la presenza in tutti i territori di discipline a media diffusione con livelli di sicurezza e qualità che diversamente non sarebbero garantiti alla popolazione – ha detto l’assessore Arru – e garantisce l’integrazione con i servizi sanitari territoriali come le Case della salute e le strutture intermedie. All’interno della rete sono previsti ospedali privati, che avranno funzioni complementari e di integrazione».
L’obiettivo è, dunque, quello di ottimizzare l’uso dell’ospedale individuando due ordini di criticità che devono essere superati, ovvero l’organizzazione intraospedaliera e quella territoriale. «Il funzionamento di un reparto di degenza per acuti – ha precisato l’assessore della Sanità – è condizionato dall’efficacia del Pronto Soccorso e dalla possibilità di dimettere il paziente in condizioni di sicurezza. Questo vale anche per le specialità chirurgiche, mirando al miglioramento dei sistemi di monitoraggio del reparto nella gestione del post-operatorio. Mentre, a livello territoriale, l’assistenza deve essere potenziata per evitare l’uso improprio del Pronto soccorso, e garantire dimissioni protette che portino alla riduzione delle giornate di degenza ospedaliera».
La rete ospedaliera deve integrarsi in modo omogeneo nel sistema dell’offerta sanitaria della regione, che presuppone la circolarità e l’integrazione dei servizi tra i nosocomi e il sistema territoriale di assistenza. Il modello si basa su due presupposti fondamentali: l’attivazione delle Case della salute, previste come strutture nelle quali destinare forme associative dei professionisti di medicina generale, pediatri di libera scelta e di continuità assistenziale, collocate in strutture del distretto, nelle sedi dei poliambulatori territoriali o negli Ospedali di comunità. Quelle facenti parte della rete dell’emergenza urgenza H24 comprendono la postazione AREUS. E ancora, l’attivazione degli Ospedali di comunità, stabilimenti afferenti ai presidi ospedalieri, anche in continuità con le Case della salute, utili a sostenere l’integrazione delle attività sanitarie ai diversi livelli di erogazione. Gli Ospedali di comunità prevedono un’assistenza infermieristica, con supporto medico assicurato dai professionisti di medicina generale, dai pediatri di libera scelta e altri medici dipendenti o convenzionati, da strutture ospedaliere (direttamente da Pronto soccorso o da reparto di ricovero). Si tratta di pazienti dimissibili, ma non in condizioni di rientrare a casa, per i quali è garantita l’assistenza in un ambiente protetto più appropriato rispetto alla degenza ospedaliera.
«La nuova rete assistenziale comporta profondi e importanti cambiamenti – ha ricordato Luigi Arru – a livello dei “nodi” occorre cambiare le regole che sottendono le relazioni tra le parti interessate superando l’attuale separatezza tra unità di cura, mentre al livello delle “maglie” bisogna passare dalla erogazione della singola prestazione alla strutturazione di una catena di eventi assistenziali tra di loro coordinati, superando le criticità. Agire in rete, negare e superare la competizione fra le singole unità produttive perseguendo la cooperazione, secondo i diversi livelli di complessità di intervento.» 
La rete ospedaliera regionale è composta da 5.901 posti letto (pl) complessivi (di cui 5.527 per acuti e 374 per post acuti) che equivalgono a una dotazione complessiva regionale per 1.000 abitanti pari al 3,55, di cui 3,32 pl per acuti e 0,22 post acuti. I posti letto pubblici sono 4.865 (di cui 4.718 acuti e 147 post-acuti), quelli privati 1.036 (809 acuti e 227 post-acuti). I posti letto destinati alla post acuzie sono 207 per la riabilitazione e 167 per lungodegenza. Il numero totale dei pl si attesta intorno alla dotazione complessiva di riferimento, pari a 3,7 per 1.000 abitanti, ma l’attuale disponibilità mostra uno squilibrio nella ripartizione acuti/post acuti con un eccesso di acuti, sovradimensionati rispetto ai parametri di riferimento. La rete sanitaria è dunque caratterizzata da una forte presenza di discipline ad alta diffusione a discapito di quelle a media e a bassa diffusione, nonché della post acuzie. L’attuale rete ospedaliera si sviluppa in 11 Aziende sanitarie che erogano prestazioni in 31 strutture di ricovero. La distribuzione territoriale dei pl, mostra una forte polarizzazione con una concentrazione maggiore (Asl di Sassari e Asl di Cagliari) in corrispondenza delle aree più popolate dove operano anche le due Aziende Ospedaliero-Universitarie (Aou di Cagliari e Aou di Sassari) e l’Azienda Ospedaliera Brotzu (Aob, Cagliari). Una dotazione inferiore di posti letto si registra nei territori delle Asl Medio Campidano e Olbia Tempio. L’offerta privata attuale non è omogeneamente distribuita: su dieci strutture private, tre operano ciascuna rispettivamente nel territorio di Sassari, Ogliastra e Oristano, mentre le restanti sette sono collocate nel territorio di Cagliari.
Negli ultimi quattro anni (2011-2014) si è rilevata una riduzione dell’ospedalizzazione per acuti, sia nel regime ordinario (-9%) che in quello diurno (-10%). Questo implica una riduzione complessiva del 9% dei ricoveri con la diminuzione dei corrispondenti tassi di ospedalizzazione (passando da 181 a 165 ricoveri per 1.000 abitanti). Sono invece stabili i livelli di ospedalizzazione in post-acuzie e quelli relativi alla mobilità extra-regione. Il tasso di ospedalizzazione non si distribuisce in maniera uniforme all’interno dell’isola, con un ricorso all’ospedale direttamente proporzionale all’offerta, che dimostra un elevato rischio di inappropriatezza delle prestazioni in regime di ricovero. In Sardegna la degenza media standardizzata per case-mix (complessità della casistica trattata) è di 6,93 giornate, superiore (+3%) rispetto alla degenza media italiana (6,75 giornate).
E’ istituito nell’assessorato regionale dell’Igiene e Sanità il Comitato di Organizzazione delle Reti Integrate (CORI) con lo scopo di definire una metodologia per l’accreditamento dei centri specialistici nelle reti di cura, in termini di competenze, di processi e di casistica prodotta (volumi e esiti), nonché delle metodologie di governo delle stesse al fine di garantire uniformità di gestione indipendentemente dalla patologia di riferimento. Del CORI fanno parte dirigenti e funzionari dell’Assessorato ed esperti in programmazione ed organizzazione dei servizi sanitari.
Ospedale Brotzu Cagliari 3

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La revoca immediata della concessione mineraria in caso di scelte negative che si riflettano sui lavoratori. Il capogruppo di Area Popolare in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, presagisce perfino l’annullamento delle autorizzazioni alla Polar, come conseguenza del licenziamento dei lavoratori delle ditte esterne in attività nello stabilimento di Piscinas, con una fabbrica all’avanguardia nella realizzazione di lettiere per gatti e nella produzione di bentonite per l’utilizzo nel settore farmaceutico ed enologico.

«Il passaggio di proprietà dalla Clariant – sottolinea  Gianluigi Rubiu – non avrebbe dovuto comportare alcun taglio di organico e mantenere inalterate le attuali condizioni del contratto collettivo di lavoro». Una vera e propria doccia gelata l’arrivo delle lettere di licenziamento agli operai delle ditte esterne. «Da qui – aggiunge Rubiu – il presidio di protesta davanti ai cancelli della fabbrica. La fabbrica è l’unica realtà produttiva ancora in attività nel Basso Sulcis, già in forte crisi visto lo smantellamento del settore minerario e la lenta agonia del comparto energetico. Uno stabilimento che distribuisce, tra diretti ed indiretti, una cinquantina di buste paga».

Lo spettro della crisi si allunga su tutti gli operai. «Per questo – conclude Rubiu – è necessario che la Regione ponga uno sguardo verso la situazione della Polar, con l’immediato tavolo di confronto tra la società e le organizzazioni sindacali».

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Le associazioni dei cacciatori hanno organizzato un sit-in di protesta per domani, 3o luglio, a partire dalle ore 14.00, a Cagliari, davanti all’assessorato dell’Ambiente, contro il nuovo calendario venatorio 2015/2016.

Contestualmente al sit-in, all’interno dell’assessorato dell’Ambiente si terrà la riunione del Comitato Regionale Faunistico.

Le associazioni dei cacciatori chiedono alla Regione Sardegna un impegno preciso sui seguenti punti:

• revisione della legge 23/98;

• funzionamento dell’Istituto regionale della fauna selvatica (IRFS);

• pari dignità per tutti i tipi di caccia;

• salvaguardia delle zone autogestite di caccia;

• l’impegno dei politici sardi nei confronti del Parlamento affinché si modifichi la legge 157/92 e la legge 384/91, con un allineamento alle direttive europee;

• far valere una volta per tutte l’Autonomia e lo Statuto speciale della regione Sardegna.

 

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«Se tutte strade portano a Roma, tutte le buone idee vengono da Expo Milano 2015». Con queste parole il presidente della Camera dei Deputati,  Valeriu Zgonea, ha aperto ufficialmente le celebrazioni del National Day della Romania.

A fare gli onori di casa, oltre al Commissario Generale di Expo Milano 2015, Bruno Pasquino, il vice ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, che ha voluto rimarcare i consolidati rapporti di amicizia tra Italia e Romania: «Le relazioni economiche tra i due Paesi sono in forte crescita con un interscambio di 12 miliardi di euro nel 2014, 7% in più rispetto al 2013. L’Italia è il secondo partner commerciale del Paese, dietro solo alla Germania. Tra i settori più promettenti c’è l’agroindustriale, un asset strategico per l’economia romena, in considerazione dell’eccellente qualità del terreno. L’Italia è al primo posto con quasi il 30% del totale dei terreni agricoli romeni posseduti da stranieri. La Romania ha quindi tutte le possibilità per diventare il granaio d’Europa – ha aggiunto Olivero -. Queste grandi potenzialità rendono la vostra presenza all’Esposizione Universale di estrema importanza e testimoniano il ruolo che Bucarest può svolgere nel percorso che porta ad una completa sostenibilità dello sviluppo agricolo».

Il rapporto di vicinanza e stretta collaborazione tra i due paesi è stato ribadito anche da Valeriu Zgonea: «La Romania sostiene lo sviluppo e la diversificazione della cooperazione economica, particolarmente nel settore dell’energia, nell’agricoltura e nel settore bancario. Siamo all’esposizione più importante del pianeta, che rappresenta un luogo di confronto e idee per trovare soluzioni che permettano di vivere in un mondo sicuro e sano. Il nostro dovere è creare le condizioni necessarie per la produzione, lavorazione e distribuzione alimentare equilibrata».

Il programma della giornata è continuato con gli spettacoli di musica e balli tradizionali romeni realizzati dal gruppo “Junii Sibiului” (I giovani di Sibius) e con una serie di incontri dedicati al rafforzamento degli scambi economici: il Forum Business and Investment, organizzato dalla Camera di Commercio e dal ministero per gli Affari esteri della Romania, e il Lombardy Business Day, in collaborazione con Regione Lombardia.

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Il Consiglio regionale è stato convocato per martedì 4 agosto, alle 10.30, e proseguirà i lavori anche per l’intera giornata di mercoledì 5 e giovedì 6 agosto.

In apertura di seduta è previsto il giuramento dei quattro nuovi consiglieri, Antonio Gaia, Pier Franco Zanchetta, Gianfranco Congiu e Gianni Lampis, subentrati ai quattro consiglieri dichiarati decaduti dalla sentenza del Consiglio di Stato: Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu.

Gli altri punti all’ordine del giorno sono i seguenti: il disegno di legge n. 202 (Trasformazione in agenzia del Consorzio per l’assistenza alle piccole e medie imprese “Sardegna ricerche“, istituito con la legge regionale 23 agosto 1985, n. 21 “Istituzione di un fondo per l’assistenza alle piccole e medie imprese, in attuazione dell’articolo 12 della legge 24 giugno 1974, n. 268”); la proposta di legge n. 237 (Realizzazione di campagne pubblicitarie degli attrattori e dei prodotti della Sardegna) e la proposta di legge concernente variazioni urgenti al bilancio della Regione 2015.

Consiglio regionale 2 copia

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La Giunta delle elezioni poco fa ha sciolto gli ultimi dubbi ed ha preso atto che il sostituto del consigliere Modesto Fenu è Gianni Lampis, neo consigliere della lista Fratelli d’Italia.

La Giunta delle elezioni, riunita per compiere le valutazioni di competenza, ha preso atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato decaduti quattro consiglieri regionali, ha confermato la surroga dei tre consiglieri indicati in sentenza ed ha deciso di individuare il quarto consigliere avente diritto, ritenendo prevalente l’esigenza di una completa composizione dell’Assemblea regionale. In base al verbale del Collegio regionale elettorale, la Giunta ha preso atto che il candidato della lista Fratelli d’Italia (Medio Campidano), Gianni Lampis, 27 anni, è il sostituto del consigliere Modesto Fenu, 60° consigliere dell’Assemblea di via Roma.

La Giunta ha inoltre dato mandato al presidente del Consiglio regionale, di individuare le più opportune azioni giurisdizionali al fine di verificare se i consiglieri indicati in sentenza siano effettivamente gli aventi diritto.

Con la decisione della Giunta delle elezioni è stata evitata la convocazione del Consiglio con una casella vuota, come ipotizzato ieri dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, sulla base del parere legale degli uffici e del massimo esperto attualmente in circolazione in diritto costituzionale e parlamentare, il professor Massimo Luciani, al quale anche in passato il Consiglio aveva richiesto consulenze giuridiche, che aveva definitivamente chiarito che il Consiglio può riprendere a funzionare anche in carenza di plenum, con 59 consiglieri invece che 60.

Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

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Il coordinatore regionale dei Riformatori Sardi Michele Cossa ha presentato un’interpellanza all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, sulla mancata convocazione dell’Assemblea insediativa del Parco di Gutturu Mannu.

«La legge regionale che ha istituito il Parco naturale regionale di Gutturu Mannu – spiega Michele Cossa – è stata la conclusione di un iter per molti aspetti nuovo, che pone al centro il legame dei Parchi col territorio, le esigenze di sviluppo delle popolazioni, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente rappresentando la diffusa volontà delle amministrazioni locali e delle comunità di partecipare alla gestione dell’area di grande rilevanza naturalistica ed ambientale». Un parco importante, dice ancora il coordinatore regionale dei Riformatori, perché «comprende tre oasi di protezione faunistica, denominate Gutturu Mannu-Monte Arcosu di 7.404 ha, Piscina Manna-Is Cannoneris di 7.199 ha e Pantaleo di 1.600 ha, per complessivi 16.203 ha, nelle quali vige il divieto dell’esercizio della caccia, ed inoltre presenti la Zona di protezione speciale (ZPS) e il Sito di interesse comunitario (SIC) denominati Foresta di Monte Arcosu della Rete Natura 2000».

Michele Cossa chiede all’assessore dell’Ambiente «quali siano stati i motivi dell’annullamento della convocazione dell’11 marzo dell’Assemblea del Parco naturale regionale di Gutturu Mannu e quali ragioni abbiano impedito e continuino ad impedire il primo insediamento dell’organo che deve formulare gli indirizzi relativamente all’attività tecnica-amministrativa dell’ente, predisporre e approvare la proposta di statuto, predisporre il piano del parco, il programma di sviluppo economico e sociale ed il regolamento, tutti da sottoporre all’approvazione finale della Regione, predisporre ed approvare il bilancio di previsione annuale e pluriennale ed il conto consuntivo, nominare il direttore del parco, approvare la dotazione organica e il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente e designare i revisori dei conti». 

Cervi a Is Cannoneris 1 copia

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La Dinamo Banco di Sardegna Sassari esordirà il 4 ottobre al PalaSerradimigni, contro la Vanoli Cremona, con il tricolore sulle maglie. Il calendario diramato ieri dalla Legabasket propone ai biancoblu di Meo Sacchetti un avvio con una serie di avversarie impegnative ma che con l’avanzare delle giornate culminerà con la fase decisamente più calda, tra dicembre e gennaio, quando i “giganti” scenderanno in campo contro l’avversaria della finale scudetto, Reggio Emilia, e Milano. L’ultima gara dell’anno il 27 dicembre, al PalaSerradimigni, contro Pistoia, mentre il 2016 sarà salutato ed inaugurato il 3 gennaio al Forum contro l’Armani.

«E’ un po’ presto per fare valutazioni sulle avversarie in un momento in cui abbiamo certamente un’idea di come saranno le squadre ma il mercato è ancora aperto – commenta Jack Devecchi – ma direi che la prima parte del calendario ci può accompagnare bene a un buon inizio e potrebbe anche esserci favorevole dal punto di vista delle energie per il doppio impegno campionato-Eurolega. Al momento la mia impressione, sulla base di una inevitabilmente sommaria valutazione, è che la parte calda e più impegnativa del calendario sia verso la fine del girone di andata, quando a stretto giro incontreremo Reggio e Milano. Il campionato sarà comunque molto impegnativo – conclude Devecchi – e non ci sono avversarie da sottovalutare.»

La Legabasket ha formulato due ipotesi di date per i playoff, nell’ottica dell’incognita, al momento, sulla partecipazione di una squadra italiana alla Final Four di Eurolega (in programma venerdì 13 e domenica 15 maggio). Se il Banco di Sardegna o l’Armani Milano dovessero qualificarsi per la finale della massima competizione europea, le date, con eventuale gara 7 di finale in programma giovedì 16 giugno, sarebbero le seguenti: QUARTI DI FINALE (al meglio delle 5 partite): gara 1 lunedì 2 e martedì 3 maggio; gara 2 mercoledì 4 e giovedì 5 maggio; gara 3 venerdì 6 e sabato 7 maggio; eventuale gara 4 domenica 8 e lunedì 9 maggio; eventuale gara 5 martedì 10 e mercoledì 11 maggio. SEMIFINALI (al meglio delle 7 gare): gara 1 giovedì 19 e venerdì 20 maggio; gara 2 sabato 21 e domenica 22 maggio; gara 3 lunedì 23 e martedì 24 maggio; gara 4 mercoledì 25 e giovedì 26 maggio; eventuale gara 5 venerdì 27 e sabato 28 maggio; eventuale gara 6 sabato 28 e domenica 29 maggio; eventuale gara 7 martedì 31 maggio e mercoledì 1 giugno. FINALE (al meglio delle 7 gare): la finale scudetto vedrà la disputa di gara 1 sabato 4 giugno, gara 2 lunedì 6 giugno, gara 3 mercoledì 8 giugno, gara 4 venerdì 10 giugno, eventuale gara 5 domenica 12 giugno, eventuale gara 6 martedì 14 giugno e eventuale gara 7 giovedì 16 giugno.

Nel caso invece in cui nessuna squadra italiana fosse impegnata nelle Final Four di Eurolega, la chiusura della stagione con l’eventuale gara 7 di finale è prevista per lunedì 13 giugno e i playoff seguiranno con il seguente calendario: QUARTI DI FINALE: gara 1 martedì 3 e mercoledì 4 maggio; gara 2 giovedì 5 e venerdì 6 maggio; gara 3 sabato 7 e domenica 8 maggio; eventuale gara 4 lunedì 9 e martedì 10 maggio; eventuale gara 5 mercoledì 11 e giovedì 12 maggio. SEMIFINALI: gara 1 lunedì 16 e martedì 17 maggio; gara 2 mercoledì 18 e giovedì 19 maggio; gara 3 venerdì 20 e sabato 21 maggio; eventuale gara 3 domenica 22 e lunedì 23 maggio; eventuale gara 5 martedì 24 e mercoledì 25 maggio; eventuale gara 6 giovedì 26 e venerdì 27 maggio; eventuale gara 7 sabato 28 e domenica 29 maggio. FINALE: gara 1 mercoledì 1 giugno; gara 2 venerdì 3 giugno; gara 3 domenica 5 giugno; gara 4 martedì 7 giugno; eventuale gara 5 giovedì 9 giugno; eventuale gara 6 sabato 11 giugno; eventuale gara 7 lunedì 13 giugno.

Scudetto Dinamo 8

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Da questa mattina i visitatori di Expo Milano 2015 possono ammirare una nuova opera d’arte. Si tratta dell’arazzo di Peter Paul Rubens “L’istituzione dell’Eucarestia” e si trova nel padiglione della Santa Sede. Il capolavoro del pittore fiammingo, che rimarrà esposto sino al 31 ottobre, prende il posto dell’Ultima Cena del Tintoretto, che torna nella chiesa di San Trovaso a Venezia.

“L’istituzione dell’Eucarestia” di Rubens proviene dal Museo Diocesano di Ancona: versione differente dell’Ultima Cena del Tintoretto, l’arazzo raffigura Cristo con Pietro alla sua destra e Giovanni alla sua sinistra nel frangente della consacrazione del pane e del vino. Tra gli apostoli si distingue Giuda che si gira verso lo spettatore, il mento appoggiato su una mano, non partecipe e distratto.

L’arazzo venne rinvenuto per la prima volta nella sacrestia della chiesa del Santissimo Sacramento ad Ancona nel 1821. Danneggiato durante il secondo conflitto mondiale, è rimasto all’Istituto Centrale per il Restauro fino al 1984, anno in cui venne riportato nella città marchigiana per il restauro nel laboratorio presso il Museo Diocesano, dove è esposto.

Peter Paul Rubens 1 Peter Paul Rubens 2

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E’ stata aggiornata a questo pomeriggio la seduta della Giunta delle elezioni chiamata a pronunciarsi sulla surroga dei quattro consiglieri decaduti in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato.

Il rinvio è stato determinato dalla necessità di ulteriori esami ed approfondimenti della questione. L’organismo consiliare comunicherà nel pomeriggio la sua decisione.

Il nodo da sciogliere, è noto, è la surroga del quarto consigliere decaduto, Modesto Fenu, dopo che il Consiglio di Stato ha proclamato eletti i tre candidati ricorrenti, Antonio Gaia, Pier Franco Zanchetta e Gianfranco Congiu, che presteranno giuramento in occasione della prima riunione del Consiglio regionale.

E’ assai probabile che, anche dopo quanto dichiarato ieri dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, la decisione sulla surroga venga rinviata e, allo stesso tempo, si decida di procedere per la ripresa dei lavori consiliari con l’assemblea composta da 59 consiglieri anziché 60.

Consiglio regionale 42 copia